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Marmellata di fichi d'india

Post n°2 pubblicato il 09 Settembre 2013 da francescavittoria
 

Marmellata di fichi d' india


1 kg fichi d india
1 bicchiere d' acqua
1 limone
500 grammi di zucchero

Strumenti indispensabili: 1 setaccio o strumento idoneo a far passare i semi.

Ho tagliato la polpa a cubetti piccoli e li ho versati in una pentola con 1 bicchiere d acqua. Ho lasciato che i frutti perdessero di consistenza e li ho posti in un setaccio eliminando, così, i noccioli. L' operazione è stata molto lavorata e mi ha richiesto l impiego di almeno 1 ora. Trattandosi del mio primo tentativo ho riscontrato che l' uso del setaccio riduce completamente il frutto in un succo, per questo suggerisco di passare con il passaverdure o pestare con lo schiacciapatate o lo schiacciapassatelli i frutti.
Per ovviare all'estrema liquidità del prodotto, ho aggiunto al succo 3 fichi d india togliendo a mano i semi.
Al termine dell' operazione ho aggiunto il succo di un limone e lo zucchero ed ho lasciato bollire per 40 minuti. Il composto al termine del processo si presentava ancora liquido, ma una volta freddo si è gelificato. Anche in questo caso sono riuscita ad ottenere il risultato senza l'uso della pectina.
Una volta sterilizzati i vasetti coi relativi coperchi li ho riempiti con l' insolita marmellata, sognando di possedere un robot, probabilmente esistente, che separa la polpa ed i semi.
Una volta riempiti i vasetti, li ho sigillati bene e li ho messi a testa in giù con uno strofinaccio sopra. Li ho lasciati riposare per una notte e nel frattempo ho preparato le etichette per i barattoli.

 

 
 
 

Marmellata di fichi

Post n°1 pubblicato il 09 Settembre 2013 da francescavittoria
 
Foto di francescavittoria

Marmellata di fichi

1 kg di fichi bianchi maturi

200 gr di zucchero

1 limone

Cannella o cacao in polvere

La mia versione della marmellata di fichi nasce da vari tentativi di combinazioni diverse spalmate nell' arco di 11 anni. 

Da che in giardino ho un generoso albero della zuccherina inflorescenza mi sono chiesta come tradurre una cascata di frutti in un' esperienza. Dopo aver visto il costo al kg di tale frutto in tante città del nord la mia ambizione culinaria ha assunto anche una ragione economica: cosa c è di più bello di poter lavorare i prodotti della propria terra?

L' orgoglio contadino e la voglia di poter affermare che quel prodotto non solo viene dalla propria terra, ma è anche stato lavorato dalle proprie mani ha avuto in me il sopravvento.

Tornando alla ricetta, dopo una produzione di 5 kg di marmellata di fichi in media all' anno anche la ricetta si è evoluta. Inizialmente utilizzavo 500 grammi di zucchero e spremevo un limone durante la cottura. Poi ho capito che il fico ha un sapore già abbastanza corposo e lo zucchero serve quasi solo come addensante. 

Il limone invece continuo ad aggiungerlo perchè col suo tono aspro conferisce un certo spessore al prodotto.

Nelle versioni successive ho provato ad utilizzare un cucchiaino di cannella o di cacao a fine cottura per dare un tocco diverso alla marmellata. 

Detto ciò la procedura è semplice: occorre sbucciare i fichi indossando eventualmente un paio di guanti in lattice da cucina per evitare il contatto con il latte dei fichi, laddove ve ne fosse. Il suo effetto è lievemente urticante al tatto nonché difficile da eliminare ( anche con l' acetone). Una volta nel raccogliere i fichi me ne finì qualche goccia sui capelli..un appiccicume pastrocchioso che non fu facile da risolvere.

Una volta sbucciati i fichi porli in un tegame a fuoco lento ed una volta che si sono leggermente disfattista aggiungere lo zucchero ed il succo di limone precedentemente spremuto. Cuocere a fuoco basso mescolando pazientemente finché il composto, andato in ebollizione diventa è cremoso e denso. Nel caso in cui i fichi fossero poco succosi aggiungere non più di mezzo bicchiere di acqua calda a inizio cottura.

Il fico si presta facilmente a diventare cremoso perché ha un giusto rapporto tra componente acquosa e corpo del frutto. Ce la si cava benissimo senza addensanti ( che comunque per principio non ho mai usato in nessun tipo di marmellata)

Durante la bollitura predisporre i barattoli di vetro, lavandoli e lasciandoli bollire qualche minuto in abbondante acqua.

Una volta terminata la bollitura aggiungere a piacere la cannella o il cacao nelle quantità indicate.

Riempire i vasetti tirandoli fuori dall' acqua bollente sul momento assieme ai coperchi anch' essi sterilizzati. Inserire con un mestolo la marmellata bollente nel vasetto bollente, sigillandolo in modo da evitare che vi rimanga ossigeno. Mettere i vasetti a testa in giù lasciandoli riposare per una notte coperti da uno strofinaccio.

La mattina dopo si possono mettere in frigo e magari fare colazione o una invitante crostata.

 
 
 

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