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In memoria.
Post n°6 pubblicato il 11 Settembre 2006 da magdalene_psyche
Alle volte l'insonnia può avere dei lati positivi...Stamane, erano circa le 03:00, sono stata svegliata di soprassalto dal suono di una sirena dei vigili del fuoco...ho provato a riascoltare le seduzioni di Morfeo, ma la mia mente era stata infastidita da quel suono che non voleva proprio decidersi a riaddormentarsi.Contrariamente alle mie abitudini, ho acceso la televisione e sono approdata casualmente su un canale di un emittente locale, meravigliandomi non poco. Infatti, il suo palinsesto notturno non era occupato da maghi, chiromanti o 'allegre signorine' bensì c'era una sorta di reportage sull'attentato dell'11 settembre 2001. Non era il solito collage di immagini tratte dai notiziari; un ruolo fondamentale lo avevano le interviste fatte ai parenti delle vittime. Sono rimasta senza parole quando, tra le varie testimonianze, c'era quella di una donna con vicino un bimbo assorto a giocare con una macchinina. Suo marito era sul primo aereo kamikaze mentre lei era in ospedale per dare alla luce il loro primo bimbo. L'ultima volta che lei ha ascoltato la voce di suo marito fu poco prima dell'impatto, quando riuscì a far sentire i vagiti del loro bimbo poco prima della poppata. Sono rimasta incantata dalla serenità con la quale questa donna ha cresciuto suo figlio ( peraltro 'fotocopia' del papà che non ha mai potuto conoscere) ma soprattutto mi ha fatto riflettere un suo pensiero a fine intervista: ''Da allora (dall'11/0)/2001) ho incominciato a capire cosa debba provare una donna che vive in un paese devastato dall'odio e dalle guerre: ogni giorno è l'ultimo perchè potrebbe non poter più riabbracciare un figlio,un marito, un fratello, un padre.'' |
Inviato da: OnMySkin
il 10/09/2006 alle 19:26
Inviato da: magdalene_psyche
il 10/09/2006 alle 17:31
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il 10/09/2006 alle 15:44
Inviato da: magdalene_psyche
il 10/09/2006 alle 12:27
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il 09/09/2006 alle 21:28