ROMA - Alcuni passi dell'intervento di Antonio Cassano, attaccante del Real Madrid, a Teleroma 56, nella trasmissione "Il processo dei tifosi". L'ex giallorosso parla tra passato e futuro, non nascondendo la voglia di tornare a Roma.
LA ROMA - "Credo nei sogni e il mio sogno sarebbe quello di tornare alla Roma. E solo alla Roma. Verrei nella capitale a piedi, gli errori si fanno e li sto pagando sulla mia pelle. Sono contento del cammino della squadra, in fondo questi colori mi sono rimasti nel cuore. Come mi vedrei nella Roma di Spalletti? Con lui ci siamo sempre parlati direttamente, non ci sono attriti. Sta facendo ottimi risultati, pur con tante assenze. In squadra toccherebbe a lui collocarmi, io in questa squadra mi ci vedrei benissimo".
IL RAPPORTO CON TOTTI - "Ci sono stati, stupidi, problemi tra di noi. Da parte mia c'è la massima disponibilità a chiarire, poi sta a lui volerlo fare. Certo, quando gli è nato Cristian avrei potuto mandargli un messaggio. Non l'ho fatto, ho sbagliato e lo dico".
I TIFOSI - "Quando sono andato via dalla Roma l'ho fatto solo per orgoglio. Pensavo che tutto il mondo ce l'avesse con me e invece non era così. Semplicemente i tifosi volevano che io firmassi il rinnovo del contratto. E se li avessi ascoltati, avrei fatto la cosa migliore. Come si sta a Madrid? A Madrid mi trovo bene, la gente è accogliente, ma Roma è Roma"
MESSAGGIO DA MADRID «Roma, ho sbagliato io»
Cassano: Ho fatto tanti errori, a Trigoria tornerei anche a piedi
di Piero Torri
ROMA - «Roma, scusami» . Da Madrid, collegato telefonicamente alla trasmissione televisiva di Teleroma 56 Il processo dei tifosi, nientepopodimenoche Antonio Cassano. Sì, proprio lui, il ragazzo di Bari vecchia che dopo anni di prolungato silenzio, ieri sera, Real e Capello esclusi, ha parlato del suo passato e presente con Roma e la Roma, e, pure, del suo futuro a Roma e con la Roma. Un autentico ciclone, con tante scuse a Roma, alla società giallorossa, al suo ex amico Francesco Totti, ai tifosi romanist. Ecco a voi, allora, Antonio Cassano.
LA ROMA - «Tornando indietro non rifarei le stesse sciocchezze.
Se non andavo via da Roma e facevo pace con il capitano, non avrei sbagliato. Se tornassi indietro, mai rifarei la scelta di andare via da Roma. Ho sbagliato nei confronti dei tifosi. Per quanto mi hanno amato, avrei dovuto accettare anche i fischi. Io a Roma e alla Roma ci tengo tantissimo, a Roma ci vivo. Tutto gli errori che ho commesso, li ho fatti comunque in buona fede. Ho sbagliato con tante persone. Roma è sempre nel mio cuore. E oggi se mi rifacessero la stessa offerta, firmerei subito perchè a Trigoria ci tornerei anche a piedi. E nella vita mai dire mai. Io mi sento in colpa con la società. Ho avuto problemi con Rosella Sensi, ma ho chiarito, non ci siamo mancati di rispetto. Quando sbagliai nei suoi confronti, dopo un’ora mi feci accompagnare da Vito Scala, andammo a Villa Pacelli e chiarimmo. Vito a quei tempi era come un fratello per me. Il mio orgoglio mi ha fatto impuntare, pensando che la gente ce l’avesse con me. Oggi invece a mente fredda penso che era tutto il contrario perché la gente mi fischiava perché non firmavo. Se dovessi nascere una trattativa con la Roma, sarei il primo a darmi da fare. Io non sono capace a chiedere scusa, ma con un buffetto tutto si può dimenticare. Il mio sogno è tornare alla Roma. Altri sogni non li ho»
TOTTI - «Il rapporto con Totti è andato deteriorandosi per cose banali. Ho sbagliato a non mandare un sms a Francesco quando è nato suo figlio, ho mandato mia madre a trovarli, io però dovevo fare il gesto di mandargli gli auguri, mi ha fregato il maledetto orgoglio, oggi non lo rifarei. Totti oltre che un grande campione, è un ragazzo splendido. Voglio anche chiarire che non ho mai detto di aver adottato Nico, il figlio di un grande tifoso della Roma e mio grande amico. Io tendo la mano a Totti. Il mio futuro non so dove sarà, ma mai dire mai a un ritorno in Italia. Non mi sono comportato bene con i compagni. Ho un carattere particolare, io faccio errori su errori. Ora penso che un pochettino stia maturando. Io mi ci vedo nella Roma di Spalletti, ho perso un po’ di peso, do più disponibilità, io mi ci vedrei fin troppo bene in questa Roma, ma non so se Spalletti è della stessa idea. Con Spalletti, tra l’altro, mi sono lasciato bene. Sono vicino ad Adriano, lui è un gran bravo ragazzo, gli ho mandato un messaggio per stargli vicino. Ho saputo del ragazzo del Bari Primavera ucciso, è gravissimo quello che è successo, sono triste per questo, mi hanno detto che era un bravissimo ragazzo e calciatore, le mie condoglianze alla famiglia, Bari comunque resta sempre bella. Io, Totti e Montella siamo stati un grande trio, a noi ci esaltava la gente che a ogni giocata si alzava e impazziva. Ho 24 anni, sono ancora in tempo per capire, sacrificarmi e tornare ad essere un giocatore importante. Mi serve continuità. Devo rivedere alcuni comportamenti. A livello umano e come calciatore mi sento più legato a Totti, quello di buono che ho fatto l’ho fatto con lui, sono venuto a Roma perché c’era lui che è un grandissimo calciatore. Io non avrei nessun problema a tornare a giocare con Totti, se avrò l’opportunità di chiarire non avrò problemi a farlo. Per me Totti è stato come un fratello, per questo gli dedicai il gol all’Europeo. Donadoni è una gran brava persona e un ottimo allenatore. Per me conta più la persona, non mi deve dare spiegazioni, non mi ha chiamato perché non giocavo, lui si giocava la panchina, non poteva pensare a Cassano, doveva salvare la sua pelle».
Inviato da: pigilli
il 23/10/2006 alle 11:28
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il 17/10/2006 alle 13:09
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il 07/10/2006 alle 11:39
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