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Pedofilia, arrestato prete in Cile.ABUSI IN UN COLLEGGIO.

Post n°4 pubblicato il 14 Maggio 2011 da martacrotti

Pedofilia, arrestato prete in Cile
Presunti abusi commessi in un collegio
foto Dal Web
01:27 - Un sacerdote cattolico è stato arrestato in Cile con l'accusa di avere compiuto abusi su minori nel 2008 in un collegio di cui era rettore. Secondo la procura, avrebbe molestato giovani tra i 15 e i 17 anni. Lo scorso mese la Chiesa cattolica cilena ha formalmente chiesto scusa ai suoi fedeli per non avere reagito abbastanza prontamente alle denunce di abusi su minori perpetrati dai suoi sacerdoti.
fonte tgcom

 
 
 

HA UN TUMORE, IL GIUDICE GLI TOGLIE I SUOI 2 FIGLI .

Post n°3 pubblicato il 14 Maggio 2011 da martacrotti

GIA' ...ORA ANCHE  AD ESEER MALATE SI RISCHIA DI FARSI PORTAR VIA I FIGLI .QUESTA E' FOLLIA ALLO STATO BRADO!

NEW YORK - Meglio una vita lontano dalla mamma o lontano dal cancro? Fa discutere la sentenza di un giudice minorile che ha deciso che “i bambini devono poter vivere una vita lontano dagli ospedali”, e quindi ha disposto il loro allontanamento dalla madre Alaina Giordano, che finora ne aveva la custodia. La motivazione è che la donna, separata dal marito Kane Snyder, ha il cancro al seno in fase avanzata e, anche se stabile, non è giusto - secondo il giudice Nancy Gordon - che i bambini Sofia di 11 anni e Bud di 5, la debbano seguire nelle sue peregrinazioni da un reparto all’altro dell’ospedale. Per questa ragione, i bambini dovranno raggiungere il padre a Chicago, e la madre potrà vederli solo durante i weekend. Ad agosto infatti il padre si è trasferito a Chicago per lavoro, mentre la madre vive a Durham, nel Nord Carolina. Entro il 17 giugno i bambini dovranno trasferirsi. ABC News racconta che oltre all’attuale disoccupazione di Giordano – scrittrice freelance ed editrice - il giudice Nancy Gordon ha citato le dichiarazioni dello psicologo del tribunale, il dottor Helen Brantley: “Più i bambini rimangono in contatto con il parente sano, meglio sarà. I bambini hanno bisogno di un’infanzia normale, e l’infanzia non è normale con un genitore malato”. Trasferirsi sarebbe difficile per la madre, dato che viene aiutata da un team di dottori al Duke Cancer Institute, ma se non si traferisce a Chicago potrà vedere i bambini solo durante le vacanze e nei weekend, anche se non può potrebbe no potersi permettere il biglietto aereo.

 
 
 

PENA ESEMPLARE MI AUSPICO SOLO CHE LA RENDANO C E R T A.

Post n°2 pubblicato il 13 Maggio 2011 da martacrotti

Madre e figlia scomparse
ergastolo per amanti assassini

Paolo Esposito, 45 anni e Ala Ceoban, moldava, 26 anni sono accusati di aver ucciso e nascosto il cadavere della ex compagna dell'uomo Tatiana Ceoban, 36 anni e di Elena di 13. A Esposito è stata tolta la patria podestà sulla figlia Erika, di 7 anni, nata dalla relazione con Tatiana

VITERBO - Ergastolo: questa la condanna inflitta oggi dalla Corte d'Assise di Viterbo a Paolo Esposito, 45 anni, e Ala Ceoban, moldava, 26 anni, accusati di aver ucciso e occultato i cadaveri di Tatiana Ceoban, 36 anni, e della figlia Elena di 13, scomparse nel nulla il 30 maggio 2009 da Gradoli. Esposito era convivente di Tatiana, dalla quale ha avuto una figlia, Erika, di 7 anni (Elena era nata da un precedente matrimonio della donna in Moldavia), mentre Ala era la sorella, quindi zia della ragazza. I due erano amanti da anni.

Esposito è stato condannato anche a un anno di reclusione per il possesso di materiale pedopornografico trovato nel suo computer durante le indagini. Inoltre, gli è stata tolta la patria podestà sulla figlia Erika, di 7 anni, nata dalla relazione con Tatiana.

La Corte d'Assise ha così accolto le richieste del Pm Renzo Petroselli, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto per entrambi gli imputati la condanna all'ergastolo. A suo avviso, la coppia avrebbe deciso di uccidere Tatiana e la figlia Elena per non aver più intralci alla loro relazione clandestina e perché con le due donne vive non sarebbero mai entrati in possesso del villino alla periferia di Gradoli in cui la donna viveva con le due figlie. Un altro movente del delitto, secondo l'accusa, sarebbe stato l'affidamento della figlia Erika, che Esposito temeva di non ottenere in caso di rottura con Tatiana.

Il collegio di difesa, invece, aveva chiesto l'assoluzione degli imputati. Secondo i legali, Tatiana ed Elena non sarebbero morte, come dimostra il mancato ritrovamento dei cadaveri, ma si sarebbero allontanate volontariamente dall'Italia, probabilmente per tornare nel loro paese d'origine, la Moldavia.

 
 
 

BUONA VITA A TUTTI .

Post n°1 pubblicato il 11 Maggio 2011 da martacrotti
 
Foto di martacrotti

CHE SIA ALL'UNISONO LA LOTTA ALLA PEDOFILIA.

PIU' INFORMAZIONE =PIU' PREVENZIONE.   FORZA AMICI INSIEME SI PUO'!

 
 
 
 
 

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Un blog di: martacrotti
Data di creazione: 11/05/2011
 

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