Post n°2 pubblicato il 20 Novembre 2006 da dana_elliott
Avevo uno scorpione nei capelli stanotte. Impigliato nei capelli. Terrorizzata. Mi poteva pungere. Che succede quando ti punge uno scorpione? Me l’ha tolto Leo. Con una pinzetta per le sopracciglia. Poi lo scorpione volava e tutti scappavano. Ma tanto puntava di nuovo me. E io lo scansavo. Terrorizzata. Strani simbolismi onirici atti a celare le reali verità. Rimozioni. Desideri. Fobie. Ossessioni. Paranoie. Me ne voglio liberare. Adesso. Ma ho ancora la bava verdognola della rabbia. Vischiosa. Appiccicosa. Mi blocca l’energia. Me la fa implodere dentro. Penso che verrà di nuovo a piovere oggi. Bene. L’acqua canalizza le negatività. Purifica. Un temporale è il mezzo migliore per attuare un completo sblocco emotivo. Recessi sconfinati della mente si aprono per essere esplorati. Radiografia di un’emozione. “Il paziente riporta gravi lesioni alla parte sinistra dell’anima, frattura scomposta dell’aura energetica e contusione dell’autostima”. La dinamica gira ora a tuo favore e dal mio canto non è facile invertirne il meccanismo. Anche perché sento una forza negativa che mi rema contro, che mi sussurra di restare immobile, invischiata nella bava schifosa. E un’altra voce, che conosco, mi dice cristallina di iniziare a correre, più veloce che posso. Io non mi sento. Se mi penso ora non mi sento. Luisa. L-u-i-s-a. Forza su ripetitelo nella mente fin quando ogni singola lettera diventerà di nuovo pregna della tua essenza. Luce, Universi, Immortalità, Spiritualità, Amore… È notte. La luna è calante. Come il mio umore. E il tuo amore? Manipura, il chakra del plesso solare, è completamente bloccato. Crampi intestinali mi stringono le viscere. Dove cazzo sei? Lontano. Lontano. Lontano. E di nuovo si confondono le essenze e nuova tempesta sconquassa i desideri, nuovamente io m’immobilizzo, io… 00.33 lo sapevo un attimo prima di guardare il telefono. È notte. La luna sarà completamente calante tra tre giorni. E tu? |
Post n°1 pubblicato il 20 Novembre 2006 da dana_elliott
Camminavamo verso il grande fuoco Ingurgitando erbe dal sapore elfico. La nostra pelle tremante d’attesa assumeva trasparenze lunari. Il maestro ci disse di non compiere azioni affrettate: l’energia primordiale si sarebbe dispersa in altre direzioni… “Ciò che sta accadendo è necessario al vostro processo di trasformazione”, ci ammoniva con voce grigia e decisa. Io osservavo la sua barba lunga e l’incedere saggio del suo bastone nodoso. “È la vostra natura che sta creando ciò che accade e voi non siete senza potere”. Poi il vento mi parlò. E mi disse di aspettare. E io aspettai infinite notti e piovosi giorni cadendo in profonde pozzanghere e cieli sconfinati di tramonto, scomponendo le mie grottesche armonie essenziali. Camminavamo verso il grande fuoco Respirando prati di mare con la convinzione di poterci salvare. Interminabili serie di numeri scorrevano i nostri sguardi ogni volta stupiti alla vista di voi, simboli fidati della sfera celeste. Camminavamo verso il grande fuoco Mentre la verde energia si dissolve e risorge dal freddo marmo di attimi senza alcuna speranza. Vivo già epidermicamente i brividi dell’intoccabile iniziazione e … roteando le sfere dai sette colori, fontana di energie, accendo di fuoco la cera. Camminavamo verso il grande fuoco A tratti si udiva lo screpitio bruciante e il rullare di tamburi. La mia tribù Tuatha de Dana. Voci druidiche Canti pellerossa Tempi lontani rievocati negli archivi akascici Il lupo mi ricorda chi sono E così Inconsapevole Alzo il viso verso la luna E inizio a respirare in un profondo ululato Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuu Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuu Camminavamo verso il grande fuoco E io ricordavo sempre di più. I campi di lavanda E i camperos consumati dalla vita Ricordavo la sua voce E il galoppo libero e armonioso di Sebastian. Improvvisamente visualizzo tutti noi intorno al fuoco Stiamo suonando dei tamburi Siamo assorti estasiati sudati contorti Ci guardiamo nelle energie e cambiamo color d’aura ad ogni percussione Ci stiamo sintonizzando: stessa frequenza vibratoria stessi mutamenti cromatici. È uno spettacolo di essenze. Sento il profumo della terra bruciata dal sole E leggo le vostre formepensiero Camminavamo verso il grande fuoco E invocavamo i sovrani delle Torri d’osservazione: invitavamo gli elementali dei quattro punti cardinali ad unirsi al rito. Le voci e la frenesia crescevano. L’eccitazione spirituale coinvolgeva anche i corpi La magia è anche sensazione sessuale “il cerchio è aperto, ci troviamo tra i mondi, oltre i confini del tempo dove notte e giorno nascita e morte felicità e dolore si uniscono in un unicum” Camminavamo verso il grande fuoco “ Non avere paura Devi solo concentrarti. Il sole entra nelle stanze degli abissi Generosamente ascolta le tue mani che descrivono voci e canti, ama le radici e non camminare senza guardare la tua vita è nelle mie mani. Scopri l’edera oltre il fango, nuove porte si spalancano e scalpitano cavalli che urlano la vittoria nel bosco” Distese oceaniche Aprono varchi inestimabili. Nuovo sole è nuova luce. ma la prima regola è l’attesa.
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Inviato da: ranma_sautome_m
il 21/09/2007 alle 14:55