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ATLANTIDE

Post n°66 pubblicato il 19 Novembre 2006 da salserovero
 


Con il nome di Atlantide si indica comunemente una leggendaria isola (o continente) che si trovava, secondo la maggior parte delle teorie al riguardo, nel mezzo dell'oceano Atlantico e sarebbe stata distrutta da un terremoto o da un maremoto in seguito alla caduta di un grosso meteorite tra i diecimila e i quindicimila anni fa.

immagine Il nome deriva da Atlante, il mitologico gigante che reggeva sulle sue spalle il mondo intero e che governava l'Oceano. Ne riferisce Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia.
Platone riporta una discussione avvenuta nel 421 a.C. ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia:
«Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve.»
Nel Timeo si racconta di come Solone, giunto in Egitto, fosse venuto a conoscenza da alcuni sacerdoti egizi di una antica battaglia avvenuta tra gli Atlantidei e gli antenati degli Ateniesi. Secondo i sacerdoti, Atlantide era una monarchia assai potente, con enormi mire espansionistiche. Situata geograficamente oltre le Colonne d'Ercole, politicamente controllava l'Africa fino all'Egitto e l'Europa fino all'Italia. Proprio nel periodo della guerra con gli Ateniesi, un immenso cataclisma fece sprofondare l'isola sotto l'Oceano, distruggendo per sempre la civiltà di Atlantide.
Nel dialogo successivo, il "Crizia", Platone descrive più nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, collocando il tutto novemila anni prima. È però stato da alcuni ipotizzato che il sacerdote di Sais, in Egitto, da cui venne tramandato il racconto, avesse parlato di "mesi" e solo la traduzione greca avrebbe accennato a 9000 "anni". Se così fosse l'intera vicenda dell'assalto atlantideo non verrebbe collocato nel 9399 a.C. (data preistorica improbabile) bensì intorno al 1149 a.C.; ossia quando in Egitto regnò Ramses III, riconosciuto oppositore di invasioni provenienti dal mare.
Secondo Platone il dio Poseidone si sarebbe innamorato di Clito, una fanciulla di Atlantide e "recinse la collina dove ella viveva, alternando tre zone di mare e di terra in cerchi concentrici di diversa ampiezza, due erano fatti di terra e tre d'acqua ...". Al centro della città vi era il tempio di Poseidone e Clito, lungo 250 metri ed alto in proporzione, rivestito di argento al di fuori e di oricalco all'interno, con al centro una statua d'oro di Poseidone sul suo cocchio di destrieri alati, che arrivava a toccare la volta del tempio. Poseidone e Clito ebbero 10 figli, il primo dei quali, Atlante, sarebbe divenuto in seguito il governatore dell'Impero, colui il quale si dice portasse sulle spalle il peso del mondo. Questa divenne una monarchia ricca e potente, e l'isola fu divisa in dieci zone, ognuna governata da un figlio di Poseidone e dai relativi discendenti. Inizialmente il loro era stato un governo saggio e giusto, ma la convivenza con i mortali li corruppe, a tal punto che Zeus fu costretto ad intervenire, inabissando l'isola.
Il racconto di Platone è sicuramente quello che ha reso così celebre il mito di Atlantide. Spesso non è risaputo però che miti con sorprendenti analogie sono rintracciabili nelle tradizioni culturali di ogni parte del globo. Il mito può essere accostato a quello dell'Età dell'Oro, termine che più che la civiltà starebbe ad indicare l'epoca in cui Atlantide fiorì. Si ricordano antichissime civiltà scomparse drasticamente con il nome di Lemuria e Mu, spesso identificate con la medesima civiltà. Negli archivi di un tempio in India, agli inizi del Novecento, venne rinvenuto un antico testo che raccontava di una civiltà antecedente a tutte le altre, estremamente evoluta sia dal punto di vista tecnologico sia da quello spirituale ed estesa su tutto il pianeta, che scomparve per cause catastrofiche. Più in specifico la tradizione tibetana riporta i nomi di civiltà mistiche quali Shambala e Shangri-la. Testi simili furono ritrovati in archivi delle civiltà precolombiane del Centro America e persino sull'Isola di Pasqua. É sorprendente notare come proprio quest'isola rappresenti un tassello importantissimo nella ricomposizione della storia dimenticata di Atlantide: all'arrivo dei primi esploratori europei che diedero all'isola il nome che tuttoggi conserva, il sovrano dei popoli che vi abitavano fece dichiarazioni alquanto oscure. Raccontò che il suo popolo era costituito dai discendenti di un'antichissima civiltà, evoluta e fiorente, distrutta da eventi catastrofici.



La Città (Poseidìa) era articolata su una serie di cerchi concentrici emergenti dalle acque. Notare come l’altitudine dei vari livelli aumenti, a mano a mano che si procede verso il centro.
La parte centrale è quella della cittadella. Aveva un diametro di circa due chilometri e mezzo.(vd fig. in basso)


immagineLa civiltà atlantidea poteva contare tra gli altri di mezzi tecnologici all'avanguardia come Navi veloci a propulsione magnetica e di Aerei : vd. fig in basso.


immagineQuesto era l’ingresso del porto principale e, contemporaneamente, un punto di atterraggio per i velivoli. Le navi passavano sotto le due figure in primo piano, mentre le macchine volanti atterravano sui dischi sulla sommità delle gigantesche statue.

Dopo la sua distruzione avvenuta all'improvviso sono state trovate tracce atlantidee in varie parti del mondo: in Egitto ove i locali impararono l'arte di costruire Piramidi e l'astronomia, nelle Americhe (Messico e Peru') dove le popolazioni native (Maya e Incas) parlano di essere discendenti di Aztlan (ex codex chimalpopoca) da cui impararono anch'essi tecnologie avanzatissime e culti religiosi simili a quelli egizi.
Si puo' quindi pensare che i sopravvissuti al cataclisma atlantideo si fossero rifugiati chi in America, chi in Africa, chi al Nord Europa...dando vita ad altre fiorenti civiltà.
Si ipotizza che Atlantide fosse una civiltà altamente evoluta dal punto di vista quindi tecnologico e religioso ma scarsamente da quello spirituale e con un pessimo rapporto con la Natura: un po' come la nostra civiltà attuale???
Noi tutti potremmo essere discendenti di Atlantide o suoi abitanti in una vita passata, così ci dice il leggendario profeta e veggente E.Cayce, ma lo tratterò nel prossimo post!!!

 
 
 
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