ÐEINAUTI

Buongiorno. Il "rumore", che sia bianco o di altro colore, che provenga dal mare o dal condomino sovrastante l'appartamento di casa, è sempre molesto. Preferisco il dolce "suono", l'armonia, che può derivare anche dalla melodia di una semplice voce. Anche inconscia, quando si va col pensiero ai lontani sussurri, le parole soavi, come i boccioli delle rose (adesso i frequentatori del blog diranno: basta così!).Ma anche alle poesie di autori che le hanno scritte col cuore e la mente (...e il naufragar m'è dolce in questo mare; oppure "ognuno sta solo sul cuore della terra, trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera").Ma la domanda problematica è certamente quella di cogliere se "c'è un solo momento di verità nell'attimo". La frase abbina la verità al tempo. Va oltre i canoni dello spazio-tempo e pre-tende di mettere in relazione il tempo (frazionato in un momento) con la verità, che è un assoluto. Ebbene, si potrebbe senz'altro credere che nel momento vi sia anche un frammento di verità, ma preferirei pensare che come assoluto non sia frazionabile e che il "momento" sia soltanto collegato alla vita e alla ricerca, anche della verità. Così il "momento" è collegato a un frammento, una frazione, della via, del percorso da fare per andare verso la verità, che può essere anche un percorso interiore (quindi all'interno di se stessi).Rimane, poi e comunque irrisolto il problema esistenziale del "quid est veritas?". E ora, auguro un Buon inizio settimana, anche se l'ho un po' appesantito, ma me ne scuso.