ÐEINAUTI
Solo in quanto gli uomini riescono ad offrire ebbrezza agli Dèi possono pretendere di attrarli sulla terra
.
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L o s o c h e n o n s a i d o v e a n d r ò
"Tu non ricordi la casa di questa mia sera.
Ed io non so chi va e chi resta".
Da La casa dei doganieri di Montale.
E ti devi raccapezzare tra le righe a cogliere il senso, la dogana che è il fermo immagine dell'essenza tua, con chi si è e con chi si sta andando e chi forse ci sta lasciando.
O chi si ritrova una prima ed ultima volta. E non scompare mai.
Dilettando di versi che sono sassi nello stagno [Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco Perduto in mezzo a un polveroso prato].
Allora io so che sai dove andrò perchè percepisci la chiusa della sera e forse anche il Numinoso
20/06/2017 20:11
.- Il Numinoso
100 anni fa l'epressione "Il totalmente Altro" veniva coniata dallo storico delle religioni Rudolf Otto nell'opera Das Heilige [...] "Il sacro.
L'irrazionale nella idea del divino e la sua relazione al razionale", per descrivere il "numinoso" come qualcosa di radicalmente e totalmente diverso da ciò che è umano o anche cosmico.
Tale espressione è poi riverberata in campo misterico.Nei tre gradi di iniziazione wicca è il terzo,l 'unione del maschile e feminile e della trascendenza dell'ego e comunione con il numinoso.«Il Misteryum mysterium tremendum e fascinans incompreso inesplicato nozione ricavata dall'ambito del naturale, senza che effettivamente attinga la realtà;ciò che è al di là della sfera usuale, del comprensibile, del familiare, e per questo "nascosto", sacro, assolutamente fuori dall'ordinario, magico, arcano, irreale.
Pizie assorte nel fumo di un gran falò di pigne, Numinose fantasime non irreali, tangibilitoccate mai, io ne ho vedute più volte ma...
Eppure
se una divinità, anche d’infimo grado,
mi ha sfiorato
quel brivido m’ha detto tutto e intanto
l’agnizione mancava e il non essente
essere dileguava.
...
Dicono
che di terrestri divinità tra noi
se ne incontrano sempre meno.
Molte persone dubitano
della loro esistenza su questa terra.
Dicono
che in questo mondo o sopra ce n’è una sola o nessuna;
credono
che i savi antichi fossero tutti pazzi,
schiavi di sortilegi se opinavano
che qualche nume in incognito
li visitasse.
Io dico
che immortali invisibili
agli altri e forse inconsci
del loro privilegio,
deità in fustagno e tascapane,
sacerdotesse in gabardine e sandali,
pizie assorte nel fumo di un gran falò di pigne,
numinose fantasime non irreali, tangibili,
toccate mai,
io ne ho vedute più volte
ma era troppo tardi se tentavo
di smascherarle.
Dicono
che gli dei non discendono quaggiù,
che il creatore non cala col paracadute,
che il fondatore non fonda perchè nessuno
l’ha mai fondato o fonduto
e noi siamo solo disguidi
del suo nullificante magistero;
Eppure
se una divinità, anche d’infimo grado,
mi ha sfiorato
quel brivido m’ha detto tutto e intanto
l’agnizione mancava e il non essente
essere dileguava.
(E. Montale, Satura II)
Buona chiusa
mIS^
ps:ci sono dei blogger su libero proprio brutti e questo non è il mio sermone di fine d'anno hihi
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