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CALCINCULO

 

Calcinculo VIRULENTO a tutti quei tg che fanno servizi giornalistici su come la gente si sia lasciata prendere dal panico in merito all'influenza suina. Fatto sta che il panico è venuto perchè i tg ne hanno parlato. Troppo e a sproposito.

 

PERLE DI STITICHEZZA

 

"Sono convinto quanto voi dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi, ma non dobbiamo lasciare nemmeno il minimo sospetto sulla volonta' del Pdl di accertare la verita' sulle stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! .,,
(Gianfranco Fini)

 
 

 

 

Non sono il solo...

Post n°122 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da Verginello_71

Tempo fa, nella mia rubrica "Calcinculo", presi (appunto) simbolicamente a calci in culo tutti quegli alpinisti (pirla) che ci è toccato salvare questa estate. Massimo rispetto per la disciplina, l'alpinismo. Ma mi fa piacere sentire che anche qualcun'altro (indipendentemente dalla sua posizione), in merito, la pensa come me.

Il link del video è:  http://www.rai.tv/mpplaypodcast/0,,RaiTre-Chetempochefa%5E8%5E135676,00.html

 
 
 

P.P. o F.?

Post n°120 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da Verginello_71

Pensavo. Così, a briglie sciolte. Girando su alcuni siti ho letto parole come Marxsismo, Illuminismo, II° Guerra mondiale. E mi sono sentito un po' a disagio. Ha ancora senso parlare di certe cose nel 2008? E a briglie sempre più sciolte ho allargato il raggio, come quando si butta un sasso nell'acqua. E cerchi si formano sulla superfice, allargandosi. Sarà capitato anche a voi di leggere/sentir dire una frase che parla dell'importanza di conoscere il proprio passato, le proprie origini. Da dove si viene. La sensazione di disagio è aumentata. Non perchè non creda all'importanza del passato. Forse ritengo che non meriti TUTTA l'importanza che gli si dà. Io credo che il passato sia una foto da guardare (con diversi stati d'animo) per vedere gli eventuali errori commessi. Per non commetterne altri. O quanto meno non gli stessi. Un altro cerchio nell'acqua, che si allarga. Rimugino su quell'acceleratore nucleare che avrebbe dovuto simulare un Big Bang. E' davvero così importante sapere come è iniziato tutto? Una volta saputo, ciò cambierebbe qualcosa di già accaduto? Domande, a cerchi che si allargano. Non è forse più importante chiedersi DOVE SI STA ANDANDO? E' nel futuro che passeremo la maggior parte della nostra vita; è QUELLO, su cui mi voglio interrogare. Altri cerchi, sempre più larghi...

 
 
 

Test...

Post n°119 pubblicato il 29 Settembre 2008 da Verginello_71

Se lo leggi e lo capisci sei intelligente ed hai l'emisfero sinistro del cervello ben sviluppato.

Se leggi le prime parole il tuo cervello decifrerà automaticamente il resto del testo:
UN 837 610RN0 D'357473 3R0 1N 5P146614 3 574V0 0553RV4ND0 DU3 81M83 610C4R3 N3774 548814: 574V4N0 74V0R4ND0 M0770 3 574V4N0 C057RU3ND0 UN C4573770 D1 548814 C0N 70RR1, P4554661 536R371 3 P0N71. QU4ND0 574V4N0 F1N3ND0 V3NN3 UN'0ND4 CH3 D157RU553 7U770 R1DUC3ND0 17 C4573770 4D UN MUCCH10 D1 548814 3 5CH1UM4... P3N541 CH3 D0P0 74N71 5F0RZ1 73 84M81N3 51 54R3883R0 M3553 4 P14N63R3, 3 1NV3C3 51 M153R0 4 C0RR3R3 P3R 74 5P146614 3 C0M1NC14R0N0 4 C057RU1R3 UN 477R0 C4573770.
C4P11 CH3 4V3V0 1MP4R470 UN4 6R4N 73Z10N3: 1MP136H14M0 M0770 73MP0 D3774 N057R4 V174 C057RU3ND0 QU47CH3 C054 P3R0 QU4ND0 P1U 74RD1 UN'0ND4 4RR1V4 4 D157RU663R3 7U770, R3574N0 5070 7'4M1C1Z14, 7'4M0R3, 7'4FF3770 3 73 M4N1 D1 C070R0 CH3 50N0 C4P4C1 D1 F4RC1 50RR1D3R3.

 
 
 

Vero o bufala?

Post n°118 pubblicato il 26 Settembre 2008 da Verginello_71

Se vi va, verificatelo voi. a me non interessa dato che non ho carte di credito o bancomat. (Fonte: mail)

La truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante.
In particolare si tratta di un modo piuttosto furbo per truffare i possessori di carte di credito, poiché questi bastardi hanno già i numeri di serie della carte e quindi NON VI CHIEDONO IL NUMERO DI SERIE DELLA VOSTRA. Questa mail potrà essere molto utile in quanto una volta capito come funziona la truffa sarete preparati e protetti dal pericolo. 

Funziona cosí. 

La persona vi chiamerà al telefono dicendo:"Buongiorno, mi chiamo (Nome e Cognome) e La sto chiamando dall'ufficio antifrodi della VISA (oppure Mastercard, American Express, ecc.). La mia matricola di funzionario VISA è la 12460. Le telefono perché la Sua carta è stata segnalata dal nostro sistema di sicurezza per aver fatto un acquisto insolito e io sono qui per verificare insieme a Lei se si tratta di qualcosa di illegale oppure no. Guardi, si tratta della Sua carta di credito VISA emessa dalla Banca......... ( vi dirà il nome della Vostra Banca). Lei ha per caso acquistato recentemente dei biglietti aerei (o qualsiasi altra cosa) per 497.99 dollari (oppure Euro) da una società via Internet che ha sede in ....... ?" Mentre voi risponderete di no, il falso funzionario continuerà dicendo: Guardi, Le spiego brevemente, si tratta di una società che stiamo tenendo d'occhio poiché effettua degli addebiti tra 297 e 497 dollari (Euro) per volta e restando sotto i 500 dollari non è facilmente controllabile, dato il gran numero di transazioni che effettua ogni giorno in tutto il mondo. Ad ogni modo, se Lei mi conferma di non aver effettuato con la sua carta nessun acquisto Internet per biglietti aerei di questo importo, con il suo aiuto abbiamo potuto appurare che si tratta di un tentativo di frode e così questa somma Lei la vedrà addebitata sull'estratto conto del mese ma le verrà contemporaneamente eseguito lo storno per lo stesso importo non dovuto, così alla fine il saldo sarà pari. L'estratto conto verrà inviato come al solito al Suo indirizzo che ci  risulta essere Via........., è corretto ?" E voi direte ovviamente di sì... Allora lui/lei continuerà dicendo: "Ok, a questo punto apro una pratica interna antifrode. Se Lei avesse qualsiasi domanda o chiarimento da chiederci, chiami il nostro numero verde 800 ........ e chieda dell'ufficio antifrodi Internet: quando un mio collega le risponderà, abbia cura di dargli il codice di questa pratica che è il ............. (vi darà un numero a sei cifre) così che potrà rispondere a tutte le sue domande. Ha annotato il codice della pratica? Vuole che glielo ripeta?" A questo punto inizia la parte IMPORTANTE della truffa. il falso funzionario vi dirà: "Un'ultima cosa ancora. Avrei bisogno di verificare se lei è davvero in possesso della sua carta: ce l'ha in mano in questo momento ? Ok, allora dia uno sguardo ai numeri che trova sul retro: se guarda bene vedrà due numeri, uno di quattro cifre che è una parte del numero di serie della carta e l'altro di tre cifre (Codice di Sicurezza) che dimostra che Lei è in possesso della carta. Queste ultime tre cifre sono quelle che vengono normalmente utilizzate per gli acquisti via Internet, poiché sono la prova che Lei possiede fisicamente la carta. Me li può leggere per favore ?" Una volta che glieli avrete letti, lui dirà: "Ok, codice corretto. Avevo solo bisogno della prova che la carta non fosse stata persa o rubata e che ne eravate ancora fisicamente in possesso. Ha qualche altra domanda da farmi ?" Dopo che voi avete risposto di no, lui risponderà: "Molto bene, La ringrazio della collaborazione. In ogni caso non esiti a contattarci per qualsiasi necessità: buongiorno." E metterà giù il telefono.

Da parte vostra vi sentirete sollevati... hanno tentato di truffarvi, ma il solerte servizio antifrodi della VISA vi ha salvati in tempo. In fondo non gli avete detto quasi niente di importante e lui non vi  ha mai chiesto il numero della carta... INVECE HA GIA' INCASSATO I VOSTRI SOLDI ! Già, perché gli avete letto i tre numeri del codice di sicurezza e CERTAMENTE li ha già usati per addebitare la vostra carta. Infatti quello che i truffatori vogliono è proprio il codice di sicurezza a tre cifre sul retro della carta: gli altri dati se li erano già procurati, compreso il titolare, la data di emissione, di scadenza, il numero di serie della carta e persino il vostro indirizzo.... Mancava solo il codice di sicurezza ! Se vi dovessero chiamare con le modalità appena descritte, non date nessun riferimento e ditegli che chiamerete direttamente la VISA (oppure Mastercard, ecc.) per la verifica della conversazione: le società che emettono le carte di credito NON VI CHIEDERANNO MAI DEI CODICI: LORO LI CONOSCONO PRIMA DI VOI !!! Per favore, diffondete queste informazioni ai vostri familiari ed amici. 

Manuela Russo Banca d'Italia
Servizio Informazioni Sistema Creditizio
Largo Guido Carli, 1
00044 Vermicino - Frascati (Roma)

 

 

 
 
 

La vita è una ruota..che gira..

Post n°117 pubblicato il 24 Settembre 2008 da Verginello_71

Tutto vero, purtroppo....... La vita è una ruota.

Il Primo giorno, Dio creò la Mucca e disse:
Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile.
Ti concedo un'aspettativa di vita di 60 anni.
La Mucca rispose: Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per 60 anni? Guarda, 20 vanno benissimo, tieniti pure gli altri 40! - E così fu.
Il secondo giorno, Dio creò il Cane e disse:
Dovrai sedere tutto il giorno dietro l'ingresso della casa dell'uomo,
abbaiando a chiunque si avvicini. Ti assegno un'aspettativa di vita di 20 anni.
Il Cane replicò: 20 anni a rompermi le palle e a romperle agli altri?
Guarda, 10 sono più che sufficienti, tieniti pure gli altri! - E così fu.
Il terzo giorno, Dio creò la Scimmia e disse:
Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai 20 anni.
La scimmia obiettò: 20 anni a fare il cretino?
Mi associo al cane e te ne restituisco 10! E così fu.
Infine, Dio creò l'Uomo e disse:
Tu non lavorerai, non farai altro che mangiare, dormire, scopare e divertirti come un matto. Ti assegno 20 anni di vita!
E l'Uomo, implorante: Come, 20 anni?!? solo 20 anni di questo Bengodi?
Senti, ho saputo che la Mucca ti ha restituito 40 anni, il Cane 10 e la Scimmia altri 10, sommati ai miei 20 farebbero 80, dalli tutti a me!!! - E così fu.

Ecco perché:

- i primi 20 anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, scopare, godercela e non fare un cazzo;
- i successivi 40 lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia;
- gli ulteriori 10 facciamo i cretini per far divertire i nipotini;
- gli ultimi 10 li passiamo rompendo le palle a tutti.

Tutto gira intorno ad una ruota palindromica:

- A 3 anni il successo è: non pisciarsi addosso.
- A 12 anni il successo è: avere tanti amici.
- A 18 anni il successo è: avere la patente.
- A 20 anni il successo è: avere rapporti sessuali.
- A 35 anni il successo è: avere moltissimi soldi.
- A 50 anni il successo è: avere moltissimi soldi.
- A 60 anni il successo è: avere rapporti sessuali.
- A 70 anni il successo è: avere la patente.
- A 75 anni il successo è: avere tanti amici.
- A 80 anni il successo è: non pisciarsi addosso!

 
 
 

Good news...

Post n°116 pubblicato il 19 Settembre 2008 da Verginello_71

Una bella notizia, visto che nessuno le dà mai. (Fonte: Libero)

Usa: scagionato condannato a morte
Uomo salvato da test sul Dna, non ha ucciso bambina

(ANSA)- NEW YORK, 18 SET - Un uomo che si trovava nel braccio della morte da 14 anni per l'omicidio di una bimba e' stato scagionato grazie ad un test sul Dna. Lo indica il Centro d'Informazione Americano sulla pena di morte. Michael Blair, rinchiuso in un carcere del Texas da circa 14 anni, non verra' pero' scarcerato essendo stato condannato all'ergastolo per altri delitti, ma lascera' il braccio della morte. Blair e' il 130.mo condannato a morte salvato dall'esame del Dna, il quarto quest'anno.

 
 
 

C'erano una volta i tabù...

Post n°115 pubblicato il 16 Settembre 2008 da Verginello_71

Quanto accaduto al povero Abba, ucciso per aver rubato una scatola di biscotti, è inquietante. Come inquietanti sono le dichiarazioni della madre del ragazzo/moglie del marito, coinvolti nell'accaduto. Ma la cosa ancora più inquietante, a mio avviso, è l'accusa formulata dal gip: omicidio ma senza l'aggravante del razzismo. Ora, in base a cosa si può stabilire questo? Gli si chiede direttamente se hanno ucciso perchè il ragazzo era di colore? Gli si fa un test della verità? Si chiama in causa uno psicologo che possa fare una perizia in merito? Da sempre, ovunque, sembra essere un tabù ammettere di essere razzisti. Chi più, chi meno, lo siamo un po' tutti. Mai raccontato barzellette sui meridionali? Mai imprecato al rumeno che chiede di lavarci i vetri? Mai fatto battute, più o meno pesanti, all'indirizzo dell'extracomunitario? Siamo razzisti, e dovremmo avere l'onestà di ammetterlo. Poi possiamo nasconderci dietro alle giustificazioni, alle attenuanti. Ammesso che ve ne siano. Chi più, chi meno, lo siamo un po' tutti. Generalizzazione? Ho i miei dubbi, ma per fortuna non sono infallibile. Di certo vorrei essere fallibile su questo argomento.

 
 
 

W la squola...

Post n°114 pubblicato il 08 Settembre 2008 da Verginello_71

BULLISMO! BULLISMO! URGE PROVVEDERE!!.....

....Reintroduciamo di nuovo i grembiuli! ("A volte ritornano")
....Reintroduciamo il voto in condotta! (L'avevan tolto? "Alla scoperta dell'acqua calda perduta")
....Reintroduciamo il maestro unico! (E da più parti si alza un coro di voci: "Urla del silenzio"....Un solo maestro, se inadeguato, può danneggiare i nostri pargoli! Io ho avuto una sola maestra alle elementari e aveva una classe più numerosa di quelle di oggi>>>vedi alla voce calo demografico. Risultato: non ho subìto particolari traumi...)
....Occorre dare più possibilità ai maestri del nord, che hanno studiato al nord, dove laurearsi è più difficile che al sud! ("Proposta indecente". L'attuale ministro dell'Istruzione, però, si scorda di dire che si è laureata al sud. Tanto per non sbagliare, si è pure presa la residenza per qualche mesetto, al sud. Giusto il tempo di laurearsi e tornare al nord...)

 
 
 

Secondo tempo.

Post n°113 pubblicato il 25 Agosto 2008 da Verginello_71

Ebbene si, le ferie sono finite. Intendo quelle in cui si riempie una valigia, fino a vederla vomitare, di cose che non ti servono e  che probabilmente non userai. E si parte. Rimarrà il dolce ricordo delle prime vere ferie con Lei, le prime vere ferie fatte con qualcuno che non sia un caro amico che beve come un'autoclave, non ti sveglia alle 6 di mattina per accendersi una sigaretta, non scoreggia come un mantice (a quello c'ho pensato io). Insomma, le prime ferie passate solo con una donna invece che con la cara compagnia di amici che conosci da una vita. E' chiaro che mi sono mancati, e spero che si stiano divertendo in Sardegna. Lo spero di cuore. Ma queste ferie non le avrei scambiate con nessun'altra cosa. E sopratutto con nessun'altra persona. C'è il tempo della bisboccia. E quello dell'ammmmmòre. Ora voglio godermi il secondo tempo di questo film che è la mia vita. E in ferie me lo sono goduto, potete credermi.  Con tutto il bene che posso volere agli amici, non è lo stesso svegliarsi la mattina con accanto Lei. Non è lo stesso sentire l'odore del suo respiro. Non è lo stesso cenare assieme parlando della giornata appena trascorsa. Non è lo stesso friggere al sole uno accanto all'altra, come pacifiche lucertole che scelgono di dividere/condividere lo stesso muretto. Lo stesso sole. Non è lo stesso accarezzarle la schiena o le gambe, e stupirsi ogni volta della morbidezza della pelle, del suo calore, del suo profumo. Del suo esserci sempre e comunque, nonostante il mio carattere non sempre facile da gestire e accettare. Rimarranno le lunghe camminate al sole, faticose ma così rigeneranti. Rimarranno le sporconate che ho tirato in macchina, nel vedere che l'italiano medio al volante è semplicemente un criminale. Rimarranno i vicoli lunghi e stretti di quei cinque paesini incastonati tra anse e roccia che conosciamo come "5 Terre". Rimarrà lo splendido mare dai suoi colori mutevoli e cangianti. Rimarrà l'odore di sudore e i piagnistei del bimbo rompicoglioni di turno, mentre sul treno ci si spostava da un paese all'altro. Rimarranno i cani, di tutte le taglie e razze, che accompagnavano - chi scodinzolando, chi ansimando - i rispettivi padroni nel loro pigro e turistico girovagare. Rimarrano le sigarette fumate sul balcone, con il piacevole sottofondo del cronista che racconta l'impresa olimpica del giorno, mentre sui fornelli cuoce sfrigolando una bistecca. Se avrò un attimo (di voglia, s'intende) metterò qui alcune delle foto scattate in questa splendida settimana. Bollente e tirata. Rilassante e intensa. Salata e profumata. Dolce e coccolosa. Non me ne vogliano i miei amici, ma questo secondo tempo mi piace parecchio.

 
 
 

Chiuso per ferie.

Post n°112 pubblicato il 15 Agosto 2008 da Verginello_71

In questi giorni è stato ritrovato l’audio completo di questo discorso
di Gandhi: oggi più che mai, un omaggio alla riflessione di tutti.

Discorso tenuto da Gandhi alla Conferenza delle relazioni interasiatiche,
New Delhi, 2 aprile 1947.
Traduzione e commento a cura di Tara Gandhi.

Quello che volevo dirvi è che il mio idioma per me madrelingua,
non lo potete capire, e non voglio insultarvi insistendo su di esso.
Il linguaggio nazionale, Hindustani, ci metterà tanto tempo
prima di rivaleggiare
con un linguaggio internazionale.
Se ci deve essere rivalità,
c’è rivalità tra francese e inglese.
Per il commercio internazionale, indubbiamente l’inglese
occupa il primo posto.
Per discorsi e corrispondenza diplomatici, sentivo dire
quando studiavo da ragazzo
che il francese era la lingua della diplomazia e se volevi andare
da una parte all’altra dell’Europa
dovevi provare ad imparare un po’ di francese,
e quindi ho provato ad imparare qualche parola di francese
per riuscire a farmi capire.
Comunque, se ci deve essere rivalità,
la rivalità potrebbe nascere tra francese e inglese.
Quindi, avendo imparato l’inglese, è naturale che faccia ricorso
a questa parlata internazionale
per rivolgermi a voi. Mi chiedevo di cosa dovessi parlarvi.
Volevo raccogliere i miei pensieri, ma lasciate che sia onesto con voi,
non ne ho avuto il tempo.
Però ieri ho comunque promesso che avrei provato a dirvi qualche parola.
Mentre venivo con Badshah Khan, ho chiesto
un piccolo pezzo di carta ed una matita.
Ho ricevuto una penna invece di una matita.
Ho provato a scarabocchiare qualche parola.
Vi spiacerà sentirmi dire che quel pezzo di carta non è qui con me.
Ma questo non importa, ricordo cosa volevo enunciare,
e mi sono detto: “I miei amici non hanno visto la vera India,
e non ci stiamo incontrando
in una conferenza nel cuore della vera India”.
Delhi, Bombay, Madras, Calcutta, Lahore – queste sono tutte
grandi città e quindi,
hanno subito l’influenza dell’Occidente, sono state fatte,
magari eccetto Delhi ma non New Delhi,
sono state fatte dagli inglesi.
Poi ho pensato ad un breve saggio
– credo che dovrei chiamarlo così –
che era in francese. Era stato tradotto per me
da un amico anglo-francese, e lui era un filosofo,
era anche un uomo altruista e diceva che mi aveva dato la sua amicizia
senza che io lo conoscessi,
perché lui parteggiava per le minoranze ed io rappresentavo,
assieme ai miei connazionali,
una minoranza senza speranze, e non solo senza speranze
ma una minoranza disprezzata.
Se gli europei del Sudafrica mi perdonano per quello che dico,
eravamo tutti “coolies” [lavoratore non qualificato a basso costo].
Io ero un insignificante avvocato “coolie”.
A quei tempi non avevamo dottori “coolie”, non avevamo avvocati “coolie”.
Ero il primo nel campo. Ma sempre un “coolie”.
Magari sapete cosa si intende con la parola “coolie”
ma questo mio amico, si chiamava Krof
– sua madre era francese, suo padre inglese – disse:
“Voglio tradurre per te una storia francese”.
Mi perdonerete, chi di voi sa la storia, se nel ricordarla
faccio degli errori qua e là,
ma non ci sarà nessun errore nell’avvenimento principale.
C’erano tre scienziati e – ovviamente è una storia inventata
– tre scienziati uscirono dalla Francia,
uscirono dall’Europa alla ricerca della “Verità”.
Questa era la prima lezione che mi aveva insegnato quella storia,
che se bisogna cercare la verità,
non la si trova su suolo europeo. Quindi, indubbiamente neanche
in America. Questi tre grandi scienziati andarono
in parti diverse dell’Asia.
Uno trovò la strada per l’India
e diede inizio alla sua ricerca.
Raggiunse le cosiddette città di quei tempi.
Naturalmente, ciò avvenne prima dell’occupazione inglese,
prima anche del periodo Mughal,
così è come ha illustrato la storia l’autore francese,
ma visitò comunque le città,
vide la gente delle cosiddette caste alte, uomini e donne,
fino a che non si addentrò in un’umile casa,
in un umile villaggio, e quella casa era una casa Bhangi,
e trovò la verità che stava cercando,
in quella casa Bhangi, nella famiglia Bhangi, uomo, donna,
forse 2 o 3 bambini (lo dico come me lo ricordo)
e poi lui descrive come la trovò. Tralascio tutto questo.
Voglio collegare questa storia a quello che voglio dire a voi,
che se volete vedere il meglio dell’India,
dovete trovarlo in una casa Bhangi, in un’umile casa Bhangi,
o villaggi simili, 700.000 come ci insegnano gli storici inglesi.
Un paio di città qua e là, non ospitano neanche qualche crore
[unità di misura indiana che equivale a 10 milioni] di persone.
Ma i 700.000 villaggi ospitano quasi 40 crore di persone.
Ho detto quasi perché potremmo togliere una o due crore
che stanno in città, comunque sarebbero 38 crore.
E poi mi sono detto, se questi amici sono qui
senza trovare la vera India, per cosa saranno venuti?
Ho poi pensato che vi pregherò di immaginare quest’India,
non dal punto di vista di questo immenso pubblico
ma per come potrebbe essere.
Vorrei che leggeste una storia come questa storia dei francesi
o altre ancora.
Magari, qualcuno di voi vada a vedere qualche villaggio dell’India
e allora troverà la vera India.
Oggi farò anche questa ammissione: non ne sarete affascinati alla vista.
Dovrete raschiare sotto i mucchi di letame che sono oggi i nostri villaggi.
Non voglio dire che siano mai stati dei paradisi.
Ma oggi sono veramente dei mucchi di letame; non erano così prima,
di questo sono abbastanza certo.
Non l’ho appreso dalla storia ma da quello che ho visto
io stesso dell’India, fisicamente con i miei occhi;
e io ho viaggiato da una parte all’altra dell’India,
ho visto i villaggi, i miserabili esemplari dell’umanità, gli occhi senza vita,
eppure sono l’India,
e ciononostante in quelle umili case, nel mezzo dei mucchi di letame
troviamo gli umili Bhangis,
dove troverete un concentrato di saggezza.
Come? Questa è una grande domanda.
Bene, allora voglio illustrarvi un altro scenario.
Di nuovo, ho imparato dai libri, libri scritti da storici inglesi,
tradotti per me. Tutta questa ricca conoscenza, mi spiace dire,
arriva qui da noi in India attraverso i libri inglesi,
attraverso gli storici inglesi, non che non ci siano storici indiani
ma neanche loro scrivono nella loro madrelingua,
o nella loro lingua nazionale,
Hindustani, o se preferite chiamarli due idiomi, Hindi e Urdu,
due forme della stessa lingua.
No, ci riferiscono quello che hanno studiato sui libri inglesi,
magari gli originali,
ma attraverso gli inglesi in inglese, questa è la conquista culturale
dell’India, che l’India ha subito.
Ma ci dicono che la saggezza è arrivata dall’Occidente
verso l’Oriente.
E chi erano questi saggi? Zoroastro. Lui apparteneva all’Oriente.
Fu seguito dal Buddha. Lui apparteneva all’Oriente,
apparteneva all’India.
Chi ha seguito il Buddha? Gesù, di nuovo dall’Asia.
Prima di Gesù ci fu Musa, Mosè, che apparteneva anche lui
alla Palestina,
ma verificavo con Badshah Khan e Yunus Saheb
ed entrambi sostenevano che Mosè
appartenesse alla Palestina, sebbene fosse nato in Egitto.
Poi venne Gesù, poi Mohammad. Tutti loro li tralascio.
Tralascio Krishna, tralascio Mahavir, tralascio le altre luci,
non le chiamerò luci minori, ma sconosciute in Occidente,
sconosciute al mondo letterario.
In ogni modo, non conosco una singola persona che possa uguagliare
questi uomini d’Asia.
E poi cosa accadde? Il Cristianesimo, arrivando in Occidente,
si è trasfigurato. Mi spiace dire questo, ma questa è la mia lettura.
Non dirò altro al riguardo. Vi racconto questa storia per incoraggiarvi
e per farvi capire,
se il mio povero discorso può farvi capire, che lo splendore che vedete
e tutto quello che vi mostrano le città indiane non è la vera India.
Certamente, il massacro che avviene sotto i vostri occhi, mi dispiace,
vergognoso come dicevo ieri, dovete seppellirlo qui.
Il ricordo di questo massacro
non deve oltrepassare i confini dell’India,
ma quello che voglio voi capiate, se potete,
è che il messaggio dell’Oriente,
dell’Asia, non deve essere appreso attraverso la lente occidentale,
o imitando gli orpelli, la polvere da sparo,
la bomba atomica dell’Occidente.
Se volete dare di nuovo un messaggio all’Occidente,
deve essere un messaggio di “Amore”, un messaggio di “Verità”.
Ci deve essere una conquista (applausi) per favore, per favore, per favore.
Questo interferisce con il mio discorso, e interferisce anche
con la vostra comprensione.
Voglio catturare i vostri cuori, e non voglio ricevere i vostri applausi.
Fate battere i vostri cuori all’unisono con le mie parole,
e io credo che il mio lavoro sarà compiuto.
Voglio lasciarvi con il pensiero che l’Asia debba conquistare l’Occidente.
Poi, la domanda che mi ha fatto un mio amico ieri:
“Se credevo in un mondo unico?”.
Certo, credo in un mondo unico. Come posso fare diversamente,
quando divento erede di un messaggio
di amore che questi grandi, inconquistabili maestri ci hanno lasciato?
Potete esprimere questo messaggio di nuovo ora,
in questa era di democrazia,
nell’era del risveglio dei più poveri dei poveri,
potete esprimere questo messaggio con maggiore enfasi.
Poi completerete la conquista di tutto l’Occidente,
non attraverso la vendetta perché siete stati sfruttati, e nello sfruttamento
voglio ovviamente includere l’Africa, e spero che quando
vi reincontrerete in India
la prossima volta ci sarete tutti: spero che voi,
nazioni sfruttate della terra,
vi incontrerete, se a quell’epoca ci saranno ancora nazioni sfruttate.
Ho forte fiducia che se unite i vostri cuori, non solo le vostre menti,
e capite il segreto dei messaggi che i saggi uomini d’Oriente
ci hanno lasciato,
e che se veramente diventiamo, meritiamo e siamo degni
di questo grande messaggio,
allora capirete facilmente che la conquista dell’Occidente
sarà stata completata
e che questa conquista sarà amata anche dall’Occidente stesso.
L’Occidente di oggi desidera la saggezza.
L’Occidente di oggi è disperato
per la proliferazione della bomba atomica, perché significa
una completa distruzione,
non solo dell’Occidente, ma la distruzione del mondo,
come se la profezia della Bibbia
si avverasse e ci fosse un vero e proprio diluvio universale.
Voglia il cielo che non ci sia quel diluvio, e non a causa
degli errori degli umani contro se stessi.
Sta a voi consegnare il messaggio al mondo, non solo all’Asia,
e liberare il mondo dalla malvagità, da quel peccato.
Questa è la preziosa eredità
che i vostri maestri, i miei maestri, ci hanno lasciato>>

M. K. Gandhi

E con questo vi saluto e parto per le meritate ferie.
Buone vacanze a tutti!

 
 
 
 
 

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