Stavo in riva al mare, oggi.
Chiuso nel mio maglione azzurro, rovinato dagli anni.
Mario che guarda come a sei anni, ma le mie sono le mani di un uomo di quaranta, gli occhi segnati, le ossa che parlano. Sono un uomo con i ricordi di un bambino, a volte esce dalla mia testa e lo guardo giocare. Non voglio disturbare il suo canto.
Lo guardo raccogliere conchiglie come tutti i bambini, riempire sacchetti di bastoncini e corde corrosi dal sale. Lo guardo gridare ai gabbiani, disegnare i suoi draghi sulla sabbia umida.
Il piccolo Mario č felice oggi. Fuori dalla scatola. Si perde nell'osservare il mondo immenso, fatto di niente, solo sabbia e mare. E silenzio tutt'intorno, sopra, sotto.
Mario abituato al silenzio, alle sfumature con i polpastrelli. Ai draghi.
Mi porta una fune, mi chiede da dove arrivi, a cosa serva.
Inviato da: polystyrene
il 05/12/2007 alle 14:13
Inviato da: mario_sea
il 14/11/2007 alle 21:12
Inviato da: mario_sea
il 14/11/2007 alle 21:11
Inviato da: DeDolce83
il 13/11/2007 alle 12:49
Inviato da: neter_khnum
il 12/11/2007 alle 23:53