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Caro San Valentino

Post n°86 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da ilmondocheiovorrei

Caro San Valentino, ho scoperto che esistono associazioni, comitati, club, composti da single ma non solo, che ti vorrebbero abolire. Eppure le lettere dolci come caramelle sono in aumento, sostengono quelli del Club di Giulietta, che ogni anno, proprio a San Valentino, premiano le migliori, tra le migliaia indirizzate alla sfortunata eroina di Shakespeare. Non ci vedo nulla di male. Anche perchè l'anticonformismo perenne di molti che vorrebbero abolirti, è anch'essa una forma di conformismo. La più sottile, dato che quelli che per partito preso non vogliono mai assomigliare agli altri, finiscono poi per assomigliarsi tutti fra loro.

Si discute tanto sull'opportunità o meno di censurare il male e si riflette poco sul fatto che da anni stiamo censurando il bene. Non è vero che la vita sia solo sopraffazione, inganno, egoismo. Non è vero che i protagonisti delle storie d'amore, cioè (prima o poi) tutti noi, siano animati sempre e soltanto da impulsi materiali e parlino di soldi senza sogni e di sesso senza amore. Esiste un mondo diverso. Intriso di sofferenza, ma anche di slancio e di speranza. Vi si respira la voglia di provare emozioni pure, di ridare un significato a uno stile di vita che ne ha sempre meno. Tutto questo, naturalmente, convive con i compromessi e con le vigliaccherie, con le tentazioni e con gli opportunismi. Ma troppo spesso la televisione, il cinema, i giornali, ignorano la complessità della vita e ce ne restituiscono solo gli aspetti estremi e superficiali. Nella convinzione, probabilmente vera, che eccitare le pulsioni basse intercetti fasce più ampie di pubblico.

Caro San Valentino, io non ho titoli per farti la morale. Il mio curriculum sentimentale, in perfetta simbiosi con quello della maggioranza dei maschi, è una serie di vigliaccate interrotte qua e là da un soprassalto di orgoglio o di disperazione che ho fatto passare per coraggio, ma solo per potermi addormentare meglio la notte, sognando di essere Braveheart invece del solito Don Abbondio. Non so se in amore vince chi fugge, ma di sicuro chi perde rimane dov'è: immobile.

L'amore non è cieco, caro San Valentino. E' un miope che per l'emozione dell'innamoramento ha dimenticato gli occhiali sul comodino. Però prima o poi li ritrova e a quel punto è importante che gli piaccia quello che vede. Solo così prenderà la maiuscola e diventerà Amore. Lo so, caro San Valentino, che sono molti quelli (e quelle) che vivono con una ferita che condiziona le loro possibilità di amare e di essere amati. C'è chi si dispera per l'involucro esterno che ha ricevuto in dotazione e c'è chi si lamenta di essere nato (o nata) povero(a), pensando che con la ricchezza avrebbe potuto far innamorare fotomodelle(i) o principi(esse) più o meno azzurri. Ma sentirsi "figo"(a) dentro non dipende da quanto lo siamo fuori. Il fuori aiuta, specie nei momenti di crisi, ma non basta. Soprattutto non è indispensabile.

Se poi uno(a) smette di compatirsi ogni voglia che incrocia uno specchio, si toglierà di dosso quell'aria da sfigato(a) che, molto più della bruttezza o del portafoglio, allontana le donne e gli uomini. Non si deve fare nulla di sconveniente: solo sorridere di più alla vita. Perchè sarà quel sorriso, anche se sdentato, che farà innamorare chi lo saprà vedere. Non compiangerti e non sentirti "diverso"(a). Tu non sei diverso(a). Sei unico(a). Nel bene e nel male. Coccola il tuo bene. Sopporta il tuo male. E ringrazia sempre di essere come sei. Persino quando esserlo significherà soffrire con un'intensità superiore a quella di qualcun altro(a). E dove sarà mai costei (o costui)? Diranno i cuori solitari a oltranza. Esiste, esiste. Basta girare gli occhi là dove non si è mai guardato, cambiando il proprio atteggiamento mentale nei confronti del prossimo. Sembrano frasi fatte, fino a quando non capita di sperimentarle. Allora ci si accorge di quanto siano vere.

L'essere umano è un angelo con un'ala sola, per usare un'espressione cara ai romantici. Ma l'ala che abbiamo perso al momento dell'incarnazione, e che cerchiamo per tutta la vita nel sorriso di un nostro simile, si trova già dentro di noi e ci aspetta dall'altra parte dello specchio. Ed è imparando ad amarci per come siamo che ci metteremo nelle condizioni di accogliere l'amore di un'altra persona.

Auguri di cuore e buon San Valentino, caro San Valentino. E scusami se lo faccio in ritardo.

 
 
 
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Un blog di: ilmondocheiovorrei
Data di creazione: 06/01/2010
 

 

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