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Biografia di Patty Pravo

Post n°14 pubblicato il 20 Aprile 2007 da nicunica

Patty Pravo(nome d'arte di Nicoletta Strambelli) è nata Venezia nel 1948. A cinque anni frequenta i corsi di pianoforte e danza del Teatro la Fenice di Venezia. A dieci entra al Conservatorio Benedetto Marcello. Più tardi si iscrive al corso di direzione d'orchestra, ma a un tratto interrompe gli studi e parte per Londra, dove rimane qualche mese. Al suo ritorno in Italia, si trasferisce a Roma, dove l'adolescente Nicoletta si trasforma in ambasciatrice della moda hippy. Frequenta il più noto locale della capitale, il Piper, e attira l'attenzione di importanti registi cinematografici (Fellini e Antonioni, tra gli altri) e di Alberico Crocetta, proprietario del Piper, che decide di farla cantare. Comincia ad esibirsi sulla pedana luminosa e canta rhythm'n'blues, diventando un idolo locale: il personaggio che incarna la voglia di cambiare e di vivere intensamente dei giovani di quegli anni. Nel 1966 sotto lo pseudonimo di Patty Pravo incide il primo 45 giri per la ARC (RCA Italiana): "Ragazzo triste", cover di una canzone di Sonny Bono. Con questo brano partecipa a "Scala Reale", la trasmissione Tv abbinata alla lotteria di capodanno. Viene subito riconosciuta dai coetanei come un simbolo di ribellione e il disco entra nelle classifiche all'ottavo posto. Ma la ragazza del Piper cresce rapidamente. Un paio di successi soltanto ("Qui e là", con cui partecipa al Cantagiro del 1967, e "Se perdo te"), e già si è trasformata radicalmente: adesso è un'interprete di classe e una donna elegante e sofisticata. Il trionfo discografico non può tardare. Nella primavera del 1968 infatti con "La bambola" raggiunge il primo posto in hit parade. Esce il primo sospirato album, dove include anche hit internazionali come "Yesterday", "Old Man River" e "River Deep Mountain High". E' in grande forma e, a Canzonissima edizione 1968, arriva al quinto posto con "Tripoli 1969" di Conte. Nel 1969 la RAI le dedica uno special. Nello stesso anno trionfa al Festivalbar, dove presenta "Il paradiso" di Mogol-Battisti, mentre in autunno è di nuovo a Canzonissima, con "Rain" di José Feliciano, tradotta in "Nel giardino dell'amore". Nel 1970, partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo. Con Little Tony presenta "La spada nel cuore", e riceve il premio della critica. La canzone è un ennesimo grande successo, ma segna anche l'inizio di un cambiamento a 180 gradi: le sue esigenze artistiche si fanno raffinatissime (incide "Per te" di Battisti, "Non andare via", traduzione di "Me ne quitte pas" di Brel, e "Tutt'al più"). Anche se il fenomeno Patty Pravo "rende", si fa più complicata la sua gestione artistica. Nel 1971 lascia la RCA per la Phonogram, con cui registra il singolo "Love Story" e l'album "Di vero in fondo" (col brano di Paoli che dà il titolo al disco, "E tornò la primavera" di Guccini, "Emozioni" di Battisti, "Samba preludio" di Vinicius De Moraes e "Le foglie morte"). Seguono altri due album che non ottengono però il successo sperato, anche se contengono alcuni piccoli gioielli come "Col tempo" di Leo Ferré, "A modo mio" (traduzione di "My Way") e "Poema degli occhi" di De Moraes. Delusa, torna di nuovo alla RCA, e al grande successo con l'album "Pazza idea" (che contiene anche "Poesia" di Riccardo Cocciante e "I giardini di Kensington", cover di "Walk On The Wild Side" di Lou Reed). E' di nuovo in cima alle classifiche. Stessa sorte è riservata al disco seguente, "Mai una signora", con arrangiamenti di Bacalov. Nei due anni successivi, pubblica "Incontro" e "Tanto", album di grande produzione inciso a Londra e arrangiato da Vangelis. E' di nuovo rottura con la RCA: firma con la Ricordi e si butta nella sperimentazione funky e nella musica new wave. Il risultato è "Patty Pravo", un album troppo sperimentale per essere recepito dalle masse. Seguono due anni di silenzio discografico, interrotti solo da provocazioni su giornali scandalistici e dai servizi di nudo su "Playboy". Nel 1978, è di nuovo alla RCA, e presenta alla rassegna di St. Vincent "Pensiero stupendo" di Ivano Fossati. E' di nuovo in hit parade e pubblica l'album "Miss Italia". Partecipa nello stesso periodo al varietà di Enzo Trapani "Stryx", una delle più singolari trasmissioni Tv dell'epoca. Si riapre un altro capitolo tormentato. Incide in Germania "Munich Album", ma il tiepido risultato la delude profondamente. Si trasferisce allora negli Stati Uniti e ritorna dopo tre anni per pubblicare "Cerchi", un album scritto con Paul Martinez. Ma anche questo si rivelerà un flop di vendite. Sono anni tormentati e difficili. Nel 1984 firma un contratto con la CGD e torna a Sanremo con la canzone "Per una bambola". Questa volta il pubblico sembra riscoprire il personaggio e la critica premia Patty Pravo ancora una volta. Ancora per la CGD incide "Occulte persuasioni", ma i risultati non sono troppo brillanti. Si trasferisce di nuovo: firma con la Virgin e si ripresenta al Festival di Sanremo con "Pigramente signora", ma è un'altra esperienza deludente, e un altro contratto discografico che salta. Nel 1990 si rifiuta di cantare al Festival di Sanremo "Donna con te" (interpretata poi da Anna Oxa), e si moltiplicano difficoltà discografiche, amarezze e incomprensioni. Il resto è storia recentissima. Solo nel 1997, dopo diversi tentativi di riemergere, ottiene un risultato esplosivo proprio al Festival di Sanremo, grazie alla splendida interpretazione della canzone "Dimmi che non vuoi morire", firmata da Vasco Rossi, e all'album "Notte, guai e libertà", che riconquista un pubblico che non l'aveva mai davvero dimenticata.
Dopo un'ulteriore collaborazione con Vasco Rossi nell'album "Una donna da sognare", nel 2002 torna a Sanremo con "L'immenso" e un nuovo album: "Radio station".
La sua musica approda anche al cinema: due suoi brani diventano colonne sonore per un film di Roberto Faenza e per una pellicola di cui lei stessa è protagonista.
Alla fine di marzo 2004 esce l'album "Nic-Unic" ("Nic" come Nicoletta e "Unic" come unica). Dieci brani, di cui nove inediti e una cover di "Love Letters" che testimoniano la capacità di rinnovamento e l'attenzione verso le nuove tendenze musicali di un'artista da sempre all'avanguardia.

 
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