Creato da Verginello_71 il 13/06/2006
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CALCINCULO

 

Calcinculo VIRULENTO a tutti quei tg che fanno servizi giornalistici su come la gente si sia lasciata prendere dal panico in merito all'influenza suina. Fatto sta che il panico è venuto perchè i tg ne hanno parlato. Troppo e a sproposito.

 

PERLE DI STITICHEZZA

 

"Sono convinto quanto voi dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi, ma non dobbiamo lasciare nemmeno il minimo sospetto sulla volonta' del Pdl di accertare la verita' sulle stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! .,,
(Gianfranco Fini)

 
 

 

 

C'era una volta la Terra...

Post n°46 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da Verginello_71

Sul destino del nostro pianeta e di noi, suoi abitanti, sono abbastanza fatalista. Per alcuni pessimista. Da razionale qual sono sempre stato, mi piace affrontare le cose in maniera pratica, logica. Quasi matematica. Nonostante essa sia sempre stata per me la famosa "bestia nera". Stiamo distruggendo ciò che l'evoluzione ha creato in milioni di anni; a noi è bastato qualche secolo. E non prevedo cambiamenti epocali nelle nostre singole coscienze, o in quella collettiva. Credo che ciò che prospetta il calendario maya per il 2012, rimarrà una bella favoletta. Come il mito di Atlantide. Ridurremo questo pianeta ad un cumulo di rifiuti, di radiazioni, di esalazioni tossiche.  Ma l'uomo è una bestia cocciuta. E purtroppo anche pensante. Troveremo un altro modo di sopravvivere. Forse anche un altro mondo, in cui farlo. Lasceremo un pianeta ormai morente, a bordo di potenti carghi spaziali. Colonizzeremo un nuovo pianeta (uno qualsiasi), e riusciremo ad adattarlo a noi. E la grande ruota della vita continuerà a girare. Avete presente il film "THE MATRIX"? C'è una scena in cui uno dei cattivi da una sua spiegazione del genere umano. E, a mio avviso, in questa sua tesi è ben racchiuso il risultato - cinico, ma dannatamente realistico - della nostra evoluzione. L'uomo è come un virus. Attacca un corpo ospite, nutrendosi di esso. succhiandone la linfa per poter proliferare. Ma impoverendo e uccidendo lentamente tutto ciò che lo circonda. Pessimismo? Ritengo che sia sotto gli occhi di tutti che l'uomo non abbia la volontà di imparare dai propri errori; di imparare dalla Storia. La ruota ha continuato a girare, riproponendo gli stessi eventi (spesso gli stessi errori) in un nuovo contesto. Colonizzeremo, sfrutteremo, impoverirermo, uccideremo. Per colonizzare di nuovo. La tesi che il genere umano sia un virus (il più letale) sarà anche eccessiva, ma ultimamente la trovo plausibile. E molto realistica.

 
 
 

Alla vita.

Post n°45 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Verginello_71

A chi crede che lottare contro le utopie, sia già un modo per non chiamarle tali, nonostante tutto.
A chi crede nella magia, nonostante tutto.
A chi non si stanca mai di ascoltare il proprio cuore, nonostante tutto.
A chi sogna, nonostante tutto.
A chi sceglie che questo mondo, così com’è, non sia l’unico mondo possibile, nonostante tutto.
A chi ama, nonostante tutto.
A chi è convinto che vivere una volta sola non basti, nonostante tutto.
A chi crede che vivere una volta sola sia più che sufficiente, nonostante tutto.
A chi accetta le proprie verità pagandone il prezzo, nonostante tutto.
A chi non vede solo un mondo fatto di donne e uomini, nonostante tutto.
A chi ha scelto di vivere per amore, nonostante tutto.
A chi ha scelto di morire per amore, nonostante tutto.
A chi ha giudicato, ma si è lasciato giudicare a sua volta, nonostante tutto.
A chi, a vent’anni, non si spaventa di pensare come un quarantenne,

nonostante tutto.
A chi non si vergogna delle proprie lacrime, nonostante tutto.
A chi non si accontenta, nonostante tutto.
A chi non si vergogna di credere ad una normale straordinarietà, nonostante tutto.
A chi non si stanca mai di capire, nonostante tutto.
A chi osa, nonostante tutto.
A chi cerca risposte nell’Impossibile, nonostante tutto.
A chi non crede all’Impossibile, nonostante tutto.
A chi non si lascia vivere, nonostante tutto.
A chi decide per se stesso e mai per gli altri, nonostante tutto.
A chi sfida il proprio Destino, nonostante tutto.
A chi lo accetta, nonostante tutto.
A chi si sente diverso, nonostante tutto.
A chi non teme di essere uguale a tutti gli altri, nonostante tutto.
A chi si volta a guardare il passato solo per provarne nostalgia, nonostante tutto.
A chi guarda sempre avanti sapendo che il presente non esiste, nonostante tutto.
A chi si lascia lacerare il cuore, preferendolo ad una fredda ovvietà,

nonostante tutto.
A chi paga il prezzo dell’amare anche quando non ha più lacrime da versare, nonostante tutto.
A chi sceglie la responsabilità alla sopravvivenza, nonostante tutto.
A chi sopravvive alle proprie responsabilità, nonostante tutto.
A chi crede che rimanere eterni bambini sia il massimo, nonostante tutto.
A chi continua a far maturare il bambino che c’è in lui, nonostante tutto.
A chi sa che la strada che porta alla Sapienza è lastricata di dolori ancora da vivere, nonostante tutto.
A chi crede che Saggezza non sia sapere molto, ma mettere in pratica quel poco che si sa, nonostante tutto.
A chi pensa che parlare di Sapienza e Saggezza non sia da sapienti e saggi, nonostante tutto.
A chi si nasconde nell’ombra ma non teme la luce, nonostante tutto.
A chi si sente solo senza esserlo, nonostante tutto.
A chi lo è ma non ci si sente, nonostante tutto.
A chi è ingenuo, nonostante tutto.
A chi vive di "perché?" ma non ne muore, nonostante tutto.

Alla vita, nonostante tutto.

(Mdf)

 
 
 

C'era una volta il romanesco...

Post n°44 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da Verginello_71

Modi di dire in romano.

Sulla bruttezza:
SEI TARMENTE BRUTTO CHE SE T'AVVICINI AR COMPUTER PARTE L'ANTIVIRUS!!
SEI TARMENTE BRUTTO CHE QUANNO SEI NATO NUN C'ERA L'OSTETRICA,
MA
L'ESORCISTA!
SEI PIÙ BRUTTO DELL'AURELIA CONTROMANO.
SEI TARMENTE BRUTTA CHE SI TE PIJANO A 'N'AGENZIA DE MODELLE
TE FANNO FA'
L'ANTIFURTO.
SEI PIÙ BRUTTO TE CHE NATALE SENZA REGALI.
SEI COSI' BRUTTO CHE SI ENTRI AR VATICANO ER PAPA TE SCOMUNICA.
FAI TARMENTE SCHIFO, CHE QUANNO TE SPECCHI NER TEVERE,
MUOIONO PURE LI
PESCI.
SEI TARMENTE BRUTTO CHE TUA MADRE QUANNO HA VISTO ARRIVA 'A CICOGNA,
L'HA
PRESA A SASSATE.
SEI COSI' BRUTTO CHE 'E ZANZARE TE PIZZICHENO CO' L'OCCHI CHIUSI.
LA NATURA FA BRUTTI SCHERZI, MA A TE T'HA PROPRIO PRESO PE' 'R CULO!

Sulla stupidità:
SEI TARMENTE STUPIDO CHE SI VAI AR CINEMA E LEGGI
"VIETATO AI MINORI DI
18" RITORNI CO' 17 AMICI.

ÈSSE STUPIDI È 'N DIRITTO, MA CERTO CHE TE TE N'APPROFITTI!

C'HAI LA CAPOCCIA TARMENTE VÒTA CHE SI TE METTI
LI TAPPI PE' L'ORECCHIE
TE CASCHENO DENTRO.

Sulla simpatia: 

SEI SIMPATICO COME 'NA LETTERA MINATORIA.


Sulla calvizie:

MA CHE TE PETTINI CO' 'A PELLE DE DAINO?

MA CHE C'HAI LI CAPELLI SOTTO TRACCIA?

MA T'HANNO TRAPIANTATO 'NA CHIAPPA 'N TESTA O SEI CARVO DE TUO?

Sull'obesità:

SI TE METTI LE CARZE A RETE ME PARI 'N AROSTO.

SEI TARMENTE GRASSA CHE TU' MADRE 'NVECE DE ISCRIVETE ALL'ANAGRAFE
DOVUTA ANNA' AR CATASTO.

Sulle orecchie grandi: 

C'HAI DU' RECCHIE TARMENTE GROSSE CHE SE CE CAPIVI DE DIGITALE
VEDEVAMO
SKY!

C'HAI DU' RECCHIE CHE VICINO A TE ER CELLULARE PIJA A PALLA.


Sulla bassa statura:

SEI TARMENTE BASSA CHE NUN TE METTI LI TAMPAX
SINNÒ ANCIAMPICHI SU 'A
CORDICELLA.

SEI TARMENTE BASSO CHE QUANNO T'ALLACCI 'E SCARPE
DEVI ARZÀ LE BRACCIA.

Sull'inutilità:
 

SEI PIU' INUTILE DE 'NA TETTA PELOSA SU 'N CINGHIALE MASCHIO.

Sull'aitanza: 

C'HAI ER FISICO DA SOLLEVATORE DE POLEMICHE.

E' ROBBA CHE PE' SPORT TIRI ER RISO A LI MATRIMONI.

C'HAI 'N FISICO DA DOMATORE DE VONGOLE.

Sulle corna:

SEI COSI' CORNUTO CHE SI TE VEDE 'N CERVO VA 'N DEPRESSIONE.

Sulla sozzeria:

SEI TARMENTE ZOZZO CHE ACE GENTILE NUN TE FA GNENTE.
TE CE VO' ACE 
'NCAZZATO!









 
 
 

Tempo per leggere...

Post n°43 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da Verginello_71

[....] Si, ma a quale dei miei impegni rubare quest’ora di lettura quotidiana? Agli amici? Alla tivù? Agli spostamenti? Alle serate in famiglia? Ai compiti? Dove trovare IL TEMPO PER LEGGERE? Grave problema. Che non esiste. Nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere, vuol dire che quel che manca è la voglia. Poiché, a ben vedere, NESSUNO HA MAI TEMPO PER LEGGERE. Né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi. La vita è un perenne ostacolo alla lettura. "Leggere? Vorrei tanto, ma il lavoro, i bambini, la casa, non ho più tempo…". "Come la invidio, lei, che ha tempo per leggere!". E perché questa donna, che lavora, fa la spesa, si occupa dei bambini, guida la macchina, ama tre uomini, frequenta il dentista, trasloca la settimana prossima, trova tempo per leggere e quel casto scapolo che vive di rendita, no? Il tempo per leggere è sempre rubato. (come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare). Diciamo al dovere di vivere. E’ forse questa la ragione per cui la metropolitana – assennato simbolo del suddetto dovere – finisce per essere la più grande biblioteca del mondo. Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare? La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere.
 

(Da "COME UN ROMANZO" di Daniel Pennac)

Ho sempre amato leggere. Ho sempre avuto tempo per farlo. Poi? Poi, forse, ho trovato altri interessi, altre cose a cui tenevo di più. Ed ho continuato a ripetere a me stesso, e a chi me lo chiedeva, che avevo smesso di farlo per mancanza di tempo. Grazie Daniel, per avermi messo con le spalle al muro.

 

 
 
 

Quelli come te...

Post n°42 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da Verginello_71

Dal film "Radiofreccia"

Boris: Ciccio, la radio è un hobby. Potevi essere maniaco di francobolli, di pesci gatto o di che cazzo ne so. Dai, avrai comunque le tue trecentomila al mese. Cambierai la 127 ogni tre anni, ti sposerai Ilaria, perché quelli come te sposano sempre quella che hanno conosciuto alle medie.
Bruno: Cosa vuol dire quelli come me?
Boris: Vuol dire quelli come te. I figli: un maschio e una femmina, se ti va male due e due. A cinquant'anni la casetta tua con tutte le grate alle finestre perché abbiamo paura degli zingari, è chiaro. Guzzerai Ilaria una volta al mese e solo quando sarete ciucchi. E poi le paste la domenica mattina, i tortellini alla vigilia, qualche petardino a capodanno. Le barzellette al bar in dialetto e l'italiano davanti al capo. “
Novantesimo minuto” vita natural durante, la 127 lavata il sabato per portare la famiglia fuori la domenica, una vita di straordinari per comprarti lo Zodiac per le gite sul Po, e tre o quattrocento hobby nuovi perché il tempo libero ti ammazza. Gran sballo... Quelli come te sono anche capaci di fare volontariato alla croce rossa.
Bruno: Quelli come me quelli come te li mandano affanculo. [Bruno si alza dalla sedia e se ne va]
Tito: Anche quelli come me!
Boris: Quelli come voi sono i prossimi Kingo, Virus, Bonanza...
Tito: Tutta gente che ha deciso come stare al mondo. Quelli come te l'unica cosa che fanno al mondo è dire agli altri come dovrebbero starci. [Tito se ne va. Freccia ride tra sé e sè]
Boris: [A Freccia]
Cazzo ridi te? Credi di stare meglio?
Freccia: No, io non credo niente. Credo solo che sei un po' stronzo.
Boris: Hai ragione a non credere a niente. Non hai mai creduto in niente. Niente Dio
. Politica, per carità: PCI, DC, bombe, non bombe, è lo stesso. E il bello è che non te ne frega davvero niente. Te ne stai qui, a fare lo sborone con queste due o tre cosine. Ma è facile cocco, così è molto facile.
Freccia: Amen. [Se ne va]
 

 
 
 

C'erano una volta il Bene ed il Male...

Post n°41 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da Verginello_71

Tiziano Terzani. Non aggiungo nulla al video, che dice già tutto.
Thanks to Roberta.

 
 
 

La storia siamo noi...

Post n°40 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da Verginello_71



Splendida canzone di De Gregori. Cantata con la Mannoia è stupenda.

LA STORIA
(F.DE GREGORI - "SCACCHI E TAROCCHI")

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi,
siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.

E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.

E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.

La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi,
siamo noi questo piatto di grano.

 
 
 

Tempo

Post n°39 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da Verginello_71

Che assurda invenzione. Il tempo. Abbiamo affettato l'esistenza come si affetta il salame: sottile. Abbiamo sentito la necessità di inventarci i millenni, i secoli, i lustri. E poi gli anni, i mesi, i giorni. Le ore, i minuti, i secondi. Mio Dio, abbiamo anche sentito l'impellente necessità di andare oltre. Decimi, centesimi, millesimi. Millesimi di secondo... Questa è follia. E con essi, altre fette. Sempre sottili. Sono arrivati il presente, il passato, il futuro; l'ieri, l'oggi e il domani. E a seguirli, come fedeli cani, sono arrivati anche il concetto di inizio e fine. Senza questa assurda invenzione, ora non potremmo dire "non ho tempo", "ci vediamo domani",
"chissà se faccio ancora a tempo", "ieri stavo meglio". Siamo quì. Ora. Che importa cosa eravamo? Cosa saremo? Per quanto saremo? L'invenzione del tempo ci ha resi ciechi e ignoranti: ci ha fatto ignorare la percezione della vita stessa. Siamo. Da sempre. Per sempre. Molto più che da ieri. E oltre un qualsiasi altro domani. Siamo. Senza la percezione del tempo, saremmo coscienti del nostro essere parte dell'eternità, senza inizio o fine. E probabilmente non avremmo l'affanno del pensiero di quello che è passato, o di quello che ci resta. Di ciò che abbiamo o non abbiamo fatto. Avremmo sempre qualcosa da scrivere, pensare, sognare, inventare. Senza preoccuparci del fatto se faremo "a tempo". Non avremmo nemmeno il concetto di giovinezza e vecchiaia? Chi può dirlo. Come sarebbe la nostra presenza in questo dato momento, senza la concezione del tempo? Senza il tempo, forse, sarebbe più facile accettare l'eternità. Siamo. Mi piace pensare che siamo. E che saremo per sempre.

 
 
 

CLICK

Post n°38 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da Verginello_71
Foto di Verginello_71

Funzione "multiscatto", un po' d'occhio e un po' di fortuna.

 
 
 

C'era una volta l'Automobile...

Post n°37 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da Verginello_71

Nonostante il progetto sia datato (risale al 1972, messa in produzione nel 1978) e che quindi le linee risultino un po' fuori moda, per me questa è e resta l'automobile più bella del mondo. Nella foto la versione per festeggiare il 25° anniversario. (Fonte: www.lamborghini.com)



 
 
 
 
 

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