Creato da la_prof.ssa il 23/05/2012
 

MANAGER

LEADER

 

 

 
 
 
 

PER ESSERE UN BUON VENDITORE

Post n°14 pubblicato il 12 Settembre 2013 da la_prof.ssa

Uno dei concetti che ama ripetere è fondamentale nella sua semplicità: “alla gente non piace che gli si venda qualcosa, ma adora comprare”.

Questa è solo una delle tante perle di saggezza – una delle più famose – che arricchiscono i seminari di Gitomer. Io ho avuto la fortuna di partecipare a uno di questi eventi e ho deciso di riassumere la mia esperienza in questi dieci consigli per vendere, vendere e ancora vendere.

1. Pensa positivo – Ti ricordi lo slogan di Obama durante la sua campagna per le presidenziali: il suo motto vincente era Yes, we can. Per riuscire nelle tue vendite devi trasmettere positività, devi essere sicuro delle tue azioni e, soprattutto, credere in te stesso: se non lo fai tu perché dovrebbero farlo i tuoi clienti?

2. Impara i numeri – O meglio, impara i numeri che ti porteranno al successo e seguili fino in fondo. Perché i numeri ti aiutano a raggiungere le vette più alte: quanti appuntamenti ti servono per fare un’offerta? Quante offerte ti servono per fare una vendita? Quante vendite ti servono per raggiungere il tuo obiettivo? Impara e segui i numeri!

3. Fidelizza – Meglio una moglie/marito soddisfatta/o (magari da altri) o fedele? La risposta è semplice e si orienta verso la seconda opzione. Per riuscire ad aumentare le vendite devi fidelizzare i tuoi clienti, e per farlo devi diventare una risorsa indispensabile. Una risorsa capace di trovare idee e di risolvere problemi al momento giusto.

4. Diventa amico – Questo è un passo fondamentale, ma anche difficile da muovere. Per diventare amico del tuo cliente devi essere sincero e pronto ad aiutarlo, devi anticipare le sue necessità e poi andare oltre: chiamarlo anche quando non c’è una vendita invista, ricordarti del suo compleanno, risolvi piccoli problemi che non riguardano il lavoro…

5. Dai il massimo – L’entusiasmo è una componente fondamentale per migliorare le vendite. Solo quando c’è questo ingrediente nell’alchimia lavorativa riesci a dare il massimo di te stesso, a superare gli ostacoli più grandi che ti separano dall’obiettivo da raggiungere.

6. Persevera nella vendita – Il primo appuntamento è andato male? Fissane subito un altro, e poi un altro ancora, fin quando ti viene data la possibilità di perseverare. Chi si arrende al primo “no” è destinato a non migliorare le proprie vendite, chi insiste (senza esagerare) prima o poi raggiungerà il suo risultato.

7. Lavora sul passaparola – Ovvero su una delle grandi risorse che utilizziamo per prendere delle decisioni, sia nella vita reale che sul web. Quando un cliente è soddisfatto del tuo lavoro non aver paura di chiedere al cliente un amico, un conoscente o un collega che ha bisogno del tuo lavoro.

8. Devi conoscere tutto – Ovviamente tutto quello che riguarda il prodotto che stai vendendo, ma non solo: per dare una possibilità in più alle tue vendite devi conoscere anche l’azienda del tuo cliente. Basta un giro di telefonate, o meglio ancora una sfogliata ai risultati di Google, per raccogliere tutte le informazioni necessarie per arrivare pronto al tuo appuntamento di vendita.

9. I tuoi clienti sono delle celebrità – E li devi trattare al massimo, come se fossero delle celebrità. Immagina se in un negozio entrasse George Clooney: la commessa lo tratterebbe come un cliente qualsiasi? Non credo: lo tratterebbe come un cliente speciale – gli dedicherebbe tempo e attenzioni particolari – e tu devi fare lo stesso. Perché questa è la chiave di tutto: i tuoi clienti sono speciali, e tu glielo devi far capire.

10. Divertiti – Questo è il segreto per riuscire nel tuo lavoro: devi divertirti. La tua giornata di lavoro non deve essere un sacrificio, non deve essere un susseguirsi di ore che si snocciolano come un conto alla rovescia. Il tuo lavoro deve essere sinonimo di divertimento, e devi essere felice di iniziare una nuova giornata. Lo so che è difficile, ma questo è il segreto per vendere alla grande.

 
 
 

Dirigi la tua concentrazione -by Tony Robbins

Post n°13 pubblicato il 25 Agosto 2012 da la_prof.ssa

 

 
 
 

risolvere i conflitti interiori- Consigli da Anthony Robbins

Post n°12 pubblicato il 25 Agosto 2012 da la_prof.ssa

 

 
 
 

Anthony Robbins - Sprigiona il potere che è in Te..flv formazio

Post n°11 pubblicato il 25 Agosto 2012 da la_prof.ssa

 

 
 
 

MANAGER

Post n°10 pubblicato il 06 Luglio 2012 da la_prof.ssa

MANAGER

 
 
 

LE COMPETENZE

Post n°9 pubblicato il 24 Giugno 2012 da la_prof.ssa

LE COMPETENZE RICHIESTE
AI LEADERQuali aspetti bisogna sviluppare per diventare dei veri leader?

leadership

 

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Visto che l'argomento della leadership continua a interessarvi molto e che non passa mese senza ricevere un'email che ci chieda maggiori lumi sull'argomento, abbiamo deciso di riprendere le fila del discorso con questo articolo.

Se in passato, dunque, abbiamo trattato la leadership in modo più generale, con questo spunto vogliamo analizzare insieme a voi quali sono i comportamenti quotidiani che contribuiscono a costruire la figura di un leader .
Ognuno di voi può provare a metterli in pratica con tanta costanza, applicazione e un pizzico di umiltà.

Attenzione ai risultati

Qualunque leader, per essere tale, deve avere un'attenzione spasmodica nei confronti degli obiettivi che gli sono stati affidati.

Per farlo dovrà, tra le altre cose, cercare di:

  • sapere sempre ciò che gli altri vogliono da lui e cercare di calare questa richiesta nel suo lavoro quotidiano. Eventualmente, se può aiutare a focalizzarsi meglio sull'obiettivo, potrà mantenere sempre sotto gli occhi la sua meta finale scrivendola come salvaschermo da visualizzare sul computer o su un grande cartellone appeso in ufficio
  • ricordare che nessun leader raggiunge i propri obiettivi da solo. Ecco perché è importante scegliere gli uomini giusti che ci accompagneranno in questo percorso e, soprattutto, aiutarli a condividere la nostra vision, appassionandoli alla conquista dell'obiettivo finale. Imparare a trasmettere il nostro entusiasmo e trovare il modo di motivare ognuna delle persone che dovranno aiutarci nel vostro lavoro è pure fondamentale
  • fare in modo che le le persone accettino di seguirlo. Per farlo dovrà fare di tutto per raggiungere il consenso, bilanciando l'idealismo con il realismo
  • mostrare di avere le capacità necessarie per guidare il gruppo. Se le persone vedranno che non siamo migliori di loro, infatti, si chiederanno per quale motivo dovrebbero seguirci.
Creare un luogo di lavoro adatto al raggiungimento degli obiettivi

Nessun obiettivo può essere raggiunto serenamente in un luogo dove si presentano comportamenti ostili o di puro vantaggio personale.

Per creare un ambiente di lavoro sereno un leader dovrà:

  • comprendere a fondo i meccanismi più o meno visibili che regolano i comportamenti del gruppo che si accinge a guidare, eventualmente anche per provare a cambiarli se sono poco etici o antitetici rispetto agli obiettivi da raggiungere
  • riprogettate l'ambiente di lavoro provando a guardarlo con gli occhi di chi deve viverlo per otto ore al giorno. Fatevi consigliare dai vostri uomini e cercate di evidenziare gli errori che sono stati commessi in passato
  • chiarire bene le idee che ha in testa, rendere visibile ciò che ancora non lo è in modo da poterlo condividere a fondo
  • spiegare sempre il "perché" delle cose, oltre al "come". Spesso le persone non sono interessate a capire come fare una cosa fino a quando non la reputano assolutamente necessaria
Incoraggiare il lavoro di gruppo

Il lavoro di gruppo e i meccanismi che lo regolano devono essere ampiamente conosciuti e utilizzati da un manager che voglia diventare un leader.
In particolare è importante:

  • cercare di raggiungere sempre il consenso piuttosto che poggiare sul comando e sulla coercizione
  • accettare i conflitti come inevitabili e, piuttosto, imparare a mediarli
  • supportare e appoggiare le decisioni basate su solidi argomentazioni piuttosto che quelle basate sulle sensazioni
Migliorarsi e aiutare gli altri a migliorare

Un leader non deve mai smettere di migliorare e di imparare. Nel fare questo lavoro, deve anche acquisire le competenze più adatte a seguire lo sviluppo delle persone che gli sono state affidate, seguendole nel loro percorso formativo in qualità di "coach".

Ecco le cose che dovrà fare:

  • mettere da parte le questioni personali per concentrarsi sul lavoro e sui suoi obiettivi
  • approcciare i problemi e le relazioni con le persone partendo dalla situazione presente piuttosto che da ciò che è successo in passato
  • fidarsi degli altri anche quando questo comporta dei rischi. Del resto chiede la stessa cosa alle persone che devono fidarsi di lui
  • andare avanti anche se non si ha un riconoscimento costante da parte degli altri. Se sta facendo il suo dovere questo deve bastargli
  • valutare in maniera onesta le competenze dei suoi uomini e confrontarle con quelle richieste per raggiungere l'obiettivo che gli è stato affidato
  • sviluppare i punti di forza dei suoi uomini e cercare di farli crescere per eliminare i loro punti deboli. Nell'attesa, dovrà cercare di compensare i loro limiti
PER SAPERNE DI PIU':Le 10 caratteristiche di un leader
Le competenze richieste ai leader
L'influenza della leadership
I tratti distintivi di un leader
La leadership strategica
Leader e leadership: le caratteristiche
Essere un vero leader: l'importanza dell'apprendimento continuo

Hitoshi Kume: il guru della statistica
Peter Senge e il pensiero sistemico
Le mappe mentali
Le conoscenze tecniche del RGQ
Diventare un leader: attenzione al linguaggio
Gestione del talento e leadership

 

 
 
 

IL DENARO

Post n°8 pubblicato il 28 Maggio 2012 da la_prof.ssa

 

Se fai qualcosa solamente per denaro,

non avrai mai successo.

Bary Hearn

 
 
 

I SEI BISOGNI NELLA VITA

Post n°7 pubblicato il 25 Maggio 2012 da la_prof.ssa

 

 

I sei bisogni umani
La Legge di Attrazione Universale - Successo, Abbondanza, Ricchezza, Amore

Ognuno di noi è unico ed irripetibile nel suo insieme, ma una cosa che ci accomuna tutti quanti sono i bisogni.

Secondo Anthony Robbins sono principalmente 6 ed ogni nostro comportamento è atto a soddisfarli.

Anche se ognuno di noi cerca di soddisfarli nel modo più diverso, e' proprio nella continua ricerca del soddisfacimento di questi bisogni primari che abbiamo la nostra evoluzione e crescita personale.

 

Il senso di completezza e pace dell'essere è il cercare di migliorarsi al fine di riuscire a soddisfare i propri bisogni in modo completamente indipendente, ricordandosi che siamo noi che dobbiamo provvedere ad essi... bisogna ricordarsi che noi siamo responsabili dei nostri stati d'animo ed anche nel caso dell'amore e dell'importanza, siamo noi i primi a doverci amare e sentirsi importanti.

 

Ecco l'elenco dei 6 bisogni primari, i 4 primari e gli ultimi due "superiori".

 

  1. Sicurezza
  2. Varietà
  3. Importanza
  4. Amore ed il sentirsi uniti
  5. Crescere
  6. Contribuire

 

* LADY*

 

 
 
 

LE 10 CARATTERISTICHE CHE CONTRADDISTINGUONO I LEADER Un leader "illuminato" è fondamentale nel Sistema Qualità

Post n°6 pubblicato il 24 Maggio 2012 da la_prof.ssa
 

 


Il management altro non è se non quell'"entità" che crea e sostiene un'organizzazione. 
Senza un buon management qualsiasi azienda si trova in grande difficoltà.

Il problema, però, è che in fatto di leadership c'è davvero tantissimo da imparare. Oltre, quindi, ad una formazione continua, ci sono almeno 10 punti che i manager dovrebbero ricordare in ogni momento se vogliono davvero essere dei veri leader per organizzazioni di successo.

Pianificazione

Senza un piano non si arriva da nessuna parte. Una delle grandi responsabilità del management è proprio quella di pianificare, progettare e imparare a gestire al meglio le situazioni.

Comunicazione

La capacità di comunicare bene copre diverse sfere: quella dello scrivere, la sfera del dialogo e anche quella dell'ascolto.

Per potersi considerare davvero dei buoni comunicatori, è importante essere bravi in tutti questi tre campi. 
Quanti sono i manager che non sanno davvero ascoltare? Quante volte si trincerano dietro ai loro monitor mentre la gente sta provando a parlare con loro?

Saper prendere decisioni

Il "recinto" si controlla bene anche stando seduti dietro ad una scrivania . Ma il lavoro di un manager è quello diottenere risultati.

Se si limiterà a "spegnere l'incendio" ed eviterà di prendere decisioni, non riuscirà mai a far progredire l'organizzazione per cui lavora.

Abituarsi a prendere decisioni e prepararsi anche al fatto che ne prenderà qualcuna sbagliata è fondamentale per iniziare davvero a tendere alla leadership. La paura non deve paralizzare chi è a capo di un gruppo di persone.

Delegare

A tutti noi piace fare alcune cose. Sfortunatamente, come manager, è fin troppo facile adattarsi a compiere attività che appartengono più a questo ruolo .

Tutti amano fare le cose che sanno fare meglio e che comportano, per questo, pochi rischi. Se, però, il manager non impara a delegare, è molto probabile che fallirà nella sua missione.

Problem Solving

E' compito del manager affrontare e risolvere i problemi e offrire ai collaboratori gli strumenti per supportarlo in questo lavoro.

Gli altri lo guarderanno aspettando di vederlo fare esattamente questo.

Colloqui di lavoro

L'assunzione di personale è forse il più grande investimento finanziario che un'organizzazione possa fare. 
Sono pochi, però, i manager che accettano di prendere parte ai colloqui di selezione delle persone che entreranno a far parte dell'azienda.

Il manager deve imparare come condurre un buon colloquio di lavoro e affiancate il personale addestrato a farlo. In questo modo, mettendo il proprio istinto al servizio del recruitment, potrà avere un ottimo feedback, avendo a disposizione validi collaboratori.

Valutazione

Un sistema di valutazione delle risorse umane, se ben impostato, può migliorare la motivazione dei collaboratori.

Il manager dovrà assicurarsi di aver ben compreso i processi dell'organizzazione in cui lavora, impostare dei validi parametri per la valutazione e condurre gli incontri con i collaboratori in maniera professionale.

In questo modo, avrà presto un buon ritorno da parte di chi lavora con lui.

Gestire le performance scarse

Presto o tardi tutti i manager si scontrano con una persona che sembra non "funzionare".

Molti ignorano i segnali ma, agendo in questo modo, non faranno altro che aprire la strada a nuovi problemi. 
Affrontare da subito la cosa, parlare con la persona, dire cosa ci si aspetta da lei, dare un feedback sul suo modo di lavorare, invece, porta degli indubbi vantaggi.

Un vero leader si assicurerà sempre di far ben capire all'interessato che il suo comportamento non è in linea con le attese da parte dell'azienda e lo aiuterà a migliorare.

Motivare le persone

E' il manager il responsabile del raggiungimento dei risultati. 
E' lui che dovrà spingere le persone a raggiungerli, mantenendole sempremotivate, anche se è difficile.

E' la base per riuscire. Si può partire da cosa semplici come l'uso del "grazie", così tanto bistrattato negli ultimi anni.

Bisogna imparare ad usare un atteggiamento positivo e iniziare ad adottare abitudini che, alla lunga, potranno fare la differenza nella gestione delle persone.

Gestione finanziaria

Sono molti i manager che credono che il dipartimento Amministrazione e Finanza si farà carico della gestione di ogni tipo di problema finanziario.

Purtroppo non è così.

L'azienda ha speso dei soldi per portare il management a lavorare per lei e si aspetta in cambio risultati anche economici. 
Proprio per questo motivo, un buon manager dovrebbe iniziare a valutare le proprie decisioni ed azioni anche da un punto di vista finanziario. 
Se non ha le competenze adatte a fare questo tipo di valutazione, occorrerà che le sviluppi al più presto mediante una buona formazione.

*LADY*

 

 
 
 

USCIRE DAGLI SCHEMI

Post n°5 pubblicato il 23 Maggio 2012 da la_prof.ssa

USCIRE DAGLI SCHEMI

E' LA PRIMA MOSSA VINCENTE

PER AVERE SUCCESSO NELLA VITA

DISATTENDERE LE ASPETTATIVE DELL'INTERLOCUTORE

E SMENTENDO GLI STEREOTIPI DEL  RUOLO

TI PONE IN UNA SITUAZIONE DI VANTAGGIO.

 *LADY*


 
 
 

I DINOSAURI

Post n°4 pubblicato il 23 Maggio 2012 da la_prof.ssa

Lo scenario economico attuale chiede di rivedere la figura del manager e del venditore: i "dinosauri" della vendita del passato si sono estinti per lasciar posto sempre di più a un professionista della vendita che coniughi il profitto con l'etica.
Questo video è un'occasione unica per entrare nell'affascinante mondo della conoscenza di se stessi, tra ricchezze cognitive e zone d'ombra da rischiarare.
Un percorso avvincente per tutti coloro che si occupano di vendita a vari livelli, ma anche a tutti quelli che per lavoro, ma non solo, si interessano del complesso e affascinante mondo della comunicazione interpersonale e vogliono entrare con gli altri in un rapporto di empatia e comprensione profonda, vera anticamera del successo e della realizzazione.
Michele Tribuzio (che si fa chiamare Zio Mike) è Manager, Formatore ed Editore. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Agrarie ha insegnato biologia e chimica.

Dopo quest'esperienza nell'insegnamento si è dedicato alla formazione manageriale e alla comunicazione, frequentando numerosi seminari e master nazionali e internazionali (Anthony Robbins, John Grinder, Deepak Chopra, Roy Martina, John Gray, Helmut Rauch e Robert Johnson).
Attualmente Tribuzio tiene corsi per venditori, manager, studenti e consulenze per diverse società.

Si occupa dell'elaborazione di strategie e piani di marketing personalizzati per aziende ed è editore di diverse pubblicazioni.

E' studioso di psicosomatica, fisiognomica, grafologia e sociologia.

Per Hi-Performance cura percorsi dedicati all'applicazione dell' Etica nella Vendita, arricchendo di contenuti e significato una delle professioni più attuali dei nostri tempi.
Categoria:
Guide pratiche e stile


*LADY*


 
 
 

PNL :Programmazione neuro.linguistica

Post n°3 pubblicato il 23 Maggio 2012 da la_prof.ssa

Cos'è la PNL: La Programmazione Neuro Linguistica


Il termine programmazione neurolinguistica indica la relazione tra: il pensiero, le parole che diciamo a noi stessi e agli altri, il comportamento.

Cos'è la P.N.L.

La Programmazione Neuro Linguistica è lo studio della struttura dell'esperienza soggettiva; è un atteggiamento; è un modo di essere verso la crescita e l'apprendimento; è un insieme di tecniche utili per imparare a essere flessibili e creativi; è riscoprire la giocosità e imparare divertendosi. Si applica a diversi ambiti: privato, aziendale, sociale, sportivo, scolastico.

Attraverso la PNL è possibile percepire "la differenza che fa la differenza" ed elevare il livello di performance personale e professionale, motivando se stessi e gli altri per scoprire una migliore qualità della vita in tutti i campi.

E' lo studio delle strategie che ognuno di noi mette in atto nel comportamento. E' un modo per verificare se i risultati ottenuti sono soddisfacenti e, nel caso non lo fossero, per scoprire quelle risorse utili al raggiungimento di ciò che si desidera.

Come nasce?

La PNL nasce alla fine degli anni 70 per merito del matematico Richard Bandler e del linguista John Grinder. La loro intuizione fu di comprendere che il talento di alcuni dei migliori terapeuti da loro analizzati (Milton Erickson e Virginia Satir) aveva una struttura. Dalla loro analisi nascono i concetti di "modeling", "rapport", "ricalco" etc. 

Come si impara?

Ci sono molte scuole che insegnano la PNL e moltissimi libri che trattano l'argomento in modo più o meno diretto. I livelli di specializzazione dei corsi prevedono il Practitioner e il Master Practitioner.

Certificazione e specializzazione in PNL  

A tutti i partecipanti dei corsi "Practitioner" e "Master Practitioner" in Pnl sarà rilasciato, compreso nella quota di partecipazione, il certificato della Society of NLP firmato in originale da Richard Bandler.

La Society of NLP esercita il controllo di qualità sui programmi dei corsi ne certifica i livelli di specializzazione.

 
 
 

COS'E' LA PROGRAMMAZIONE NEURO - LINGUISTICA

Post n°2 pubblicato il 23 Maggio 2012 da la_prof.ssa

Cos’è la Programmazione Neuro-Linguistica

La PNL è un atteggiamento... caratterizzato da senso di curiosità, avventura e desiderio di imparare abilità necessarie a comprendere quali tipi di comunicazione influenzano gli altri. È il desiderio di conoscere le cose che vale la pena conoscere. È guardare alla vita come una rara opportunità per apprendere.

La PNL è una metodologia... basata sul principio che ogni comportamento ha una struttura... e che questa struttura può essere estrapolata, imparata, insegnata e anche cambiata. Il criterio guida di questo metodo è sapere che cosa sarà utile ed efficace.

La PNL è una tecnologia... che permette ad una persona di organizzare le informazioni e le percezioni in modo da raggiungere risultati ritenuti impossibili in passato.

La Programmazione Neuro-Linguistica si occupa quindi dello studio della struttura dell'esperienza soggettiva e di quello che può essere calcolato da esso.

La sua convinzione di base e la sua promessa è che le strategie efficaci di pensiero possono essere identificate, assunte e utilizzate da chiunque lo desideri.

La PNL è nata dal frutto di anni di ricerche, compiute da Richard Bandler e John Grinder, orientate a scoprire quali fossero gli elementi comportamentali e linguistici che permettevano a psicoterapeuti di orientamento teorico diverso, come Fritz Perls, Milton Erickson e Virginia Satir, di avere una costanza di risultati positivi talmente rilevante.

I risultati sono stati l'individuazione di una serie di strategie comportamentali e di modelli linguistici specifici e riproducibili.

 
 
 

PNL E COACHING

Post n°1 pubblicato il 23 Maggio 2012 da la_prof.ssa

Come fanno alcune persone a raggiungere costantemente risultati eccellenti?
Perché a volte ci sentiamo a nostro agio con persone appena conosciute?
Che cosa distingue un grande comunicatore?

Un corso per entrare subito nel vivo degli strumenti pratici della Programmazione Neuro-Linguistica e capire meglio il funzionamento della comunicazione umana. È il primo passo per chi desidera iniziare un percorso sorprendente e affascinante verso il miglioramento della propria vita personale e professionale. Un pomeriggio in cui apprenderai, in modo facile e coinvolgente, le tecniche di base per:

  • essere maggiormente consapevole della tua comunicazione e migliorarla;
  • entrare più velocemente in sintonia con gli altri;
  • capire meglio il modo in cui le persone comunicano;
  • gestire al meglio le tue risorse mentali.

COME CI RIUSCIRAI

  • Imparando che cosa sono la Programmazione Neuro-Linguistica e il Coaching e come puoi utilizzarli per migliorare la tua vita personale e professionale.
  • Approfondendo il modo in cui il cervello percepisce la realtà.
  • Analizzando le caratteristiche principali della comunicazione efficace.
  • Scoprendo come raggiungere più facilmente gli obiettivi.
  • Capendo in che modo migliorare le proprie performance.
  • Allenandoti a pensare in modo più produttivo.

Il corso si fonda su molti esempi pratici per essere in grado di utilizzare i principi base della Programmazione Neuro-Linguistica e del Coaching nella propria vita personale e professionale.


Come fanno alcuni venditori 
a creare velocemente un ponte di comunicazione con le persone?

Perché alcuni venditori riescono a concludere accordi dove altri avevano fallito?
Che cosa distingue un grande venditore?

Un corso per entrare subito nel vivo degli strumenti pratici della Programmazione Neuro-Linguistica e utilizzarli nell'attività di vendita. Un pomeriggio in cui apprenderai, in modo facile e coinvolgente, le tecniche di base per imparare come:

  • Creare sintonia con il cliente.
  • Riconoscere le sue leve decisionali e attuare strategie mirate di vendita.
  • Vendere usando i principi che orientano il comportamento umano.

COME CI RIUSCIRAI

  • Imparando che cos'è la Programmazione Neuro-Linguistica.
  • Approfondendo il modo in cui il cervello percepisce la realtà.
  • Conoscendo le tecniche di base della PNL e della persuasione.

Il corso si fonda su molti esempi pratici per essere in grado di utilizzare i principi base della Programmazione Neuro-Linguistica nella propria attività professionale.

*LADY*


 
 
 

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