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« I MIS...FATTI DI SARZANA...Messaggio #460 »

LA FIERA DELLE FALSITA'

Post n°459 pubblicato il 01 Gennaio 2022 da eliogente

E' appena iniziato il 2022 che  già sono partiti all'attacco i soliti "storici" di sinistra per commemorare a modo loro il centenario dell'avvento del fascismo (1922-2022). Per certa gente  ogni occasione è buona per speculare politicamente su pagine di storia controverse interpretando a modo loro la realtà dei fatti. Un primo articolo è comparso sul quotidiano online "La gazzetta della Spezia" dove uno "storico" di sinistra, dopo aver lanciato un  appello ai giovani perché  si dedichino "alla cura della coscienza storica"  ricorda una "spedizione fascista" avvenuta a Ortonovo il 30 ottobre 1921 nel corso della quale, a suo dire,  "fu ucciso il giovane socialista Severino Pietra. Nella sparatoria morì anche l’ex sindaco liberale Pietro Montefiori, passato con i fascisti, che poi ne fecero un martire. La memoria antifascista locale -tratta dalle testimonianze dello scultore Giuseppe “Pippo” Gianoli e della figlia del sindaco socialista di allora, Luigi Piola- tramanda invece la versione dell’uccisione per gelosia. La gente ortonovese ha sempre avvalorato questa ipotesi. La vicenda va studiata, ma a partire da un punto fermo: fu una guerra civile, ma con una sola parte molto armata -la violenza era connaturata al fascismo- e con la vergogna di uno Stato che stava da una parte sola. Basta vedere il triste dato dei morti, dei feriti, degli arresti, delle distruzioni". Ricostruzione falsa e faziosa. A Nicola  la sede del fascio era stata aperta il 4 agosto 1921 dai fratelli Vincenzo e Ugo Da Milano, e contava una trentina di iscritti. Il 30 ottobre, dopo aver preso accordi con i due figli dell'ex sindaco Montefiori, e chiesto rinforzi agli squadristi carraresi, 11 fascisti di Nicola passando per viottoli e si trovarono alla periferia del paese  per attendere gli squadristi di Carrara. Vedendo che questi non arrivavano, o nicolesi decisero di far ritorno a casa. Mentre passavano davanti alla piazza della chiesa un gruppo di socialisti si misero a cantare  Bandiera rossa e a insultare Mussolini. Scoppiò un tafferuglio  proprio mentre dalla chiesa stavano uscendo i fedeli che avevano assistito al Vespro tra i quali c'era il Montefiori, devoto cattolico, presidente della Fabbriceria. Vedendo i due figli che stavano per esser sopraffatti si pose di mezzo per fare da paciere ma fu colpito mortalmente alla gola da un colpo di pistola sparato da certo Severino Pietra. I  fascisti per  aprirsi una via di fuga  spararono alcuni colpi di rivoltella che colpirono il socialista Angelo Pietra  affacciato al balcone  e altri due abitanti del paese, tra cui un ragazzino. I fascisti nicolesi si ritirarono  trascinandosi dietro tre feriti, i due Da Milano e certo Gherardi Ermanno  Tanto per gettare un po' di fango sul Montefiori l'autore ha rispolverato la vecchia calunnia dell'uccisione del Montefiori avvenuta "per motivi di gelosia" . Una falsità messa in giro nei giorni della liberazione per giustificare la distruzione della lapide posta a ricordo del fatto nella piazza del paese.  Quindi nessuna spedizione, nessuna aggressione. Lo "storico" conclude la sua fatica con questa "perla: La vicenda va studiata, ma a partire da un punto fermo: fu una guerra civile, ma con una sola parte molto armata -la violenza era connaturata al fascismo- e con la vergogna di uno Stato che stava da una parte sola. Basta vedere il triste dato dei morti, dei feriti, degli arresti, delle distruzioni. Il "nostro"  Neppure sa che la tenenza dei carabinieri di Sarzana nel 1922 scopri ben 7 depositi di armi degli "arditi del popolo, e che nella guerra civile 1919-22 morirono  3000 persone, 1500 dei quali erano fascisti.

 
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Commenti al Post:
eliogente
eliogente il 02/01/22 alle 17:48 via WEB
Certi "storici" saranno sepolti sotto un mare di bugie.
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