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OLBIA GALLURA, Auto sotto un camion: Perde la vita Maria Antonietta Maccioni, viveva a Tanaunella

Post n°11 pubblicato il 26 Marzo 2010 da olbiacomune

 

da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 26 MARZO 2010

Auto sotto un camion: muore una donna Tragedia sulla quattro corsie.

Perde la vita Maria Antonietta Maccioni, viveva a Tanaunella

Fiat Ulisse si schianta contro un tir in sosta dopo l’esplosione di uno pneumatico

3 olb 260310

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di STEFANIA PUORRO
 OLBIA. Un destino spietato. Una gomma che esplode, la Fiat Ulisse che impazzisce fino a disintegrarsi sotto un camion in sosta. Maria Antonietta Maccioni, 48 anni, che viveva a Tanaunella (frazione di Budoni), è morta ieri pomeriggio alle 16,30 sulla quattro corsie, a pochi chilometri da Olbia.
 La donna era diretta proprio a Olbia, doveva andare a prendere una delle figlie. Ma la sua vita si è spezzata tragicamente a poche centinaia di metri dal bivio per Trudda. Scioccato l’autista del tir, Carlo Bartolucci, originario di Pesaro. Si era fermato da poco in un’area di sosta per telefonare a un collega prima di raggiungere il porto e imbarcarsi sulla nave per Civitavecchia. Ha sentito un botto terribile, sulla sinistra, ha visto volare pezzi di carrozzeria. Ha immediatamente capito che cosa fosse successo. Ma non ha potuto fare nulla. La donna che si trovava al volante della macchina finita sotto il cassone del pesante mezzo, è morta sul colpo. Sul posto un’ambulanza del 118, i vigili del fuoco e gli uomini della polstrada di Siniscola, che si sono occupati dei rilievi dell’incidente.
 La dinamica, anche se le indagini sono ancora in corso, sembra comunque terribilmente chiara.
 Maria Antonietta Maccioni (titolare con i suoi familiari del ristorante “La Volpe” a Tanaunella), stava ormai per arrivare a Olbia, dove l’aspettava la figlia. All’altezza del bivio di Trudda, l’improvvisa esplosione della gomma posteriore destra. La donna non ha avuto nemmeno il tempo di reagire: sull’asfalto, infatti, non c’era nessun segno di frenata.
 La macchina si è schiantata prima contro un palo d’acciaio che sosteneva un cartello indicatore e, in mezzo secondo, ha continuato la sua corsa impazzita per pochi metri, sino a un’area di sosta, dove un autista aveva parcheggiato il suo mezzo pesante. E quel destino crudele ha voluto che la Fiat Ulisse andasse a schiantarsi proprio contro il camion fermo, riducendosi a un ammasso di lamiere contorte.
 Carlo Bartolucci si è precipitato subito sulla strada, non riusciva a credere a quanto fosse accaduto. Un altro automobilista di passaggio si è fermato, ha chiamato i soccorsi senza perdere tempo. Tutto inutile.
 Per Anna Maria Maccioni non c’era più niente da fare e l’équipe del 118 ha potuto soltanto constatarne il decesso.
 L’autista del camion (della ditta Mercantini Studio di Pesaro) che trasportava arredamenti per bar, si doveva imbarcare per Civitavecchia per poi raggiungere Pesaro. «Ma prima di arrivare al porto, ho deciso di fermarmi per telefonare a un collega. Ho quindi posteggiato in un’area di sosta. Dopo cinque minuti, la tragedia. Ho sentito un botto fortissimo sul lato sinistro, ho visto schizzare per aria parti di carrozzeria, ho guardato dallo specchietto retrovisore. Un incubo. Sono sceso, ho gridato aiuto. E’ stato tremendo».

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 da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 26 MARZO 2010

Oggi alle Salette l’ultimo saluto alla «principessa» Silvia

6 olb 260310OLBIA. E’ il giorno dell’addio. Dell’ultimo dilaniante saluto a Silvia Pirina, la “principessa” di 16 anni morta tragicamente, martedì pomeriggio, sull’orientale sarda. Schiacciata dalla ruota di un camion.
 Il corteo funebre si muoverà questa mattina alle 10,15 dal cimitero (dove ieri è stata fatta l’autopsia) e poi raggiungerà la chiesa delle Salette. I suoi compagni, insieme con gli insegnanti della scuola media “Armando Diaz”, hanno preparato cartelloni, lettere e messaggi dedicati a Silvia. Per ricordare una ragazzina piena di vita, solare, disponibile, che aveva sempre tenerezze e sorrisi da regalare a tutti. Ma con loro ci saranno tanti figli di Olbia, disperati, increduli.
 Il fidanzato di Silvia, Simone Pinducciu, 19 anni, studente, è riuscito a salvarsi, in quel terrificante incidente. E’ scioccato, non riesce ad accettare la morte della sua piccolina, il suo dolore è infinito.
 Il giovane era alla guida dello scooter azzurro, uno “Scarabeo”, travolto dal camion. Dietro di lui era seduta la sua Silvia, che lo stringeva forte. La giornata era tiepida e volevano fare una passeggiata in spiaggia. Ma al bivio per le Vecchie Saline, pochi chilometri a sud di Olbia sull’orientale sarda, il motorino è stato tamponato con un’incredibile violenza dal pesante mezzo, diretto alla discarica di Spiritu Santu. Un autospurgo della I&G Gallura guidato da Massimiliano Columbano, 37 anni, di Tempio, che continua a non darsi pace. L’autista, rappresentato dall’avvocato Jacopo Merlini, è stato già sentito dagli uomini della polizia stradale di Olbia ma forse, ad alcune domande, non potrà mai essere data una risposta.
 I segni di una lunga frenata sull’asfalto fanno pensare a un disperato tentativo di evitare a tutti i costi l’impatto. Ma non è servito: lo schianto è stato pauroso, i due ragazzi sono volati via. Una tragedia.
 Silvia Pirina è morta sul colpo. Il suo fidanzato si è salvato perché è finito su una cunetta ricoperta di erba.
 Simone Pinducciu non è stato ancora interrogato ufficialmente. Non è in grado di parlare, è troppo presto, il suo cuore è disintegrato, la sua testa scoppia per la disperazione. Avrebbe però detto di ricordare il camion alle sue spalle dal ponte di Padrongianus e poi, una volta arrivato al bivio per le Saline, di aver inserito la freccia per svoltare a sinistra (particolare, quest’ultimo, che invece non avrebbe visto l’autista dell’autospurgo). Poi, il buio totale.
 Quando Simone ha pronunciato ai soccorritori, lucido, le prime parole, ancora non sapeva nulla della sua Silvia. Non la vedeva, ma non sapeva che lei non ci fosse più. Ma è soltanto della sua fidanzatina che continuava a chiedere notizie una volta arrivato all’ospedale (da dove è stato poi dimesso). Alla fine glielo hanno dovuto dire: la sua principessa era volata in cielo. (s.p.)
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da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 26 MARZO 2010

L’Upc di Satta chiede spazio

Avanza la candidatura più decisa e dice no alle primarie

Situazione di stallo in attesa dei risultati delle regionali

di ENRICO GAVIANO

2 olb 2603101 olb 260310 OLBIA. Pausa di riflessione anche in Gallura, in attesa dei risultati delle elezioni regionali nella penisola. Il tavolo provinciale del centrosinistra si è fermato, ma alcune cose si muovono comunque. A cominciare dal tema delle primarie e delle candidature alla presidenza.
 Fra i partiti della coalizione, chi ha avanzato in maniera compatta e decisa la candidatura alla guida della Provincia è l’Upc di Antonio Satta. Un’idea lanciata nel tavolo regionale e ripresa anche in quello provinciale. Il partito dell’attuale vicepresidente provinciale ha un’altra posizione precisa: niente primarie, altrimenti corriamo da soli. Una contrapposizione netta rispetto a quello che pensa Pietrina Murrighile che, messa alla porta dai tavoli istituzionali dell’alleanza, pensa di rientrare dalla finestra giocandosi la carta delle primarie.
 «Aspettiamo con fiducia - dice lo stesso Antonio Satta -, saranno importanti le indicazioni regionali, che ci auguriamo facciano sintesi e dettino delle direttive valide per tutti. Altrimenti toccherà al tavolo provinciale raggiungere questa sintesi».
 Per quanto riguarda la sua eventuale candidatura, Satta per ora frena decisamente. «La proposta di un candidato del nostro partito - dice - è concreta, è stata fatta. Da qui a dire quale sarà il nome, però, ci corre. Faremo le nostre proposte e sentiremo con grande rispetto la parola degli alleati di coalizione».
 Ma un punto è fermo. Lo ribadisce il segretario provinciale Giorgio Spano. «L’Upc non intende passare dalle primarie - dice il coordinatore territoriale dell’Upc -. Pensiamo che si possa raggiungere un buon accordo sul nome del presidente da candidare, evitando di spaccare la coalizione in un momento in cui conta essere uniti al massimo».
 La candidatura dell’Upc ha preso consistenza anche perché l’Idv dovrebbe scegliere un proprio candidato in un’altra provincia, dopo la rinuncia (praticamente scontata) fatta dal parlamentare europeo Giommaria Uggias. Il quadro potrebbe ulteriormente evolversi a seconda delle scelte fatte dall’Udc e da Andrea Biancareddu, che ha in mano il pallino gallurese del partito di Pierferdinando Casini. Una candidatura di Satta potrebbe accelerare l’avvicinamento dell’Udc. E il Pd? Per ora ha visto la candidatura di Pierluigi Caria, consigliere regionale in attesa della soluzione della diatriba con Elio Corda. Proposta fatta dalla corrente minoritaria guidata da Antonio Perinu. Che si chiede perchè non debba essere il Pd a proporre il proprio candidato alla presidenza. Se non si arrivasse a un accordo, sarebbero davvero necessarie le primarie, che si svolgerebbero probabilmente il 18 aprile. Con un quadro, presumibilmente, molto disarticolato.

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