ÐEINAUTI

Uh! La limerenza…che bello che tu l’abbia chiamata in causa. Non è comune citarla. Per qualcuno questa parola languida, liquida e a tratti acerbamente aspra, è implicita nell’andamento dell’innamoramento, una condizione dell’idealismo stesso implicito nella fase romantica dell’amore iniziale; mentre per altri è solo la connotazione più ossessiva, quasi simbiotica e patologica dell’infatuazione. In sostanza, per qualcuno è una “degenerazione” dell’innamoramento e distantissima da tutto ciò che si possa considerare amore nel significato più puro del termine, per altri il suo obbligatorio effetto collaterale. Ma a ben vedere, anche l’innamoramento più “sano”, in un certo senso, è tanto lontano dall’amore. Ed è comunque mania. Seppure divina…Quindi si potrebbe aprire un portale sulla vastità di queste sfumature (lo facciamo?) ma, restando, per ora al tuo post potremmo dire che c’è chi cammina (si affeziona e nutre un bene radicato) e chi corre (l’amore o l’innamoramento?) e chi monterà a cavallo scegliendo di fare dei suoi sogni (e delle proprie abilità e talenti) l’uso che preferirà…se ne farà travolgere compiendo un salto oltre ogni staccionata per spiccare il volo su Pegaso o li travolgerà e disarcionerà volontariamente? O, ancora, involontariamente, come effetto collaterale? (amore? innamoramento? limerenza?) Immagine onirica, soffusa, romantica, ideale, inquietante, delirante, allucinata ed estraniante…guarda caso, tutto insieme…Ottima scelta…E la domanda rimane aperta ;-)