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A Mauro Hotel Gioiella Rimini sud
Caro Mauro, grazie a Gilberto Villa dell’hotel Aurea, ho avuto modo di leggere la tua e-mail agli albergatori di riminidamare riguardante l’ipotesi di 4.000 mq. aggiuntivi di commerciale sul nostro territorio. Anche se non sono più attivo, mi ritengo tuttora parte della famiglia degli albergatori, condividendone le posizioni e le rivendicazioni. Mi permetto allora di presentare alcune considerazioni sul tema, e sono le stesse considerazioni che da circa tre anni hanno motivato il nostro impegno come Associazione “Miramare Wiva” di cui anche Gilberto e Daniele Cipriani fanno parte. 1) E’ da tutti ormai condiviso il concetto che il rilancio economico di questa parte, come del resto dell’intera città passa dalla destagionalizzazione della attività lavorativa. Con tre mesi di sola stagione balneare nessun operatore economico può avere prospettive, né i negozi, né gli alberghi, né i bar-ristoranti. La stessa qualità della vita non può che deteriorarsi, in un contesto privo di investimenti e di sana economia, lasciando sempre più spazio a presenze che ambiscano solo a celarsi o a lavare valuta sporca. 2) Oltre al balneare che certamente rimarrà la nostra risorsa principale, il segmento turistico che dovrebbe sostenere la nostra economia è quello del benessere, una vocazione per noi auspicata anche dall’Amm/ne. Il fieristico a nord ci è precluso per problemi di viabilità, il congressuale al centro deve favorire fondamentalmente i grandi alberghi di Marina Centro, il Fitness ed il Benessere potrebbe essere la terza gamba dello sviluppo cittadino ed investire il nostro territorio dalla Città del Benessere fino al progetto della colonia Enel. 3) La realizzazione della Città del Benessere, che abbiamo seguito nel suo sviluppo fin dall’inizio, segna il passo per le note problematiche economiche che hanno investito il Paese ma deve nelle intenzioni dei realizzatori, di cui l’accordo di programma con gli amministratori è garante, produrre un investimento di 50 milioni di euro e generare a regime 50.000 presenze/anno con capacità di spesa medio-alta e, cosa che più ci preme, destagionalizzate, distribuite cioè su un arco temporale di 12 mesi. E’ previsto un hotel con 82 suites per coloro che sfrutteranno i servizi medicali più propriamente detti, ma le restanti presenze devono alloggiare negli alberghi della zona sud di Rimini. Il progetto prevederebbe (ancora è d’obbligo il condizionale) il cosiddetto “mare d’inverno”, una vasca riscaldata di acqua di mare con moto ondoso, una sala polivalente di 600/800 posti ed in prospettiva un parco pubblico per sviluppare le attività legate al fitness. 4) E’ chiaro che una prospettiva del genere può avviare una nuova stagione di fiducia, di rinnovamento, di rilancio economico. Si pretende però da parte nostra di attrezzarci, di renderci attraenti per questo possibile nuovo flusso turistico. L’alternativa è che questo nuovo target di turisti si rivolga verso sud, verso Riccione che con Futurismo rappresenterà senz’altro un polo di attrazione nell’area Marano: con il rischio del doppio scorno di aver sacrificato l’ultima parte verde e pregiata del nostro territorio senza averne benefici diretti. 5) E’ chiara quindi la nostra attenzione verso la riqualificazione del lungomare Spadazzi, il primo invito di un processo che si vada a collegare alla Murri e che favorisca la frequentazione dell’area sud di Rimini di quei nuovi clienti. Una nostra prima idea progettuale, firmata dall’Arch. Pozzi, prevedeva collegamento pedonale con la città del benessere con nuovi arredi urbani in superficie, parcheggi interrati in numero di 450 e coinvolgimento del piano spiaggia. L’esperienza di Riccione ha vanificato questo iter per l’alto costo unitario dei posti auto che avrebbero dovuto finanziare l’intera opera, in mancanza di risorse comunali. L’interessamento dell’amm/ne ha evoluto l’idea presentando, per opera dello studio Crea e dell’Arch. Albini, una nuova proposta che è considerata fattuale e che prevede un lungomare che presenti funzioni commerciali per 1.500 mq. per conservare appeal anche nei periodi meno frequentati, un numero ridotto di stalli e, come tu hai rilevato, una partecipazione, per rendere l’operazione commercialmente ok, dell’area mercatale con un bel intervento che andrebbe comunque a rinvigorire un’area depressa e concorrerebbe anch’essa con l’apporto di 400 posti auto a copertura fotovoltaica far gravitare verso di noi il nuovo flusso turistico.Tu lamenti un ulteriore centro commerciale, ma un’ipotesi di spostare là l’attuale Coop di fronte alla chiesa ci parrebbe un’ottima idea. 6) Un altro aspetto positivo dell’operazione sarebbe l’ovviamente necessario spostamento del mercato ambulante. Una tara che da troppo tempo per un impegno di mezza giornata alla settimana impedisce un utilizzo utile e continuativo per la comunità. Non entro nel merito di dove andrebbe spostato; personalmente condivido tutte le perplessità che tu manifesti, ma in questa fase la cosa importante è avere una visione globale della situazione e concordare sulle prospettive generali. Ricordo che a Riccione l’analoga operazione riqualificazione lungomari dovrebbe far rivalutare di tre volte il valore degli immobili. E questo potrebbe valere per tutti gli esercizi commerciali ridestando l’interesse di gestori capaci e garantendo attività di nuovo remunerative. 7) Un sogno che mai manchiamo di mettere in evidenza è la definizione di un’area marina tra il pontile che verrà realizzato fronte a Rimini Terme e la nostra zona, delimitata e resa sicura da galleggianti esterni, in cui sviluppare tutta una serie di attività sportive legate all’acqua rivolte a target specifici di turisti richiamati dai loro interessi sportivi anche in periodi fuori stagione. Penso alla vela, al nuoto pinnato, al canoyng e ad altri più conosciuti. Un’originalità che rientrerebbe a pieno titolo nel concetto di benessere/tempo libero e concorrerebbe anch’essa a far gravitare verso di noi il flusso turistico. 8) Un’ultima osservazione riguarda le caratteristiche del nostro territorio, che dovremmo aver sempre presenti al di là degli abituali lamenti per il degrado attuale, peraltro comune a tante altre zone. Siamo a metà strada tra Rimini e Riccione, godiamo senza dubbio del tratto di spiaggia più ampio e bello dell’intera costa, l’aeroporto internazionale è raggiungibile a piedi, la stazione ferroviaria ristrutturata potrebbe collegarci oltre, che alla Fiera, con tutte le grandi città del nord, un parco come Fiabilandia a ridosso non l’ha nessuno. Se riuscissimo a riproporre quella splendida balconata rappresentata dal lungomare, il nostro territorio vanterebbe una nuova cartolina davvero attraente. Mi auguro, nell’interesse comune, che tutte le categorie economiche nonché i privati cittadini si convincano che non è più tempo per difese particolari e che insieme si remi per un nuovo respiro economico e di benessere ponendo tutti (questo sì, senza deleghe di nessun tipo) la massima attenzione che gli impegni da chiunque presi vengano realizzati e non mistificati a vantaggio personale.
Maurizio Berlini “Associazione Miramare Wiva” 9 marzo 2010
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