QUOTIDIANITA'...

LA FINE.

Sono triste...molto triste.....oggi ho avuto la prova di un qualcosa che mi ha dato la certezza che io sentimentalmente non potrò mai essere  felice....certo, posso aver avuto sprazzi di felicità ma non miei....rubati...solo rubati a chi invece ha molte certezze nella vita.  Sono infelice e forse lo merito, non si ruba a nessuno ciò che appartiene  loro di diritto. Non si entra nella quotidianità altrui creando subbuglio e pensare di poter essere felice, di sentire tuo ciò che non è. Torno nel mio bozzolo e mi chiudo a doppia mandata e mai più entrerò in porte non mie....

CARA SANTA LUCIA.......

Cara Santa Lucia....ti scrivo in anticipo così la mia letterina avrà un posto d'onore sulla tua scrivania....non chiedo giochi e nemmeno vestiti, ma soltanto una cosa astratta ma non per questo di minor valore. Se ti prometto di non dire più parolacce e di non sclerare ogni qualvolta me ne si da motivo, ingoiando il tutto e non facendolo nemmeno mentalmente....mi porti un sacco pieno di serenità e pace? E se per caso ti rimanesse nel tuo carretto anche un piccolo pacchettino contenente un pochino di tranquillità me lo lasceresti? Per questo piccolo extra prometto che non sgriderò più nemmeno il cane se entra in casa con le zampe sporche. In attesa della dolce notte e in previsione del tuo passaggio lascerò dei caldi biscotti con un goccetto di vin brulè (il latte lo lasciano i bimbi).....Grazie!!!!

AI MIEI DUE GIOIELLI.....

Ci saranno delle volte che non mi capirai...
Ci saranno delle volte che penserai che io sia ingiusta.
Ci saranno delle volte che mi griderai di lasciarti in pace e mi chiuderai la porta in faccia.
Ci saranno delle volte che ti dimenticherai che ti ho dato la vita.
Ci saranno delle volte che vorrai volare lontano da me.
Ci saranno delle volte che soffrirò per te.
Ma ricorda mio caro figlio che io ti amerò sempre al di sopra di tutto anche quando cercherò di fare il tuo bene e tu non lo capirai.
Ricorda che poi arriverà un tempo in cui invece capirai tutto e magari non potrai più dirmi che ti dispiace...
Ma non preoccuparti amore mio perchè ovunque sarò io ti sarò sempre accanto...come la luce del sole che c'è anche quando non la vedi!

A TUTTE NOI......

Verità.....

Un vago senso di stanchezza aleggia sulle spalle...una stanchezza di sconfitta, di rassegnazione. Credere che la vita, ad un certo punto, volga al positivo e....crederci!! Cosa c'è di più fallimentare quando poi questa bolla illusoria scoppia, detriti che si spargono intorno a te e non c'è più nè la voglia nè la forza di rimetterli insieme.Quando ormai il destino è impostato in una certa maniera non si può pretendere di poterlo modificare. Ritornare con i piedi per terra è necessariamente un modo di ammettere che la tua esistenza è davvero un cumulo di macerie, perchè si, hai provato a costruire, convinta anche, che le fonadamenta fossero robuste, invece, al primo scossone, si sbriciolano come biscotti. Che fare allora? Se ti rimane del buonsenso continui a vivere vegetando, accettando tutto quello che ormai le ore, i giorni, i mesi e gli anni ti concederanno, oppure arrenderti. Qui è una bella lotta alla decisione, perchè quando la stanchezza di vivere comincia a sfiorarti niente più ha ormai senso, vivi consapevole che un giorno passa ed è matematicamente un giorno in meno da vivere, sperando non ne rimangano molti....non si ha più la forza di affrontare niente!!!

D'ORA IN AVANTI QUESTA SARA' LA MIA REGOLA DI VITA....

CARPE DIEM.....

Se mi soffermo ad analizzare queste due semplici parole tratte dalle Odi di Orazio, entro sistematicamente in crisi....Carpe diem...cogli il giorno, anche se tradotta semplicemente in cogli l'attimo....ma se leggiamo il seguito della frase...quam minimum credula postero..."confidando meno nel domani", non assume più quel significato che al momento regala adrenalina promettendo chissà che paradisi. Colgo l'attimo ora perchè domani potrei quasi pentirmene.

Vediamo...la frase intera di Orazio, che forse l'ha scritta per creare delle vere e proprie diatribe a riguardo, è questa....Dum loquirum fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero....mentre parliamo il tempo sarà fuggito, come se ci odiasse: cogli l'attimo, confidando meno nel domani. Chissà cosa avrà voluto dire veramente...questa frase sembra proprio significare...ai posteri l'ardua sentenza. Secondo me se la sta ridendo alla grande.  Cogli il giorno o l'attimo, ebbene, molti lo fanno, vivono l'attimo che la vita a volta ci mette sul cammino, facendoci scegliere in modo crudele se approfittarne o meno in situazioni in cui potresti mettere in gioco la tua vita. Ecco perchè entro in crisi, ma se cogli questo benedetto momento che non potrebbe più ripresentarsi, lo vivi intensamente, godi di tutto quello che implica...poi? Devi obbligatoriamente  ritornare sulla terraferma, alla tua vecchia quotidianità, sicuri che non rimane dentro un vago senso di amaro? Una malinconia di un qualcosa che non tornerà più? Certo, direte voi, però nel frattempo l'ho vissuto...concordo, ma continuare ad andare avanti con questo ricordo non regala ancora più tristezza e forse quel senso di fallimento che si avverte sempre dopo aver lasciato quel qualcosa che ci ha regalato la vera gioia? Sono confusa, ma convinta che carpe diem fa parte della vita di chi ha bisogno di una sferzata di aria nuova, ma altrettanto sicura del retrogusto carico di amarezza che lascia.....

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SENZA IL SENTIMENTO DELL'AMORE LE DONNE SONO MORTE DA VIVE.....KRIS

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La solitudine dei sensi pervade il cuore di chi lo ha riempito di sublime sentimento senza averlo potuto elargire. Avvertire una sconfinata dolcezza traboccare come un vaso di miele ricolmo di nettare melenso e doverlo chiudere. Quel piccolo organo che pulsa e brama passione esplodendo ogni tanto per irradiare il petto di calore immane. Calore destinato a dissolversi e divenire ghiaccio per non aver incontrato altrettanto fuoco e aver così avuto l'opportunità di consumarsi. Stringere i denti e continuare la strada che il destino ha deciso, con coraggio e a bracetto con la solitudine.

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