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29 ottobre 2014
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De Gregorio: "Da me e Berlusconi strategia della 'guerriglia urbana' contro Prodi"NAPOLI -  "Con Berlusconi avevamo adottato una strategia di 'guerriglia urbana' per devastare la coalizione dell'Unione", ovvero la maggioranza che sosteneva il secondo governo Prodi nel 2006. Lo ha spiegato l'ex senatore Sergio De Gregorio, sentito come testimone al processo per la presunta compravendita di senatori in cui sono imputati Silvio Berlusconi e l'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola.

Leggi/DE GREGORIO: "COSI' NACQUE L'OPERAZIONE LIBERTÀ" di D. Del Porto e C. Sannino  

Nella deposizione De Gregorio ha ammesso di aver preso parte all"Operazione Libertà", termine che sarebbe stato coniato dallo stesso Berlusconi per delineare l'insieme delle azioni messe in campo per portare alla caduta del secondo governo Prodi, che poteva contare su pochi voti di maggioranza al Senato. L'ex senatore ha rivelato di aver proposto a Clemente Mastella di diventare premier di un governo di transizione per il dopo Prodi. "Organizzai un pranzo con Mastella e un capocentro della Cia  - ha raccontato De Gregorio - il quale disse al ministro della Giustizia che gli interessi degli Stati Uniti non erano tutelati da questa coalizione, da un governo che non voleva il completamento delle basi militari in Italia". 

Sergio De Gregorio è stato chiamato a testimoniare dalla Procura di Napoli ed è il grande accusatore dell'ex Cavaliere. L'ex senatore, che nel 2006 passòdall'Italia dei Valori al Pdlcon le sue dichiarazioni accusatorie e autoaccusatorie diede il via all'inchiesta dei pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock. De Gregorio affermò di aver ricevuto da Berlusconi tre milioni di euro per passare dal centrosinistra al centrodestra e contribuire alla caduta del governo Prodi. E' uscito dal processo patteggiando venti mesi di reclusione.

L'ex senatore ha affermato che, in un incontro a Palazzo Grazioli poco dopo la sua elezione, il Cavaliere espresse rammarico per la sua elezione nelle fila del centrosinistra e gli chiese di "tornare a casa". De Gregorio gli spiegò di essersi fortemente indebitato per fare campagne elettorali al termine delle quali non era stato candidato, e l'ex premier si offrì di ripianare i suoi debiti. All'incontro era presente Lavitola, "uno davanti al quale i parlamentari di Forza Italia si mettevano sull'attenti. L'unico che entrava a Palazzo Grazioli senza appuntamento, uno dei pochi, se non l'unico, che si permetteva di alzare la voce con Berlusconi" ha aggiunto l'ex parlamentare. Infine De Gregorio ha affermato che Berlusconi accettò di dargli tre milioni in cambio del passaggio al centrodestra: un milione come sovvenzione al movimento "Italiani nel mondo" e due milioni in contanti in varie tranche tramite Lavitola.







 
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Argomenti:
compravendita senatori
governo Prodi
unione
Protagonisti:
Sergio De Gregorio
Romano Prodi
Silvio Berlusconi
© Riproduzione riservata29 ottobre 2014
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