IO TU .....

01.07.2007 – Ore 16.30

Arrivo dalla senjor e, come già comunicatole al telefono, decidiamo di uscire e andare a fare una passeggiata magari anche a far due spese dove lei abitualmente andava. La trovo sotto al portico della casa distesa sulla sedia a sdraio. Mi vede e sorride… mi avvicino ricambiando il sorriso e dicendole di andare a prepararsi, vestirsi e truccarsi che dobbiamo andar fuori … e lei mi chiede “all’estero?”. Si veste, si profuma, cerca la borsetta con il portafoglio e il fazzoletto le consegno i soldi che lei accuratamente ripone dentro al portafoglio. Si guarda intorno per vedere che tutto sia a posto e scendiamo in garage dove trova i sandali da mettersi. Il cane ha già capito tutto si è infatti messo a cuccia e ci guarda con quel suo sguardo languido come a dire “ho capito … ho capito .. resto qui bbbono bbbono ma fate presto che mica c’ho tanta voja de star chiuso qua dentro!!!”. Promesso … torniamo presto. Caspita .. che caldo fa fuori … che afa …. Ma lei non la sente sembra una bambina contenta di andare alle giostre con la sua borsetta in spalla che ogni tanto le scivola giù e le pazientemente torna a metter su. Guarda curiosa nei giardini assolati delle case … una signora la saluta cordialmente le chiede come stà visto che da tanto tempo non la vede … scambiano poche ma cordiali parole … e proseguiamo … Ecco un abbiare di un cane che si agita al cancello … “si certo” dice le “è ……..” capperi pure il cane la riconosce malgrado sia passato tanto tempo …. quattro chiacchiere con il padrone del cane che cerca di spiegare alla senjor il perché rimane a casa e non va in vacanza … parla di arrabbiature .. di proprietà … di eredità …. Boh! Non capisco niente e mi sa che neppure lei capisce ma fa finta e trova le parole adatte per le risposte … in gamba davvero! Ecco fuori dal negozio una signora bionda che alla senjor ssembra familiare … “si certo” dico io “è la ……..” e lei subito “Ciaooooooooo …………..” è una signora con la voce alta e roca che vende tessuti dove la senjor va a fare il rifornimento di calze. E anche qui ci fermiamo a far due parole. La signora chiede se sono “la signora che va a farle da mangiare” in pratica mi piglia per la badante “no sono solo una conoscente che quando ha un po’ di tempo dà una mano ed oggi abbiamo deciso di andare a fare una bella e sana passeggiata”. La signora dalla voce roca apprezza la cosa e precisa che l’anno scorso vedeva la senjor ad ore sballate uscir di casa per andare a far la spesa soprattutto d’estate verso le 14.00 con il sole a picco e a volte in compagnia del nipotino anche troppo vivace …….. Salutiamo e riprendiamo … lei riconosce i posti, il macellaio, la parrucchiera, si guarda intorno salura ancora e poi ancora la gente la riconosce e la saluta sempre cordialmente e finalmente eccoci al fresco del supermercato. Titubante si guarda intorno mi chiede se sia meglio prendere una certa cosa piuttosto che un’altra le rispondo che può prendere ciò che desidera quello che la invoglia di più. “Che bello! È rimasto come prima … ritrovo le cose che già conosco è come essere a casa”. Che voglia di piangere per la felicità di poter dare felicità. Ti piglierei in braccio cara senjor che voglia di abbracciarti di baciarti di ringraziarti .. ma non lo possiamo fare in un supermercato ci piglierebbero per pazze e va bene se passo per pazza io ma non voglio far passare per pazza te … smack Siamo alla cassa vorrebbe darmi il portafoglio per pagare ma preferisco lo faccia lei devo darle sicurezza devo farle capire che è in grado di fare tutto …. ovviamente stò comunque attenta a tutto. La borsa della spesa pesa e con quest’afa mi sento sciogliere come un cioccolatino messo in forno. Ci fermiamo a prendere un gelato e vuole offrirlo lei io accetto. Sedute sulla panchina all’ombra ci godiamo il gelato coccolate da una leggera brezza. Via … si riparte … e sbagliamo pure strada allungandola di un bel pezzo. Le faccio vedere che il grano è stato tagliato e lei nota che i piccioni si stanno riempiendo la pancia. Eccoci a casa e lei “che bella giornata … quante cose abbiamo fatto … mi sento bene non mi sento stanca …. Sei davvero un angelo mi fai star bene” Sei tu il mio angelo cara senjor sei tu che mi fai star bene sono io che devo ancora una volta devo ringraziarti. “Ecco vedi? Devi bere e mangiare perché se mangi e bevi stai in piedi la testa ragiona e possiamo ancora fare tante cose insieme io non ti lascio sola sai? Mai e poi mai stai tranquilla stai serena anche se capisco che non ti è tanto facile”. Mi riaccompagna al cancello salgo in macchina e lei aspetta che sparisca dalla sua visuale continuando a mandarmi baci con la mano” TI ADORO SENJOR