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Il Blog di Gabriele e Stefania
 

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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 12 Marzo 2007 da krone005

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Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da krone005

VERGOGNA

SOLO VERGOGNA

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OGNI ALTRO COMMENTO E' SUPERFLUO

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da krone005

STRANEZZE DEL CALCIO....

CATANIA, 25 GEN - Catania-Palermo non si giochera' il 4 febbraio per la concomitanza dei festeggiamenti della Patrona della citta' etnea, Sant' Agata. Lo ha deciso il questore di Catania, Michele Capomacchia, per motivi di ordine pubblico. Sara' la Lega calcio a decidere quando la gara sara' disputata. Durante la festa di Sant'Agata, a Catania sono per strada circa 100 mila persone ed e' ritenuta inconciliabile la contemporanea disputa al Massimino del derby con il Palermo, una gara ad alto rischio.

S.AGATA BATTE DERBY DI SICILIA 1 A 0!

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 PER LA CRONACA IL DERBY SI DISPUTERA' VENERDì 2 FEBBRAIO ALLE ORE 18

 
 
 

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da krone005

Trent'anni fa moriva Re Cecconi

Indimenticato campione della Lazio

Il tempo scorre velocemente, ma il ricordo di Luciano Re Cecconi non ha lasciato il cuore degli appassionati del mondo del calcio. 'L'angelo biondo' moriva 30 anni fa, il 18 gennaio 1977, a causa di una terribile quanto assurda tragedia: un colpo di pistola che lo colpì in pieno petto e spense tutti i sogni di gloria di uno dei più grandi di sempre. Vincitore di uno scudetto con la Lazio, Cecconi morì a soli 29 anni.immagine

Una morte incredibile che sconvolse tutto e tutti, a cominciare dai suoi tifosi che ogni domenica tifavano per lui gustandosi i suoi tocchi magici e le sue sgroppate in mezzo al campo. Luciano Re Cecconi venne ucciso esattamente trent'anni fa: la sera del 18 gennaio 1977, l''Angelo biondo', soprannominato così per la sua folta chioma di capelli, si trova in compagnia di due amici, il compagno di squadra Pietro Ghedin e il profumiere romano Giorgio Fraticcioli. Quest'ultimo deve sbrigare una commissione presso la gioielleria di Bruno Tabocchini, nel quartiere Flaminio della capitale. Quando i tre entrano nel negozio, Re Cecconi esclama per scherzo "Fermi tutti, questa è una rapina!". Purtroppo Luciano sceglie il momento sbagliato: Tabocchini ha subito di recente due rapine vere e il timore che la cosa possa ripetersi lo ha spinto a nascondere sotto la cassa una pistola. Il gioielliere non riconosce Re Cecconi, che ha il bavero alzato e tiene una mano in tasca: crede che sia un rapinatore, con una pistola nella tasca, e fa subito fuoco colpendolo in pieno petto. Re Cecconi lascia la moglie, Cesarina, e 2 figli, Stefano e Francesca.

A distanza di trent'anni dalla sua scomparsa esiste ancora una fondazione umanitaria che porta il suo nome. In dieci anni di carriera, tra Pro Patria, Foggia e Lazio, Re Cecconi realizza otto gol con numerose presenze nonostante diversi infortuni e vince il titolo con la maglia biancoceleste nel 1974. Due presenze in Nazionale a condire una vita calcistica straordinaria, che poteva essere ancora più grande. Un colpo di pistola fermò tutto, tranne l'affetto e la gratitudine nei suoi confronti.

www.lucianorececconi.it

 
 
 

Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da krone005

ERBA: I MATTATORI ERANO A DUE PASSI...

Un improvviso interrogatorio durato otto lunghe ore è servito per chiudere il caso sulla strage di Erba. Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno ammesso di aver ucciso Raffaella Castagna, il figlio Youssef, la madre, un'altra condomina e a ferire gravemente il marito di quest'ultima. Per la mattanza sarebbero stati usati due coltelli e una spranga. Azouz Marzouk rivela: "Mia moglie era anche incinta".

Attorno a mezzanotte l'avvocato difensore, Pietro Troiano, aveva parlato di "parziali ammissioni". Ma il giorno dopo è stato più esplicito: "Entrambi i miei assistiti hanno ammesso le loro responsabilità", ha detto all'agenzia Agi. Secondo quanto ha riferito il legale, "L'interrogatorio improvviso di mercoledì pomeriggio, iniziato attorno alle ore 13.30 per concludersi poco prima di mezzanotte, era stato deciso dai cinque Pm per contestare ai due coniugi un nuovo elemento di prova, ovvero la macchia di sangue trovata sulla tappezzeria dell'auto di Olindo Romano. Inizialmente - ha aggiunto Troiano - hanno mantenuto la loro posizione dei giorni scorsi, poi hanno cominciato a cedere ammettendo le loro responsabilità". immagine

"Se dovessero riconfermare davanti al gip Nicoletta Cremona quello che finora hanno dichiarato agli inquirenti - ha aggiunto Troiano - entrarò nei particolari, e solo allora si potrà parlare di confessione". Alla domanda se ambedue avessero fatto delle ammissioni, il legale ha detto: "Entrambi hanno dichiarato la loro compartecipazione ma non hanno chiarito alcuni aspetti che sicuramente saranno da approfondire. Ci sarà un processo e i giudici dovranno decidere. La prima a crollare è stata la moglie". immagine

Dalla procura trapela qualche cosa di più. I quotidiani che hanno fatto una ribattuta nella notte riportano che le armi usate sarebbero state due coltelli e una spranga; che nell'auto di Olindo Romano sarebbe stata trovata una traccia di sangue dell'unico sopravvissuto alla strage, Mario Frigerio; che forse anche la moglie di Romano, Rosa Bazzi, ha avuto un ruolo attivo e che le armi sarebbero state fatte sparire prima di iniziare la costruzione di un alibi.

Inquirenti e investigatori erano convinti da subito che l'alibi da loro fornito non reggesse. E questo al di là dello scontrino del McDonald's sul lungolago di Como in cui i due hanno sostenuto di essere andati la sera dell'11 dicembre. Uno scontrino rilasciato alle 21:30, un'ora e mezzo dopo la strage, un'ora assolutamente compatibile con il massacro, anche se su questo punto gli investigatori sono sempre rimasti abbottonati.
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Non è escluso che la certezza degli inquirenti scaturisse dall'analisi del tracciato del telefono cellulare dei coniugi Romano e dalle celle agganciate durante il tragitto, oltre che dall'analisi dei reperti nella loro abitazione, messa sotto sequestro dopo il fermo. Venerdì il procuratore Alessandro Maria Lodolini e i sostituti Simone Pizzoti, Mariano Fadda, Massimo Astori e Antonio Nalesso chiederanno la convalida del fermo. Intanto per le famiglie delle vittime è pronto il nulla osta per i funerali. Un mese dopo, tutto si avvia all'epilogo.immagine

Marzouk: "Raffaella era incinta"
"Credo proprio che Raffaella fosse incinta quando l'hanno massacrata". A rivelarlo è Azouz Marzouk, marito della donna uccisa dai vicini ad Erba. Un'ipotesi che per il tunisino è "quasi una certezza" ma che al momento non sarebbe confermata dall'autopsia. "Noi musulmani -spiega all'agenzia ADN Kronos - non avremmo fatto del male ad un bambino. A questo punto sono convinto che hanno fatto tutto questo per Youssef. Per invidia. Perché non potevano avere figli". L'accusa è rivolta ai coniugi Romano, Olindo e Angela Rosa Bazzi, ritenuti dagli inquirenti gli autori della strage dell'11 dicembre

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SENZA PAROLE

 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da krone005

Il Tricolore compie 210 anni

Nasce a Reggio Emilia, ben 210 anni fa, il Tricolore, la bandiera che avrebbe da quel momento in poi rappresentato il primo Stato libero dell'età moderna. Venne adottata per la prima volta il 7 gennaio 1797, dai deputati delle popolazioni di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara, seduti nel Parlamento della Repubblica Cispadana, voluta da Napoleone nell'ottobre 1796, che comprendeva appunto i ducati di Modena e Reggio e le ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna. L'assise decretò in quella occasione di ''rendere universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori: verde, bianco e rosso'', allora a bande orizzontali. I tre colori scelti non identificano tanto i campi della terra italica, la purezza e il sangue versato per la libertà, come molti vollero semplificare, non senza una forte dose di sentimentalismo, ma sono legati ad antichi stendardi e uniformi tipici dell'epoca. D'altra parte anche le tre fasce di identiche dimensioni sono ispirate alla bandiera francese del 1790.

Ma la bandiera in sé, in quell'epoca (nel 1799 cominciò la campagna napoleonica in Italia che sgretolò l'antico sistema di Stati in cui fino ad allora era divisa la Penisola), più che rappresentare un segno dinastico o militare era appunto il simbolo di ideali di libertà e indipendenza che si andavano formando non solo in Italia, ma anche in altre nazioni. Ideali soffocati dal Congresso di Vienna e dalla Restaurazione. Fu dunque negli atti risorgimentali che caratterizzarono i primi decenni dell'800 che il Tricolore diventò l'emblema della lotta e della libertà. Così per i moti mazziniani, per le imprese dei fratelli Bandiera. Il sentimento racchiuso nella bandiera italiana segnerà la Prima Guerra d'Indipendenza quando Carlo Alberto adotterà il vessillo insieme allo scudo dei Savoia e così, quando nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, la sua bandiera, per consuetudine, continuò ad essere quella del 1848.

Nel corso degli anni al Tricolore furono associati (nella maggior parte dei casi all'interno della fascia bianca) altri stemmi compreso quello della corona reale. La bandiera quale oggi la conosciamo e che campeggia sui Palazzi istituzionali è quella voluta dall'Assemblea costituente che si riunì dopo la nascita della Repubblica, il 2 giugno del 1946. Un'assemblea, era il 24 marzo 1947, che così sancì: ''La bandiera della Repubblica è il Tricolore italiano: verde, bianco e rosso a bande verticali e di uguali dimensioni''. All'approvazione, raccontano le cronache dell'epoca, sia i rappresentanti della Costituente che il pubblico presente si alzarono in piedi per una lunga e calorosa ovazione.

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Amauri deve farsi operare

Post n°53 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da krone005

L'attaccante del Palermo dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico al ginocchio destro e rischia di aver già finito la stagione: "Sono sereno, ma voglio pensarci bene"

Brutte notizie per il Palermo. Amauri dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico al ginocchio destro. Lo ha annunciato il sito internet della società siciliana: "È questa l'indicazione data dal Prof. Pierpaolo Mariani, che ha visitato stamane l'attaccante presso la Clinica Villa Stuart di Roma alla presenza del medico sociale del Palermo, Roberto Matracia». Per l'attaccante brasiliano, dunque, lungo stop e il rischio che la sua stagione sia già finita. Ma Amauri vuole pensarci bene prima di finire sotto i ferri: "Il professor Mariani mi ha detto che bisognerà fare l'operazione, adesso ci rifletterò per un po' e poi vedremo sul da farsi. Sono comunque sereno ed in questo momento voglio solamente riflettere su questa possibilità".

TORNA PRESTO AMAURI!!!

TUTTA PALERMO E' CON TE!

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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 11 Novembre 2006 da krone005

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Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 01 Novembre 2006 da krone005

Uno sguardo che rompe il silenzio
Uno sguardo ha detto ciò che penso
Uno…uno guardo
Uno sguardo può durare un giorno
La partenza senza mai ritorno
Uno…uno sguardo
E tutto ciò che so te lo dirò
E tutto ciò che non sai dire spiega il mare
Sento qualcosa di grande più di questa città
E la bugia che rompe ogni silenzio
È la bugia che dico solo se non penso
Ti prego non fermarti proprio adesso
Perché dopo non si può…

STOP! DIMENTICA
QUESTO SILENZIO
NON VALE NEANCHE UNA PAROLA
Né UNA SOLA
E QUINDI…
STOP! DIMENTICA perché
TUTTO IL RESTO ANDRà DA Sé
DIMENTICA PERCHè
DIMENTICA PER ME


Una storia grande come il mondo
Una storia lunga tutto il giorno
Una…una storia
Una bugia di una parola sola
È la tua più affascinante storia
Una…la tua storia

STOP! DIMENTICA
QUESTO SILENZIO
NON VALE NEANCHE UNA PAROLA
Né UNA SOLA
E QUINDI…
STOP! DIMENTICA perché
TUTTO IL RESTO ANDRà DA Sé
DIMENTICA PERCHè
DIMENTICA PER ME

STOP! DIMENTICA
QUESTO SILENZIO
NON VALE NEANCHE UNA PAROLA
Né UNA SOLA
E QUINDI…
STOP! DIMENTICA perché
TUTTO IL RESTO ANDRà DA Sé
DIMENTICA PERCHè
DIMENTICA …


E tutto ciò che so te lo dirò
E tutto ciò che non sai dire spiega il mare
Ti prego non fermarti proprio adesso
Perché dopo non si può….

STOP! DIMENTICA
QUESTO SILENZIO
NON VALE NEANCHE UNA PAROLA
Né UNA SOLA
E QUINDI…
STOP! DIMENTICA perché
TUTTO IL RESTO ANDRà DA Sé
DIMENTICA PERCHè
DIMENTICA PER ME

STOP! DIMENTICA
QUESTO SILENZIO
NON VALE NEANCHE UNA PAROLA
Né UNA SOLA
E QUINDI…
STOP! DIMENTICA perché
TUTTO IL RESTO ANDRà DA Sé
DIMENTICA PERCHè
DIMENTICA PER ME

STOP! DIMENTICA…

NON VALE NEANCHE UNA PAROLA
Né UNA SOLA
E QUINDI…
STOP! DIMENTICA perché
TUTTO IL RESTO ANDRà DA Sé
DIMENTICA PERCHè
DIMENTICA PER ME

STOP! DIMENTICA

DEDICATO A TE...


NON SOPPORTO VEDERE LE PERSONE CHE SOFFRONO PER COLPA DI ALTRE PERSONE

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da krone005

E' ARRIVATO IL MOMENTO DI PARTIRE...

LASCIO TUTTI I MIEI AVERI, CIOE' QUESTO BLOG, ALLA MIA GRANDISSIMA E DOLCISSIMA SOCIA....STEFANIA!

LEI LO TERRA' SEMPRE AGGIORNATO, SPERIAMO! immagine

immagineUN SALUTO A TUTTI! ED UN BACIONE A STEFANIA! immagine

 
 
 
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