E Lula corre...

Anniversari..

20 Maggio 2008. Storia di una morte e rinascita... Sognata? Mah!!!
Era una settimana che aveva quel dolore atroce nel petto, nelle braccia, nella mandibola. Dolori che la facevano urlare. Ma in ospedale no, non ci voleva andare. Ci era già stata e l'avevano liquidata con la diagnosi "mal di schiena". Persino il suo dottore cercava di convincerla che quei dolori con la schiena non c'entravano nulla. Lei pensava che sarebbero passati, era convinta che fosse fatta di ferro e acciaio, e un bulldozer non lo scalfisce nulla e nessuno.. Poi quella notte insonne, le 3 del mattino tutto stava degenerando, sua sorella la prese per i capelli e la portò in ospedale contro il suo volere... Arrivarono in ospedale, stranamente non c'era anima viva, aprirono la porta e guarda caso un cardiologo e infermieri.. Lei stava in ginocchio, non riusciva neanche più a parlare, biascicava solo "toglietemi questo dolore"... Era ancora cosciente quando la misero sulla barella e tutti urlavano: presto la stiamo perdendo, in sala operatoria... Poi fu il buio, o per meglio dire "la luce"... Si vide dall'alto, vedeva i dottori trafelati che cercavano di salvargli la vita, ma non gli importava nulla, stava bene così, osservando ciò che accadeva al suo corpo inerme. Si spostò là, dove c'erano i suoi cari che aspettavano, un medico disse loro che oramai non c'era più nulla da fare, le lacrime della sorella e della nipote la fecero sentire in colpa, la disperazione che sentiva da parte loro era insopportabile, ma lei egoisticamente non voleva tornare, stava bene così, con quella pace che mai aveva provato.. E fu allora che li vide, suo padre, i suoi nonni, e altri che non conosceva. Erano vestiti di bianco e quasi fosforescenti... Le facevano il segno di no, doveva tornare indietro non era arrivato il suo momento. Perchè non posso rimanere chiedeva... La risposta era stata enigmatica: "perchè non è il tuo spirito che vuole abbandonare il tuo corpo, ma il tuo corpo che vuole abbandonare lo spirito, ricorda che è lo spirito che comanda, lui sa quando è il momento di andare".. E così si ritrovò nel lettino della sala operatoria, col chirurgo che diceva: bentornata tra noi! Lei ringraziò ancora stordita e incredula per ciò che aveva appena vissuto. Dopo giorni passati in terapia intensiva gli dissero che il suo cuore avrebbe funzionato al 70%... il 30% era morto... Fu solo allora che le prese lo sconforto, sarebbe vissuta come un'invalida, ma, era ancora viva e accanto alle persone che amava... la visita successiva colpì più il medico di lei, il 15% del suo cuore aveva ricominciato a funzionare, "signora, non è possibile, ma gli esami dicono che ha riacquistato parte della funzionalità, sembra incredibile, ma è così"... -Allora dottore, posso andare a Roma? Aveva programmato un viaggio di 4 giorni-...
"Vada tranquilla signora, l'unica cosa che posso dirle è, non si stressi e non faccia maratone!"
Al rientro da Roma andò a controllo, e lì ebbe il regalo più grande... Il cardiologo mentre le faceva le analisi di rito gli chiese. "Posso sapere cosa ha fatto a Roma?" Lei rise e gli rispose: naturalmente no!! " Signora, qui ho davanti una cosa a cui non so capacitarmi neanche io" Cosa dottore? "Il suo cuore, ha ripreso a funzionare al 100%.... Non c'è segno d'infarto, nessuna cicatrice, niente di niente"... Vuol dire che ora sono una persona normale? "Più che normale, lei è una miracolata!" Il medico non saprà mai perchè lei sorrise alzando gli occhi al cielo... Era morta e tornata, aveva visto che la morte non era nera, ma bianca e fosforescente... Nulla di che aver paura, se non l'impossibilità di avvertire i propri cari che lì, si sta bene!!!
In seguito seppe cosa le aveva provocato l'infarto... Il cerotto anticoncezionale col fumo, un portone aperto all'infarto!!
Lei ogni tanto va a fare le visite di controllo, e nessuno, nessun cardiologo crede al suo infarto mortale... Il suo cuore è tornato d'acciaio, ma plasmato con l'amore che ogni giorno è rifornito dalle persone care...

Buon anniversario a me e buongiorno a voi tutti!!!