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Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da krone005

ERBA: I MATTATORI ERANO A DUE PASSI...

Un improvviso interrogatorio durato otto lunghe ore è servito per chiudere il caso sulla strage di Erba. Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno ammesso di aver ucciso Raffaella Castagna, il figlio Youssef, la madre, un'altra condomina e a ferire gravemente il marito di quest'ultima. Per la mattanza sarebbero stati usati due coltelli e una spranga. Azouz Marzouk rivela: "Mia moglie era anche incinta".

Attorno a mezzanotte l'avvocato difensore, Pietro Troiano, aveva parlato di "parziali ammissioni". Ma il giorno dopo è stato più esplicito: "Entrambi i miei assistiti hanno ammesso le loro responsabilità", ha detto all'agenzia Agi. Secondo quanto ha riferito il legale, "L'interrogatorio improvviso di mercoledì pomeriggio, iniziato attorno alle ore 13.30 per concludersi poco prima di mezzanotte, era stato deciso dai cinque Pm per contestare ai due coniugi un nuovo elemento di prova, ovvero la macchia di sangue trovata sulla tappezzeria dell'auto di Olindo Romano. Inizialmente - ha aggiunto Troiano - hanno mantenuto la loro posizione dei giorni scorsi, poi hanno cominciato a cedere ammettendo le loro responsabilità". immagine

"Se dovessero riconfermare davanti al gip Nicoletta Cremona quello che finora hanno dichiarato agli inquirenti - ha aggiunto Troiano - entrarò nei particolari, e solo allora si potrà parlare di confessione". Alla domanda se ambedue avessero fatto delle ammissioni, il legale ha detto: "Entrambi hanno dichiarato la loro compartecipazione ma non hanno chiarito alcuni aspetti che sicuramente saranno da approfondire. Ci sarà un processo e i giudici dovranno decidere. La prima a crollare è stata la moglie". immagine

Dalla procura trapela qualche cosa di più. I quotidiani che hanno fatto una ribattuta nella notte riportano che le armi usate sarebbero state due coltelli e una spranga; che nell'auto di Olindo Romano sarebbe stata trovata una traccia di sangue dell'unico sopravvissuto alla strage, Mario Frigerio; che forse anche la moglie di Romano, Rosa Bazzi, ha avuto un ruolo attivo e che le armi sarebbero state fatte sparire prima di iniziare la costruzione di un alibi.

Inquirenti e investigatori erano convinti da subito che l'alibi da loro fornito non reggesse. E questo al di là dello scontrino del McDonald's sul lungolago di Como in cui i due hanno sostenuto di essere andati la sera dell'11 dicembre. Uno scontrino rilasciato alle 21:30, un'ora e mezzo dopo la strage, un'ora assolutamente compatibile con il massacro, anche se su questo punto gli investigatori sono sempre rimasti abbottonati.
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Non è escluso che la certezza degli inquirenti scaturisse dall'analisi del tracciato del telefono cellulare dei coniugi Romano e dalle celle agganciate durante il tragitto, oltre che dall'analisi dei reperti nella loro abitazione, messa sotto sequestro dopo il fermo. Venerdì il procuratore Alessandro Maria Lodolini e i sostituti Simone Pizzoti, Mariano Fadda, Massimo Astori e Antonio Nalesso chiederanno la convalida del fermo. Intanto per le famiglie delle vittime è pronto il nulla osta per i funerali. Un mese dopo, tutto si avvia all'epilogo.immagine

Marzouk: "Raffaella era incinta"
"Credo proprio che Raffaella fosse incinta quando l'hanno massacrata". A rivelarlo è Azouz Marzouk, marito della donna uccisa dai vicini ad Erba. Un'ipotesi che per il tunisino è "quasi una certezza" ma che al momento non sarebbe confermata dall'autopsia. "Noi musulmani -spiega all'agenzia ADN Kronos - non avremmo fatto del male ad un bambino. A questo punto sono convinto che hanno fatto tutto questo per Youssef. Per invidia. Perché non potevano avere figli". L'accusa è rivolta ai coniugi Romano, Olindo e Angela Rosa Bazzi, ritenuti dagli inquirenti gli autori della strage dell'11 dicembre

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