ÐEINAUTI
Solo in quanto gli uomini riescono ad offrire ebbrezza agli Dèi possono pretendere di attrarli sulla terra
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Ancora non mi capacito come sia finita là. In quella Sparta che non ha lasciato all'umanità né scienziati, né artisti, né poeti - solo una guerra per Elena. L'inflessibile ossessionata unicamente dalla difesa e l'apparenza. Trascurando la coltivazione della mente, della cultura e dell'arte, in defintiva il potenziale umano.
Fuor di dubbio, una discussione interessante quanto insidiosa, incautamente affrontata, dimenticando quel centrismo umano, che proprio della mediocre moderazione fa la sua felicità.
È l'aspetto che conta per gli Spartani, la conformità e il metodo soppressivo. Proprietari del futuro - Il terrore di Sparta era il deforme e pensando bene all'etnia lo gettavano dalla rupe Tarpea.
Sparta, un sito presidiato, in difesa dell'enunciato e della forma (mostrami il volto), dell'apparenza (non prender per la coda); il metodo: quale divieto legittimo può essere mai imposto a una riflessione, e quale volto è obbligo presentare qui nel mondo degli Avatar - e i chiasmi di aria fritta che spandono i mononeuroni con tutto il loro disagio. Di altre sfide che per 'miraggio spartano' saranno sembrate intelligenti pensando di realizzare, contro un'immagine di intelligenza artificiale, un epico duello, per età, colore, e capigliatura. Contro l'occhio, che vuol vedere.
Sovviene l'inganno di Odisseo, astuto nessuno. Meglio, quei sentori di ipocrisia, simulazione del ben fare: Nessuno vuole intrusi o pecore nere, ancor meno in Sparta.
A loro non serve riflettere e creare. Serve solo apparire, e conformarsi. Ma dar di Sparta a un sito di anonime figure è persino fin troppo onorevole, si tratta in fondo di un gregge di belanti con l'ambizione di esser fuori dal coro: pecore e colori, e il pastore pronto a venir fuori con lo stucchevole, qui, nel mio recinto, posso fare come mi pare.
Quella stupidità umana contro cui gli dei stessi combattono invano
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C'era un secondo Cavaliere
del seme di Terra
di un declivio incantato
dove i Regni guardavano tutti
il grande Lago - l'infinito mistero della conoscenza.
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