PALERMO Sorridenti, fianco a fianco, uno seduto su una panchina
con le gambe incrociate, l’altro in piedi,
colto nel gesto di accendersi l’immancabile sigaretta.
Queste erano le due statue in gesso, realizzate dallo scultore palermitano Tommaso Domina,
che raffiguravano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,
distrutte la notte scorsa poche ore dopo essere
state installate in via Libertà a Palermo.
Quando questa mattina i carabinieri le hanno trovate a terra, semidistrutte, hanno dovuto faticare non poco per contenere la rabbia di tanti palermitani indignati per quello che,
come lo ha definito lo stesso sindaco Diego Cammarata,
appare un «vergognoso gesto vandalico-intimidatorio».
Accanto a quei poveri rottami di gesso, qualcuno,
una ragazza, ha voluto lasciare dei fiori ed un biglietto.
Un messaggio che racchiude in una frase, senza giri di parole,
la risposta di una città intera:
«Per chi l’ha fatto, fate schifo!».
Amici ho riportato l'articolo di un giornale per esprimere
dolore e vergogna, le miei parole in questo momento
potrebbero essere cattive nei confronti di coloro
che sono la mafia……
Non facciamoci prendere dall’indifferenza, sarebbe un segno di
Inviato da: mylife69
il 01/09/2010 alle 00:15
Inviato da: vitapulitadgl
il 30/08/2010 alle 11:06
Inviato da: mylife69
il 03/08/2010 alle 16:38
Inviato da: hrok
il 03/08/2010 alle 16:20
Inviato da: mylife69
il 03/08/2010 alle 16:01