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sassofono

Post n°21 pubblicato il 02 Maggio 2012 da zuby98

Sassofono

il sassofono é uno dei tanti strumenti che ha avuto e ha ancora una grande importanza nella musica jazz.

Il sassofono, saxofono, o, semplicemente, sax è uno strumento musicale ad ancia semplice della famiglia degli aerofoni. Il sassofono è inserito nella famiglia dei legni poiché, nonostante il corpo dello strumento sia normalmente di metallo (spesso di ottone, motivo per cui viene spesso impropriamente inserito tra gli ottoni), ha tra i suoi antenati il flauto ed il clarinetto da cui ha ereditato la struttura (Il suo inventore l'ha creato partendo dalla forma del clarinetto basso) ma non il materiale. L'emissione del suono è provocata dalla vibrazione di un'ancia, ricavata da canna di bambù stagionata. Inoltre, la lunghezza della colonna d'aria (e quindi l'altezza del suono prodotto) viene modificata attraverso dei fori sul corpo dello strumento (controllati da chiavi). Fu inventato da Adolphe Sax nel 1841 e brevettato il 22 giugno del 1846. Ha avuto una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi musicali grazie alle sue doti di espressività e duttilità.

In generale la famiglia dei sax è presente in quasi tutti i generi musicali moderni (anche se è meno rappresentato nel rock e nella musica elettrica in generale): anche la recente tendenza verso la musica sintetica e campionata ha solo scalfito la sua popolarità. A causa della sua recente invenzione, nella musica classica il sassofono è un po' penalizzato dalla limitata letteratura, ma è tuttavia presente, anche con ruoli di rilievo, nelle orchestre sinfoniche (si ricordi l'assolo per sax alto in Il Vecchio Castello dai Quadri di un'esposizione di Mussorgskij orchestrati da Maurice Ravel nel 1922). Esiste inoltre un crescente corpus di musica cameristica originale per sassofoni (spesso in quartetto) e di trascrizioni. Dotato di una voce potente e di grande proiezione di suono, il sassofono ha un vasto uso bandistico (ad esempio è molto impiegato nelle bande militari statunitensi): per questo motivo fu quasi subito presente nelle prime formazioni jazz, un genere musicale di cui è diventato il simbolo.

Tipi di sassofono

 

  • il sassofono subcontrabbasso in siFlat.svg: progettato da Adolphe Sax, il suo secondo esemplare è stato presentato solo nel settembre 2010 dal costruttore brasiliano J'Elle Stainer. Prima di allora, ne esisteva solo la versione tubax in siFlat.svg. La sua estensione è un'ottava sotto il sax basso.
  • il sassofono contrabbasso in do: esiste soltanto come tubax e viene costruito su commissione dall'artigiano Eppelsheim.
  • il sassofono contrabbasso in miFlat.svg: estremamente ingombrante, pesante e raro. Il sax contrabbasso esiste in due versioni: estesa, fabbricata attualmente dalla Orsi e da Benedikt Eppelsheim, e compatta, sviluppata di recente da J'Elle Stainer. Uno strumento affine e con un timbro simile è stato realizzata nel 1999 come tubax in miFlat.svg. Si tratta di uno strumento di concezione diversa, dal canneggio molto più stretto meno conico e più ergonomico, in qualche modo simile ad un sarrusofono ad ancia semplice. La sua estensione è un'ottava sotto il baritono.
  • il sassofono basso in siFlat.svg: anche questo è uno strumento che s'incontra raramente, con estensione di un'ottava sotto il tenore. Costituisce il basso fondamentale dell'orchestra standard di sassofoni (12 elementi, 1 sopranino, 2 soprani, 3 alti, 3 tenori, 2 baritoni, 1 basso) e ha goduto di una discreta diffusione durante gli anni '20 e '30 nelle band Dixieland.
  • il sassofono baritono in miFlat.svg: è il sassofono di uso comune dall'intonazione più grave: viene suonato abitualmente senza particolari supporti (mentre gli strumenti più gravi vengono normalmente appoggiati a terra tramite treppiedi o sostegni simili). Tra i sassofoni comuni, si distingue per le dimensioni e la caratteristica voluta del collo. La sua estensione, una quinta sotto il tenore, va dal reFlat.svg1 al la3. Spesso viene realizzato con la campana allungata per poter suonare anche il la grave (do3 reale).
  • il sassofono tenore in siFlat.svg: la sua estensione è una quinta sopra il baritono (dal laFlat.svg1 al mi4). Di uso comune, incarna l'immagine del sassofono nell'iconografia popolare. Si riconosce per via della caratteristica "gobba" del collo (Chiver).
  • il sassofono C melody (C-Melody sax) in do, un tenore non traspositore, oggi piuttosto raro. Fu lo strumento responsabile della cosiddetta "Saxual Revolution" negli USA attorno agli anni '20 in quanto essendo non traspositore permetteva di leggere le partiture di altri strumenti di maggior diffusione (pianoforte, flauto, violino etc...) facilitandone l'impiego tra i dilettanti. Il C-melody sta avendo una nuova vita mediante la ditta Aquila sax la quale ha iniziato a produrre tenori in do con meccanica e concezione moderna
  • il sassofono contralto o "alto" in miFlat.svg: di uso comune, è esteso a partire da una quarta sopra il tenore (dal reFlat.svg2 al la4). Tra tutti gli strumenti della famiglia, è quello che offre il miglior compromesso tra dimensioni, peso, imboccatura, ergonomia delle mani e problemi d'intonazione: per questo motivo è spesso consigliato come primo strumento. Può presentarsi in due forme: curvo o dritto. Questa seconda forma, in produzione attorno agli anni '20 dalla Buescher, è estremamente rara anche se attualmente alcune ditte (la tedesca Keilwerth, l'americana L.A. Sax e l'italiana Rampone & Cazzani) ne hanno ripreso la fabbricazione.
  • il sassofono mezzo-soprano in fa: sorta di contralto più piccolo, dal collo tipicamente inclinato di circa 45 gradi rispetto al fusto. Fu prodotto in forma diritta dalla Conn con il nome di Conn-O-Sax: questo era una sorta di incrocio tra il sassofono di cui conserva la meccanica e il bocchino e il corno inglese, di cui conserva la tipica campana "a pera" e il taglio in fa. Era un sax piuttosto innovativo a causa dell'estensione maggiorata: possedeva infatti una chiave in più nel grave che consentiva di scendere fino al la grave (in seguito adottata nei baritoni) e ben due chiavi in più nell'acuto che rendevano possibili le note fa# e sol sovracuto. A causa dello scarso successo commerciale e del costo piuttosto elevato molti strumenti furono utilizzati in fabbrica per insegnare agli apprendisti i principi della riparazione e costruzione degli strumenti (e quindi distrutti). Entrambi questi strumenti sono oggi molto rari ed estremamente costosi in quanto oggetti di collezionismo.
  • il sassofono soprano in siFlat.svg: esteso a partire da una quinta sopra il contralto, dal laFlat.svg2 al mi5. Normalmente diritto, esiste anche in versione curva e semicurva, detto anche saxello il quale fu brevettato dalla King attorno agli anni '20; anche l'italiana Rampone & Cazzani brevettò sempre in quegli anni un soprano semicurvo simile al saxello King il quale è conservato nel museo degli strumenti a fiato a Quarna Sotto (Verbania). Recentemente la Rampone ha iniziato a produrre di nuovo dei soprani semicurvi ispirandosi al brevetto di inizio secolo. I problemi di costruzione del soprano (i fori portavoce sono molto piccoli) lo hanno reso per molto tempo uno strumento con gravi problemi d'intonazione limitandone l'uso. Nella musica moderna è tornato in auge a partire dagli anni 1940, grazie a Sidney Bechet e John Coltrane. Il timbro è tipicamente nasale e sottile. Si tratta del più acuto sassofono di uso comune.
  • il sassofono soprano in do: come il C-melody, intonato un'ottava sopra. Estremamente raro.
  • il sassofono sopranino in miFlat.svg: molto raro, strumento più acuto della tipica orchestra di sassofoni. Può presentarsi in due forme: dritto e curvo (prodotto in questa forma principalmente dalla ditta Orsi).
  • il sassofono sopranissimo in siFlat.svg: questo raro strumento fu messo a punto da Benedikt Eppelsheim nel 2002 ed è stato battezzato "soprillo" dall'inventore. Di dimensioni pari a quelle di un ottavino, la sua costruzione ha richiesto l'applicazione di un foro portavoce dentro al  bocchino.                                                                                                                                                                                            fonte: wikipedia
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