Post n°385 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da love.re1962m
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Post n°384 pubblicato il 07 Settembre 2009 da M.UNA
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Post n°383 pubblicato il 27 Agosto 2009 da M.UNA
Se mi giro vedo TE ….perche' mi segui? Si lo dico a te........ a te..... A te, che leggi e non sei d'accordo con le mie scritture. Tu che non credi nell'amore.....tu che credi di essere forte perche' nascondi i tuoi sentimenti.....perche' lo fai? Non dirmi che puoi vivere senza AMORE perche' non ci credo.... SI NASCE DALL'AMORE.....E SI MUORE PER AMORE....di cosa hai paura? Tu uomo cerca di essere meno dominante e dimostra di essere migliore di una donna, hai due mani usale per fare carezze. Tu donna.....sempre di fretta fermati e pensa!!!! Forse domani non lo potrai fare....bacia....bacia...bacia. I nostri corpi contengono valori ENORMI.... ma abbiamo paura ad esporli...per il bene del nostro mondo, l'amore va dimostrato.....SENZA PAURA. Ad ogni eta' il suo amore...a tutte l'età UN GRANDE AMORE... dal web Se mi giro vedo TE …. |
Post n°382 pubblicato il 25 Luglio 2009 da M.UNA
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Post n°381 pubblicato il 20 Luglio 2009 da M.UNA
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Post n°380 pubblicato il 17 Luglio 2009 da M.UNA
Mi piace pensare che ognuno di noi ha nelle stanze dell'anima, due cassetti speciali: il cassetto dei sogni e quello dei rimpianti. |
Post n°379 pubblicato il 23 Giugno 2009 da M.UNA
Guarda certe persone: sono infelici perché hanno fatto compromessi su ogni punto, e non possono perdonarsi di aver fatto quei compromessi. IO non faccio compromessi! |
Post n°378 pubblicato il 23 Giugno 2009 da M.UNA
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Post n°377 pubblicato il 23 Giugno 2009 da M.UNA
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Post n°376 pubblicato il 23 Giugno 2009 da M.UNA
Quando una donna…
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Post n°375 pubblicato il 23 Giugno 2009 da M.UNA
Una donna ha la forza
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Post n°374 pubblicato il 08 Giugno 2009 da M.UNA
Quante volte avete sentito dire la frase “Tranquillo ha fatto una brutta fine… è morto inculato” ? Ebbene sappiate che questo è un falso storico, dovuto ai pochi mezzi di comunicazione che c’erano all’epoca in cui Tranquillo e Ansioso si misero in viaggio in cerca dell’Isola della Felicità. Tranquillo e Ansioso avevano deciso di intraprendere questo viaggio a bordo di una barca seguendo una rotta che andava fuori da quelle comuni, sapevano che il viaggio sarebbe stato rischioso. Ansioso era chiaramente titubante mentre Tranquillo aveva deciso senza farsi troppi problemi che per lui era giunto il momento di tentare quest’avventura. Non che Ansioso non fosse attratto o non sentisse l’esigenza di nuove esperienze, ma nel momento di decidere andava sempre nel pallone, fu così che prese una bottiglia con una pozione rilassante, ne bevve un po’ e partì con Tranquillo a bordo della loro barchetta. Il viaggio scorreva senza problemi, giorno dopo giorno i due sentivano che la loro meta si stava avvicinando… una mattina Ansioso si svegliò e vide un gabiano, due , tre uno storno TERRA!!!! l’Isola della Felicità era a due passi da loro. Ansioso si esaltò subito scaricando con urla di gioia tutta la tensione accumulata, Tranquillo sorrideva pensando che tutto sommato anche se quella non fosse stata l’isola della felicità un po’ di riposo su terraferma gli avrebbe fatto piacere. Attraccarono l’isola e si misero ad esplorare il loro nuovo mondo. Ansioso aveva l’adrenalina a mille, convinto di aver raggiunto l’agognata meta cercava ovunque conferme, Tranquillo studiava invece l’isola: voleva di capire dove gli sarebbe convenuto pernottare, dove sarebbe stato possibile trovare del cibo e via discorrendo. Mentre camminavano sentirono rumori strani, Ansioso si paralizzo’, Tranquillo alzò lo sguardo e vide sopra gli alberi degli uomini che gli stavano tirando una rete addosso. I due vennero intrappolati e portati su una gabbia di canne di bambù in cima ad un albero cresciuto sopra uno dirupo che dava a picco sul mare, da un lato vedevano quindi l’oceano e dall’altro la foresta. Sotto il dirupo si sviluppava una scena orrenda, una serie di ossa accatastate: erano i corpi di tutti quelli che prima di loro avevano tentato l’avventura: si erano imbattuti nella temutissima “Isola dei Seviziatori”… Ansioso tremava, Tranquillo - impassibile - fissava la foresta sotto di loro, dove si innalzava una spece di altare. Quando calò la notte arrivò un gruppo di indigeni, accesero delle torce per illuminare l’altare, calarono una gabbia simile a quella dove i due erano rinchusi, estrassero un uomo, lo denudarono e lo legarono prono sull’altare. Come l’uomo urlo’ dallo spavento si levò un rullo di tamburi e da quel momento la scena fu orribile: gli indigeni superdotati possedettero a turno l’uomo fino a che questo non spirò. Tranquillo e Ansioso non riuscirono a prendere sonno: avevano capito bene quale destino li avrebbe attesi la notte seguente, unica incertezza.. quale dei sue sarebbe finito per primo sull’altare… La giornata seguente passò lenta e silenziosa, arrivò la notte e gli indigeni montarono le torce. Ansioso tirò fuori la bottiglia dove aveva conservato la pozione rilassate: “Scriverò una lettera, la metterò nella bottiglia voglio lasciare un messaggio” E fece per svuotare la bottiglia, Tranquillo lo fermò dicendogli: “Fermo, beviamola, non sentiremo il dolore” Ansioso gli diede del folle: “Se beviamo la pozione perdiamo ogni possibilità di salvarci, dobbiamo rimanere lucidi!!!” In quel momento un indigeno da sotto indicò Tranquillo, il dubbio era sciolto, lui sarebbe stato il primo.. così mentre calavano la gabbia strappò dalle mani di Ansioso la bottiglia e la scolò tutta, Ansioso riprese la bottiglia vuota la rimise nella sacca e perse i sensi. La mattina dopo Ansioso vide il corpo di Tranquillo vicino a quello dell’uomo della prima sera, shoccato prese un pezzo di carta e ci scrisse “Tranquillo è morto inculato”, mise il biglietto nella bottiglia, la siglillò e la lanciò a mare. La sera stessa la sorte non diede scampo ad Ansioso, i sensi non lo abbandonarono, legato all’altare lanciò un urlo disperato, partì il rullare dei tamburi ed il rito si protrasse fino alla sua morte. La bottiglia lanciata da Ansioso venne raccolta da un vecchio di una grande città portuale dell’epoca, lesse il messaggio, lo diffuse e lo tramandò fino ai nostri giorni. Questa lunga storia ci insegna a questo punto che oltre a Tranquillo anche Ansioso morì inculato, ma come in tutte le storie c’è un colpo di scena… In pochi sanno che un discendente del vecchio ritrovò la bottiglia col messaggio ed incuriosito si informò sulla leggenda, decise così di intraprendere il viaggio ed arrivò all’Isola dei Seviziatori. La sua prima sorpresa fu quella di non trovare la barchetta con cui Tranquillo e Ansiono avevano raggiunto l’isola, non curante continuò il suo giro. Sapeva che Tranquillo e Ansioso aevano con loro due sacche e che in una delle due era contenuta la mappa per l’Isola della Felicità. Girando ancora trovò l’altare ormai coperto dal muschio, si affacciò al dirupo e vide gli scheletri ammassati. Vide anche a terra la gabbia che probabilemte aveva tenuto prigionieri i due, notò un sacco, lo aprì e trovò un pezzo di carta strappato dove sembrava esserci scritta la ricetta della pozione ed un carboncino che sembrava essere quello utilizzato da Ansioso per scrivere il messaggio. Cercò disperatamente la sacca di Tranquillo che doveva essere quella che conteneva la mappa per l’Isola della Felicità ma nulla… cercò ancora la barca sperando che Tranquillo l’avesse lasciata lì… ma le ricerche non diedero esito. L’uomo si sedette ed ebbe un’illuminazione: Tranquillo non era morto inculato!!! Prendendo la pozione si era addormentato ed una volta legato all’altare non aveva lanciato l’urlo di disperazione che dava inizio al rito. Credendolo morto gli indigeni non eseguirono il rito e lo accatastarono di fianco sgli altri corpi ed in quel macabro giaciglio dormì per altri due giorni interi. Svegliatosi vide il corpo del compagno e si rammaricò: se Ansioso avesse deciso di bere la pozione non solo si sarebbe salvato, Tranquillo stesso avrebbe dormito molto di meno (avrebbe preso metà dose) ed avrebbe liberato Ansioso risparmiandoli un giorno di spaventosa agonia. Risalita la rupe entrò nella sua vecchia prigione recuperò la sua sacca con la mappa e le vivande, raggiunse la barca e navigò alla volta dell’Isola della Felicità
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Post n°373 pubblicato il 29 Maggio 2009 da M.UNA
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Post n°372 pubblicato il 25 Maggio 2009 da M.UNA
Ci sono donne che camminano controvento da una vita. Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani. Ci sono donne che cambiano pelle per amore. Ci sono donne che donano il loro cuore per poi ritrovarsi a raccattarne i cocci da sole. Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima su una spiaggia al tramonto
Ci sono donne che lottano contro il proprio istinto mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi nudi. Ci sono donne che urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata prigione, che sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare alla vita di sempre.Ci sono donne che in ogni abbraccio lasciano il cuore perchè avranno un motivo per tornare . Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall’amore, sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre . Ci sono donne che vorrebbero vivere avvolte in un abbraccio eterno nella loro dolcezza, nella loro sensibilità ...
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Post n°371 pubblicato il 25 Maggio 2009 da M.UNA
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Post n°370 pubblicato il 25 Maggio 2009 da M.UNA
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Post n°369 pubblicato il 25 Maggio 2009 da M.UNA
C'è sempre un motivo in tutto quello che accade anche se alle volte ci è sconosciuto ... Da una piccola fiamma si può rimanere ustionati anche in maniera grave. |
Post n°368 pubblicato il 08 Maggio 2009 da M.UNA
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Post n°365 pubblicato il 02 Maggio 2009 da M.UNA
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Post n°364 pubblicato il 02 Maggio 2009 da M.UNA
La racconto come se STESSE PARLANDO LUI, che mi fa morire dal ridere: "...ieri sera la mia ragazza ed io eravamo seduti a tavola parlando delle cose della vita. Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte, le ho detto: "NON LASCIARE MAI CHE IO VIVA IN STATO VEGETATIVO, IN DIPENDENZA COMPLETA DA UNA MACCHINA E FACENDOMI ALIMENTARE DA UNA COSA ARTIFICIALE. SE MI DOVESSI VEDERE IN QUESTO STATO, SPEGNI GLI APPARATI CHE MI TENGONO IN VITA!!!". Allora lei si è alzata HA SPENTO IL COMPUTER, IL LETTORE CD e MI HA TOLTO LA BIRRA..."sta str.....!!!!" bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa....
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CAMMINA NEL SOLE !
NON TI SCORDAR MAI DI ME
SCUSA SE TI CHIAMO AMORE
ME NE VADO....
IL MONDO CHE NON C'E'
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Jacques Prévert
SONO QUELLA CHE SONO
Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho
voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa
mia
Se non e sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che
sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son
fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli
occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole
son qui
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno
semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui
per piacervi
E niente può
cambiarmi.
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