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Messaggi del 20/07/2013

 

Il senso di una solitudine

Post n°575 pubblicato il 20 Luglio 2013 da massimo.maneggio
 

Caro blog, eh già ne è passato di tempo dall'ultima chiacchierata tra di noi.

 

Ormai ti ho fatto diventare un portale frivolo, di articoli o comunicati stampa.

Vabbè, ho da farmi perdonare.

La tendinite mi assale, scrivo con fatica e anche ad occhi chiusi.

Ma il dolore è sempre un altro, quello fisico tra il pollice e l'anulare è quasi un paliativo. Il dolore intimo è quello di una solitudine mai provata, quella interna da tre mesi a questa parte. La vita non è mai stata un film e io ho sempre ricercato la normalità a tutti i costi, quella che non ho avuto mai. Anzi, quella che non avrò mai.

 

Sarà stata colpa delle frequentazioni, chi lo sa. Ho sempre conosciuto o gente disperata (più di me) oppure emeriti parassiti. Poi incontrare le due categorie in un colpo solo, unendoli anche a una specie di stalking, è il massimo della (non) vita. Non mi va di sparare a zero contro qualcuno, ma quel qualcuno forse ha da fare un bell'esame di coscienza. Le balle raccontate prima o poi vengono a galla.

Mi manca l'adolescenza, terribilmente. La mia è stata bruttissima, ora sarà forse per merito dei social network sembra più umana, paradossalmente.

Certo è tosta, sempre tosta.

 

Oggi è ancora più dura. Quel senso di angoscia che ti pervade in mezzo alla gente, quella che il più delle volte ti odia, con o senza un motivo rimane. Ormai sono il polemico, quello che critica sempre (anche se stesso, come se l'autocritica fosse un difetto), ma forse mai nessuno guarda oltre. Oppure quello con una brutta voce o senza i canoni estetici di bellezza. Le mie stempiature sono forse quelle dell'anima.

Ieri ho letto una frase di Beppe Viola, diceva più o meno qualcosa che penso anch'io. Tanti complimenti che arrivano sempre da fuori (perché quelli che arrivano dai tuoi bei paesani sono falsi), pochi soldi e una perenne sensazione di esser presi per il culo..

 

 

In queste ultime settimane ho affrontato tutto da solo, con dignità come avevo previsto. Nessuno si è accorto di nulla e nessuno se ne accorgerà. C'est la vie...

 
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