MEDIACRITAS

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Dunque, parliamo di Celentano. Trovo fondamentale quello che ha scritto Piero Ostellino sul Corriere della Sera il 25 scorso (Tre moratorie per Celentano): un paese serio non puo' far diventare un cantante e il suo show televisivo argomento di dibattito politico e sui giornali. Credo che fosse tutto accuratamente preparato. La polemica preventiva (Del Noce diceva di essere preoccupato da miolte settimane); la polemica della vigilia (Santoro che ci va nonostante la diffida della Rai); la polemica successiva (Berlusconi che attacca, il centrosinistra che risponde, ecc ecc). Tutto preparato come al solito, quando c'è il molleggiato. Perchè in questo modo si crea tensione e si garantiscono ascolti stratosferici. Serve dunque alla Rai che si faccia tutto questo baccano. E serve anche a Berlusconi. Innanzi tutto perchè consente di "coprire" questioni politiche vere e più importanti, come la discussione in corso sulla finanziaria. Perchè gli permette di continuare a dirsi vittima di un sistema dell'informazione che invece controlla fin nei dettagli. E gli permetterà (se è vero che comparirà come ospita a sorpresa nell'ultima puntata di Rockpolitik) anche di mostrarsi tollerante e sportivo accettando ciò che per qualsiasi uomo al potere è del tutto normale: essere bersaglio della satira e delle critiche. Invece tutto questo non serve al centrosinistra, che continua ad abboccare all'amo delle polemiche vuote, e non riesce a imporre a giornali e telegiornali una discussione vera sui veri problemi politici ed economici del Paese.

Sfoglio tutti i giorni, per motivi di lavoro, i quotidiani italiani. E tutti i giorni ne ricavo la stessa identica deprimente sensazione di mediocre livellamento verso il basso. E' come se fossero tutti uguali. Fateci caso, almeno per le testate più diffuse è drammaticamente vero quello che sto dicendo. Lo stesso titolo di aperture, la stessa cronaca, la stessa polemica politica. Se qualche differenza c'è, va cercata tra le pieghe, con l'intervista a questo o quel tal'altro politico. Nel commento di questo o quell'altro columnist (sempre gli stessi dieci personaggi che pontificano su tutto e tutti con una prospopea a volte insopportabile). Oppure nelle spigolature di costume e società, sulle quali, anche volendo, neanche un miracolo riuscirebbe a ottenere la pappa omogenea che invece ci propinano su tutto il resto. Che cosa mi aspetterei, cosa mi aspetto, cosa spero di trovare ogni mattina? Approfondimenti, inchieste, denunce forti sulle mille grane grandi e piccole che quotidianamente ci affliggono. Ma perchè devo andare a trovare questa roba sul blog di Beppe Grillo? Perchè?