Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 24 Marzo 2006 da GiobbeCovatta
Foto di GiobbeCovatta

Tutti questi esempi portano alla stessa conclusione: l'incomprensione tra maschio e femmina della razza umana è quasi esclusivamente di tipo sessuale.
Infatti, nonostante lo sviluppo culturale e tecnologico, nella maggior parte dei casi l'uomo è rimasto un animale.
Ancora oggi per molti di loro donare gli organi significa andare a letto con la professoressa di biologia.
Per l'uomo il rapporto sessuale è una specie di concorso a premi: la pipilla è una cosa che si vince, come il prosciutto alla festa dell'Unità.
Ne derica che, fin dalla notte dei tempi, il sesso è la causa fondamentale della grande incomprensione tra maschio e femmina della razza umana.
Qualcuno fra voi, cari miei piccoli apprendisti, potrebbe quindi suggerire di abolire il sesso per far rinconciliare l'uomo e la donna.
Ma che bella proposta idiota!
Per fortuna questa soluzione non è praticabile, primo perchè ci annoieremo tutti moltissimo, secondo perchè il sesso è un'esigenza fondamentale della vita stessa.
Pensate solo a cosa succederebbe se la parola "sesso" non esistesse: bisognerebbe parlare di biciclette degli angeli, il motto dei metallari diventerebbe "sfogliatelle, droga e rock & roll", la Thailandia sarebbe reclamizzata come il paese della locomotiva e così via...
Sarebbe un mondo senza senso, e questo dimostra come il sesso sia l'attività fondamentale nel mondo animale e umano.
Chi si dedica a tale attività con eccessivo zelo e in maniera esagerata viene detto lussurioso, che non è un complimento, in quanto la lussuria è uno dei sette vizi capitali, insieme con Gola, Accidia, Brontolo, Eolo, Servo Tullio, Tullio Ostilio, Palatino, Esquilino e Quirinale.
Sono soci ad honorem della categoria dei lussuriosi sia Fede che Liguori in conseguenza della loro infaticabile attività di leccaculo.
E' curioso constatare come tra i peccati la Chiesa contempli la lussuria e non annoveri il traffico d'armi, il traffico di stupefacenti, il sequestro di persona, la corruzione di pubblico ufficiale e la corruzione di minorenne.
Tutto questo dimostra come la Chiesa ha sempre avuto una particolare idiosincrasia per il sesso: infatti non c'è stato Papa che non abbia scritto volumi e volumi contro le pratiche sessuali.
A questo punto perfino voi, piccoli cari innocenti, sorge un dubbio legittimo: come fa il Papa a sapere tutte queste cose sul sesso se non lo ha mai fatto?
Sarebbe come se Gandhi avesse scritto libri di ricette, come se Riina scrivesse un libro di educazione civica, come se la Lambertucci scrivesse un libro di diete, come se Sgarbi scrivesse un libro, come se Valeria Marini scrivesse...
Nessuno è mai riuscito a far luce su questo mistero, cari i miei cuccioli, e la Chiesa ha continuato nel corso degli secoli a dettare in campo sessuale leggi e regole di raro sadismo.
Basta citare, ad esempio, il suo capolavoro: l'uso della circoncisione, che non è, come molti di voi possono erroneamente pensare, il momento in cui il naziskin perde la testa.
Per circoncisione si intende infatti il taglio e l'asportazione del prepuzio, secondo regole precise: l'importante è non esagerare con la sfumatura alta e ricordarsi dopo il taglio di buttare il pezzo più piccolo.
Per quanto riguarda il naziskin va invece buttato il pezzo più grosso.
La circoncisione femminile si chiama invece infibulazione e consiste nell'applicazione di un anello che costringe la donna a rimanere fedele: c'è chi l'anello lo mette al dito e chi alla pipilla...
In alcune società si sostituisce addirittura il clitoride con una pietra preziosa, mediante una piccola operazione chirurgica: come si dice, un diamente è per sempre!

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 13 Novembre 2005 da GiobbeCovatta

Ma il romanticismo non è l'unico motivo di incomprensione tra maschio e femmina.
Prendiamo un altro tipo di donna piuttosto diffuso nella nostra società basata sulla bellezza fisica, cioè la donna insicura.
All'interno di questa categoria bisogna poi fare una sottodivisione, tra insicure ottimiste e pessimiste.
Le insicure ottimiste sono quelle che cercano di convincere il maschio del loro stato di grazia, con frasi tipo: "Non ho molti peli, vero?". "Non sono ingrassata troppo, vero?", "La cellulite mi è sparita quasi del tutto, vero?", mostrando una porzione di coscia che si differenzia da un Buondì Motta solo perchè il Buondì non ha il reggicalze.
Ella vuole fare a tutti i costi la prova dei cinquanta centesimi per vedere se mettendole sotto il seno cascano o si mantengono, quando si vede a occhio nudo che non basterebbero due milioni e ottocentomila euro in Bot, e che poi bisognerebbe andare a denunciarne la scomparsa in banca.
Anche questo tipo di donna crea molta ansia nell'uomo, ma le insicure pessimiste sono peggio.
La loro risposta ricorrente a ogni complimento è: "Se dici che sono carina allora vuol dire che sono un mostro".
L'uomo rinuncia a capirle.
Un altro tipo di donna che crea grande disagio al maschio è la donna iperattiva.
Ce ne sono alcune che mentre sono a letto con un maschio sono capaci di fare il caffè, di lavare i piatti, caricare la lavatrice, portare a scuola il bambino, senza mai smettere di fare l'amore.
Un tipo di donna meno diffuso ma estremamente destabilizzante per l'uomo è la donna libidinosa.
Questo esemplare è di solito facilmente riconoscibile: i primi sintomi si manifestano quando, scorto un maschio da lontano, ella, socchiudendo un pò gli occhi, caccia quei trenta o trentacinque centimetri di lingua, a mò di cotoletta alla milanese, e comincia dapprima a umettarsi le labbra, poi tutte le guance, finendo poi per umettarsi anche le orecchie.
Porta quindi in fuori il possente torace per sottolineare tutta la prepotenza del suo fisico, su cui basa la sua seduzione, visto che i lineamenti del volto ricordano un poco quelli di Fernandel.
A questo punto il maschio adocchiato, lusingato ma perplesso, si volta a vedere se c'è qualcuno dietro di sè.
Ma visto che in giro c'è solo lui, diventa lusingato ma preoccupato.
Lei lo raggiunge in un angolo buio, si apre la camicetta facendo saltare tutti i bottoni, poi apre la sua allo stesso modo e il pover'uomo si trasforma in lusingato ma incazzato perchè quella camicia gli piaceva molto.
Appena il maschio la tocca la femmina inizia a ululare come un licantropo.
Quindi comincia la fase dei baci, che per il maschio significa ritrovarsi trentacinque centimetri di cotoletta che gli entra in un orecchio e gli esce dall'altro.
Nel giro di un minuto e quattordici secondi lei è a casa di lui, nel suo letto, dove nel giro di un minuto e quattordici secondi consumano un quantitativo X di botte a muro, tric trac, rauti, petardi e bengala.
Poi la calma totale, rotta solo dalle parole di lei: "Egoista, hai pensato solo a te..."
Lui la guarda e con voce calda ribatte: "Stai mentendo solo per farmi piacere, vero?"
E sogna di avere vicino al comodino una leva mediante la quale azionare una catapulta che la scagli fuori dalla finestra.
E allora tra sè e sè si domanda: "Perchè me la sono portata a letto?"
E si risponde: "L'uomo non è di legno!"
E questo è il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi.

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 13 Novembre 2005 da GiobbeCovatta

Nasce così intorno al mille l'identificazione della donna in strega: un essere mostruoso capace di qualsiasi nefandezza.
Ma cos'è una strega? vi chiederete voi giovani discepoli.
Ve lo doco io: altro non è che un liquore d'erbe che si beveva in occasione dei sabba, antiche feste che si tenevano per l'appunto di sabbato.
Durante queste feste si bevevano liquori, si ballava e si prendevano pasticche che ti mandavano in estasi, la cui antica ricetta si è tramandata fino ai nostri tempi.
Siccome le feste erano all'aperto, spesso le donne si raffreddavano e gli veniva la febbre del sabba sera: occhi lacrimosi, naso gocciolante, colorito verdognolo.
Così conciate facevano una tale impressione da sembrare delle streghe.
Esse si estinsero presto, non a causa degli incidenti stradali come accade oggi, bensì a causa della Santa Inquisizione.
Ma veniamo ai nostri giorni e cerchiamo di analizzare alcuni dei tipi più comuni di donna moderna, vedendo quali sono i problemi che si creano nel rapporto con l'uomo moderno.
Un tipo di donna molto diffuso e la romantica.
Il romanticismo è una caratteristica propria della femmina umana, ma è spesso destabilizzante per il maschio.
Facciamo degli esempi: prendete un uomo e una donna...
Presi?
Bene!
Ora metteteli a letto insieme.
Fatto?
Bene!
Aspettiamo ora che abbiano fatto l'amore.
A questo punto nel letto si è creata una temperatura di 48.000 gradi centigradi e ci sono rotolini di mutande in ogni dove, tanto da sembrare la gabbia di un criceto.
L'uomo è sudato e ansimante come tutti e due i fratelli Abbagnale dopo una gara, e in questo lei incautamente si avvicina e con voce flatuata gli dice: "Mi fai le coccole?..."
Ora, come è facile intuire, i romanticismo va a sfociare nella follia, perchè dovrebbe saperlo, l'incosciente, che se non si allontana subito di due metri il povero maschio sarà costretto a sferrarle un cazzotto nel fegato!
Ma la romantica, si sa, è fatta così e non si da per vinta: vuole dormire abbracciata tutta la notte, facendo venire all'uomo delle formichine sul braccio grosse come tacchini; lo vuole baciare la mattina, appena sveglio, momento in cui quello sarebbe capace di ammazzare un cammello a sei metri di distanza con un solo sospiro; è capace di parlare per ore e ore con la vocina da bambina: "Amole, amole mio, cosa vollesti fale alla tua bambina piccolinaaa..."
Cosa può rispondere un povero uomo se non "Ti vorrei dare un colpo di machete in mezzo alla fronte se non la smetti di parlare come una deficiente, visto che sei un avvocato"!?

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 13 Novembre 2005 da GiobbeCovatta
Foto di GiobbeCovatta

Tanti e tanti e tanti e tanti secoli fa, forse anche di più, l'uomo ancora non calpestava la faccia del nostro pianeta: al suo posto lo faceva una razza i cui maschi erano detti ominidi e le femmine donnettole.
Con l'evoluzione e centinaia di secoli, siamo arrivati a una razza più perfezionata il cui maschio era detto cercopiteco e la femmina cercosusanna.
Alcuni recenti ritrovamenti fossili ci hanno lasciato intuire la presenza dell'uomo di Neanderthal risalente al Mesozoico; della donna di Neanderthal non se ne è trovata traccia neanche nel Pleistocene: forse era dal parrucchiere.
Erano tempi bui e i nostri progenitori non conoscevano l'ironia.
Gli uomini non sapevano ridere, mangiavano carne cruda, morivano a ventotto anni, il loro ideale di donna era la Venere di Willendorf e si accoppiavano due o tre volte l'anno: certo c'era poco da ridere!

Ma ecco che duecentotrentamila anni fa apparve l'homo erectus, e quarantamila anni dopo arrivò l'homo moscius; tra i due ci fu il buio periodo dell'homo barzottus, poco conosciuto ai più.
Emeriti studiosi hanno inoltre appurato che la donna, nell'arco di tempo che va dal l'homo erectus all'homo moscius, subì notevoli mutazioni, diventando via via sempre più insoddisfatta e intrattabile.
Il ritrovamento di alcuni resti dell'uomo proiettile e della donna cannone, per anni ha fatto ipotizzare un drammatico periodo bellicoso nello sviluppo della razza umana.
Solo il fossile con la scritta Barnum ha chiarito le idee agli studiosi.
Con l'avvento dell'homo sapiens e donna Summer inizia tra gli esseri umani una progressiva differenziazione di razze e di abitudini.
Infatti un primo ceppo umano, emigrato verso la Svezia e la Norvegia, prese il nome di hominus bianco per via del colorito pallido, mentre un secondo ceppo, dedito alla coltivazione di piante stupefacenti, fu definito dagli scenziati homo bucato.
Homo in lavatrice apparve sedicimila anni più tardi.

Col passare degli anni le razze si sparsero su tutta la terra, evolvendosi sempre più e differenziandosi tra loro per usi, costumi, caratteristiche.
Ma le differenze più macroscopiche non sono tra razza e razza, bensì tra maschi e femmine della medesima razza.
E nonostante la scuola Radioelettra di Torino abbia organizzato dei corsi per corrispondenza con diploma in "Comprensione tra i sessi", per il maschio la donna è sempre e comunque un animale misterioso e imperscrutabile e, come tutte le cose che non si capiscono, fa paura.

 
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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 13 Novembre 2005 da GiobbeCovatta

Cari piccoli lettori, so che pendete dale mie labbra e non vedete l'ora di scoprire, grazie a questo blog, tutti i segreti grandi e piccoli riguardanti il sesso e l'amore.
Quindi bando alle ciance e cominciamo dall'inizio.

La prima cosa che dovete sapere è che uomo e donna si sono evoluti insieme, fianco a fianco.
E questo dimostra che la femmina della razza umana è l'animale più coraggioso che esista in natura, l'unico che riesca a sopportare un uomo a fianco per tutta la vita: esperienza terribile, che nessun altro essere vivente è in grado di sopportare, a meno che non si tratti di un militare.
La donna è anche quella che ha fatto il maggior sforzo per cercare negli anni di avvicinarsi all'uomo, commettendo per altro il suo errore storico maggiore: se invece di cercare di diventare come l'uomo avesse cercato di far diventare l'uomo come lei, forse le cose oggi sarebbero migliori.
Ma ormai quel che è fatto è fatto, non ci pensiamo più e cerchiamo piuttosto di ricostruire le tappe principali dell'evoluzione della razza umana.

 
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