Strappa un brandello

Buon s.Valentino(che è già ieri),e buon compleanno a me,che è oggi(di preciso alle 9.35 però).

E visto che è il mio compleanno e posso fare quello che voglio,ripropongo qualcosa che avevo già postato.Visto che di nuovo non sto scrivendo nulla.

Scure sfere son queste facce

Scure fere sono queste facce.

Sono in esposizione,le puoi toccare e sentire.

Come sono lucide.

Come sono sferiche.Sono smussate alla perfezione,mai al tatto furono riservati simili piaceri.Ma sono immobili.

Scacchi abbandonati di una scacchiera in totale disuso.

Impolverata,eppure ancora lucida.

A guardarle meglio trasmettono inquietudine.Son facce senza occhi.

Una li ha,gli occhi.Ma sono due cavità infinite,il vuoto violento.

Il vuoto alla cui vista siamo fulminati.E' sconsigliabile controllare.

Eppure,in qualche modo,tra di loro devono comunicare.Sì,perchè certi giorni sono girate in un modo,certi in un altro.

Passate pure,non se ne accorgeranno.Non hanno occhi.E nemmeno orecchie.

Hanno una bocca,la usano per nutrirsi.Ma dentro sono vuote.

E' questo che inquieta.Vuote sfere,senza occhi.

E se un giorno,tu,dovessi rimanere solo in mezzo a queste sfere inutili e abbandonate?

Non avresti paura?

Potrai provare a parlarle,ma nemmeno il tuo eco ti risponderà.

A quel punto rinuncia e mettiti in posa.In breve anche tu otterrai la loro forma.

Quando anche tu,l'ultimo,sarai una di loro,rimarrà solamente questa silenziosa e buia stanza,e la targhetta con la didascalia:

"Scure sfere

son queste facce,

niente han da dire;

conservano aria

in grosse bisacce.

Le scrutan severe

pervasi nel corpo

da questo timore

di perdere il niente

che chiaman Sapere."