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Messaggi di Settembre 2014
Post n°819 pubblicato il 10 Settembre 2014 da massimo.maneggio
Comunicato stampa Ad un anno esatto dalle consegna delle 86794 mila firme nelle mani del Presidente della Camera dei Deputati On. Laura Boldrini, dopo tante manifestazioni pubbliche, convegni, assemblee, incontri di studio lungo tutta la penisola, finalmente l’obiettivo è alla portata dell’impegno profuso. Abbiamo ricevuto assicurazioni dal Presidente della VIII Comm. della Camera On. Ermete Realacci, a cui la Presidente Boldrini ha inviato la Legge di Iniziativa popolare Rifiuti Zero, che entro il mese di ottobre p.v. la Comm. Ambiente inizierà l’esame della nostra proposta di legge convocando in audizione i rappresentanti dei sottoscrittori la LiP. E’ un primo importante successo per tutto il Movimento nazionale legge Rifiuti Zero che vede riconosciuto il valore di un impegno a due anni dalla importante risoluzione del Parlamento Europeo su discariche e inceneritori entro il 2020 e nel pieno del semestre EU a guida del Governo italiano. L’avanzata della strategia Rifiuti Zero in Italia ed in Europa, l’impegno di tanti comitati, associazioni, movimenti, liberi cittadini a determinare un cambio di rotta nella strategia del recupero/riciclo dei materiali post consumo, l’impegno del Parlamento nel riconoscere l’esercizio costituzionale del diritto sancito all’art. 71 – “Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli", apre una prospettiva legislativa coerente col mandato ai cui i sottoscrittori hanno delegato il Movimento Legge Rifiuti Zero. E l’Italia, alla guida del semestre europeo, ha una grande opportunità, per una volta, nell’indicare all’intero continente un percorso legislativa che sottende una operazione di totale revisione giuridica, di generale riconversione tecnologica e soprattutto di un grande percorso culturale di partecipazione popolare. Questo vuole essere la LiP e questo auspicano quanti da nord a sud hanno messo la faccia, il tempo e il cuore per proporla e sostenerla consapevoli che l’oggettiva difficoltà evidenziata nel percorso organizzativo, tra le diverse realtà del Movimento, non possa in alcun modo inficiarne lo straordinario risultato. L’avvio del percorso indicato dalla Legge Rifiuti Zero in Italia può essere la vera sfida alla creazione di un ciclo virtuoso che oltre a tutelare l’ambiente e la salute possa dare una risposta immediata per l’avvio di un ciclo produttivo sostenibile foriero di centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Un ciclo virtuoso che va dalla raccolta “porta a porta” generalizzata alla introduzione della Tariffa puntuale, dall’attivazione dei Centri di riuso e riparazione alla realizzazione di impianti di riciclo dei materiali inorganici e di compostaggio dei materiali organici, dalla revisione del sistema di contributi CONAI all’introduzione della tassa sul “vuoto a perdere” senza dimenticare la moratoria contro gli inceneritori e la produzione di energia dai rifiuti, la revoca degli incentivi a forme di energia non rinnovabile, il blocco del CSS, la revoca dei contratti capestro per i Comuni per conferire negli inceneritori, la normativa sul reato di danno ambientale, la moratoria per le discariche di amianto e tanto altro ancora. QUESTA E’ LA VERA RIVOLUZIONE CULTURALE CHE IL MOVIMENTO NAZIONALE LEGGE RIFIUTI ZERO PROPONE AL PARLAMENTO DEL PAESE E ALL’INTERA COMUNITA’ DEGLI STATI D’EUROPA. Franco Matrone
Post n°818 pubblicato il 08 Settembre 2014 da massimo.maneggio
Post n°817 pubblicato il 06 Settembre 2014 da massimo.maneggio
Tag: Calabria COMUNICATO STAMPA
I proverbi sono la sapienza del genere umano, scriveva Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi”. Per questo si confà il detto “raglio d’asino non va in cielo”, giusta metafora del reale valore di ciascuno che evidenzia come non sia sufficiente raccontare le cose affinché queste siano vere, ma ci vogliono i fatti e la credibilità per affermarli. Un invito alla concretezza, all’onestà e alla rappresentazione vera della realtà dei fatti che il presidente provinciale di CNA Cosenza, Francesco Rosa, rivolge a quanti stanno cercando di sovvertire maldestramente il regolare riconoscimento associativo che due mesi fa ha portato l’imprenditore Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Cosenza, a ricoprire l’importante funzione di presidente della Camera di Commercio di Cosenza. “Mentre il presidente Algieri, sostenuto dalle rappresentanze provinciali di CNA, Coldiretti, Confcommercio e da un apparentamento costituito da molte sigle in rappresentanza di associazioni, sindacati e consumatori, impegna quotidianamente tutte le sue forze in favore delle imprese e in difesa della sopravvivenza della Camera di Commercio di Cosenza in vista della possibile riforma del Governo, c’è chi continua a non voler accettare il voto democratico espresso dalle rappresentanze associative e si diverte a proseguire nell’accanimento giudiziario nei confronti di un gruppo che pensa solo al bene di tutte le imprese della provincia di Cosenza, pronto a programmare e pubblicare importanti bandi entro fine anno su quanto sinora non fatto. Siamo dinanzi ad un insopportabile teatrino – prosegue la dichiarazione di Francesco Rosa – che vede rappresentare sul palco dell’assurdo la posizione irragionevole e masochistica di Assindustria Cosenza, Confartigianato e Confagricoltura. Tre organizzazioni che non riescono a trovar pace e ad accettare serenamente il risultato delle urne e che continuano a provare, con inutili ricorsi, a commissariare l’Ente camerale. Peraltro, in un momento così delicato per l’economia, con grave pregiudizio dell’operatività della Camera in favore delle imprese. Uno spreco di energie e uno spettacolo poco decoroso per chi lo sostiene, che ha come solo risultato quello di veder rigettate o sospese le azioni di contrasto di questi soggetti, come ad esempio avvenuto nuovamente con l’ennesima respinta sospensiva e rinviato in merito a gennaio”. A tal proposito, la nota di CNA Cosenza mette in evidenza anche un chiaro conflitto d’interessi corrente con la presenza di un consigliere nominato da Confartigianato che svolge la professione di avvocato per conto della Camera e che, allo stesso tempo, indice ricorsi contro lo stesso Ente, che lo ha incaricato più volte in sua difesa. Uno strano comportamento, cui l’attuale guida della Camera non vuole più assistere e che intende far verificare all’Ordine di appartenenza, insieme a quello di uno studio legale di Cosenza che si comporta in modo eguale: ovvero, difensore di giorno e accusatore di notte. “Come sostenitori attivi della nuova presidenza della Camera, chiediamo a Klaus Algieri di proseguire nel suo impegno in favore della trasparenza e della legalità a sostegno delle imprese. Siamo certi che egli saprà avviare una nuova stagione e che saprà trasformare, con il supporto e la partecipazione di quanti lo sostengono, quanto non è stato fatto bene sino ad ora. Il nostro obbligo è quello di garantire la massima efficienza all’Ente e di rappresentare con onestà gli interessi di tutte le piccole e medie imprese”. In conclusione, il comunicato di CNA Cosenza volge lo sguardo alla vicenda della Banca di Garanzia, portata avanti senza successo dalla precedente presidenza della Camera, con i favori della cordata contrapposta a quella che sostiene l’attuale presidente Algieri.
“È giunto il momento di ribadire la verità su questa vicenda – prosegue il presidente provinciale di CNA – che non vuole tra gli autori della sua sonora bocciatura i soliti oscuri poteri forti, chiamati pretestuosamente in causa tutte le volte che non si vogliono indicare i sicuri colpevoli. Il progetto dell’istituto di credito è tramontato miseramente solo per la volontà autorevole e indiscutibile della Banca d’Italia che, nonostante i reiterati solleciti e le chiare indicazioni su quanto necessario era fare, non ha legittimamente consentito l’avvio di questa iniziativa a causa di tutti i motivi ostativi riscontrati, che non garantivano una sana e prudente gestione della banca per onorabilità e poca democrazia nell’elezione degli organi. E per il momento mi fermo qui…”.
Post n°816 pubblicato il 05 Settembre 2014 da massimo.maneggio
Tag: Calabria IL COMMENTO DI CHI HA PROMOSSO IL RICORSO PER INDIRE LE ELEZIONI Esprime grande soddisfazione Giorgio Durante responsabile Movimento difesa del Cittadino calabrese, sottoscrittore come elettore calabrese del ricorso, sulla decisione del Tar che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gianluigi Pellegrino per il Movimento Difesa del Cittadino e che ha ordinato alla Regione Calabria l’indizione delle elezioni che la Giunta rifiutava, con goffe tecniche dilatorie, nonostante le dimissioni dell’ex Presidente Scopelliti risalgano a cinque mesi fa. Il responsabile Regionale dell’Associazione commenta “Finalmente si mette fine a questa fase acquitrinosa, dove la politica calabrese ha dimostrato ancora una volta di non fare l’interesse dei cittadini ma di badare solo alle convenienze di bottega, anche nell’ambito degli stessi schieramenti politici, il TAR mette fine a questo stillicidio quotidiano che prolungava l’agonia di una giunta, già morta nel momento della sentenza contro il presidente Scopelliti, giunta che ha continuato a prendere decisioni e a gestire fondi pubblici”. “C’è voluto il giudice amministrativo per ristabilire la minima legalità democratica e costituzionale – commenta l’avvocato Gianluigi Pellegrino che ha proposto il ricorso accolto dal Tar. Con la connivenza – di tutte le parti politiche – aggiunge – si stava verificando un autentico scempio di elementari regole democratiche. Un consiglio e una giunta sciolti continuavano non solo a prendere indennità ma anche a dare contributi, stipulare contratti, assunzioni, incarichi e avevano avuto anche la protervia di modificare la legge esistente proprio per auto-attribuirsi il potere di NON indire le elezioni. Cose da terzo mondo. E il tutto nel silenzio non solo di tutti i partiti ma anche delle istituzioni che sarebbero dovute intervenire come impone l’art. 126 della Costituzione a cominciare dal Governo. Per fortuna c’è un associazione di cittadini come MDC che, come già in passato chiese e ottenne per la Regione Lazio (dove la Polverini dimissionaria rifiutava l’indizione), ora ha ottenuto dal giudice amministrativo il ristabilimento di minime regole costituzionali. La vicenda – conclude – dovrebbe fare riflettere quanti vorrebbero assegnare a queste realtà regionali persino il potere di formare il Senato della Repubblica”. Ufficio Stampa MDC Calabria
Post n°815 pubblicato il 02 Settembre 2014 da massimo.maneggio
Martedì 2 settembre 2014 – comunicato stampa
Sentenza Antinoro, Molinari (M5S): "Ecco gli effetti reali della nuova legge sul voto di scambio. Avevamo ragione ad opporci al provvedimento. E ora, dal Governo di salvezza dei politici condannati continueranno i cori entusiasti ?"
ROMA - L’avevamo detto che la nuova legge sul voto di scambio approvata in Senato il 16 aprile scorso presentava più di una falla. L'alleggerimento delle pene rispetto al quadro sanzionatorio precedente, frutto del patto delle controriforme Renzi-Berlusconi, nascondeva aspetti ben più subdoli sui quali ero pure intervenuto in Aula. Aspetti confermati dalle profetiche parole del magistrato palermitano Nino di Matteo - in prima linea nella lotta alla collusione politico-mafiosa - che già il 12 giugno scorso denunciava a Catania la “prova diabolica” costituita dalla variante normativa approvata, denunciandone i rischi e definendo la nuova legge una “occasione perduta per una repressione efficace del voto di scambio politico-elettorale-mafioso”. Sono quelle stesse "lacune" che i giorni scorsi hanno permesso al "cuffariano" dell’Udc, Antonio Antimoro (già "Mr. Preferenze" : 25.000 voti alle regionali siciliane del 2008), di poter ordinare qualche vassoio di pastarelle, visto l’annullamento ad opera della Cassazione (con rinvio alla Corte d'Appello per un nuovo giudizio) della sua condanna a 6 anni, inflitta per aver comprato voti da un boss. Come afferma la sentenza della Cassazione, il “nuovo articolo 416 ter” rende “penalmente irrilevanti condotte pregresse consistenti in pattuizioni politico-mafiose che non abbiano espressamente contemplato… il concreto dispiegamento del potere di intimidazione proprio del sodalizio mafioso e che quest’ultimo si impegni a farvi ricorso” ; “ai fini della punibilità, deve esservi stata piena rappresentazione e volizione da parte dell’imputato di avere concluso uno scambio politico-elettorale implicante l’impiego da parte del sodalizio mafioso della sua forza di intimidazione e costrizione della volontà degli elettori”. In sostanza, il modo di procacciare i voti deve costituire oggetto dell'accordo di scambio politico-mafioso, di modo che il candidato sia consapevole di poter contare sull'esercizio concreto del potere di intimidazione proprio del sodalizio mafioso e dell'impegno di quest'ultimo a farvi ricorso, se necessario : non si tratta certo del moderno controllo mafioso del consenso che procura voti sicuri a quei politici che accettano il patto criminale. Una legge accolta da cori entusiasti, per l'inserimento di quelle "altre utilità" promesse (oltre al denaro) in cambio di voti, e che - alla prova del fuoco - non solo è risultata inutile ma si è addirittura trasformata in un regalo da parte della maggioranza di governo - sulla cui inconsapevolezza è legittimo nutrire dubbi - ai politici già condannati e dei quali risulta possibile aspettarsi l'assoluzione : già ci figuriamo la bontà del suo utilizzo per ottenere l'incriminazione dei politici che scendono a patti con la mafia ! Ma niente paura perché, nel caso che per qualche politico tutto dovesse andare male, rimane la riduzione delle pene in cui fidare (da 4 a 10 anni rispetto alle precedenti che andavano da 7 a 12 anni) : con 4 anni non scatta l’interdizione perpetua ai pubblici uffici ed è difficile che una pena così esigua si traduca nella detenzione effettiva in carcere. Se si può dire utilmente la nostra, è l'attuale prospettiva della lotta alla collusione politica-mafiosa che è sbagliata : è scarsamente efficace una lotta a giochi fatti ovvero ad elezione avvenuta del politico colluso. Portare il fenomeno criminoso nel campo giudiziario in tale momento è tardivo ed otterrà comprensibili forti resistenze da parte di chi è stato già formalmente investito della rappresentanza popolare ; occorre intervenire prima. E' dall'anno scorso che il M5S ha depositato, sia al Senato che alla Camera, la legge Lazzati nella sua stesura originale : essa, portata ed ideata da calabresi e condivisa non solo da parlamentari del M5S, giace in attesa di calendarizzazione in Parlamento mentre potrebbe dare un formidabile contributo alla lotta alla collusione politico-mafiosa. Siamo stanchi di essere presi per "cassandre" di un sistema corrotto sin dall'investitura dei suoi rappresentanti popolari nelle istituzioni e di continuare a dare battaglia in Parlamento nella colpevole indifferenza dei media al senso autentico della nostra presenza nelle isituzioni. Siamo stanchi - insieme ai cittadini italiani - di dover sopportare un Governo che non da' risposte ai problemi della nostra società e che di tale incapacità fa mercimonio con un sistema criminale per trarre i frutti del consenso in un contesto reso critico da un'astensione elettorale pari a quasi il 50% ; e tutto ciò mentre vengono tagliate prestazioni sociali ed aumentati i tributi ai cittadini onesti. È troppo richiamare l'attenzione sulle nostre proposte di riforme a favore dei cittadini ?
Avv. Francesco Molinari-M5S Cittadino eletto al Senato Vice Presidente Comm. Finanze e Tesoro Capogruppo Comm. Politiche Europee Membro Commissione Antimafia Membro Comm. Federalismo fiscale Membro Consiglio di Garanzia Senato
Post n°814 pubblicato il 02 Settembre 2014 da massimo.maneggio
Post n°813 pubblicato il 01 Settembre 2014 da massimo.maneggio
È tutto pronto per dare avvio, nello splendido scenario della presila catanzarese, alla10a edizione di “Zagarise in Festival”. L’Associazione Culturale Nuova Civiltà porta nuovamente in scena quella che, secondo molti addetti ai lavori, è una delle kermesse calabresi più importanti per le giovani promesse canore e uno degli appuntamenti più attesi per accendere i riflettori su artisti in erba, che hanno poco da invidiare ai più blasonati artisti di primo livello. La nuova edizione sarà presentata ai principali media della regione in un’apposita conferenza stampa il prossimo giovedì 4 settembre, alle ore 10.30, nella Sala Giuntadella Provincia di Catanzaro. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Rossella Galati, peraltro presentatrice della manifestazione. Vi prenderanno parte il direttore artistico del festival, Agostino Grande, il presidente dell’associazione culturale “Nuova Civiltà”, Mario Grande, e il coordinatore dell’Aggregazione dei Borghi del Parco della Sila, Pietro Raimondo, già sindaco di Zagarise, tra i più convinti sostenitori del festival sin dai suoi primi passi. Tra le principali anticipazioni che saranno rivelate nel corso della conferenza stampa c’è la prestigiosa collaborazione con il maestro Michele Affidato, notissimo orafo crotonese che con le sue preziose e singolari opere incanta il mondo intero. All’evento canoro collabora anche la Gioielleria Megna di Catanzaro Lido. Principali ospiti e conduttori sul palco, insieme a Rossella Galati, saranno due volti noti della tv italiana: Aron Marzetti, alias Brando Salani, e Barbara Clara, meglio conosciuta come Viola Castelli, marito e moglie nella seguitissima soap “Cento Vetrine”, in onda su Canale 5. Nel corso della serata si esibiranno i ballerini Concetta Flauti e Fabio Borelli, campioni italiani in danze standard, entrambi di Catanzaro Lido. Come nelle precedenti edizioni, la kermesse sarà seguita dai talent scout di alcune importanti case discografiche, sempre alla ricerca di nuovi talenti da lanciare nel panorama musicale italiano. Ad ogni modo, nonostante il ricco programma che contraddistingue questa manifestazione, viste le ristrettezze economiche delle pubbliche amministrazioni e la difficile crisi monetaria che sta colpendo da molti anni le aziende private della nostra regione, il management dell’evento e la dirigenza dell’associazione comunicano che questa 10aedizione di “Zagarise in Festival”, loro malgrado, potrebbe essere l’ultima. La manifestazione si terrà a Zagarise(CZ) il prossimo sabato 6 settembre, alle ore 21.00, in Piazza Aldo Moro. L’ingresso è gratuito e l’invito a partecipare è rivolto sia a quanti amano la musica e le canzoni sia a chi vuol semplicemente assistere ad uno dei più belli spettacoli di intrattenimento che si terranno in Calabria per questa fine di estate. Comunicato Stampa
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