ÐEINAUTI

Ancora oggi, in alcune realtà del sud, si usa fare il "corredo" di dodici. Anche i regali per il matrimonio, come piatti et similia, sono di dodici pezzi. Certamente rituali ancestrali, e tu ben li chiarisci con il riferimento ai segni zodiacali, alla geometria sacra, ecc. Ma siamo ancora sicuri che oggi, con la scoperta della meccanica quantistica, il "dodici" contenga in sé qualcosa di "magico" ? oppure questa convinzione sia da ritenersi del tutto superata ? Io credo che abbia in sé l'esigenza dell'uomo di avere intorno a sé un perimetro certo, giacchè l'indeterminato, l'illimitato, genera angoscia. E così si semplificano i processi vitali, naturali, collegandoli a manifestazioni sensibili (tipo i mesi dell'anno) o ad accadimenti religiosi (i dodici apostoli). L'algebra e la geometria erano per Pitagora il principio di ogni cosa, e ancora oggi alcuni credono che sia la matematica e la geometria a regolamentare l'intero universo. E così si creò anche il conflitto tra Bohr e Einstein quando quest'ultimo affermò che Dio non gioca a dadi e l'altro gli rispose: che ne sai tu di cosa sceglie Dio. Ad ogni buon conto, credo che l'importante per ognuno sia convincersi, per sè stesso, del significato e valenza di simboli e segni, senza tuttavia farne mai dei totem perchè nulla è più incerto del certo umano.