quello
che salì a san lorenzo
da sotto il decumano
e che già stette all Honorè de Balz et ac
di montparnasse
dove si fa silenzio con tre colpi
di bottiglia
o
in una taverna del bronx
alla jam session
i negri che battono e l odore
dell orina
lo sberleffo
quando corri come un disperato
tra le parole
covate nelle pagine dei secoli
e incrocia
plauto con kant
il pulcinella sacro
e batte il tip tap e uno svolazzo
sul filo che l acrobata
stese tra san pietro ed un bordello
lieve nel soliloquio
chè il folle e il saggio
parla solo a se stesso
chè i muti sian platea e ridan
chi non ascolta
il ritmo galante del quartetto
il volo
elegante dell airone e zoppicante
dandy
tra una t shirt e una bombetta
zoppo
tra il paradosso e il calembour
il pulcinella sacro
carezza la pena e gode la risata
il riso folle
che offende ed è insultato
mentre rivolta contro se stessa
ciascuna cosa
come irreale
e innalza la sorpresa con lo sgambetto
colui
che incrociò la sciabola
la sera quando fu pasta e patate
ed attraversa e tocca
la pena
che si vela del ridicolo
nella banalità
in flèche ed in coupé tocca e ferisce
e dal sangue
schizza cyrano
Inviato da: luisasogna
il 05/10/2009 alle 13:29
Inviato da: luisasogna
il 04/10/2009 alle 21:47
Inviato da: occhiodivolpe
il 24/07/2009 alle 23:31
Inviato da: alba_chiara5
il 24/07/2009 alle 20:57
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il 21/07/2009 alle 17:34