Gente in gamba,gente valida ,orgogliosa ,rispettosa,accogliente, che faceva dell’onore ,il vero onore,il principale valore della comunità,dava rispetto ma esigeva rispetto,adesso non esistono più! I siciliani di oggi hanno dimenticato tutto: le origini,il senso del rispetto,le vessazioni subite, gli inganni subiti , i torti ricevuti a cominciare da Garibaldi che li ha fatti sperare e poi umiliati e consegnati ai Savoia. Quando si parlava di Siciliani si pensava a gente scaltra, furba. coraggiosa, laboriosa,piena di inventiva che non si farebbe mai fatta pestare i piedi,oggi dei siciliani di ieri restano solo delle persone sottomesse,incapaci di pensare al proprio futuro,incapaci di sognare,incapaci di lottare,di riscattarsi,di farsi valere,di far valere i propri diritti,di pretendere rispetto e di di riavere cio’ che appartiene loro. I politici siciliani hanno svenduto se stessi e la Sicilia tutta,hanno permesso di non rispettare lo Statuto Siciliano e di fare dello Statuto speciale carta straccia.Oggi si lamentano ,imprecano contro il governo ladro,il caro-prezzi,la crisi,la spazzatura, il marcio ed il marciume delle amministrazioni statali,regionali e locali ma intanto” tutti” stiamo ad aspettare ed ancora una volta stiamo supini IL PRESIDENTE M.N.C. Angelo Sciascia |
Codice Etico Le disposizioni del presente Codice Etico si applicano, senza alcuna eccezione, a tutti gli Associati, agli amministratori, ai collaboratori, a qualunque livello, e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti o relazioni con il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale e operano per perseguirne gli obiettivi.Pertanto tutti hanno l’obbligo di conoscere le norme e di astenersi da comportamenti contrari alle stesse.
PRINCIPI ETICI E DI COMPORTAMENTO
2) Onestà e correttezza 3) Imparzialità Il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale, in tutte le decisioni che influiscono sulle relazioni con gli Associati, si impegna ad evitare ogni discriminazione in base all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche e alle credenze religiose. 4) Principio di lealtà e fedeltà Il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale mantiene un rapporto di fiducia e di fedeltà reciproca con ciascuno degli Associati. Tutti gli Associati devono considerare il rispetto delle norme del Codice Etico come parte essenziale dei loro doveri nei confronti del Movimento. 5) Doveri e responsabilità Le relazioni tra gli Associati devono svolgersi secondo i principi di civile convivenza, trasparenza, fiducia e integrità, nel rispetto reciproco e garantendo la tutela dei diritti e delle libertà delle persone. 6) Trasparenza e completezza delle informazioni Il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale si impegna ad informare in modo chiaro e trasparente tutti gli Associati relativamente alla propria situazione ed al proprio andamento in relazione al rapporto instaurato con gli stessi, senza favorire alcun gruppo di interesse o singolo individuo. 7) Informazioni riservate e tutela della privacy Il trattamento al quale saranno sottoposti i dati raccolti nelle banche dati e negli archivi cartacei, sarà diretto esclusivamente all’espletamento da parte del Movimento delle finalità attinenti all’esercizio della propria attività. I Destinatari sono tenuti a tutelare la riservatezza di tali dati e ad adoperarsi affinché siano osservati tutti gli adempimenti previsti dalla normativa in materia di privacy (D.Lgs. 196 del 30/06/2003).
8) Organi di informazione I rapporti tra il Movimento Nazionale Cristiano-Liberale ed i mass-media sono espressamente designate dall’ Organo Direttivo e devono essere svolte in coerenza con la politica di comunicazione definita dallo stesso. Gli Associati nel fornire informazioni ai rappresentanti dei mass-media dovranno perciò attenersi alle norme fornite dall’Organo Direttivo (Presidente, Vice Presidente, Coordinatore Regione di appartenenza). La partecipazione, in nome del Movimento o in rappresentanza dello stesso, a convegni e/o manifestazioni di qualsiasi tipo, deve essere regolarmente autorizzata ed ufficializzata per iscritto dall’Organo Direttivo. Le violazioni delle disposizioni del Codice Etico costituiscono lesione del rapporto fiduciario con il Movimento stesso.
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Dinanzi ad una delle crisi più profonde del nostro tempo, ci siamo costituiti in Movimento per rispondere, con grande senso di responsabilità, alla sfida che una società profondamente lacerata e malgovernata pone a quelle persone che cercano una via nuova per rimuovere le barriere che si oppongono al diritto di cittadinanza, di partecipazione e di piena realizzazione di ogni uomo. Di contro, mentre crescono le diseguaglianze economiche e sociali, l’incertezza per il lavoro, la preoccupazione di un futuro senza prospettive per i giovani, la politica dei partiti reagisce chiudendosi in comportamenti autoreferenziali e sempre più lontana dai bisogni reali della “persona” nella sua interezza. La politica attuale è l’espressione principale dell’energia del potere: l’importante è vincere. Questa tesi, per alcuni, diventa poi: vincere con ogni mezzo, anche a costo di svendere ogni principio morale ed etico. Una delle cose più difficili da realizzare è il fare politica rimanendo integri ed onesti. Negli ultimi anni al termine Politica si sono aggiunti aggettivi come: Clientelare, familistica, personale, appellativi che hanno evidenziato la crisi profonda che ha investito l’arte più antica e più nobile che si richiama al Governo di una nazione e alla risoluzione dei suoi bisogni. Così oggi la Politica ha smarrito la sua antica vocazione in favore di un’eccessiva spettacolarizzazione che accompagna gli eventi. Tutto è lecito persino lo sfacciato camaleontismo e trasformismo che accompagna l’azione politica. Oggi c’e’ la necessità di avere una Politica fatta di ideali, di valori, di impegno costante, di rispetto, di partecipazione, una politica civile, cioè attenta alle evoluzioni della Società, oltre che a se stessa; una Politica democratica, volta a rappresentare sempre gli interessi dei cittadini, facendoli partecipare alle decisioni che vengono assunte; una Politica comunicativa, capace di farsi comprendere, di farsi ascoltare ed ascoltare. Una Politica aperta al dialogo, coraggiosa, moderna e libera, ove ci sia spazio e rispetto per le ragioni degli altri, ma che sappia decidere, una politica attenta ai problemi di ogni giorno, alle questioni con cui noi tutti ci imbattiamo nell’arco della nostra vita e della nostra attività di cittadini, o di cittadini impegnati nelle Istituzioni. Quello che serve, è un progetto di formazione rivolto soprattutto ai giovani,che permetta di elevare il livello di cultura, di sensibilità, di preparazione e di comunicazione politica di quanti, dentro o fuori le istituzioni o nel sociale, mostrano di avere quel talento che rappresenta la qualità fondamentale per chi intende esercitare attività politica ai diversi livelli territoriali. Una buona Politica non può prescindere dalla morale che non è riferita solo al rubare, obbligo assoluto da rispettare per il politico, ma la buona politica non può nemmeno prescindere da un’etica dei comportamenti. Non esiste una morale pubblica ed una morale privata. Privato e pubblico sono le facce di una stessa medaglia. Se la politica continuerà’ a prescindere dall’etica, l'inevitabile conseguenza sarà il fatto che essa rimarrà sempre una pura espressione di potere. Infatti oggi ciò che più manca alla Politica italiana è la dimensione ETICA. Quell' etica che ha come obiettivo il soddisfacimento dei bisogni di tutti i cittadini,permettendo a tutti una vita dignitosa, eliminando privilegi, garantendone, nella diversità, l’uguaglianza. Oggi la politica come polis-èthikòs o gestione etica della società deve imporsi un compito ben preciso, quello di portare all'interno della vita sociale i diritti individuali e collettivi,cioè deve darsi un’Anima. Vogliamo che si sostituisca il punto di vista soggettivo,cioe’ quello della individualità, con uno che vada oltre il personalismo. È l'Etica il punto d'equilibrio che permette alla politica di essere una creatrice di Armonia, finalizzata al miglioramento dei rapporti umani. Non reagire significa soccombere. Bisogna reagire però con intelligenza, solo con la forza delle argomentazioni, dei fatti. Non vogliamo un’Italia prigioniera delle lobbies, della burocrazia, della partitocrazia, delle clientele, del bisogno, delle paure, della criminalità organizzata e dei linguaggi incomprensibili. Vogliamo un’Italia protagonista in Europa. Un’Italia capace di affermare, con forza, la propria identità e le proprie necessità nei confronti degli altri Paesi, un’Italia che non tema le autonomie territoriali, anzi, le valorizzi e le promuova. Ma per potere attuare ciò, l’Italia deve imparare a programmare i tempi ed i modi di uno sviluppo, che non può che essere coeso e ben distribuito nel territorio, al nord come al sud. Quindi tutti, nessuno escluso, hanno il diritto e il dovere di impegnarsi in campo politico. Naturalmente, ognuno lo farà con modalità diverse, secondo la sua situazione e le sue attitudini; ma nessuno può rimanere estraneo a questo importante compito. Se vogliamo illuminare il nostro secolo con un sole diverso, occorre tornare: 1. ad un impegno politico che coinvolga tutti, perché la polis è di tutti; 2. ad una politica che si rivesta di attenzione e non di egoismo; 3. ad una politica che sappia superare la quotidianità per creare grandi prospettive di un futuro più bello e giusto per tutti. Vogliamo una Società meno bigotta, meno attenta “ all’erba del vicino”, piuttosto che alla propria, meno protesa verso la ricerca di favori e più incline a rivendicare i diritti, a fronte di precisi doveri. Vogliamo una Società che non lasci la politica ai politicanti ma partecipi ai processi e si batta per poterlo fare, una Società pensante e parlante, non solo mormorante e, talvolta, maldicente. Vogliamo una Società fondata sul merito e non sulle parentele, sulle amicizie o sulle conoscenze, che da sempre lasciano fuori i migliori a favore dei più protetti, degli appartenenti ai clan o ai clubs anche se peggiori. Grande esempio della Politica Italiana fu Giorgio La Pira,detto anche il “Sindaco Santo”. Per La Pira l’impegno di un politico era quello di dare dignità ad ogni persona, a partire dai più deboli e dai più poveri. Tra i tanti interventi da Sindaco della città di Firenze, ne spicca uno in particolar modo: fu quando avendo ordinato la requisizione di alcuni immobili, basandosi su una legge del 1865 che dà la facoltà al Sindaco di requisire alloggi in presenza di gravi motivi sanitari o di ordine pubblico,davanti al Consiglio comunale tenne un accorato discorso in difesa del suo operato: « Ebbene, signori Consiglieri, io ve lo dichiaro con fermezza fraterna ma decisa: voi avete nei miei confronti un solo diritto: quello di negarmi la fiducia! Ma non avete il diritto di dirmi: signor Sindaco non si interessi delle creature senza lavoro, senza casa, senza assistenza. È il mio dovere fondamentale questo: dovere che non ammette discriminazioni e che mi deriva dalla mia posizione di capo della città e dalla mia coscienza. Se c'è uno che soffre io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi con tutti gli accorgimenti che l'amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita. “La speranza ha due bellissimi figli: “Lo Sdegno ed il Coraggio”. Lo Sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”. |
Inviato da: vicepresidente.mnc
il 03/12/2010 alle 10:52