Creato da mander.antonio il 07/01/2009

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blog di informazione e discussione su problematiche correlate alla riabilitazione oncologica ed ai linfedemi e alle terapie non convenzionali

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Perchè un blog sulla riabilitazione oncologica.

Post n°1 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da mander.antonio

 Il miglioramento delle tecniche chirurgiche e dell'efficacia delle terapie mediche e radioterapiche ha notevolmente  migliorato la prognosi  dei pazienti affetti da patologia neoplastica. Tuttavia,  molti pazienti sottoposti a terapie specifiche per la neoplasia,  presentano disabiltà derivate proprio dai trattamenti terapeutici subiti, con gravi ripercussioni sia sul piano personale   sociale e relazionale.

Molti di questi esiti possono essere trattati nell'ambito di un approccio riabilitativo definito nello specifico come riabilitazione oncologica. Tale branca specifica della riabilitazione, è indirizzata ai pazienti  con patologie oncologiche clinicamente guariti dalla malattia o con lunga prognosi.

La riabilitazione oncologica     è caratterizzata dalla multidisciplinarità.

Infatti l’equipe multidisciplinare ha il compito di affrontare, in chiave riabilitativa, educativa e di supporto tutte le problematiche legate alla  patologia  oncologica.

Il fisioterapista ha il compito di agire sul malato oncologico al fine di potenziare il recupero delle funzioni motorie e di attuare una personalizzata riabilitazione, intesa quale strumento utile ad individuare valide alternative alle funzioni motorie perse; di sua competenza  sono  anche la terapia  decongestionante per il trattamento del linfedema secondario degli arti, la riabilitazione respiratoria e cardiologica .

Il terapista occupazionale ricercherà gli ausili che possano ripristinare l’autonomia del paziente o comunque agevolare il collocamento  nella vita familiare e/o lavorativa.

Lo psicologo si occupa di tutta la sfera psichica del malato oncologico.

Il logopedista tratta la disabilità del linguaggio

Il dietista ha il compito di impostare una alimentazione corretta ed adeguata agli esercizi che il paziente dovrà eseguire, apporto calorico corretto, nochè cercare di riequilibrare  le alterazioni nutrizionali e metaboliche indotte soprattutto dai farmaci utilizzati per la chemioterapia.

Nell’equipe riabilitativa sono presenti figure professionali mediche che si occupano degli specifici problemi correlati alla patologia del paziente (Angiologo, Neurologo, Ortopedico, ect )

 

 In  alcune Regioni   la Riabilitazione Oncologica  è già una realtà mentre in altre è presente un impressionante "vuoto culturale" e organizzativo per cui ltale tipo di terapia è quasi del tutto sconosciuta. ; in particolare modo sono da  analizzare, con interesse, le esperienze maturate nella Regione Piemonte dove la Riabilitazione Oncologica è inserita in un ottica d’intervento sanitario più ampio, dedicato al paziente oncologico,  con la creazione di  una Rete Oncologica Regionale.

 

 

L’organizzazione in Rete dei servizi sanitari    risponde a specifiche esigenze quali:

·        rendere omogenei, nell’ambito del territorio regionale, i servizi sanitari erogati;

·        garantire sempre più alti standard di trattamento;

·        semplificare le fasi di accesso ai servizi e dei percorsi di diagnosi e cura.

La Rete si articola sul territorio integrando l’attività dei Poli Oncologici  con l’attivazione dei Centri Accoglienza e Servizi ( CAS ) e i gruppi interdisciplinari Cure  ( GIC), a cui spettano rispettivamente l’accoglienza l’assistenza e il supporto logistico nel processo di pianificazione della presa in carico del paziente e per i GIC, l’approccio clinico interdisciplinare, stabilendo i percorsi di cura più appropriati.

I risultati preliminari del Progetto Sperimentale per la Riabilitazione per i malati di Cancro  della Regione Piemonte, pubblicati recentemente, offrono un’ampia panoramica delle tipologie di pazienti oncologici che necessitano di terapia riabilitativa con specifici riferimenti ai tipi più frequenti    di tumori, alle problematiche riabilitative comuni alle varie neoplasie  e a quelle organo-specifiche.

 

Riportiamo qui brevemente  alcuni dati, estrapolati dalla pubblicazione della Rete Oncologica Piemontese, dai quali emergono le patologie tumorali e le complicanze maggiori oggetto d’intervento riabilitativo.

 

 

 

Patologie tumorali che   più frequentemente  necessitano di terapia riabilitativa.

In questo  studio preliminare il tumore della mammella è quello  che maggiormente richiede un intervento riabilitativo, circa il 60% dei pazienti , seguono le metastasi ossee  17,7 % dei pazienti,  mentre il tumore del colon-retto, polmone e del distretto cervico-cefalico, osseo primitivo e tumore della prostata rappresentano una quota decrescente d’intervento. Per questi tipi di tumore bisogna sottolineare che esiste scarsa diffusione di tecniche riabilitative specifiche che può determinare una contrazione delle richieste d’intervento. ( Gestione della stomia, riabilitazione del piano uro-genitale, incontinenza fecale ect) .

Problematiche riabilitative comuni

Sono quelle relative all’allettamento ( 28.5%) ( nel 37,7 % secondario ad intervento chirurgico) immobilità con ipotrofia ed ipostenia (20.1%) e limitazioni articolari ( 9.5%). La Cancer Related Fatigue Sindrome, è presente nel 20.1.% dei casi.

 

Problematiche riabilitative organo-specifiche.

Nel tumore della mammella la complicanza  più frequente, oggetto di intervento riabilitativo,è il linfedema dell’arto superiore,  52,3 % dei pazienti,  seguito dall’algia della spalla 35.6% e dalla limitazione articolare della spalla ( 24.8%)

Nei tumori ossei il dolore è il sintomo maggiormente presente 49 %, seguito dalle limitazioni articolari 23,2 % e da turbe posturali 12.9%.

Nei tumori del distretto cervico-cefalico  le problematiche legate alla fonazione sono quelle maggiormente presenti,  circa il 42%, seguite da quelle della deglutizione, 21.8%. Limitazioni funzionali della spalla e dolori sono presenti nel 29.6% e nel 32% dei pazienti. Alterazioni fibrose e retrazioni cicatriziali dei tessuti, anche conseguenti alla radio-terapia,  sono presenti nel 26,5 % Linfedema del volto è presente nel 10.9 % dei pazienti.

Il problema dell’incontinenza è presente nel 2.8% dei pazienti con ca del colon mentre la percentuale sale al 10.7% nei pazienti con ca della prostata.

Come si buon ben evincere da questi dati,  in ogni patologia tumorale è presente un aspetto che può essere oggetto di intervento riabilitativo; le neoplasie della mammella sono quelle che richiedono un maggior intervento specifico legato soprattutto all’incidenza del linfedema secondario dell’arto; nelle   neoplasie del colon e della prostata accanto alla incidenza di linfedema degli arti risultano particolarmente significativi i disturbi della sfera-uro-genitale.

Pertanto proprio per la  diversità dei quadri clinici , per  la varietà della storia naturale della malattia e  per la molteplicità degli esiti  che si possono presentare, non è possibile pianificare un progetto riabilitativo standardizzato, che dovrà invece essere modulato in base alla tipologia e alla presenza di complicanze insorte per ogni singolo paziente.

Questo blog vuole fornire informazioni utili  sulle principali complicanze oggetto di trattamento riabilitativo oncologico e stabilire un canale di confronto e di scambio di opinioni , aperto alle esperienze di tutti, su tale delicato argomento.

Laddove è necessario denunciare inefficienze delle struture sanitarie nel  soddisfare la richiesta di cure specifiche da parte dei pazienti con disabilità derivanti da patologie oncologiche.

 

 

 
 
 
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