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Un blog creato da byManuelMMM il 05/02/2009

UCCISO a 22 anni

Per MANUEL ELIANTONIO

 
 

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19 luglio 2008
Suicidio
Lecce (domicil.)

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21 agosto 2008
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25 agosto 2008
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Detenuto tunisino,28 anni
09 agosto 2008
Da accertare
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Jonny Montenegrini,32 anni
11 settembre 2008
Suicidio
Opera (Milano)
Continua...
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Ops.NO Cucchi,No party

Post n°46 pubblicato il 15 Ottobre 2018 da byManuelMMM
 
Foto di byManuelMMM

 
 
 
 
 

UN FUTURO SENZA PERICOLI

Post n°44 pubblicato il 05 Settembre 2010 da byManuelMMM
 

I NOSTRI FIGLI CI INDICANO LA DIREZIONE.

Dal 25,Luglio 2008 quando alle h.09:23 mi giunse

sul cellulare dal carcere la notizia del decesso

di mio figlio Manuel Eliantonio

NESSUNO dei personaggi emersi agli atti è stato chiamato

a rispondere di concorso in omicidio,

dal primo all'ultimo che ha somministrato farmaci,

psicofarmaci...coloro che hanno sfigurato e UCCISO

mio figlio non vengono chiamati a rispondere,

coloro che hanno certificato il falso continuano,

indisturbati come nulla fosse accaduto.

Quando scrissero:la Legge non ammette ignoranza,

dovevano aggiungere:

per aver Giustizia dovrai studiare Legge,

dovrai trovarti preparato come Medico,

dovrai avere un agenzia investigativa,

conoscere e saper applicare ogni figura professionale

perchè non potrai fidarti di nessuno.

E ancora non è detto che basti perchè negheranno

comunque,ignoreranno i tuoi appelli.

Non mi spaventano le minacce,

non temo  nulla,nessun altro vile atto potrà fermarmi.

La vita dei nostri figli è stata umiliata,

calpestata,tolta nel peggiore dei modi

non ci adageremo nel pianto altri figli attendono la Verità,

altri figli sono in pericolo.

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2010/09/04/proposta-di-associazione/Proposta di Associazione

http://current.com/shows/inchieste-italiane/92532938_abuso-di-potere.htm

 

il documentario di Francesca Biagiotti per Current tv è finora l’ultimo anello

di una catena di  informazione che si è avvalsa di molti linguaggi, il prossimo anello è

il film di Filippo Vendemmiati che vedrò a Venezia insieme a poche persone,

 e spero insieme a molte persone il 25 settembre qui a Ferrara.

La gratitudine verso chi ha dato voce a Federico è davvero grande,

 ed è unita alla consapevolezza che senza questa voce

 non ci sarebbero state indagini, processi e condanne.

Ho perso il bene più grande a causa della banalità del male.

 Ho già usato il titolo del libro di Hannah Arendt per descrivere

 pontani pollastri segatto forlani come “uomini spesso banali

si trasformano in autentici agenti del male”.

 http://it.wikipedia.org/wiki/Hannah_Arendt.

Devo usare le citazioni, parole che condivido ma che non nascono da me,

perché ancora le mie verso chi mi ha tolto Federico non le ho trovate.

O meglio non trovo le parole adatte per descrivere quel che provo.

Forse non le troverò mai.

Togliere la vita a un ragazzo è un male senza rimedio.

Eppure ho ricevuto per Federico tanto bene, tanto coscienza,

 tanto affetto, tanta attenzione e arte che ora, 5 anni dopo,

sento di dover rendere quel bene, “perché non accada mai più”.

L’associazione servirà per cercare di costruire

un futuro senza i pericoli che abbiamo incontrato,

un futuro per i nostri figli rimasti,

per ribadire che la responsabilità è individuale e che le istituzioni

sono state tradite come noi da chi ha commesso i reati.

 E servirà soprattutto per essere un riferimento

se dovessero ancora accadere tragedie simili.

 Mettendo questa esperienza, che mai avremmo voluto,

a disposizione di chi si sente disperato e isolato come siamo stati noi all’inizio.

Quindi proponiamo un’associazione per avere più voce,

anche per chi questa voce non l’ha avuta. 

Abbiamo sperimentato quanto

il controllo dell’opinione pubblica sia fondamentale.

Ho avuto la fortuna di incontrare l’avvocato Anselmo per primo.

Ha fatto la differenza fra noi e il dimenticatoio

 cui eravamo condannati come molti altri.

Siamo arrivati al processo e oltre perché gli avvocati con noi,

hanno messo in gioco tutto

ma tutto nonostante minacce ed intimidazioni!

Con Anselmo abbiamo messo in gioco tutto

senza preoccuparci delle conseguenze e

senza il freno a mano tirato dalla paura

di guai o problemi economici.

Abbiamo investito, mio marito ed io,

cinque anni della nostra vita oltre a tutto ciò che abbiamo.

l’Avvocato Anselmo con noi. Questa e’ la differenza!

Anselmo e Venturi hanno avuto un richiamo

all’ordine degli avvocati da parte dell’ex

procuratore capo Severino Messina.

Anselmo ha avuto denunce penali come me.

Ma non si è fermato!

Abbiamo combattuto muro contro muro

mettendo in difficoltà chi non faceva indagini…

lavorando giorno per giorno ed indagando

senza mai mollare!

Ogni singolo giorno di questi anni riunioni,

passeggiate frenetiche,

colloqui telefonici, indagini, delusioni, rabbie!!

Io e mio marito abbiamo viaggiato tutta l’Italia

per parlare direttamente con la gente,

 abbiamo speso tutta la nostra energia,

 oltre a molti soldi in consulenze e spese processuali.

Gli ultimi 5 anni sono stati questo, ogni giorno,

ogni momento.

Fabio Anselmo:

“Chi deve garantire il rispetto della legge deve

essere il primo ad esservi sottoposto.

Questo è un principio tanto scontato quanto

poco sentito e rispettato.

Il prezzo che si deve pagare per avere giustizia è troppo alto.

occorre troppa energia e troppo coraggio.

tutti questi casi sono ugali e diversissimi allo stesso tempo.

il denominatore comune è sempre

il mancato rispetto di tale elementare principio.

lo stato spesso abbandona le famiglie

coinvolte abdicando a loro carico ogni iniziativa di giustzia.

questo fa si che spesso non si raggiunga la verità.

l’oblìo uccide una seconda volta

la speranza di verità delle famiglie interessate.

ma se qualcuno riesce ad andare fino in fondo

ed ottenere giustizia, vivaddio sia il benvenuto

e mai considerato un privilegiato.

si consideri il prezzo che ha dovuto pagare

(non certo solo in danaro),

ed i sacrifici a cui si è dovuto sottoporre.

perdere un fratello, un figlio che non torneranno mai più,

non è un privilegio, mai.ma aiuti a non dimenticare gli altri .”

Io e mio marito  non abbiamo risparmiato nulla di noi stessi,

noi e l’avvocato abbiamo lottato strenuamente.

Io mi sono ammalata e l’avvocato Anselmo 

è venuto in tribunale persino con il bacino e

 un braccio fratturati.

Non ci siamo tirati indietro di fronte a nulla,

abbiamo affrontato qualunque difficoltà e

 continueremo a farlo insieme ad un professionista

come Anselmo, esponendoci in prima persona

quando avremmo voluto solo piangere.

Ma ci saremmo comportanti come qualcuno spera ancora,

quando si lamenta di vederci troppo,

e avremmo lasciato il campo libero agli insabbiatori. 

Lo sa Dio quanto vorrei indietro mio figlio

e il mio anonimato............

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2010/09/04/proposta-di-associazione/

 
 
 

COME LE MUSA

 

PER TE MIO SOLE.

PER TE MIO CIELO,

PER TE MIA GIOIA.

DONO L'IMMAGINE DEI TUOI SORRISI,

DONO LA LUCE DEI TUOI OCCHI.

A CHI TI HA AMATO E ANCOR PIù TI AMA.

A COLORO CHE TI HAN FERITO A MORTE:

 UN RAGGIO DI SOLE VI Fù DONATO NELLA VOSTRA MISERABILE VITA,

VOI VILI LO AVETE UCCISO.

 

 

 

 
 
 

MANUEL Eliantonio AIEL

Post n°42 pubblicato il 03 Agosto 2010 da byManuelMMM

 
 
 
 
 

NON SI ARCHIVIA L'OMICIDIO di MANUEL !

STUDIO LEGALE ..

 

ALL’ILL.MO GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI

PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA

MEMORIA EX ART. 121 C.P.P.

Proc. Pen. n -----/08/44 R.G.N.R., P.M. Dott. Francesco CARDONA ALBINI

Ill.mo G.I.P. Dott.ssa Annalisa GIACALONE

Il sottoscritto Avvocato Francesco TRAVERSI, quale difensore di fiducia di ELIANTONIO Maria,  madre di ELIANTONIO Manuel, persona offesa, come da procedimento penale in epigrafe specificato, con la presente memoria ex art. 121 C.p.p., espone:

Dall’ esame degli atti d’indagine e dalla relazione del C.T.U. medico legale Dott. Andrea GIANELLI CASTIGLIONE, si osserva quanto segue:

In ordine all’ora della morte di ELIANTONIO Manuel.

Il  C.T.U. Dott. Andrea GIANELLI CASTIGLIONE, nelle conclusioni della sua consulenza medico legale, afferma che “la morte è avvenuta nella notte del 25/07/2008, circa 6-8 ore prima del rinvenimento della salma”.

Il Medico – Legale, nella narrativa della relazione (per ben due volte, a pag. 32 e 34), indica il rinvenimento del cadavere alle ore 01.00 del 25/07/2008, pur riferendo, sempre a pag. 32, che ELIANTONIO Manuel era stato visto vivo dai compagni di cella alle ore 2.00 del 25/07/2008.

Dalle annotazioni della Polizia Penitenziaria e dalle dichiarazioni rese dai compagni di cella, risulta invece che il corpo esanime di ELIANTONIO Manuel è stato rinvenuto, in data 25/07/2008, alle ore 06.50 circa.

Stando alle conclusioni del medico legale (e non alla sua narrativa, frutto di un probabile mero errore), la morte di ELIANTONIO Manuele, dunque, sarebbe avvenuta in un arco di tempo compreso tra le ore 22.50 del 24/07/2008 e le ore 00.50 del 25/07/2008.

Invero, tale orario è assolutamente incompatibile con le dichiarazioni rese dai compagni di cella del deceduto.

Si evidenzia, infatti, che:

- AYANRU Abiodun, in data 25/07/2008, ha dichiarato: “L’ultima volta che ho visto l’ELIANTONIO vivo è stato alle ore 02.00 circa del mattino, in quanto addormentandomi verso le ore 22.00 circa, mi sono poi alzato intorno a quell’ora e assieme ad altri due miei compagni (DIOUM Goumbo e PISSARELLO) abbiamo preso il caffè…”.

- DIOUM Goumbo, in data 25/07/2008, ha dichiarato “Sono andato a dormire intorno alle ore 02.00 del mattino in quanto ho preparato del caffè…In quel momento l’ELIANTONIO era sul suo letto che dormiva”.

- PISSARELLO Simone, in data 25/07/2008, ha dichiarato “Intorno alle ore 02.00 sono andato a dormire. ELIANTONIO era a dormire nel suo letto”.

A fronte di quanto sopra, si ritiene, inoltre, improbabile e/o impossibile che, in detta cella, di pochi metri quadrati, nessuno dei detenuti abbia udito, per un’intera notte, alcun rumore (stando alla versione ufficiale: di Manuel che si alzava per andare in bagno, prelevava il fornellino dalla cucina, staccava la bomboletta dal medesimo e li portava nel bagno, inalava il gas ivi contenuto, subiva gli effetti dell’assunzione del gas ed ancora, con tutta evidenza, si lamentava per il dolore, provava a chiedere aiuto, cadeva con le braccia e la testa verso terra ecc.).

Così come si ritiene improbabile che nessuno dei detenuti della cella si sia recato in bagno nelle 6 – 8 ore che precedettero il rinvenimento del corpo di ELIANTONIO Manuel.

Inoltre, si rileva, che i compagni di cella, hanno dichiarato di aver avvertito odore di gas nel bagno, al momento del rinvenimento del cadavere.

Quanto dichiarato da detti detenuti si ritiene inverosimile: non é’ possibile che il poco gas contenuto in una piccola bomboletta (e dunque il suo odore) sia rimasto per più di 6 – 8 ore presente nel locale in oggetto (visto che, risalendo la morte del ragazzo a quell’ora, l’inalazione deve essere avvenuta necessariamente prima).

Si noti, peraltro, che il gas butano ha un’ estrema volatilità, come affermato anche dallo stesso medico legale a pag. 34 della prima consulenza depositata.

Il “forte odore di gas”, inoltre, non è stato rilevato dall’agente FERRAIOLI Antonio, entrando nel bagno.

Se detto odore è rimasto per un’intera notte nel locale, perché i compagni di cella non lo hanno mai avvertito per tutto l’arco della stessa, dato che, come riferito da CONTORNO Giuseppe, la porta del bagno non era chiusa, ma solo accostata?

Sul rinvenimento del corpo di ELIANTONIO Manuel.

L’Ispettore Capo Carlo CARTA, intervenuto in loco a seguito della comunicazione dell’Agente Antonio FERRAIOLI, rinveniva ELIANTONIO Manuel “seduto sul bidet, appoggiato con la schiena alla parete, con il capo e gli arti superiori riversi sul lato sinistro ed entrambi gli arti inferiori puntati contro la parete metallica (lato destro), divisoria del locale cucina, che contrapponendo il peso del corpo evitavano la caduta dello stesso”.

I detenuti della cella dichiaravano di aver visto ELIANTONIO Manuel seduto sul bidet con le braccia e la testa piegata verso sinistra che toccava il pavimento.

Nessun compagno di cella ha riferito di aver visto gli arti inferiori del deceduto “puntati” contro la parete metallica sul lato destro.

A fronte di quanto sopra, si evidenzia che risulta essere praticamente impossibile che un corpo senza vita possa restare, per molte ore (6 – 8 stando all’esito della consulenza), “seduto” su un bidet con la testa appoggiata a terra sul lato sinistro.

E’ evidente, infatti, che, nell’arco di un’intera notte, il peso della testa, toccante terra, avrebbe dovuto certamente causare la caduta del corpo di Manuel, anche laddove le gambe fossero rimaste in qualche modo “puntate” (ma, si noti, non incastrate) contro la parete del lato destro.

Peraltro, il detenuto AYANRU Abiodun, nell’immediatezza del rinvenimento del cadavere, riferiva di aver visto per terra delle macchie di un rosso strano.

Detta affermazione non risulta essere stata oggetto di indagine da parte del P.M. ed esaminata dal C.T.U..

In ordine alla bomboletta di gas, presuntivamente utilizzata dal deceduto.

 

Il C.T.U. ha ritenuto che la causa del decesso sia stata: “ arresto cardiaco conseguente ad inalazione da butano”.

Secondo il consulente tecnico, ELIANTONIO Manuel avrebbe inalato il gas contenuto nella bomboletta di uno dei tre fornellini utilizzati dai detenuti per cucinare, previo il distacco della stessa dal relativo fornellino.

Il P.M., da quanto acquisito, ha ritenuto che il fornellino e la bomboletta, al momento del ritrovamento del cadavere, si trovavano nel bagno, a terra, vicino al corpo di ELIANTONIO Manuel.

Sul punto, deve invece evidenziarsi che il detenuto della cella BARBAS Alex, in data 25/07/2008, dichiarava: “Il ragazzo teneva in mano una bomboletta e a terra ho visto il fornello. Ho subito tolto la bombola e l’ ho gettata nel bidone della spazzatura nel bagno. Un altro compagno ha poi rimesso il fornello a posto”.

Dunque, tale testimone oculare, nell’immediatezza dei fatti, riferiva, differentemente dagli altri compagni di cella, che ELIANTONIO Manuel aveva la bomboletta in mano (essa, dunque, non si trovava a terra); e non vi è motivo di dubitare in ordine a tale versione, in quanto lo stesso detenuto associa tale ricordo ad una sua ben precisa azione, compiuta immediatamente dopo:

ho subito tolto (dalle mani) la bombola e l’ ho gettata nel bidone della spazzatura nel bagno”.

 

....continua =

 
 
 

NON SI ARCHIVIA L'OMICIDIO di MANUEL

Orbene, come è possibile che un cadavere abbia potuto stringere nelle proprie mani un oggetto (la bomboletta) per 6 – 8 ore, senza che essa sia caduta a terra?

Inoltre, non si comprende come mai la Polizia Penitenziaria, in data 25/07/2008, alle ore 09.30, procedeva al sequestro di un fornellino di colore verde e di una bomboletta di colore blu, staccata dal fornellino, rinvenuti sul lavandino del cucinino della cella.

Trattasi della medesima bomboletta che sarebbe stata utilizzata da ELIANTONIO Manuel e che, dunque, avrebbe dovuto essere rinvenuta nel bidone della spazzatura del bagno?

Perché non sono stati sequestrati anche gli altri due fornellini presenti nella cella, in uno con le relative bombolette?

Ma soprattutto, perché tale bomboletta non è stata analizzata?

E’ del tutto evidente, infatti, che da una sua analisi si sarebbe potuto appurare se (e se sì in quale quantità) il gas contenuto nella stessa fosse stato effettivamente spruzzato.

Sul punto, deve peraltro evidenziarsi che, come fatto prontamente rilevare dai familiari, ELIANTONIO Manuelnon si sarebbe neppure avvicinato ad una bomboletta di gas” in quanto aveva una vera e propria fobia verso tale sostanza, dovuta ad un evento traumatico patito dallo stesso nell’infanzia: l’incendio del forno di casa a seguito dello scoppio del medesimo.

La madre del deceduto ELIANTONIO Maria ha evidenziato, nella denuncia, che, a causa di tale fobia, Manuel utilizzava accendini ricaricabili che, una volta scarichi, lasciava a casa della mamma, riprendendoli soltanto dopo che la stessa li aveva ricaricati.

ELIANTONIO Manuel, inoltre, preparava la caffetteria e poi chiedeva alla madre di accendere il gas, allontanandosi nel frattempo; piuttosto che accendere i fornelli, infatti, preferiva mangiare i cibi freddi e se non c’era nulla di pronto addirittura non mangiava.

A fronte di quanto sopra, appare dunque alquanto improbabile che il deceduto ELIANTONIO Manuel abbia utilizzato la bomboletta di cui sopra, maneggiando senza alcun timore il fornellino a cui la stessa era collegata.

Ad ogni modo, la circostanza ora riferita avrebbe dovuto essere comunque vagliata dagli inquirenti, ma così non è stato.

Si fa, inoltre, evidenziare che nessun compagno di cella ha mai visto ELIANTONIO Manuel “sniffare gas”.

Sulle condizioni psicologiche di ELIANTONIO Manuel e sulle denunce di maltrattamenti effettuate dal medesimo.

Si rileva come anche tali dati non siano stati vagliati con completezza, dagli inquirenti.

Anzitutto, la lettera scritta, in data 15/07/2008, da ELIANTONIO Manuel ai familiari, ricevuta dalla madre in data 24/07/2008 (giorno precedente al decesso).

In tale missiva, Manuel denunciava: “mi riempiono di botte almeno una volta alla settimana…mi riempiono di psicofarmaci…se non li prendo mi ricattano con le lettere e le domandine che faccio…Sono in isolamento almeno quattro giorni alla settimana…”.

A chi e cosa si riferiva il detenuto? A quale “trattamento” veniva sottoposto? Da parte di chi?

V’è poi la denuncia sporta dal sig. ELIANTONIO Angelo, nonno di Manuel, il quale ha riferito di aver ricevuto, in data 20/07/2008, una telefonata del nipote dal carcere, nella quale Manuel faceva presente al proprio congiunto di essere preoccupato perché i compagni di cella, di etnia romena, lo avevano massacrato di botte, gli avevano sottratto con la forza la spesa e lo costringevano a spendere i soldi disponibili sul suo libretto.

ELIANTONIO Angelo aveva allora domandato al nipote i nomi dei responsabili di tali fatti, ma la comunicazione si era “misteriosamente” interrotta.

A fronte di tali denunce, risulta evidente la carenza di indagini sul punto; in particolare, nessuno di tali detenuti romeni è stato interrogato.

Eppure, i loro nomi erano facilmente rinvenibili, trattandosi dei precedenti compagni di cella di ELIANTONIO Manuel.

Tenuto altresì conto del fatto che, pur trovandosi in celle diverse, durante il giorno tutti i detenuti vengono “in contatto” tra loro.

Inoltre, si rileva che il C.T.U. ha precisato ed evidenziato quanto emergente dalla cartella sanitaria del deceduto ELIANTONIO Manuel, la quale in data 7 luglio 2008 evidenzia due ipotesi di “autolesionismo” di cui una, alle ore 15.00, “contusione in regione nasale, con richiesta di esame Rx naso”; l’altra, alle ore 23.10, “lesione a livello della base della fronte”.

Quanto richiamato induce questo difensore a ritenere che il deceduto, nelle occasioni di cui sopra, abbia subito lesioni riconducibili all’azione violenta di terzi e che, solo per uso dell’ambiente carcerario, ELIANTONIO Manuel abbia omesso di denunciare la persona e/o le persone responsabili.

Inoltre, nessuna indagine è stata espletata in ordine alla denuncia fatta dai familiari di ELIANTONIO Manuel, circa il trattamento sanitario a cui questi era sottoposto e circa i ricatti subiti dal medesimo.

E’, peraltro, evidente che l’assunzione di alcuni farmaci (tra cui gli psicofarmaci rinvenuti nel corpo del defunto) era senz’altro incompatibile con il suo stato di salute (soggetto affetto da Epatite C, diagnosticata già nel 2007).

D’altronde, un vero e proprio indizio (davvero inquietante) di detta incompatibilità è rappresentato dal rinvenimento, in sede di autopsia, di una pastiglia di forma quadrata, colore rosa, nel prepuzio del deceduto.

Si fa, comunque, rilevare (come traspare dalla lettera di cui sopra, così come dal colloquio avuto il giorno precedente al decesso con la Dott.ssa Isa Vilma BRUSETTI, assistente sociale psicologa del SerT) che ELIANTONIO Manuel era in buone condizioni emotive, felice per l’imminente scarcerazione, che sarebbe avvenuta, per fine pena, il giorno 2/08/2008.

In ordine all’autopsia eseguita dal Dott. Andrea GIANELLI CASTIGLIONE ed agli esiti della stessa.

Come già evidenziato, il C.T.U. ha ritenuto che la causa del decesso di ELIANTONIO Manuel sia stata: “arresto cardiaco conseguente ad inalazione da butano”.

Secondo il consulente tecnico, “risulta del tutto evidente il ruolo svolto dall’inalazione di idrocarburi alifatici nel determinismo della morte dell’ELIANTONIO”.

Lo stesso C.T.U., però, evidenzia subito dopo che “solo pochi casi sono segnalati in letteratura di morte correlata ad incidenti dovuti ad inalazione di sostanze volatili e, in particolare, di idrocarburi alifatici come il propano ed il butano”; anche se poi è costretto a soffermarsi a lungo su tali pochi per sostenere la sua tesi.

Si noti, peraltro, che un presunto precedente episodio di inalazione di gas da parte del detenuto, il 20 giugno 2008, non aveva causato nessuna conseguenza a ELIANTONIO Manuel.

Inoltre, le quantità di gas rinvenute nel corpo del deceduto sono minime: meno di 0,5 mcg/ml di butano e soltanto “tracce” di isobutano e butene.

Peraltro, non vi è neppure la certezza che l’inalazione, se davvero vi è stata, sia stata spontanea.

In ogni caso, il C.T.U. ha omesso di indicare quale quantità di gas è necessario inalare per aversi un evento mortale e se la quantità rinvenuta nel corpo di ELIANTONIO Manuel avrebbe potuto effettivamente condurre al suo decesso o, comunque, esser causa di un arresto cardiaco.

Inoltre, si è già evidenziato come il C.T.U. abbia indicato un orario della morte assolutamente incompatibile con le dichiarazioni dei detenuti compagni di cella di ELIANTONIO Manuel e con le annotazioni della Polizia Penitenziaria.

Inoltre, si rileva che il C.T.U. non ha rinvenuto la presenza di “segni di lesività traumatica, ecchimosi, ferito o lesioni che possano far ricondurre il decesso ad altre cause”.

L’unica lesione riscontrata dal medico legale, a livello occipitale, veniva ritenuta del tutto ininfluente in ordine all’avvenuto decesso.

Queste, in breve, le determinazioni del C.T.U..

Sul punto, deve evidenziarsi quanto segue:

ELIANTONIO Maria ed altri familiari di ELIANTONIO Manuel, in data 25 luglio 2008, nel primo pomeriggio, si recavano presso l’obitorio ove potevano prendere visione del congiunto deceduto; ivi, fotografavano il corpo senza vita di ELIANTONIO Manuel.

Tali fotografie sono già state prodotte in atti; dalle stesse sembra emergere una condizione del cadavere differente da quella ritenuta dal C.T.U. a seguito dell’autopsia successivamente esperita il giorno successivo (26 luglio 2008).

In particolare:

Il viso ed il collo appaiono gonfi e con presenza di ematomi; il naso sembra deformato come se fratturato e dalla narice fuoriesce una colata di sangue coagulato che giunge sino al capo.

Il labbro superiore appare escoriato e tumido e l’occhio sinistro offeso, livido in fase regressiva, con il relativo zigomo deformato.

Sul viso, i capillari sono esplosi e vi sono segni di unghiate tra il naso e le labbra.

La gabbia toracica risulta apparentemente gonfia ed il ventre disidratato, con lividi sul lato sinistro color senape e rosso; sul braccio sinistro sono presenti molte striature e nel fianco sinistro, in corrispondenza della milza, un timbro.

La mano destra è arrossata e gonfia, con sospetta frattura del dito mignolo.

Infine, la postura tende sulla sinistra, il collo non è in asse con il capo e con le spalle, come se il deceduto avesse il collo spezzato o una paralisi del lato sinistro del corpo.

Si fa, inoltre, rilevare che, all’obitorio, ELIANTONIO Manuel indossava una nuova maglietta non sua e che, prima dell’autopsia, il suo corpo è stato ripulito con cura dagli addetti del servizio, tanto da apparire diverso in sede di C.T.U..

In ordine a quanto sopra dedotto, si

CHIEDE

Che l’ Ill.mo G.I.P. Dott.ssa Annalisa GIACALONE, presso l’Ufficio dei G.I.P. del Tribunale Ordinario di Genova,

VOGLIA

Respingere la richiesta di archiviazione del P.M. Dott. Francesco CARDONA ALBINI;

Disporre la restituzione degli atti alla Procura affinchè sia effettuata un’integrazione delle indagini preliminari;

In particolare, disporre la rinnovazione della C.T.U. medico legale, al fine di accertare la causa effettiva della morte di ELIANTONIO Manuel nonchè gli eventuali responsabili della stessa, valutando altresì l’opportunità di escutere, quali persone informate dei fatti, i congiunti parenti, gli agenti di custodia, i sanitari e gli psicologi che hanno seguito il detenuto, nonché gli altri soggetti all’epoca detenuti presso la Sezione del carcere di Marassi ove si trovava il defunto.

Si designa sin da ora il Prof. Dott. Carlo TORRE, dell’Università di Torino, Medicina Legale, quale C.T.P., per l’espletamento della rinnovanda C.T.U., per l’accertamento delle cause effettive del decesso.   

Con perfetta osservanza.

Torino, addì 11 gennaio 2010.

 
 
 
 
 

VERITA' UNA GIUSTIZIA NESSUNA

Foto di byManuelMMM

21 mesi

Rinnovo  l’ultima promessa  che

ti ho fatto all’obitorio

del San Martino di Genova

il 25.07.2008,così sarà.

Nonostante il tuo corpo era

gelato

marmoreo

 i tuo occhi han risposto lacrimando.

Ho asciugato le tue lacrime 

portandole via con me.

Vivi ancora Manuel

nell’entusiasmo dei ragazzi

che oggi a Pisa  ci hanno accolto,

ascoltato,

con quei  loro occhi lucidi commossi,

c’eri anche tu,

Vivi ancora Manuel

nell’entusiasmo dei ragazzi di Genova

anche loro ti hanno accolto nei loro cuori

 e sarà musica per te.

Abbiamo aggiunto  nuovi slogan:

LORO ARCHIVIANO NOI NO!

VERITA’ UNA GIUSTIZIA NESSUNA.

Verità  una è  

Foto scattata il 25 Luglio 2008

con una NIKON E3200 :

http://digiphotostatic.libero.it/maria_eliantonio/med/062c288a42_785734_med.jpg

http://www.pisanotizie.it/news/news_20100421_zone_del_silenzio_verita_una_giustizia_nessuna.html

QUESTE NON SI POSSONO DEFINIRE CAUSE NATURALI.

http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2010/04/niki-aprile-gatti-lincontro-pisa-morti.html

http://www.rednest.org/a-pisa-per-ricordare-mastrogiovanni/

http://www.50canale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4536:padre-cucchi-qrompiamo-silenzioq&catid=1:ultime-notizie

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2010/04/21/news/dodici-tragedie-oscure-1953003

http://www.facebook.com/group.php?gid=80041993542&ref=ts

 

 

 
 
 

IL TUO BIGLIETTO D'INGRESSO,RICORDI AMO'

Post n°36 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da byManuelMMM
 

UNIVERSAL STUDIOS

 
 
 

17° MESE secondo Tentativo d'ARCHIVIAZIONE

Post n°35 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da byManuelMMM
 

VITA MIA é IL SECONDO NATALE SENZA DI TE,

è il SECONDO TENTATIVO DI ARCHIVIAZIONE

 SULLA TUA CALPESTATA VITA.

IN OGNI LUCENTE STELLA RIVEDIAMO I TUOI OCCHI,

IN OGNI RAGGIO DI SOLE SPLENDE IL TUO TIMIDO SORRISO,

NEL TRAMONTO D'ESTATE IL COLORE DEI TUOI CAPELLI CASTANI RAMATI.

VILI,CODARDI, HANNO FATTO SCEMPIO DEL TUO CORPO,

DISONESTI,CRUDELI,MERCENARI NON UDIRONO I TUOI LAMENTI,

DOPO AVER SFOGATO LA FRUSTRAZIONE DELLA LORO MISERABILE VITA PERCUOTENDOTI,TI HAN VOLTATO LE SPALLE INDIFFERENTI,

COME SE AVESSERO GETTATO VIA UN OGGETTO INSIGNIFICANTE.

SOLO UN NUMERO ERI PER LORO,INDEGNI,VIGLIACCHI.

IO SONO MARIA ELIANTONIO,mamma di :

MANUEL ELIANTONIO,figlio di S......MICHELE,..

NOI NON TEMIAMO LA VERITA.!

 

 

 

 

 
 
 

16° MESE ANNIVERSARIO DI MORTE

Post n°34 pubblicato il 25 Novembre 2009 da byManuelMMM
 

NON SI è ANCORA INTERROTTA LA SCIA DI CORPI CALPESTATI,NON ULTIMO MA CON MAGGIOR RILEVANZA MEDIATICA QUELLO DI STEFANO CHUCCHI.

ENNESIMA DIMOSTRAZIONE CHE LA LEGGE NON è UGUALE PER TUTTI,ENNESIMO CORPO SFIGURATO,ENNESIMO GRIDO DI DOLORE STAMPATO NEGLI OCCHI.

ATTENDO DA 16 MESI CHE MI DICANO CHI HA PICCHIATO E RIEMPITO DI PSICOFARMACI MIO FIGLIO MANUEL ELIANTONIO,CHI DALLE  ORE 20:00 DEL 24.07.08 ALLE ORE 07:00 DEL 25.07.08 NON SI è ACCORTO CHE MIO FIGLIO MORIVA,CHI L'HA LAVATO,VESTITO,e POI ANCORA SPOGLIATO,RIVESTITO,RIPULITO,..PRIMA CHE VENISSE ESEGUITA L'AUTOPSIA,CHI MI IMPEDIVA DI GUARDAGLI LA SCHIENA,CHI NON TOCCATE HA L'AIDS! MA CHE STA DICENDO ?SE NON AVEVO LE ANALISI PRECEDENTI ALLA DETENZIONE AVREI DUBITATO,SI INVENTANO STORIE ASSURDE.

DOVE SONO I SUOI ABITI,I SUOI ATTI NOTIFICATI IN CARCERE,.....

PERCHE VOMITAVA SCHIUMA ROSA ?

PERCHE LE CUCITURE POST AUTOPSIA NON CORRISPONDONO ??

DOPO UN TENTATIVO DI ARCHIVIAZIONE DEL 26.03.2009 DI CUI NON MI SON STATE AD OGGI COMUNICATE LE MOTIVAZIONI,RICEVO IN LUGLIO 2009 A UN ANNO DAL DECESSO UNA COPIA DELLA GROTTESCA AUTOPSIA ESEGUTA IL 26.07.2008 : ARRESTO CARDIACO !

COSA A PORTATO IL CUORE DI MANUEL A CESSARE DI BATTERE?

CHI GLI HA ROTTO IL NASO?

CHI GLI HA SPEZZATO IL DENTE DAVANTI?

CHI L'HA BASTONATO ?

CHI.......

NON CREDIATE DI SPUNTARLA CON LE VOSTRE MENZOGNE,

COME HA PAGATO MANUEL COSì PAGHERETE ANCHE VOI

ASSASINI !

MARIA ELIANTONIO

 

 

 
 
 
 
 

15° MESE dall'UCCISIONE di MANUEL

Post n°32 pubblicato il 01 Novembre 2009 da byManuelMMM
 

Manuel  15 mesi  in cui anche l a speranza di

poterti riabbracciare ,volendo credere 

con tutte le mie forze di trovarmi in un incubo ,

imponendomi  no  non è vero domani

mi sveglio e  mi accorgo che sei qui 

un orribile sogno..

Muoio con te ogni giorno,ogni notte,

non ci si rende conto nell’immediatezza

rinnego la cruda realtà ,

con il passare dei giorni,mesi,ora più di un anno 

nel buio,nel silenzio,nell’indifferenza.

Neanche il rispetto dovuto ai morti ti è   concesso .

Han  voluto esaltare ,appesantire  gli errori  ,

quei vili.

Non avevano altro modo  per giustificare  

l’atroce  martirio a cui ti han condannato.

I tuoi occhi

Manuel li vedranno nei loro incubi,

il sangue versato lo sentiranno sui loro corpi.

Manuel è sole                    Manuel è luna

Manuel è luce                    Manuel è vento

Manuel è polvere              Manuel è mare

Manuel è pioggia              Manuel è libertà

Manuel è verità               Manuel è  giustizia

Manuel  è la tempesta che vi travolgerà

ASSASSINI,VIGLIACCHI.

 
 
 

14° MESE...

Post n°31 pubblicato il 25 Settembre 2009 da byManuelMMM
 

Manuel Eliantonio,ricordiamolo così bello,come era e restera.

 
 
 

GUARDAMI BENE

Post n°30 pubblicato il 15 Settembre 2009 da byManuelMMM
 

Questa è la mia LUCE in risposta ai vergognosi commenti sul blog di Beppe Grillo

 
 
 

CHI OSA GIUDICARE

Post n°29 pubblicato il 15 Settembre 2009 da byManuelMMM
 

srivo il mio amore per te ovunque solo tu potrai leggere nel mio cuore"

 
 
 

10 DOMANDE :

Post n°27 pubblicato il 08 Settembre 2009 da byManuelMMM
 

LE NOSTRE DIECI DOMANDE ALLE ISTITUZIONI



1)Perché e come è morto Manuel Eliantonio

2) Perché e come è morto Niki Aprile Gatti
3)Perché e come è morto Marcello Lonzi

4)Perché e come è morto Attilio Manca

5) Perché e come è morto Aldo Bianzino

6) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
7) Perché e come è morto Pier Paolo Pasolini

 
8) Perché e come è morto Ihssane Fakhreddine

9) Perché e come è morto Gianluca Di Mauro

10) Perché e come è morto Paolo Borsellino

 
http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2009/09/niki-aprile-gatti-roberto-saviano-non.html
 
 
 

13° mese dalla UCCISIONE di MANUEL

Post n°26 pubblicato il 25 Agosto 2009 da byManuelMMM
 

SON TRASCORSI 13 MESI DALLA MORTE DI MANUEL ELIANTONIO. MI è STATO CONCESSO dal TRIBUNALE in DATA 17.07.2009 di AVERE COPIA DELL’AUTOPSIA(1 ANNO di ATTESA)

FORSE IL “MEDICO LEGALE”INCARICATO DAL TRIBUNALE AVEVA FRETTA, TANTA DA OMETTERE TUTTI I SEGNI CHE MANUEL AVEVA SUL CORPO,TANTA FRETTA DA NON VEDERE CHE I CAPELLI DI MANUEL ERANO CASTANI E NON NERI COME LUI HA CERTIFICATO,TANTA FRETTA DA ELENCARE LE PUNZONATURE DI INIZIO TATUAGI SULLE BRACCIA CHE MANUEL NON AVEVA FINO A DUE GIORNI PRIMA DI MORIRE MA CHE SONO STATI ELENCATI IN MODO DISPREGIATIVO TRALASCIANDO GLI ANGIOMI CHE AVEVA DALLA NASCITA VOLGARMENTE CHIAMATE VOGLIE.CARO “MEDICO”LE STO PREPARANDO LA LISTA DI QUANTO LEI HA ERRATO,DI QUANTO LEI HA OMESSO,E SPERO CHE LA SUA APPARENTE ONORATA CARRIERA TERMINI AL PIU’ PRESTO ASSIEME AI SUOI DEGNI COMPARI.

RINGRAZIO GLI AMICI DI e PER MANUEL,RINNOVO L’INVITO A DIFFONDERE,VERITà E GIUSTIZIA !

MARIA ELIANTONIO.

 
 
 
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INGIUSTA ARCHIVIAZIONE DEL CASO

24/03/2009 - 17:59

L'avvocato ha comunicato ieri sera alla signora Maria Eliantonio , che l'archiviazione e' prevista per il 26 marzo 2009 : non viene data la possibilita' di un ricorso , visto che mancano solo poche ore alla archiviazione del caso Manuel . L'avvocato si giustifica dicendo di aver visto in ritardo la pratica, comunque pervenuta in data 16 marzo 2009. Al di la' delle responsabilita' oggettive dell'avvocato di Manuel e della sua discutibilissima deontologia professionale , visto il ritardo con cui ha avvisato la signora Maria , troviamo ignobile e ingiusta tale archiviazione, che per noi rimane aperta, ci chiediamo  le interrogazioni parlamentari sul Caso Manuel  che fine hanno fatto ? Comunque l'avvocato ha riferito alla mamma di Manuel , che sono state riscontrate all'esame tossicologico solo tracce di butano , e non abbiamo piu' le parole giuste per continuare a commentare una storia senza precedenti , dove chi detiene il potere sa sempre dove , come e quando decidere le sorti dei poveri morti in carcere per cause misteriose , ma e' possibile che tutti muoiono di suicidio o accidentalmente? Mazzeo , il direttore del Marassi forse ha vinto la sua partita su Manuel , ma non vincera' mai sulle convinzioni di chi scrive e di chi ha seguito questo terribile caso di omicidio in carcere . Mazzeo non ha vinto con l'opinione pubblica e anche se questo caso verra' archiviato , la sua coscienza ne rispondera' nel profondo del suo io . La coscienza nessuno potra' archiviarla mai . Manuel non ti dimenticheremo , a nome di tutti gli utenti che hanno seguito questo caso , e che mi auguro interverranno a commentare , i voti non servono . Serve la verita'e la giustizia .

oiligriv

 

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