il filo di ragnatela
s alza e s aggrappa al vento
torce
spume iridescenti e argentee
gli occhi
ritornano ad incrociare sguardi
precìpiti
nei pozzi verdazzurri
ogni parola ha innumeri passati
tra calpes e i carpazi leggi poesie
presso il calpazio
il tafano dalle quadruplici ali
che viola il bufalo ti gira intorno
la vergine del tempio
non era come te promessa al dio
esile e flessuosa
e gli occhi come i giardini del profeta
come il giardino delle esperidi
gli alfabeti
nascondono segreti
come la pelle in una notte mite
tu passi tra le cose
e le trafiggi
una con l altra quali i marinai
di onda in onda
col piede nudo e sulle dita passi
e non ti fai vedere
io sento i tuoi occhi ruminare
quando pieghi il collo intenta
e pari non guardare
ci sono molti cieli
tutti difformi e uguali
e fiumi che portano parole al mare
i clavicembali
tintinnano come la tua voce ai versi
che salgon dalle caviglie
per la figura snella
e ondeggiano tra terra ed il soffitto
Inviato da: luisasogna
il 05/10/2009 alle 13:29
Inviato da: luisasogna
il 04/10/2009 alle 21:47
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il 24/07/2009 alle 23:31
Inviato da: alba_chiara5
il 24/07/2009 alle 20:57
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il 21/07/2009 alle 17:34