SPIRITISMO-MESSAGGI

ACCETTIAMO IL DOLORE

Accettiamo realmente il dolore quale condizione di Appoggio Celeste con cui la Divina Provvidenza arricchisce sempre il nostro cammino.

Tutta la natura, per essere d'aiuto alle espeerienze dell'uomo, lo nutre e lo sostiene soffrendo costanti lacerazioni.

Per trasformarsi in seme proficuo, muore il grano abbandonato nel terreno.

Per tramutarsi in farina, la spiga su umilia, asfissiata, sotto la maccina che la tritura.

Per farsi pane benedetto della mensa, la farina si sottopne alle alte temperature del forno.

Per innalzarsi a edificio, la pietra soffre le percosse del martello.

Per offrirsi in bellezza e splendore, la roccia grezza ubbidisce al cesello che la perfeziona.

Per rispondere alle necessità del conforto, il tronco si sottopone agli insulti dell'ascia.

Per contribuire al progresso, il metallo affronta le ingiurie del fuoco.

La responsabilità, nella fucina del carattere, è luce che esalta lo spirito assolvendone gli obblighi.

Non lamentarti mai dell'ostacolo e non maledire mai la sofferenza che per ventura ti colga.

Non temere il dolore nella scuola della vita e raccogli in silenzio le grazie che da esso si originano.

Non lasciarti ingannare dalle apparenze.

Quando ti trovi a usufruire di questa o quella promozione, catturato dalle circostanze del mondo, dalle imposizioni di coloro che ti attorniano o dalle convenzioni cui la vita ti condiziona, scegli la strada dell'abnegazione, in aiuto agli altri. Il Signore infatti ci ha insegnato, in spirito e verità, che soltanto a costo dello sforzo massimo per la vittoria del bene, dimenticando ogni egoismo, riusciremo a scalare la vetta della pace con il nostro continuo rinnovarci.

                                       COMMENTO

Ovviamente a nessuno piace soffrire. Tuttavia, noi, da bambini adulti, siamo spesso testardi e non accettiamo le lezioni che la vita ci porta. Non accettiamo la medicina amara che curerà le nostre malattie. Dio, da grande medico, conosce esattamente la medicina di cui abbiamo bisogno e credo che non ci sia persona che abbia mai riconosciuto che la sofferenza di anni fa era la migliore medicina che aveva ricevuto e che preveniva mali maggiori. La fede e la rassegnazione ci aiutano a riconoscere che la vita non è ciò che desideriamo e se davvero sapessimo cosa è meglio per noi, Dio certamente risponderebbe a tutte le nostre richieste.