Creato da mongoloverde il 03/07/2008

TESORO...

...chi trova un amico ...trova un amico

 

 

UNA CANZONE CHE SENTO MIA...

Post n°236 pubblicato il 01 Marzo 2010 da mongoloverde
 

...PER LA VOGLIA CHE HO DI VITA!!

IO NON HO GLI OCCHI AZZURRI, ED IL MIO COLORE IN NATURA E' ASSOCIABILE SOLO AL PETROLIO!!!... PERO' NON INQUINO, ED AMO IL MARE!

 
 
 

QUANDO IL SILENZIO REGALA SORRISI...

Post n°235 pubblicato il 01 Marzo 2010 da mongoloverde
 

...RIPENSANDO ATTIMI E MOMENTI INDELEBILI. A VOLTE CI TROVIAMO SOLI CON NOI STESSI A TIRARE LE SOMME DI UNA VITA APPENA TRASCORSA. CI SI SOFFERMA SU PENSIERI DI OGNI TIPO, BELLI O BRUTTI, SIGNIFICATIVI O INUTILI. NELLA MIA VITA HO IMPARATO DAL SILENZIO A LEGGERE LE PAROLE DEGLI OCCHI. NON HO LA PRESUNZIONE DI AZZECCARE ESATTAMENTE L'ANIMO BUONO O CATTIVO DI OGNI INDIVIDUO, VISTI I MIEI SFORTUNATI PRECEDENTI, MA DICIAMO CHE UNA BUONA PERCENTUALE MI DA CERTEZZA NEI MIEI MEZZI. DIMENTICO TANTE COSE, MA NON GLI OCCHI DELLE PERSONE, LA LUCE CHE SONO IN GRADO DI DARE. RIPENSO ALLE PERSONE CHE HANNO SAPUTO LASCIARMI QUALCOSA DAL SEMPLICE BATTITO DI CIGLIA ALLO SGUARDO INTENSO, DAL SENTIMENTO ALL'INDIFFERENZA. DIFFICILE CHE PROVI INDIFFERENZA, MA FORSE E' LA DELUSIONE PERCHE' I MIEI MEZZI HANNO FATTO CILECCA IRREPARABILMENTE. CAPITA, NESSUNO E' PERFETTO, ALTRIMENTI COME POTREI MIGLIORARE? .....NEI MIEI SILENZI CI SONO PERO' SGUARDI CHE MI MANCANO TANTO, CHE VORREI RIVEDERE, CHE VORREI VEDERE ANCHE SOLO PER SORRIDERE E LASCIARMI PERDERE IN UNA DIMENSIONE PARALLELA CHE ORMAI DA TEMPO NON VIVO PIU'. MA SENZA GLI OCCHI, ESISTEREBBERO LE EMOZIONI? COME VORREI RIVEDERE GLI OCCHI DI QUELLA RAGAZZA.....

 

 
 
 

IO HO SBAGLIATO TUTTO NELLA VITA...

Post n°233 pubblicato il 23 Febbraio 2010 da mongoloverde
 

...SE SI DA NOTORIETA' A CERTA GENTE!! STO PARLANDO DEL CONCORRENTE GEORGE LEONARD DEL GF10. PER CARITA', SE NON CI FOSSE STATO LUI LA GIALAPPA AVREBBE CHIUSO, MA ORA CAPISCO PERCHE' AI MODELLI NON SI DA MAI LA PAROLA. DIO DONA DA UNA PARTE E LEVA DA UN'ALTRA...... ORA VI LASCIO, DEVO ANDARE A FARE UNA COMMISSIONE PER IL PRINCIPE DEL GF10. DEVO ANDARE A RITIRARE IL SUO CERVELLO E VISTO CHE L'HANNO INCARTATO IN UN CORIANDOLO, HO PAURA DI AVERE QUALCHE DIFFICOLTA' VISTO CHE SIAMO SOTTO CARNEVALE!!!

 
 
 

STRESS DA EMOTICONS...

Post n°232 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da mongoloverde
 

...COLPISCE CHI INTERAGISCE CON DIVERSI CONTATTI SU MSN! ACCADE CHE LA MOLTITUDINE DI CONTATTI GENERI SCAMBI DI QUESTE SIMPATICHE FACCINE SEMPRE IN MOVIMENTO. E FINO A QUI IL VIDEO SI COLORA E FA MANTENERE ALTA LA CONCENTRAZIONE. POI PERò CAPITA CHE IL NOSTRO ARCHIVIO DI FACCINE CRESCE, CRESCE, CRESCE FINO A CREARE UN CARTONE ANIMATO E IL CONTATTO CON CUI SI HA INTAVOLATO LA CONVERSAZIONE NON CAPISCE UNO ZUFOLO DI CIO' CHE C'E' SCRITTO. METTIAMOCI ANCHE UNA GIORNATA STORTA E VEDRAI COME CADONO LE TESTE!! LA CURA? NON SAPREI... NON SONO ARRIVATO A TESTARLA PERCHE' MI HANNO STRONCATO SUL NASCERE, EVIDENTEMENTE ERO SIMPATICO COME LE EMOTIONS!! CHE CI FOSSERO TROPPE IMMAGINI SPINTE??? BAH!!!

 
 
 

PENSIERO DELLA NOTTE...

Post n°231 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da mongoloverde
 

SOGNARE E' IL PENSIERO VERSO L'IRRAGGIUNGIBILE

DESIDERARE E' LO STIMOLO VERSO LA REALIZZAZIONE

 
 
 

DEDICA...

Post n°230 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da mongoloverde
 

...PARTICOLARE AD UNA PERSONA A CUI VORREI REGALARE UN SORRISO OGNI GIORNO DELLA SUA VITA. OGGI NON STA TANTO BENE, MA QUESTO NON DEVE INDIRIZZARE LA MENTE AI PENSERI INUTILI... SORRIDI, SORRIDI SEMPRE E SE TI SENTI TRISTE, BEH, PER TE CI SONO SEMPRE...

PS: NON TI FA VENI' LA DEPRESSIONE DURANTE I PASTI, FAMME MAGNA' TRANQUILLO!!

 ...BALLANDO AL BUIO

...REGALAMI UN SORRISO  

...PICCOLA STELLA SENZA CIELO

GUARISCI PRESTO!!

 
 
 

VORREI UN AMORE NON DA MANUALE...

Post n°229 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da mongoloverde

...CHE SI ACCONTENTI DELLE BRICIOLE...

 
 
 

OGGI...

Post n°228 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da mongoloverde
 

...giornata particolare, giornata sospesa in una dimensione parallela. Tutti noi abbiamo angeli da salutare, da accudire, da ricordare. Un angelo, a mio parere, è colui che rappresenta la nostra speranza, il nostro desiderio, la nostra mano tesa, le nostre lacrime. Quante volte abbiamo rinnegato la nostra cristianità, imprecato contro un Dio che a tratti sembra non interessarsi della nostra vita, di Noi. Gli angeli servono a questo, a far pace con Dio, con se stessi. E allora perchè gli anni passano e in noi rimangono vuoti incolmabili, ferite mai rimarginate? Forse siamo noi Dio di noi stessi? Infondo siamo noi a decidere la nostra sorte in questa vita terrena, siamo noi a controllare le nostre azioni, siamo noi che abbiamo e proviamo ogni sorta di sentimento dal più intenso e puro al più cattivo.... siamo noi che esercitiamo il potere sulla nostra vita. Camminiamo una via che si chiama Destino..... a vote i suoi ostacoli e imprevisti ci possono togliere alcuni poteri...... forse i nostri angeli ci aiutano a riflettere, a ragionare, a vivere meglio. Scusate il mio pensiero, da non confondere con nessun tipo di sconforto! Questa mattina con la mia solita flemma mattutina sono passato davanti alla casa di molti miei amici che ora risiedono lì. Non so cosa mi sia accaduto. Non so. Ho fermato la macchina nel parcheggio e sono entrato dalla cancellata principale dopo essermi liberato della solita vecchietta Fantozziana che ti vuole vendere un mazzolino di fiori (solitamente sono i soliti che girano: tu li compri, li metti nella fioriera, lei arriva e te li frega rivendendoli al successivo visitatore.... e poi le chiamano PIE!).... dov'ero rimasto?......rileggo......ecco: dopo aver menat... allontanato la vecchietta, entro dal cancello principale. Sensazioni particolari, assordanti per quanto silenzio accompagna il mio cammino in quel luogo. Stranamente sono solo ma sento attorno a me presenze che sanno della mia vita, dei miei errori, di me. Come un gladiatore nell'arena pronto alla battaglia della vita e pronto al giudizio al termine di questa. E' vero, si vince e si perde, ma a volte si vince e si perde contemporaneamente. Un volta il gladiatore dopo un duello vinto scorrettamente trovava il pollice rivolto verso il basso.... è quindi una vittoria? Si può arrivare a 100 anni con un pugno di mosche e con tanti scheletri nell'armadio, dimenticati......ma si può anche morire a  27 anni lasciando un dolore lancinante per quello che si ha lasciato. L'immortalità è proprio questo. Per avere l'immortalità c'è chi vende l'anima al diavolo per trovarsi davanti allo specchio una maschera di chi non si potrà mai essere. La mia prima visita ritrova ricordi di una gioventù vissuta a mille, di una spensieratezza da fare invidia pure ad Haidi!!! Ricordi fantastici si accavallano come bimbi all'uscita della scuola. Nemmeno l'ombra del giorno che lo ha portato in quella casa...... Incontro poi altri 2 amici che anche se non li ho vissuti pienamente hanno affiancato la mia vita dandole colore in certi momenti...... ricordo quanta gente li salutò...... continuo il mio cammino, saluto il mio nonnino. Quante glie ne ho fatte!!!! Quanta gente lo salutò pure lui....... Arrivo alla fine del mio cammino e tutto cambia. Non ho più nessuna sensazione, ma solo tristezza e un sentimento che si risveglia dal torpore. Perchè ora ricordo quei giorni, gli ultimi.... le ultime parole, le più insignificanti!! L'incontro non è dei migliori, ma sicuramente è dei più intensi, importanti. Ripenso alle cose che non andavano: nessuna. Ripenso alle cose che ci allontanavano: nessuna. Cerco di trovare un buco nero in ciò che è stato. Rovisto tra le gioie passate, le magie di sguardi, i sogni infiniti, le lacrime dei sorrisi, le folli pazzie, .....nulla. Ritrovo solo me una telefonata senza risposta......l'ultima che ti ho fatto. Mi chiudo in me e riscopro chi sono, riscopro cosa sono. Riscopro l'immortalità di un'amicizia e l'immortalità di un amore. Sorrido e piango. Perchè chiedo al mio angelo, perchè non sorrido come con gli altri? ...."Perchè il vero amore è per sempre!"....

 
 
 

BUON MARTEDI' GRASSO...

Post n°227 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da mongoloverde
Foto di mongoloverde

...A TUTTI!!!!

Certo che il carnevale è sempre stata una festa particolare, resa speciale da chi organizzava feste, raduni, sfilate e sagre! Non ricordo un anno in cui non abbia mai indossato un costume, no, non ricordo! Me li sono fatti qasi tutti i costumi, da doccia a cassa da morto..... da membro (con preservativo bucato) a membro di Aranciameccanica. Ma il divertimento puro è a Rio.....una volta nella vita ANDATECI!!!!!

E voi che ogni tanto passate, qual è la maschera che più vi si addice? ......oppure qual è il costume più carino che avete indossato? Io ricordo (e sorrido) di essermi travestito da Don Mazza..... Prendendo spunto da don Mazzi!! Insomma, ero travestito da Frate Biricchino!!!

 
 
 

AVE O POPOLO DELLA COMMUNITY…

Post n°226 pubblicato il 04 Febbraio 2010 da mongoloverde

…ma con quale faccia vivi qui dentro? Navigando,…….girovagando qua e là mi sono imbattuto in (fortunatamente) pochi nick che lamentano, bannature, clonazioni, cattiverie, litigi, gelosie, conflitti….e chi più ne ha più ne metta. Posso capire che chi chatta o scrive qui ha tempo libero (chi di più chi di meno) e sicuramente ha più libertà di esprimersi che nella vita reale. Ciò non toglie il rispetto che deve avere sempre per il prossimo. Questo decade perché il monitor da la sicurezza di uno ‘scudo’ anche se poi non è così. Ma la questione è…… chi scrive in chat? Quale faccia di noi ha il sopravvento sul nostro io razionale? Mistero. Ma in chat, il vittimismo serve per avere un riscontro di massa o per avere la soluzione razionale dei propri problemi? Sentendo parlare psicologi a confronto su una trasmissione pomeridiana, la chat rappresenta una prova generale di quello che la gente vorrebbe essere nella vita e di ciò che più vorrebbe esprimere nella propria vita. La rete non è altro che un insieme di menti che si mettono a confronto. Tra queste stonano sicuramente le classiche menti ‘dispettose’, chiamiamole così, pronte ad intralciare la tranquillità del quotidiano…. C’hai presente una vicina che attacca un chiodo alle 7 di mattina? … tipo c’hai presente un continuo smartellare che sembra debba piantare un chiodo di 27 metri? Ecco, diciamo che certi ‘elementi’ presenti in chat sono così! Dicono, i cervelloni della TV, che chi in questo mondo, non ottiene il riscontro voluto, da sfogo alle facce più nascoste del proprio io…. Inquietante! Insomma, mi chiedo, ma può in questo mondo un nick che ti dice qualcosa di offensivo sconvolgerti la vita? Esistono armi come la ‘lista nera’, il non rispondere, ma soprattutto L’INDIFFERENZA, inattaccabili e che rendono immune da ogni ‘cattiveria’. C’è gente che lo fa anche di mestiere, così i cervelloni dicono. Provocano, generano conflitto, producono prove di calunnia e poi ci marciano! Inquietante! ….ma anche interessante, perché una volta avuto un precedente tutto questo verrà regolamentato e sanzionato. Il dilemma rimane: può un’ingiuria detta qui sconvolgere la vita di chi la riceve? Uhmm, meditate gente, meditate! La cattiveria genera cattiveria….. la violenza genera violenza…… certi sentimenti vengono percepiti da chi quei sentimenti li prova….. una storia infinita, una storia che avrà fine grazie a chi è in possesso di ragione, grazie a chi saprà andare oltre. Le dade dell’asilo insegnano: ‘Un bambino fa i malestri per attirare l’attenzione, sgridarlo è fare il suo gioco…

Ricordate: QUESTO E’ UN MONDO VIRTUALE, LA REALTA’ E’ UN’ALTRA COSA.

 
 
 

VENDERE L’ANIMA AL DIAVOLO…

Post n°225 pubblicato il 04 Febbraio 2010 da mongoloverde
 
Foto di mongoloverde

…quante volte abbiamo sentito questo detto, quante. Quando incontriamo una donna ‘attempata’ che non presenta segni di invecchiamento, quando un ‘miracolo’ accompagna la nostra carriera, insomma, quando certe cose non si spiegano razionalmente ma le si associano a qualcosa di insolito, impossibile, unico. Tutto questo per arrivare al pensiero che da giorni si parla anche in TV, al quel ‘fenomeno’ che si dibatte anche in Parlamento: regolamentare i classici RITOCCHINI. Partiamo a monte….. quando una persona decide di ritoccarsi: quando avverte un disagio nei confronti di se stessa, della società, del sesso opposto. Premetto, quello che sto scrivendo è riportato dal pensiero di un chirurgo donna ospite alla trasmissione ‘MATTINO 5’. Questo non accettarsi aumenta con il passare degli anni. Purtroppo è un fenomeno che va di pari passo anche con quello dell’apparire quello che si vorrebbe essere, ma che non si è. Il comune denominatore rimane sempre uno: non ci si accetta più, non si riesce ad amare più la propria persona. Questa tesi è avvalorata dal fatto che su un campione di 100 donne ‘ritoccate’, ‘87%  nega successivamente di aver fatto ricorso ad interventi. Il cervello, macchina complessa, mente a se stesso per sedare quel disagio precedente. Oggi gli interventi più comuni sono:

RINOPLASTICA (naso)

ADDOMINOPLASTICA (addome)

LIFTING ALLE COSCE

LIPOSCOLTURA

LABBRA

LIFTING (ringiovanimento del viso)

BLEFAROPLASTICA (contorno occhi)

INIEZIONI DI BOTOX

MASTOPLASTICA (seno)

Io noto che le donne iniziano ad assomigliarsi tutte. Una volta c’erano labbra carnose, ora ci sono labbra gommose,…. Una volta baciavi caldi labbra, oggi fredde camere d’aria (stò estremizzando, ma un fondo di verità c’è!!!). Visi privi di espressione grazie al botox, facce tirate grazie al Lifting, occhi sbarrati e a volte anche non più coordinati tra loro grazie alla blefaroplastica…. Seni il bella vista per un bel decolté, ma senza veli a volte inguardabili con cicatrici e capezzoli senza i canoni della normalità. Tanto un corpo ‘corretto’ lo si vede e lo si nota. Un corpo corretto è come una macchina, avrà bisogno sempre di tagliandi…. Sono per la chirurgia plastica, nel caso in cui risulti correttiva e atta alla risoluzione di un problema fisico…. E non mentale. Certo che se serve per guadagnare in autostima, può essere salutare allo spirito. Comunque essere consapevoli di ciò che si è e di quello che si è, è più salutare di ciò che si vuole essere diventando ciò che non si è.

Dimenticavo…… ma il BOOM di queste donne che vogliono conquistare uomini più giovani di loro anche di 10 anni, è solo per sentirsi giovani ancora, per vivere una giovinezza mai avuta, o solo per voglie sessuali che l’uomo di pari età non riesce più a colmare? BAH!

L'assurdità è il circolo vizioso che ne consegue..... 'Dovrei levarmi queste due borsine!'....... 'Un po' di blefaroplastica qui e le sue borsine scompariranno!'....... 'Ho due rughine qui!' ..... Due protesine agli zigomi e le rughette saranno solo un ricordo!!' .....'Ora però con sti zigomi la mia bocca sembra un puntino nell'oceano'......'Qualche puntorina di collagene o botox e tutto tornerà nelle proporzioni giuste!'.......'Ma ora ho le tette più piccole della faccia!'.......'Ma che problema c'è, due protesine al punto giusto e le dimensioni saranno nuovamente di suo gusto!'.........'Mi raccomando signora, tenga lo scontrino per la garanzia e soprattutto si ricordi del tagliando!!!' Tutto queto per ridursi così.....

 

Quante volte abbiamo parlato o criticato delle labbra della Parietti o della Marini? Un esempio di persone che con i ritocchi tendono ad assomigliarsi....Alba Parietti e Veronica Lario a confronto..

Anche se Veronica Lario è più bella (o ritoccata meglio), l'assomiglianza è innegabile. Altro esempio più realistico a seguire...

...forse il vestito della modella bionda non rende bene l'idea, forse........

Esempio concreto di chi invece ha venduto L'ANIMA AL DIAVOLO e non solo......

51 anni.... labbra, zigomi, rughe espressive, tutto è ancora immacolato e la bellezza si vede anche da questo!

W la donna vera, con le sue imperfezioni, ma VERA!!!

 

 
 
 

CHIEDO...

Post n°224 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da mongoloverde
Foto di mongoloverde

...SCUSA A esperienzedichat PER LA 'FILA' CHE SI ERA FATTA DAVANTI AL CINEMA. MORTIFICATO CHIEDO VENIA.

 
 
 

AVVERTIMENTO A TUTTI GLI AMANTI

Post n°223 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da mongoloverde
 

L'avvertimento arriva dalla Corte di Cassazione secondo la quale una relazione clandestina deve restare tale perchè se si minaccia di rivelarla si rischia una condanna per il reato di estorsione.Una simile minaccia, infatti, spiegano gli Ermellini, determina quella condizione di assoggettamento della volontà che costituisce il presupposto di tale reato.E a nulla rileva che "il fatto minacciato possa assumere, in sè, risalto soltanto sul piano dei costumi e delle regole sociali".La vicenda presa in esame dal Palazzaccio riguarda il caso di un uomo di 33 anni che aveva minacciato di rivelare alla madre della sua amante la loro relazione. Dopo la minaccia il caso finiva nelle aule di giustizia e ne scaturiva una doppia codanna in primo e in secondo grado per tentata violenza privata e per estorsione a due anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione con l'aggiunta di una multa di 320 euro. In Cassazione l'uomo si è difeso sostenendo che il fatto di minacciare di togliere dalla clandestinità una relazione segreta poteva solo incidere sul "piano morale" ma non certo avere rilevanza sotto il profilo penale. Il ricorso è stato respinto dalla suprema Corte che nella parte motiva della sentenza sottolinea come "in tema di estorsione, la minaccia diviene 'contra ius' quando, pur non essendo antigiuridico il male prospettato, si faccia uso di mezzi giuridici legittimi per ottenere scopi non consentiti o risultati non dovuti, come quando la minaccia sia fatta con il proposito di coartare la volontà di altri per soddisfare scopi non consentiti o risultati non dovuti, per soddisfare scopi personali non conformi a giustizia". Di questa sentenza se ne sono occupati molti sondaggisti riportando dati alquanto allarmanti. L'87% di amanti donne pretende dal "traditore" l'interruzione del rapporto con la moglie minacciando di intervenire personalmente nella questione. Il 72% di queste richiede un "conguaglio" o una sorta di buonauscita per il proprio silenzio (dove sta poi tutto questo amore). Anche in una putata di FORUM con Rida DallaChiesa ci si è occupati di un caso simile. Addirittura era la moglie cornificata che, scoprendo la tresca di suo marito con una casalinga moglie di un marito ricco, ha estorto circa 42.000€ all'amante minacciandola di spifferare tutto a suo marito ricco. Conclusione, il marito ricco è deceduto e la donna ha denunciato l'estorsione. Sentenza: restituzione dei soldi più danni morali. A tutto ciò si deve dire anche che la sentenza nasce per condannare chi nella sua vita vive di ciò, cioè chi professa amore e poi batte cassa. Non difendo assolutamente chi tradisce, ma giudico chi specula su debolezze altrui (debolezza nel momento in cui chi tradisce diventa oggetto di ricatto). Internet, chat, siti di aggregazioni, siti di incontri, sono pieni di queste persone. Attenzione a chi c'è dall'altra parte cari naviganti maritati, potreste vedervi arrivare una fatturina di qualche vacanza estiva non goduta....da Voi naturalmente!

....che sia proprio il caso di dire : Tra moglie e marito non mettere i dito!

 
 
 

E POI DICONO CHE LA PUBBLICITA' E' L'ANIMA DEL COMMERCIO...

Post n°222 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da mongoloverde
 

Un produttore di vino francese, proveniente da una regione il cui vino non è affatto apprezzato, decide di etichettare le sue bottiglie con la dicitura 'Vin de merde' e ne vende nel giro di pochi giorni 5000 esemplari.

Cose incredibili!! Non oso pensare al retrogusto!!!!

 

.....................

ragazzi! ho in saccoccia un'acqua rivoluzionaria, piena di elementi ossidanti, energizzanti... un'acqua ottenuta dalla stesso procedimento del whisky, infatti viene lasciata riposare in apposite condotte sotterranee, senza luce, senza aria.... procedimento rivoluzionario.

       'EAU DE FOGNE'

...amici.

l'acqua dell'uomo che non deve chiedere mai...

l'acqua che vi esting... distingue...

'EAU de FOGNE' ...direttamente a casa tua!

...che cazzata!

 
 
 

TANTO PER SDRAMMATIZZARE UN PO'...

Post n°221 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da mongoloverde
 

Una donna spesso riceve il suo amante in casa durante la giornata  quando il marito è a lavorare, senza sapere che il figlioletto di 9 anni si nasconde nell´armadio.
Un giorno il marito rientra improvvisamente e la donna nasconde l'amante nell´armadio con il bimbetto.
Il piccolo dice: "Com´è buio qua dentro!"
E l´uomo, preso alla sprovvista: "Eh, sì..."
Bimbetto: "Io ho una mazza da baseball!"
L´uomo: "Bene, che bello..."
Bimbetto: "Vorresti comprarla?"
L´uomo: "No, grazie."
Bimbetto: "Lì fuori c´è il mio papà..."
L'uomo: "Ok, quanto vuoi per la tua mazza da baseball?"
Bimbetto: "750 euro"
Qualche giorno dopo il bimbetto si ritrova nuovamente nell´armadio con l´amante della madre.
Di nuovo, dice: "Com´è buio qua dentro!"
E l´uomo: "Eh, sì..."
Bimbetto: "Io ho un guanto da baseball!"
L´uomo, memore della volta prima, chiede subito: "Quanto vuoi per il guanto?"
Bimbetto: "250 euro"
L´uomo: "Va bene...!"
Giorni dopo il padre dice al bimbetto: "Prendi il tuo guanto e la tua mazza che andiamo al parco a fare qualche lancio!"
E il bimbetto: "Non li ho più, li ho venduti!"
Il padre: "Come li hai venduti? E quanto ti sei fatto dare?!"
Il Bimbetto, tutto fiero: "Mille euro!"
Il padre: "Ah, quello che hai fatto non è bello! Non si vendono le proprie cose per un prezzo così alto agli amici. È molto più di
quello che li ho pagati io quando te li ho regalati! Ora andremo insieme in chiesa e ti confesserai"
Vanno in chiesa e il padre accompagna il bimbetto al confessionale, lo fa entrare e gli chiude la porticina.
Subito il piccolo dice: "Com´è buio qua dentro!"
E il prete: "Non ricominciamo, eh!..."

 
 
 

PROBLEMI FAMIGLIARI...

Post n°220 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da mongoloverde
 

Ora di cena a tavola: mamma, papa', tre figli e la nonna che sferruzza sulla poltrona. Uno dei bambini a un certo punto chiede: "mamma, come sono nato io? " La mamma un po' imbarazzata, improvvisa: "sai, un giorno e' arrivata una bella e grande aquila e ha appoggiato un fagottino sulla finestra, ed eri tu!" La nonna continua a sferruzzare e alza un sopracciglio. Allora il secondo bambino,incuriosito chiede "E io, come sono nato?" La mamma prosegue con lo stesso tema: "Tu invece sei stato portato da un grande condor!" La nonna continua sempre a sferruzzare e alza l'altro sopracciglio. Il terzo bambino ovviamente vuole sapere come e' nato anche lui. E la mamma: "Un giorno e' arrivata una bellissima cicogna e ti ha depositato sul davanzale della finestra!" > > La nonna smette di sferruzzare ed esclama : ......Ahhh...mi sembrava fossero arrivati tutti e 3 da uccelli diversi..

 
 
 

E' ORA DI DIRE...

Post n°219 pubblicato il 26 Settembre 2009 da mongoloverde
 

 

C’è un fatto criminale nuovo. Un inedito, se vogliamo: non tanto per la sua tipologia di illecito penale, ma soprattutto per la diffusione incredibile che sembra avere. A sentire i giornali si direbbe che il fenomeno fuga a seguito di incidenti stradali sia ormai uno dei reati più comuni. Sono mutati i tempi, senz’altro, ma ora si scappa davvero di più: si parla di ventimila pirati della strada che ogni anno colpiscono e fuggono, spesso dopo aver ferito, spesso dopo aver ucciso. Un comportamento, che trae la sua origine dal cattivo comportamento sulla strada divenuta il Far West di tutti, al punto che diventa impossibile perfino tracciare un identikit sommario dell’individuo-conducente irrispettoso delle norme previste dal Codice della Strada. Così un sinistro stradale, che la nostra esperienza ci insegna essere nel 99% dei casi causato da infrazioni (gravi ma purtroppo comuni), fatto colposo per eccellenza, diventa il trait d’union verso un successivo comportamento doloso: la fuga, l’omissione di soccorso, altre violazioni al codice, il tentativo di far perdere le proprie tracce. Abbiamo in passato cercato di tirarne le somme, ma l’evoluzione rapida di questo fenomeno ci consente soltanto di fissare situazioni alla stregua di un fotogramma, dandoci a stento il tempo di analizzare i dati in nostro possesso. E di dati, anche questo lo dobbiamo dire, ce ne sono davvero pochi: si parla di ventimila episodi l’anno, e nel susseguirsi di clamori strappati alle cronache terribili, spiccano storie tragiche di ragazzi travolti e trascinati per chilometri, aggrappati sul cofano di un’auto, come è successo a Seveso il 23 ottobre scorso, o di pensionati travolti più volte nel tentativo dell’assassino di scrollarseli di dosso, come recita il bollettino di alcuni giorni più tardi relativamente ad un fatto accaduto a Gambettole, nel forlivese. Tale condotta, se operata da un serial killer, sarebbe definita over killing, volontà omicida che prosegue anche dopo l’atto volontario letale. Bestie ferite, impaurite forse: ma sempre bestie e i pirati devono pagare i crimini commessi. La loro impunità mette a rischio il concetto stesso di civiltà al quale sembriamo esserci tanto attaccati dal triste 11 settembre dello scorso anno. Un comportamento del genere sarebbe stato punito migliaia di anni fa già dall’efficiente e antica polizia egizia del deserto di Ramses, mentre oggi chi uccide e scappa, quando viene individuato, la passa puntualmente liscia. Esempi? Centinaia, forse migliaia. Uno per tutti: il 27 agosto 1995 Paolo Urbano percorre in sella al suo motorino via Colombina, a Campi Bisenzio, nell’hinterland fiorentino. Indossava regolarmente il casco, ma tanta prudenza non gli servì perché una Panda a folle velocità gli passò sopra, lasciandolo agonizzante. Lottò contro la morte, per la vita, 27 interminabili giorni prima di mollare, mentre il suo investitore, non visto da alcuno e individuato solo a distanza di tempo, stava accoccolato su una spiaggia di Ibiza a godersi la vita dopo averne cancellata una. Alla fine il pirata è stato condannato a cinque mesi e dieci giorni, pena ovviamente sospesa, mentre la patente gli è stata tolta per due mesi. Se non ci fosse di mezzo la vita di Paolo e il dolore di sua madre, che da allora non ha mai smesso di lottare contro questo clamoroso impeachment legislativo, verrebbe da ridere. Ma non c’è spazio per l’ironia. Il sottosegretario all’Industria Mauro Fabris, padre ispiratore della legge sul casco, ha dichiarato in un’intervista al Quotidiano Nazionale, che per chi scappa dopo un incidente ci vuole la galera. Lo stesso Fabris, che dimostra di prendere sul serio i verbali di rilievo di sinistro della Polizia Stradale, nei quali si evince che l’evento infortunistico è causato in larga parte dall’incapacità di mantenere il controllo dei veicoli a causa della velocità troppo elevata o dall’assoluta inosservanza delle principali norme di comportamento, elenca in quella stessa intervista una lunga serie di mancanze, costituite da vuoti istituzionali e carenze legislative. Vediamo però di entrare nel dettaglio e di intraprendere un’analisi del fenomeno fuga, tentando di aggiornare l’identikit sociale del Pirata della Strada e di fornire anche alcune interpretazioni psicologiche del meccanismo interiore che potrebbe scatenare la fuga da uno scenario del quale si è sicuramente responsabili.

LA TRAGEDIA QUOTIDIANA

I dati Asaps sarebbero già di per sé allarmanti, se è vero che in una società che intenda definirsi civile è inaccettabile rilevare che presso i soli reparti di Polizia Stradale sono state presentate nel corso del 2000 la bellezza di 2.592 denunce per omissione di soccorso. Partendo dal presupposto ormai assodato che la Polizia Stradale lavora praticamente solo in autostrada o su arterie di grande comunicazione, riteniamo attendibile la corrente che vuole fissati in circa 20.000 casi le omissioni consumate ogni anno in Italia: in quest’assurdo bollettino da Twin Towers, “solo” 900 morti sono pedoni, massimi rappresentanti della cosiddetta Utenza Debole. Altre cifre non le vogliamo citare, perché non siamo un istituto demoscopico in lotta con altri e non possiamo improntare una ricerca di questo tipo solo sui numeri. I morti provocati dai Pirati della Strada sono tanti, nell’ordine delle migliaia, punto e basta. Poco ci interessa sapere se i pedoni, i ciclisti, i ciclomotoristi, quelli più classicamente alla mercé dei Pirati, muoiono di più a Milano o a Palermo, se al momento dell’impatto indossavano il casco o se impegnavano un incrocio. Il loro sangue è per terra, a disposizione di tutti, basta voler guardare. E allora facciamoci coraggio e guardiamo. L’autunno caldo del Pirata ha portato in prima pagina dieci casi eclatanti in poco più di un mese. Troppi, al punto che anche il celebre settimanale “Panorama” ha consultato la nostra associazione per sapere il nostro parere. Cosa ne pensiamo? Riteniamo che la legge sia blanda, che la pena prevista sia ridicola, che il deterrente non esista, come non esiste la vera educazione stradale: la norma lo prevede, ma alla Pubblica Istruzione non ne vogliono sapere, bontà loro. Vediamo una cosa per volta: la semplice fuga dallo scenario del sinistro è sanzionata amministrativamente dal Codice della Strada, quando non vi sia concomitanza con fatti più gravi: lesioni o morte, tanto per dirla breve. In questo caso il colpevole rischia anche l’arresto, ma è più una questione di moralità per il poliziotto che mette le manette al “killer suo malgrado” che un’effettiva punizione. Dopo la convalida della misura precautelare l’indagato potrà tornarsene in giro, esibire la fedina che resta quasi immacolata, quando non venga applicata la non menzione, e riprendersi la patente. A nostro modesto parere il Pirata della Strada è il risultato di una miscela di mancata educazione, di scarsa preparazione e conoscenze giuridiche, unite alla totale assenza di requisiti psicofisici. A questi soggetti che, tutto sommato, pur con nostro rammarico, potrebbero essere considerati ancora in buona fede, aggiungiamo il campione offerto da delinquenti comuni, da ricercati, da extracomunitari privi di patente e da altri personaggi privi della copertura assicurativa, o più semplicemente da conducenti in stato di ebbrezza alcolica o da sostanze stupefacenti, i quali, pur essendo in grado di coordinare braccia e gambe per i comandi dell’auto e di ragionare in funzione del proprio stato allorquando venissero sottoposti a controlli di polizia, potrebbero anche cavarsela con una segnalazione amministrativa, un processino ai sensi degli articoli 186 o 187 del Codice della Strada e l’incapacità di intendere e di volere per tutto il resto. Visto lo scenario - e qui se ci viene consentito parliamo da poliziotti – di soggetti citati che sono continuamente in giro per le strade, il cocktail mortale è presto fatto. Quotidianamente persone corrispondenti al sommario identikit che abbiamo sopra fornito, investono qualcuno e poi scappano: di questi più o meno solo uno su tre viene individuato. E anche se viene beccato? L’azione penale farà il suo corso, ma tra avvocati e leggi praticamente solo simboliche, difficilmente si potrà dire “giustizia è fatta”. In effetti un Pirata individuato, anche se dichiarato in arresto, trascorre in guardina non più di un paio di giorni, salvo che non abbia commesso altri reati più gravi; nonostante la norma preveda l’arresto fino a 12 mesi, una multa fino a 2 milioni (!!!) e la sospensione della patente di guida fino ad un anno (!!!), al momento di andare in dibattimento, il reo preferisce nella stragrande maggioranza di casi ammettere la propria colpa e beneficiare del rito abbreviato, con il risultato che quella pena massima (fino a 2 anni di carcere per lesioni e 5 anni di carcere per omicidio colposo) sarà notevolmente diminuita e il condannato finisce col pagare una pena pecuniaria.

GIUSTIZIA È FATTA?

Mai. Se si eccettuano i casi anomali dell’albanese Bita Panajot, sulla cui figura abbiamo incentrato la nostra precedente inchiesta e che uccise un ragazzino a Roma, fuggendo e commettendo in seguito ogni tipo di reato e che trascorse in galera qualche mese, o il caso del suo connazionale Ardian Ostrovica, che nei pressi di Pisa, mentre inseguiva ubriaco fradicio ed a folle velocità un altro albanese per ucciderlo, si scontrò con l’auto di tre ragazze (tutte morte sul colpo) finendo poi con l’essere condannato a 20 anni, il resto è davvero ridicolo. Alla luce di fatti come questi è possibile affermare che praticamente solo in concomitanza di eventi in grado di suscitare forti emozioni, sdegno o allarme sociale, ci si può ritenere soddisfatti delle punizioni (ammesso che una punizione possa di per sé soddisfare). D’altro canto la cronaca, che ci viene puntualmente in aiuto, segnala anche altre tendenze: in generale le punizioni sono ridicole ed in alcuni casi, se l’investito è un extracomunitario e il pirata un italiano, si può arrivare anche a sentenze clamorose. È il caso di un cinquantenne bergamasco, Antonio Detta, che all’inizio dello scorso anno investì un giovane marocchino fuggendo. Beccato, subì il peso di una giustizia che lo condannò a 20 giorni di reclusione e un milioncino e mezzo di multa; pena, ovviamente, sospesa. Così, mentre in Parlamento ci si scanna neanche tanto onorevolmente per la separazione delle carriere e i mandati di cattura internazionali, questo stillicidio continua. È forse l’aggettivo colposo che allontana così tanto il diritto di giustizia? Forse no. Proprio mentre scriviamo assistiamo all’ennesimo colpo di scena processuale nel triste calvario della famiglia di Marta Russo, la giovane studentessa uccisa all’Università di Roma 4 anni fa. Quante famiglie come quella di Marta dovranno subire analoga tortura prima che qualcuno non si decida ad oliare i meccanismi di un’amministrazione così lenta e a volte incomprensibile come quella della Giustizia? Criticherà, l’osservatore attento, il nostro chiaro atteggiamento di parte. Ma è nostro diritto, perché siamo noi a tracciare quei lugubri segni col gesso sull’asfalto attorno ai “corpi straziati”, vittime di killer senza nome; e siamo noi a bussare alle porte elle famiglie o a far trillare il telefono nella notte.

ALCUNI DATI

Ogni tre giorni in Italia viene ammazzato qualcuno da un pirata della strada. E uno al giorno rimane gravemente ferito. Per la pirateria ormai è totale emergenza: nel 2007 sono stati registrati 161 casi, mentre nel 2008 ben 323, con una crescita record del 100,6 per cento. Tradotto in vittime questo incredibile aumento significa 93 morti con un incremento del 36,8% rispetto ai 68 del 2007 mentre il numero dei feriti lo scorso anno ha avuto un balzo del 120,7% con 331 vittime rispetto alle 150 del 2007.
In questo inferno va detto che ormai pochi pirati riescono a farla franca: il 77,1% degli autori viene smascherato, mentre "solo" il 22,9% resta ignoto. Merito certo delle tecniche investigative (su 323 inchieste, 249 hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 125 occasioni e denunciato a piede libero in altre 124) ma deve far riflettere una cosa: in ben 109 casi (43,8%) nel 2008 il pirata della strada era ubriaco o drogato. Ed è un calcolo per difetto perché spesso quando le forze di polizia identificano l'autore dopo qualche giorno dall'incidente non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest.

Ma quando si ha a che fare con un ubriaco o con un drogato è chiaro che qualsiasi regola venga ignorata sistematicamente. La soluzione del problema è quindi a monte: nel tentativo di non dare la possibilità a un drogato o a un ubriaco di mettersi impunemente al volante.... questa sarebbe la risposta logica,plausibile ed indolore, ma ingiusta. Ingiusta, a mio personalissimo parere, perchè nel momento che accadranno nuovamente queste tragedie, assisteremo a pene paragonabili ad un "vaffa..." gridato ad un pubblico ufficiale. Vi sembra giusto? Abbiamo una vita (bene unico) e ce ne privano, ci privano dei nostri cari.... non sto chiedendo vendetta o pena dimorte anche se non so se avrei la lucidità che ho ora se mi capitasse una cosa analoga, ma chiedo di non uccidere e prendere in giro chi vivrà con un vuoto nel cuore per il resto dell vita. Pene ridotte perchè non capaci di intendere e di volere.... cazzate.... con la campagna mediatica su droga e alcool, guida pericolosa, etc. etc. credo che chi prende una decisione se drogarsi o no, se ubriacarsi o no... sa che non avrà pieno controllo di se, sa che potrà recare danno.... quindi è capace di intendere e di volere.



-un pensiero ai famigliari che lottano per avere un briciolo di giustizia-

 
 
 

LITIGI NELLA LINGUA ITALIANA...

Post n°218 pubblicato il 24 Settembre 2009 da mongoloverde
 

 Nella lingua italiana è curioso notare come alcune parole e modi di dire al maschile abbiano un significato, mentre al femminile, in taluni contesti, ne assumano di completamente diversi.
 Vediamo alcuni esempi:
 
Cortigiano: gentiluomo di corte
Cortigiana: mignotta
 
Massaggiatore: chi per professione pratica massaggi, kinesiterapista
Massaggiatrice: mignotta

 
Il cubista: artista seguace del cubismo
La cubista: mignotta
 

Uomo disponibile: tipo gentile e premuroso
Donna disponibile: mignotta
 
Segretario particolare: portaborse
Segretaria particolare: mignotta
 
Uomo di strada: uomo duro
Donna di strada: mignotta
 
Passeggiatore: chi passeggia, chi ama camminare
Passeggiatrice: mignotta
 
Mondano: chi fa vita di società
Mondana: mignotta
 
Uomo facile: con cui è facile vivere
Donna facile: mignotta
 
Zoccolo: calzatura in cui la suola è costituita da un unico pezzo di legno
Zoccola: mignotta
 
Peripatetico: seguace delle dottrine di Aristotele
Peripatetica: mignotta
 
Omaccio: uomo dal fisico robusto e dall'aspetto minaccioso
Donnaccia: mignotta
 
Un professionista: uno che conosce bene il suo lavoro
Una professionista: mignotta
 
Uomo pubblico: personaggio famoso, in vista
Donna pubblica: mignotta
 
Intrattenitore: uomo socievole, che tiene la scena, affabulatore
Intrattenitrice: mignotta
 
Adescatore: uno che coglie al volo persone e situazioni
Adescatrice: mignotta
 
Uomo senza morale
: tipo dissoluto, asociale, spregiudicato
Donna senza morale: mignotta
 
Uomo molto sportivo: che pratica numerosi sport
Donna molto sportiva: mignotta
 
Uomo d'alto bordo: tipo che possiede uno scafo d'altura
Donna d'alto bordo: mignotta (di lusso, però)
 
Tenutario: proprietario terriero con una tenuta in campagna
Tenutaria: mignotta (che ha fatto carriera)
 
Steward: cameriere sull'aereo
Hostess: mignotta
 
Uomo con un passato: chi ha avuto una vita, magari sconsiderata, ma degna di essere raccontata.
Donna con un passato: mignotta
 
Maiale: animale da fattoria
Maiala: mignotta
 
Uno squillo: suono del telefono o della tromba
Una squillo: mignotta
 
Uomo da poco: miserabile, da compatire
Donna da poco: mignotta
 
Un torello: un uomo molto forte
Una vacca: una mignotta
 
Accompagnatore: pianista che suona la base musicale
Accompagnatrice: mignotta
 
Uomo di malaffare: birbante, disonesto
Donna di malaffare: mignotta
 
Prezzolato: sicario
Prezzolata: mignotta
 
Buon uomo: probo, onesto
Buona donna: mignotta
 
Uomo allegro: un buontempone
Donna allegra: mignotta
 
Ometto: piccoletto, sgorbio inoffensivo
Donnina: mignotta
 
MORALE: o c'è qualche problema nella lin
gua italiana, oppure ci sono tante mignotte in giro!!!

 
 
 

RIPENSANDO...

Post n°217 pubblicato il 24 Settembre 2009 da mongoloverde
 

Perchè l'organo maschile è detto volgarmente "uccello"?

Ha forse le ali? Ha le piume? Ha il becco? Vola? Migra verso paesi caldi? Si nutre di vermicelli? Cinguetta?
...a me non risulta...forse ne ho incontrati di strani solo io??

...forse perchè all'occorrenza prende il volo? ...forse è l'abbreviazione di uccello padulo, quello che vola all'altezza del ****? ...forse perché ama volare di nido in nido, finchè non trova quello che considera più accogliente alle sue esigenze? ...o forse perchè je piacciono le p a s s e r e?? ...potrebbe essere che migri verso paesi caldi e umidi.... ...o forse perchè la parola deriva da Augello? ..... forse perchè fa volare? ...o meglio. è molto leggero e per alzarsi in volo basta solo il pensiero?

 Io vi proporrei la teoria sugli uccelli,che piú o meno dice cosí:
la colomba e' l'uccello della pace
la donna .......e' la pace dell'uccello
l'uomo .......cerca la pace per il suo uccello
lo scapolo......non lascia l'uccello in pace
la zitella......conosce l'uccello , però non la pace
la divorziata...ha perso la pace e l'uccello
la vedova .....gli mori' l'uccello e non vive in pace
il vedovo .......ha perso la pace dell'uccello
la moglie .......ha sicuro l'uccello e la pace
il marito.......ha pace sicura per l'uccello
il vecchio........ha l'uccello in pace
la vecchia........dovrebbe aver pace, pero' pensa solo all'uccello
il gay.....vuole la pace davanti e l'uccello dietro

... il dubbio rimane, meglio che vada a chiarirmi le idee con la mia amica ORNITOLOGA!!!


 
 
 

Guerra dei sessi...

Post n°216 pubblicato il 24 Settembre 2009 da mongoloverde
 

10 modi con cui una ragazza dice di no (e spiegazione ):

  1. : “Sei come un fratello per me” ( mi ricordi il suonatore di banjo subnormale  in “un tranquillo weekend di paura );
  2. : “C’è un po’ di differenza di età” ( mi sembrerebbe di farmi mio padre );
  3. : “Mi attrai ma non in quel senso” ( sei brutto,sfigato e ti puzza l’alito );
  4. : “La mia vita è già abbastanza complicata in questo periodo” ( non voglio che tu passi la notte da me,se no senti le telefonate degli altri ragazzi con cui mi sto dando da fare );
  5. : “Sono fidanzata” ( preferisco il mio gatto );
  6. : “Non mi metto mai assieme ad uno con cui lavoro” ( non uscirei con te neppure se fossimo solo nello stesso sistema solare,figurati nello stesso posto di lavoro );
  7. : “Non sei tu,sono io” ( sei tu );
  8. : “Sto dedicando tutte le mie energie alla carriera/scuola” ( perfino una roba noiosa come il lavoro/scuola è più divertente di te );
  9. : “Sono una single per vocazione” ( mai mi metterei con uno sfigato come te );
  10. : “Restiamo amici” ( voglio che tu resti comunque disponibile così posso raccontarti nei più dolorosi dettagli quello che faccio con gli uomini che mi piacciono veramente);

10 modi con cui un uomo dice di no :

  1. : “Sei come una sorella per me” ( sei brutta );
  2. : “C’è una piccola differenza di età” ( sei brutta );
  3. : “Mi attrai ma non in quel senso” ( sei brutta );
  4. : “La mia vita è già abbastanza complicata in questo periodo” ( sei brutta );
  5. : “Sono fidanzato” ( sei brutta );
  6. : “Non mi metto mai con qualcuna con cui lavoro” ( sei brutta );
  7. : “Non sei tu,sono io” ( sei brutta);
  8. : “Sto dedicando tutte le mie energie alla carriera” ( sei brutta );
  9. : “Sono un single per vocazione” ( sei brutta );
  10. : “Restiamo amici” ( sei maledettamente brutta );

DA QUI LA FACILE DEDUZIONE CHE NOI UOMINI ABBIAMO MILLE SCUSE PER UN'UNICA COSA, MENTRE LE DONNE HANNO SEMPRE SECONDI FINI PER OGNI COSA!! AIUTATEMI, DOPO QUESTA DICHIARAZIONE MI UCCIDERANNO!!!!

 
 
 

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