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LETTERA AD UNA BAMBINA. (CREPET)
Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni-segnali a volte sfacciati delle nostre assenze ma di attenzione. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire i vuoti, né pietire uno sguardo o un'ora d'amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finché avrai forza e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, sopratutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio per curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell'orizzonte. E tu allora porterai quell'amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima. Paolo Crepet
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Post n°2 pubblicato il 06 Gennaio 2014 da charmelina78
<<Consumo il necessario ma non accetto lo spreco perchè quando compro qualcosa non lo compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. Essere sobri significa,prima di tutto, essere coscienti del proprio valore in quanto persona e non consumatore Essere sobri vuol dire farsi delle semplici domande prima di fare acquisti: ne ho bisogno?questa cosa puo' migliorare davvero la mia vita o e'un capriccio indotto dalle mode del momento? E' non scegliere di andare a trascorrere il tempo libero nei centri commerciali,dove la frustrazione della "mancanza" viene sponsorizzata accanto al desiderio. Significa farsi la lista della spesa prima di uscire e non farsi abbindolare da prodotti ammiccanti ma spesso poco nutrienti. Significa comprare nella consapevolezza che il prodotto scelto viene di certo consumato prima della sua scadenza. Uno stile di vita sobrio si interroga sulla provenienza del prodotto,sulla filiera che lo produce, sulla etica con il quale è prodotto,poiché scelgo il meglio per me ma anche per chi è intorno a me. Essere sobri vuol dire dare maggior valore al tempo necessario agli acquisti,scegliendo posti dove posso scambiare una parola, un idea, un minimo di relazione con chi ha lavorato per offrirmi quel prodotto, condividendone il senso e la preziosità della sua fatica. Essere sobri significa imparare ad ascoltare i propri bisogni, ciò che mi riempie il cuore e l'anima e non mi svuota solo il portafoglio nella mera ipotesi di uno pseudo senso di soddisfazione. |
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