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Post n°45 pubblicato il 04 Giugno 2009 da napoli3003
Lui: [Non è tanto chi siamo ma quello che facciamo che ci qualifica!] Oggi come Oggi Portare un cognome invece che un altro è una cosa importante, quello ke facciamo puo essere molto relativo: Perke quello ke facciamo Dipede dalla persona che ci ritroviamo vicino, in base al suo stato d animo e dal suo momento interiore e non dimentichiamoci che ogni persona è diversa dall altra quindi dire ke quello che facciamo che ci qualifica! è una grandissima stronzata perke cm detto prima e ripeto:
QUELLO KE CI QUALIFICA DIPENDE SEMPRE E SOLO DALLA SOGGETTIVITA' INTRIORE DI UNA PERSONA TRAMITE IL LORO STATO D ANIMO E LO STATO DELLA LORO MENTE
PS:QUESTA è UNA MIA OPINIONE SE QUALCUNO VUOLE REPLICARE PUO LASCIARE UN COMMENTO |
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Se l’io assoluto (“puro”, svincolato da ogni determinazione empirica), che, quando “si pone”, identifica se stesso con il Tutto, opponesse a sé la propria negazione assoluta, produrrebbe la propria autoeliminazione, come succede con le grandezze limitate (la somma di +X e éX è zero). Il Nulla (non-io) occuperebbe tutto lo spazio dell’Essere (io); quindi l’io che pone l’opposto a sé deve lasciare una parte di essere per sé: il non-io (esterno ed eterogeneo all’io), nega soltanto una parte dell’io, perché non è il Nulla ma soltanto una parte di esso. In questo modo il non-io si configura come limite.
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