Creato da mmorric il 19/07/2010

HOBBY ASTRONOMIA

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Post n°5 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da mmorric

 

Roque de Los Muchachos di mmorric

 

Voglio cominciare questa relazione sulla mia permanenza all'isola La PALMA con un ricordo dell'astrofilo Mario Monaco di Finale Ligure perche' proprio in questi giorni ho letto della sua scomparsa sulla pagina dell'UAI. Io non sono ligure, ma conobbi via epistolare Mario alla fine degli anni 70 quando era un membro del CD dell'UAI. Io ero giovane ed entrai subito in contatto con lui che mi inviava regolarmente il bollettino del Gruppo Astrofili Savonesi. Leggevo così delle attività del loro osservatorio, ma in particolare i resoconti dei campi osservativi a Cugn di Goria sulle Alpi piemontesi. Osservazioni fantastiche con cieli scuri fino quasi all'orizzonte. Leggendo quelle righe in me venne la voglia di poter presto osservare da quote elevate dove la trasparenza del cielo permette visioni impossibili piu' in basso. A quei tempi avevo piccoli telescopi, ma che alle alte quote avrebbero permesso lo stesso di vedere cose bellissime. Io sono di San Benedetto del Tronto e quindi era naturale per me e gli amici del GAP (Gruppo Astrofili Piceni) andare sulle montagne piu' vicine per svolgere i campi astronomici. La montagna piu' vicina era il monte Girella all'intermedia sopra Ascoli Piceno e li', con altri amici, andavo spesso ad osservare con un venti centimetri. Qualche anno dopo ebbi anche l'occasione di fare delle osservazioni astronomiche insieme a Mario perche' per lavoro mi trasferii in Liguria.

Nel 1984 conobbi un astrofilo dell'Aquila e il sito di Fonte Vetica. A questo punto era per me giunta l'ora di organizzare qualcosa di simile a quello che facevano gli astrofili di Savona. Ebbene nell'estate del 1987 nacque l'organizzazione del primo campo astronomico del centro Italia proprio a Fonte Vetica. Parteciparono alcuni astrofili anche provenienti da molto lontano. Un' esperienza da ripetere negli anni a venire. Quest'anno sono 23 anni che astrofili possano notti in quei luoghi.

Ma torniamo al mio viaggio a LA PALMA che è appena finito purtroppo.

Da molto tempo mi sarebbe piaciuto poter osservare da siti perfetti astronomicamente. Uno di questi è certamente Roque de Los Muchachos sull'isola LA PALMA Canarie (Spagna). Qui sono installati i piu' grandi telescopi dell'emisfero nord tra cui il 10,4 metri e il telescopio nazionale Galileo di 3,58 metri.

Desidero fare una relazione dettagliata del mio vaggio a LA PALMA per far conoscere nel dettaglio l'esperienza e i problemi che vi sono stati perche' vorrei che altri astrofili italiani possano fare osservazioni da Roque de los Muchachos, ne vale la pena.

Tutti sanno che La Palma è un' isola delle Canarie che si trova ad ovest del Marocco in oceano Atlantico. Dicono le pubblicita turistiche che li' fa sempre caldo e che si può passare una splendida vacanza tra mare discoteche ecc. ecc. In realtà a Tenerife questo puo' essere vero. Ma La Palma e' un' 'isola un po' defilata dal turismo di massa che affolla le altre isole. Questo certamente è un bene per l'Astronomia. Anche li' pero' ci sono centri con alberghi stile canariano e cioè aglomerati pieni di residence, albergoni proprio brutti a vedersi. In particolare pero' a La Palma ci sono anche le case rurali da affittare. Queste sono in genere in altura ed abbastanza isolate. Le potrei paragonare ai nostri agriturismi. Sono sparse per tutta l'isola e costano certamente meno. Alcune sono gia' ad una certa altitudine e quindi piu' comode per raggiungere la vetta di Roque de los Muchachos a 2400 metri. Un problema per noi italiani e' il viaggio per la Palma. Purtroppo non esistono voli diretti Italia - La Palma e bisogna fare uno scalo con tutti i problemi del viaggio in aereo per i bagagli e check -in negli aereoporti. Un vantaggio e' che in genere vi sono convenzioni con le case rurali e all'aereporto di La Palma si puo' affittare subito un' auto che ti aspetta al tuo arrivo. L'aereoporto e' ancora in costruzione e chi arriva da un paese lontano non conoscendo la situazione si trova un po' spiazzato dalla posizione del luogo dove ti aspettano per consegnarti le auto. Ovviamente vi sono compagnie piu' quotate che hanno sede dentro l'aereporto che affittano le auto tipo Avis o Hertz.

Noi siamo arrivati da Gran Canaria con un aereo della BINTERCANARIAS (compagnia che fa voli interni alle isole canarie) ad elica alle ore 20 50 quando il Sole era sceso. Nell'attesa di ritirare i bagagli e di attendere l'automobile il cielo si è fatto scuro. Uno sguardo verso il cielo sereno ed ecco lo scorpione ad un altezza mai vista.

Un altro vantaggio di La Palma sta nel fatto che c'e' la possibilità di affittare un telescopio sul posto. Sarebbe disagevole e complesso portarsi dietro la strumentazione dall'Italia a meno che non si fosse in gruppo. Io ho viaggiato con mia moglie e quindi ho preferito affittare un telescopio sull'isola. Girare per l'isola necessita di un auto e come dicevo se ne puo' affittare una a prezzi modici. Io ho pagato 22 euro al giorno per i sette giorni del soggiorno. Invece il telescopio che ho affittato l'ho preso per due notti consecutive al prezzo di 40 euro. Il primo giorno è stato di assestamento e di visita ai vulcani dell'isola a sud. Il secondo giorno sono partito alla volta di Roque de Los Muchachos passando prima a ritirare il telescopio dall'altra parte dell'isola. In un luogo non facile da raggiungere mi aspettava il sig. Hosinsky con il suo dobsoniano autocostruito da 20 cm derivato da uno skywatcher. Il 20 cm non è un grande telescopio per gli standard attuali. Io per esempio ho un 40 cm in Italia, ma per ingombro non e' agevole farlo entrare in un autovicolo. Dopo una stretta di mano e la foto di rito, caricato il telescopio in macchina, si parte alla volta di Roque de los Muchachos passando dal lato ovest dell'isola. Si sale verso boschi di pino canariano, sembra di essere in Trentino, ma si vede bene l'oceano.. e poi i pini si diradano e sulla montagna brulla in cima si intravedono le cupole dell'osservatorio. All'astrofilo non e' concesso di osservare attraverso i telescopi professionali installati li ed allora deve trovarsi un luogo possibilmente con orizzonte libero a sud. Per fortuna di giorno si puo' passare dentro il sito osservativo e ammirare da vicino tutte le cupole installate e fare anche delle belle foto e alla fine arrivare alla sommità dell'isola a 2426 mslm ove ci si ferma e si vedono les Roques de los Muchachos ossia rocce dei bambini..ed in effetti sembrano proprio dei figli di giganti.

Intanto il sole tramonta lentamente. E' giunta l'ora di spostarci dal sito dell'osservatorio per cercare un luogo migliore da dove fare osservazioni e fotografie. Gia' avevo studiato la situazione tramite Google Map e cartine della zona e con il suggerimento prezioso si un astrofilo conosciuto in un forum di Coelum che c'era stato l'anno scorso. Così proseguendo la strada verso est pochi chilometri dopo arrivo al Mirador LES ANDENES 2319 mslm,che visto da Google sembrava non molto adatto, ma che in realtà e' un marciapiede ben messo con una balaustra a sud proprio sul precipizio. Si vede tutta la caldera del Taraburiente, uno strapiombo di almeno 500 metri. Il sud e' completamente libero solo l'est e l'ovest sono parzialmente coperti da roccie che piano piano che i minuti passano diventano sempre piu scure. Nell'attesa faccio delle foto del mare di nuvole che si estende verso nord al di sotto di noi. Uno spettacolo bellissimo irragiato dal sole al tramonto. Mentre la fotocamera scatta una sequenza fotografica, noi ci mettiamo piu' pesanti perche' il fresco comincia a farsi sentire, ma ecco passare una macchina che si ferma al piazzaletto e fa retromarcia fermandosi a non piu di 5 metri da dove e' la nostra.

Noi siamo un po' incuriositi e un po' seccati: chi sarà? Ma ecco che dalla macchina spunta uno sgabello.

Segno evidente che si tratta di un astrofilo. Poi esce un cavalletto ....allora io mi avvicino perche' ho capito che avremmo sicuramente potuto intenderci...non sapevo pero' in che lingua. Avevo pensato che si trattasse di un astrofilo locale...ma ben presto ho capito che seppur conoscendo lo spagnolo l'amico era tedesco. Finalmente qualcuno che come me voleva passare una notte in quel sito per avere una visione delle stelle. A questo punto monto anche io l'attrezzatura, ossia il dobsoniano da 20 cm e cosi chiacchierando un poco dopo le presentazione aspettiamo la notte. Ovviamente io dall'Italia non conoscendo bene le temperature notturne a 2400 metri mi ero portato anche giacca a vento e tutto il necessario per resistere anche se la temperatura scende, pero' in realta' quella notte la temperatura non e' mai scesa sotto i 15 gradi. In quell'aria da fuori dal mondo mentre le ultime sparute macchine di turisti passavano e la notte scendeva inesorabilmente l'astrofilo tedesco ed io chiacchieravamo. Lui era stato li' anche la sera precedente ed anche in passato. Quando puo' viene dalla Germania dove il cielo e' pessimo e lì resta a contatto con le stelle. Ha una visione romantica dell'osservazione astronomica...non troppo differente dalla mia. Vedo che svolge osservazioni solo visuali con un rifrattore da 127mm niente motorino da inseguimento, ma solo questo rifrattore. Io comincio a scattare foto con grandangolare a sud a nord ad est ed ad ovest. Vedo sul display i risultati e incomincio ad ammirare la volta stellata sempre piu' buia. Scesa la notte astronomica poco prima delle 22 continuo a fotografare come un forsennato, ma ecco incomincio a sentire dei ronzii strani nelle mie orecchie...non posso crederci :-) delle zanzare qui a 2400 metri! Per fortuna scopro che non deve trattarsi di zanzare in quanto non vengo punto. Dopo la sorpresa ritorna l'entusiamo della prima notte a Roque de Los Muchachos. Guardo alcuni oggetti con il binocolo e scambio ancora due chiacchiere con l'astrofilo tedesco. Metto l'occhio al dobson e faccio un giretto esplorativo nel Sagittario. Riconosco gli oggetti della zona. Che contrasto!

Avevo portato con me lo sqm e comincio ad effettuare delle misure. Vengo subito colpito dalla luminosità del cielo a sud dove le citta' della costa ovest dell'isola brillano. A nord invece dei paesetti mostrano le loro scarse luci. Ad est invece la citta' di Santa Cruz de la Palma fa un piccolo alone. Ne parlo con l'astrofilo tedesco e lui conferma che il sito non e' esente da inquinamento luminoso. Comunque pero' dal Sagittario in su il cielo e' buio, anche al binocolo rende moltissimo. Il mio binocolo e' un 10x50 russo. Programmo la fotocamera per riprendere una sequenza della zona sud e comincio ad osservare con il telescopio puntando gli oggetti di Messeir. Il cielo e' scuro come non ricordavo e le nebulose risaltano sul fondo come non mi era piu' successo di vedere recentemente A questo punto mi ritornano in mente le serate degli anni ottanta passate a Fonte Vetica quando avevo un dobson da 25cm autocostuito. La situazione e' la stessa: sgabello e telescopio e tutto il cielo da esplorare. Ogni tanto si stacca l'occhio da qull'immensita' di stelle e si scambia ancora due chiacchiere e poi ci si riimmerge nell'osservazione. Mia moglie quasi sicuramente stanca di stare lì riposa in macchina. La fotocamera continua a scattare la sequenza e pian piano lo Scorpione tramonta ad ovest ma ad est sorge Giove dietro le rocce. Lo inquadro al telescopio una visione stupenda. Luminosissimo e fermo. aumento gli ingrandimenti e osservazione perfetta. Mentre lo cerco nel cielo col telescopio ecco che vedo una cosa strana nell'oculare. Una linea luminosa. Che strano. che nebulosa e'?

Non esiste una nebulosa cosi' estesa. La linea va da parte a parte dell'oculare. Seguiamola. Porta proprio a Giove. A questo punto capisco che deve trattarsi del laser dell'osservatorio e mi chiedo se avessi portato il mio laser verde cosa avrebbero detto quelli dell'osservatorio. Non passa nessuna macchina da quelle parti di notte. Si e' soli con l'universo anche se a sud si vedono le luci delle citta' che ti riportano alla realtà. Il cielo rimane sereno e stupendo.

Guardando quel cielo scuro deduco che il posto e' decisamente adatto per le osservazioni astronomiche. Si è al di sopra delle nubi e i dettagli tenui delle nebulose contrastano con il fondo cielo buio. Dall'astrofilo tedesco vengo a sapere che la notte precedente il cielo era decisamente piu' buio di questa splendida notte...immagino che dipenda dal fatto che la notte precedente uno strato denso di nubi schermava verso il basso le luci delle cittadine della costa. Credo che quest'evento non sia raro su quest'isola in quanto alla quota di circa 1000 metri si formano nubi persistenti che stazionano e fanno da schermo. Un bel vantaggio del luogo. Tale fenomeno lo avevo riscontrato anche a Tenerife. Dal sito dove guardavo il cielo l'osservatorio professionale non e' direttamente visibile, ma spostandosi un po' si vede una cupola.

Giunti alle 2 am la stanchezza incomincia a farsi sentire e pertanto ricarico il telescopio sulla macchina, saluto l'amico tedesco dandogli appuntamento per la notte successiva. Io alloggiavo quasi a quota zero e ci sono 39 km di tornanti tortuosi per giungere alla dimora. Tempo impiegato circa un' ora. Come dicevo esistono anche case rurali con posizione migliore per raggiungere la vetta, ma il tedesco mi ha informato che comunque ci vogliono circa trenta minuti per raggiungerle.

Dopo la mattinata passata a riposare nel tardo pomeriggio si riparte per il sito. Questa volta salgo da est facendo a ritroso la strada di 39km. Giunti nello stesso posto non c'e' nessuno. Comincio a montare il telescopio e alcuni turisti si fermano con l'auto. Scendono alcuni bambini che alla vista del dobson si avvicinano e cominciano a toccare. Decisamente a brutto muso dico: Do not touch please!!. Cosi gli stessi si allontanano e per compiere l'opera cominciano a buttare sassi all'interno della caldera. Mannaggia.

Per fortuna in pochi minuti se ne vanno tutti e arriva l'astrofilo tedesco che monta il telescopio.

Questa seconda sera la dedico piu' all'osservazione nel dobsoniano che alla fotografia.

Comincio ad osservare il Sagittario, lo Scorpione e i vari oggetti M 8, M20 (una visone notevole) M 17

Questi oggetti sono stati da me osservati molti anni da siti osservatirvi italiani anche con il mio dobson da 40 centimetri, ma li anche con un 20 cm (mi e' sembrato ben fatto e collimato) avevano una qualità di immagine notevole. Il fondo cielo buio li faceva risaltare benissimo. Non ho mai messo nessun filtro.

Giove aveva un' immagine ferma come raramente accade in Italia e contrastava con il fondo cielo scuro. Una visione entusiasmante. Poi passo ad osservare altri oggetti come la M27 e m 57. Notevole contrasto e bellissime osservazioni. In qualche tratto mi facevo pure un giretto nei campi della via lattea con una visone bellissima delle stelle che scorrevano nell'oculare. Poi sono passato ad osservare M 13 l'ammasso globulare dell'Ercole. Da rimanere estasiati. Ed est intanto era cresciuta d'altezza M 31, la inquadro e stante la scurezza del cielo risultava particolarmente chiara con le sue braccia e le galassie satelliti. Poco piu' in basso M33 contrastata sul fondo cielo. Intanto passando i minuti si alzavano dall'orizzonte le costellazioni del capricorno e del'acquario. Una veloce ricerca ed ecco la Elix nel binocolo. Una bel batuffolo tondo. Al telescopio una visone altrettanto notevole oramai quasi al meridiano. Purtroppo pero' a questo punto dall'orizzonte ovest cominciano ad addensarsi delle nuvole ad alta quota che procedo inesorabilmente verso est coprendo dapprima le costellazioni del sud e poi piano piano anche quelle dell'est. A volte attraverso degli squarci si poteva ancora mirare il Sagittario o Cassiopea, ma per lo piu' il cielo risultava coperto. A questo punto l'astrofilo tedesco smonta il suo telescopio e dopo i saluti torna alla sua abitazione. Io voglio restare ancora sotto quel cielo anche così coperto sperando in un miracolo.

Ma dopo circa una mezz'ora decido anch' io di smontare e ritornare in basso. Le temperature non sono state mai particolarmente basse. E l'astrofilo tedesco mi ha informato che anche in dicembre e gennaio li' le temperature non vanno mai sotto lo zero. Un bel vantaggio per effettuare osservazioni invernali...così mi viene l'idea di ritentare in inverno....ma conosco gia' le difficoltà di una tale prospettiva.

Con il cielo coperto scendiamo verso Santa Cruz de la Palma. Gira qua, gira la, quella notte la discesa è stata particolarmente faticosa. Non vedevo l'ora di giungere al letto. Mi e' venuta anche una certa dose di nausea cosi come a mia moglie. Ma la mattina dopo ero gia' pronto per un' altra escursione notturna. Dovevo riconsegnare il telescopio e quindi nel primo pomeriggio siamo partiti verso ovest.....e come al solito il sig. Hosinsky ci aspettava al varco. Restituito lo strumento avevo progettato di fare un salto di nuovo nei pressi dell'osservatorio di Roque del los Muchachos per riprendere una sequenza animata del cielo che scorreva sopra le cupole dell'osservatorio. Purtroppo pero' gia' da basso si vedevano strati di nuvole che coprivano il cielo sopra l'osservatorio. Giungiamo nei pressi quando il cielo non e' ancora scuro, ma gia' il Sole e' tramontato. Ci fermiamo nei pressi della famosa sbarra che blocca l'accesso dopo le 20 all'osservatorio...e mentre ci gustavamo i panini in attesa della notte totale e che il cielo si pulisse ecco che dall'osservatorio arriva una macchina che ci si avvicina. L'occupante prova a dirmi qualcosa....e io provo a scendere dalla macchina per parlare ma l'auto parte e dopo una manovra rientra oltre la sbarra. Cosi rimaniamo soli di nuovo. Intanto le nuvole non avevano nessuna voglia di andarsene quella notte. Comunque io comincio la mia sequenza, ma prima ci spostiamo un poco da dove eravamo per inquadrare meglio le cupole. Passano i minuti e la fotocamera continua a fotografare il lento scorrere delle nuvole al di sopra dell'osservatorio....un vero peccato. Verso la mezzanotte stante la situazione decidiamo di tornare al casa..... Percorrendo la lunga strada del ritorno incontriamo alcuni coniglietti che fuggivano alla nostra vista dal centro della strada. Vediamo anche un altro volatile notturno ma non saprei dire se si trattasse di un gufo o di un barbagianni.

L'indomani tutta l'isola era immersa in un bel sole. Le montagne erano stranamente sgombre di nuvole.

Partiamo alla volta dell'ovest dell'isola, ma questa volta passando dalle montagne.....ossia dal passo El Pinar. Dopo la zona brulla si giunge alla consueta pineta fino al passo che è a 1440 mslm. Da questo sito parte la via dei vulcani, un sentiero che va verso sud e che permette di vedere molti dei crateri vulcanici che ci sono li' fino al'estrema punta sud dell'isola. Noi pero' non avevamo come meta questo sentiero, ma scendere poi nella parte ovest dell'isola ed andare in un luogo chiamato La Cumbrecita

ove vi e' uno splendido panorama della Caldera del Taraburiente. Giungiamo sul posto e ovviamente il mio sguardo va verso nord verso Roque de Los Muchachos ed infatti su in alto, di fronte a noi, si vedono le cupole dell'osservatorio. Mentre percorrevamo un bel sentiero ecco che dal basso della caldera una nuvola cresce in altezza e da un bel Sole dei tropici si passa a una giornata grigia circondati dalle nubi.

Come gia' ho detto questi luoghi ricordano da vicino il Trentino e le sue splendide vallate ricche di pini.

La sera poi tornando sui nostri passi saliamo verso il passo El Pinar perche' volevo valutare il sito osservativo in quella posizione che naturalmente si trova piu' basso di Roque circondato da pini canariani. Avevamo scelto un sito nel pomeriggo dove ci saremmo messi per riprendere ancora una sequenza animata e osservare con il binocolo. Si trattava del mirador del Llano de Las Brujas, ma giunti sul posto all'imbrunire lo troviamo occupato da un pulmino e da tante persone. Si trattava di molta gente che è li per aspettare il tramonto del Sole e la notte astronomica per guardare il cielo come noi. Noi a questo punto ci piazziamo a qualche decina di metri di distanza, ma per trovare il punto giusto dove metterci scendo dalla macchina e mi avvicino al Mirador e con mia sorpresa cosa vedo: il telescopietto da venti centimetri da me affittato qualche giorno prima. Chiedo al possessore conferma del fatto che lui lo ha affittato dal sig. Hosinsky

ed in effetti è proprio cosi'. Trovato un posto un po' defilato io comincio a riprendere le sequenze mentre dall'altra parte della strada la combriccola continua a parlare e un signore spiegava in spagnolo i primi rudimenti dell'astronomia osservativa. A volte si sentivano degli schiamazzi e risate rumorose e io pensavo a Roque dove c'era il silenzio piu' assoluto a stretto contatto con l'universo. Intanto la fotocamera scattava a intervalli regolari e il cielo bellissimo veniva da me scandagliato con il mio binocolo. Le nuvole in questo caso piu' basse di noi schermavano le luci di El Paso e Llanos e sembravano batuffoli di bambagia illuminati dal basso. Da una valutazione del sito, purtroppo non mi sono ricordato di fare le misure col sqm, lo stesso e' risultato di minore qualità di Roque, comunque sempre abbastanza notevole. Io pero' pensavo a come sarebbe stato bello quella notte essere di nuovo su a 2400 perche' il cielo è completamente sgombro di nuvole e anche le nuvole basse schermano la luce dei paesi. Purtroppo non e' stato possibile tornare su...troppa la distanza. La sequenza animata mostra le costellazioni che piano piano tramontano ad ovest e dopo circa 2 ore di ripresa fortunatamente il gruppo rumoroso sale sul pulmino e se ne torna verso est...mentre altri astrofili restano in silenzio ad ammirare la volta stellata che e' sempre sgombra di nuvole. Finita la sequenza, caricato in macchina l'attezzatura partiamo alla volta di Brena Alta dove alloggiavamo.

Il giorno dopo gia' era giunta l'ora della partenza, che peccato sarei rimasto altri giorni.

La proprietaria del residence dove abbiamo alloggiato è stata molto gentile e la posizione vista oceano dell'est e' risultata molto adatta per visitare tutta l'isola. Avevamo anche la connessione ad internet tramite LAN. Io avevo portato il cavo adatto. Nelle varie serate sui monti ho tentato qualche collegamento tramite chiavetta ad internet. La linea e' stata sempre raggiunta con rooming internazionale, ma a causa dei costi molto alti i collegamenti sono stati dalle alte quote di pochi minuti. Il prezzo si è aggirato sui 3 euro....prezzo proibitivo ovviamente. Un' esperienza diversa dalle ultime da me effettuate in campo astronomico dirette verso l'astrofotografia...che mi riporta a molti anni addietro..ma che sotto un cielo notevole ha un fascino particolare. La latitudine del sito di les andenes e' lat n28°45'40,00" long w17°52'02,60" dal mio GPS.

Ora che conosco abbastanza bene la logistica dell'isola avendola girata in lungo e in largo spero di poterci tornare. Il Sole debbo dire non l'ho affatto preso, ma non era questo il senso del viaggio per me. Pero' ho visitato il cratere vulcanico San Antonio a sud un'escursione facile di pochi minuti, visto le saline e il faro della punta sud , visitato la spiaggia di Puerto Naos , la piu' bella dell'isola dove si puo ammirare il tramonto nell'oceano sotto palme da cocco e aspettare il raggio verde. Ho potuto anche mettere i piedi in ammollo per qualche minuto. Tutte le spiagge di La Palma sono di piccole dimensioni in confronto a quelle italiane e di una sabbia nerobruno che lascia i piedi neri.....ma ci sono delle doccie dove ci si puo' lavare prima di tornare sul lungomare. Molte persone in queste spiagge fanno ancora il bagno e la temperatura risulta mite e piacevole non calda o torrida. Con l'impegno notturno e la voglia di girare l'isola in lungo e in largo non e' che mi sono goduto molto il mare....che avrebbe anche degli scorci notevoli ed e' anche questo un motivo per tornare.

Sto gia' vedendo un periodo di Maggio favorevole. :-)

 

 

 
 
 
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