sweetineccc.

è sempre stata con me , ,non so cosa hai avrei fatto senza di te,ci sei sempre ,sempre qui .un pò puttana , ma ognuno ha il suo book..io il mio,da dè andrè in poi... ,tanta , sempre..e di ogni tipo ,..dè andrè a lui la mia riverenza grazie e alla musica il mio omaggio.il mio book..condito di varianti , .....momenti diversi musica diversa come adesso .e adesso facciamo silenzio.

 

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anima d oro

Post n°50 pubblicato il 27 Maggio 2007 da RidereNelPianto

anima d oro.
 voglio rubare i pensieri 

i momenti

magie distratte

portano il tuo nome

e il profumo leggero

di legni  bianchi

voglio  ridere di me

delle mie parole

distanze volute

non mi troverai

me ne sono andata lontano

dove non puoi raggiungermi.

sorrido perchè non è vero.

sono qui.

ancora per poco

voglio  colorare

l anima d  oro.

tutto ha il sapore di domani.

bui luminosi.

mescolanze.passioni le mie.

e   l adesso 

che sa di me

teneri pensieri

sottili  vibrazioni .

nascono d improvviso

voglio rubare il mondo.

è mio.

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Commenti al Post:
Macchiavelli3
Macchiavelli3 il 16/06/07 alle 22:59 via WEB
Volevo chiedervi un favore... voi certo ve ne intendete di letteratura.. bene, io sono un (diciamo) scrittore.. ed in questo periodo di mancata stampa da parte dell'editrice, la mia auto-stima è gravemente lesa... ora.. il mio blog contiene parecchio materiale del mio libro, giusto per pubblicizzarlo un poco... ma nessuno ci entra.. dunque, ho deciso di espandere il mio messagio invadendo i blog altrui... mi spiace, è una lesione dell'altrui libertà... ma mi serve... vi lascio il primo capitolo del secondo libro... ditemi che ne pensate, per piacere.... - CADAVERI - Cigolii. Le funi stringono un corpo teso a mezz’aria su un mare di vetro spezzato. La massa orizzontale oscilla come una barca nel vuoto e nel buio, tremando come una foglia spiazzata dal vento e stretta in un pugno. Come un pesce, l’uomo, terrorizzato e stanco, costretto alle mani, ai piedi ed al tronco, vola sopra innumerevoli coltelli frantumati. L’oscurità lo cinge, insieme a quella corda che lo tiene sospeso. Mugugna, piange, mentre le sue lacrime mature bagnano il pavimento scuro. La pelle stirata dalla tensione vibra, seguendo l’oscillazione del pendolo umano. E’ solo nell’ombra di una stanza chiusa, immobilizzato, schiacciato dalla pressione dei lacci che gli bloccano la circolazione. Fa male, le mani bruciano, e vedere quegli spigoli appuntiti certo non aiuta. Le tenebre lo fagocitano. Poi, un rumore. Passi, lenti e decisi. E dalla foschia nerastra fuoriesce un profilo. Fermo, fisso, al contrario della carne appesa ed ancora pulsante. Quel viso impenetrabile ed incomprensibile lo osserva, poi solleva lo sguardo, guardando lo spago che lega il corpo riunirsi, sopra al cigolante individuo volante, in un solo laccio. - Chi sei? Aiutami! – grida la vittima, svolazzando lungo un solo asse nel vuoto buio, mentre la fune stride come una cicala. Inerme, terrorizzato, cerca un’ultima via di fuga. Piange, mentre urla innervosito e supponente. La figura s’avvicina, restando nell’oscurità. I suoi movimenti sono sinuosi, lenti, ma focalizzati e composti. La luce s’accende, all’improvviso. Un accendino, nella mano dello sconosciuto. La fiamma incombe sulla corda, mentre il suino legatovi freme e si agita cercando di divincolarsi rabbiosamente. La canapa prende fuoco. Prima una fiammella, poi comincia ad annerire, divampando in incendio. Un sussulto, e il laccio allenta la sua presa al soffitto. Cigolii, vampate, e l’ombra che si allontana, tornando nella foschia, ma standosene ferma ad osservare. - Chi sei? Cosa diavolo vuoi da me? – chiede terrorizzato l’inquieto uomo steso sul proprio baratro di vetro, osservando i frammenti e quel profilo lontano ed indistinto. Lacrime piovono sulla sua pelle invecchiata, mentre i legacci lo stringono forte, impedendogli di fuggire. Comincia lentamente a cadere, mentre il cavo acceso nel buio si scioglie. Può solo gridare, e nella disperazione maledire il proprio aguzzino – Chi sei? - Io sono ciò che faccio. Una risposta breve, una frase semplice, calda e gelata al medesimo tempo. La fune si spezza, ed il sangue bagna il profilo lontano, schizzando sulle pareti scure.
 
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Un blog di: RidereNelPianto
Data di creazione: 10/12/2006
 

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