Ausencia

Le parole...scatoline che cerchiamo di riempire di significati, di contenuti, contenitori e veicoli di segni e simboli; il traghetto che va dalla nostra mente, dal nostro cuore, al mondo. Il pennello con cui dipingere e descrivere i mondi. Abusate, sopravvalutate, sprecate, taciute, imperfette ed incomplete. E' tutto ciò che abbiamo. E' tutto ciò che abbiamo.

Ed è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Abbiamo bisogno anche di orecchie che sappiano ascoltare... può accadere che ciò che dentro di noi è così enorme, così importante che ci sembra di esplodere, una volta detto all' orecchio sbagliato avvizzisce e viene così (mal)ridotto che stentiamo a riconoscerlo. Le nostre parole, cesellate al nostro meglio,infrante. Raccoglieremo i cocci, magari, impareremo alcuni silenzi,fino al momento in cui di nuovo potremo parlare, sentendo un ascolto finalmente accogliente...

Credo che, ormai , ci si sia disabituati ad ascoltare non solo gli altri, ma soprattutto, noi stessi.

inventarsi parole nuove, questo sarebbe bellissimo. inventare parole e colori e cose nuove.

La parola è così duttile, non vi è cosa più bella e piena di meraviglia.