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La mente e l'anima.

Sono convinto che lo “stare insieme” non possa essere deciso a tavolino e tanto meno possa essere “testato”.

Non sento Amore nel decidere di “provare” a stare insieme , perchè una decisione nasce dal pensiero.

E l’Amore non va d’accordo con la mente , semplicemente perchè non rientra nel suo mondo.

La dimensione dell’Amore non ha tempo , e si nutre soltanto del presente , mentre il pensiero non è altro che un accumulo di qualcosa di passato.

In base alle nostre esperienze, ci convinciamo di avere bisogno di questa o di quella persona , catalogando volutamente chi incontriamo , giudicandolo più o meno “adatto” a stare con noi , motivando la nostra “scelta” con frasi del tipo : “mi conosco e so cosa, e chi fa per me”.

E così facendo iniziamo a “selezionare”, restringendo il cerchio delle persone più “adatte” in base a ciò che la nostra mente ci impone tralasciando molto spesso chi invece sarebbe più “adatto” secondo la nostra anima.

Quindi il vero “stare insieme” come lo vedo io , può concretizzarsi soltanto se non è stato “preventivato”. Dev’essere un qualcosa che viene da dentro, dal cuore. una naturale azione che si realizza senza sforzo e che non è il prodotto di una specifica valutazione.

Le situazioni “studiate” a tavolino portano inesorabilmente all’abitudine, alla noia che come tutti sanno, sono veleno per l’Amore.

Perciò rischiamo di cadere nei soliti vecchi discorsi, in base ai quali esistono varie fasi in Amore che partono dall’innamoramento ed arrivano alla sopportazione.

Ma l’Amore non può essere sopportazione.

L’Amore non può essere sacrificio.

L’Amore non è “cercare di non buttare i nostri 10 anni insieme”.

L’Amore non è dopo l’ennesimo litigio , “restare a guardare se l’altro ha capito le nostre esigenze” che puntualmente da “sette” anni cerchiamo di far capire.

L’Amore non è “provare a rimanere insieme dopo tutto ciò che è successo”.

Quando ci accorgiamo che ormai da anni, certe cose del/lla nostro/a compagno/a non ci sono in realtà mai piaciute , siamo ormai entrati in un vicolo cieco dove ci spaventa la paura più o meno inconscia di rimanere soli , facendoci accettare situazioni spiacevoli e facendoci scendere a compromessi che mai e poi mai avremmo accettato , cercando di mascherare il tutto sotto il nome dell’Amore.

Prendere coscienza di tutto ciò è necessario per non convincersi che l’Amore è associato alla sofferenza.

Basterebbe non nascondersi quando qualcosa ci spaventa per poter guardare in faccia la nostra paura e provare a vincerla.

Siamo nati per essere felici , e quando non lo siamo ci inventiamo che “così deve andare” o che siamo destinati a soffrire, soltanto perchè non abbiamo le palle di prendere in mano la nostra vita e di coltivare la nostra felicità.

Infatti molto spesso affidiamo agli altri le nostre emozioni senza provare nemmeno ad ipotizzare che solo noi siamo, in realtà responsabili della nostra felicità.

Provare ad ascoltare meno la mente cercando di tralasciare il pensiero e quindi il giudizio, porta ad avere più “contatto” con l’anima. 

Ascoltiamo di più l’anima e sempre meno la mente anche quando apparentemente sembra portarci verso qualcosa che ci spaventa. La nostra anima non ci attira mai verso una situazione casuale, perchè per lei il “caso” non esiste e tutto ha un senso.

Proviamo a sperimentare la felicità che la nostra anima ci indica e smettiamo di pensare di costruire un mondo che non esiste per poi lamentarci proprio di quello che abbiamo creato.