MBA

buongiorno ragnetto... buona domenica

"...Con grandi buste di plastica del peso totale del cuore. Pine di spazzatura e di silenzio. Piene di freddo, e rumore." Paradossale e curioso. Tutti noi gli abbiamo dedicato un pensiero. E lui non lo sa. Che logiche curiose, la vita!

io + che chiedermi perchè Ignazio è finito a fare il barbone mi chiedo dove è cresciuto e chi ha allevato quel ragazzo di 18 anni così violento. mi chiedo i genitori hanno mai aperto un dialogo con lui? cosa gli hanno trasmesso? alla fine è più barbone il ragazzo violento o Ignazio?

ciao...è una storia...quella di Ignazio che fa riflettere e che non dovrebbe mai più accadere, ma che purtroppo si ripeterà in un mondo sempre più indifferente, egoista,cinico e freddo. ciò che può aiutare è l'onestà, la sensibilità e il buoncuore di qualcuno...ancora per fortuna esistono alcuni valori malgrado molti vogliano calpestarli... A volte mi è capitato di scendere alla fermata della metro di valle Aurelia...lì c'è un barbone: pelle bruciata dal sole in estate, avvolto in coperte fradicie di pioggia in inverno...sporco, solo, abbandonato. Ogni tanto qualcuno gli lascia del cibo, pulisce quell'angolo di strada che è la sua "casa"...ma sta lì da alcuni anni. Mi auguro anch'io che i più deboli (o i più sfortunati), ma forse i più forti nell'animo, che senza far del male a nessuno sopportano in silenzio il loro dolore e la loro solitudine, non debbano subire la prepotenza della c.d "gentexbene"...

Non so perchè è diventato barbone, ma è vittima, ora degli altri, del ragazzino, ora di se stesso. Qualche volta mi è capitato di andare alla stazione Termini, a portar loro da mangiare, l'inverno, una minestra calda, il panettone a Natale. Ho incrociato il loro sguardo, ho sentito le loro storie. Emarginati per colpa nostra, loro, di nessuno. Dalla signora scicchettosa che si sistemava i vestiti prima di mangiare, che pretendeva i pasticcini a fine pasto, quelli del bar all'angolo; dall'arrogante e prepotente che scavalcava tutti nella fila; da chi faceva a botte, minacciandosi con coltellini o bottiglie di birra rotte contro marciapiede; da chi non ti guardava in faccia, dileguandosi, forse per vergogna, forse per menefreghismo, appena ricevuto il pasto caldo; da chi ti chiedeva un piatto in più, vuoto, per dividere il cibo con i/il loro amici/o a 4 zampe. Mi hai ricordato Ciro, che bazzicava dietro il colonnato dove sta il Pigorni, lì intorno, con la sua amata bestiola. Scriveva sempre su una specie di agenda,fitto fitto fitto, era una persona molto colta. Poi un giorno sono scomparsi, lui e il suo amico peloso. Hanno lasciato solo gli scatoloni di cartone della loro "casa". Spero che non sia accaduto loro nulla di male. Spero che il 18enne paghi per il suo essere vittima della sua stessa imbecilità, che non può e deve essere presa come scusa, come scudo dietro cui ripararsi. Spero che Ignazio guarisca presto e torni da suoi amati cani.

Anche io ho perso il mio piccolo Arnò tempo fa e comprendo il tuo dolore... Io e Arnò eravamo una cosa sola... dicevo che si era laureato con me... perchè mi teneva compagnia ogni notte di studio... e il giorno dell'esame la mattina mi veniva a svegliare... accarezzandomi con la sua testolina... da allora non ho voluto più gatti... lui mi manca sempre tanto...adesso è nel paradiso dei gatti... e mi guarda da lassù... ne sono certa come farà.. Milly...La preghiera di Arnò..." Fa o signore.. che come io sono sempre veramente gatto.... l'uomo sia sempre veramente uomo"... un bacio Mia

te lo avevo già detto...ma mi hai riportato indietro nel tempo e nello spazio, rivedo il contrasto di colori tra l'acqua cristallina dell'egeo, la terra riarsa dal sole estivo, il verde dei boschi, il bianco dei marmi delle antiche rovine...E' sempre un piacere leggerti :)

Non è da tutti riuscire ad amare i gatti. I gatti hanno un modo speciale d'amare e un amore sconsiderato verso la propria libertà. Un gatto non ti vede come un padrone ma come un grande gatto. Ti diventa amico ma ti considera alla pari. I gatti sono gli affascinanti miei amici da tutta una vita. Ho un certosino con me. Quando stavo dai miei c'era Minnie, la mia gattina speciale. Capiva quando stavo male, anche nel silenzio. Lei adorava mia madre, era la sua ombra ma quando stavo male c'era sempre. Amica per 16 anni.Nel 2003 è morta per i reni che si sono stancati di lavorare...ancora sorrido quando penso a lei. Con dolcezza, malinconia e talvolta...anche una lacrima.

Buon giorno.....bella questa pagina del tuo diario di viaggio...

Milly sicuramente ti avrà aperto il cuore alla tenerezza...ti avrà migliorato sotto certi aspetti ma se l'hai amata così tanto è anche merito della persona che sei,capace di commuoversi guardando gli occhi di una bestiola!