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Messaggi del 02/08/2013

 

comunicato stampa CNA

Post n°587 pubblicato il 02 Agosto 2013 da massimo.maneggio

comunicato stampa CNA

Francesco Rosa, imprenditore impegnato nel settore agro-alimentare, è il nuovo presidente della CNA (Confederazione Nazionale degli Artigiani) per la provincia di Cosenza. La sua elezione è avvenuta all’unanimità durante i lavori dell’ultima assemblea provinciale. L’assemblea ha rinnovato anche le altre cariche dell’ufficio di Presidenza: insieme a Giulio Valente, riconfermato direttore del CNA per il prezioso ruolo svolto in questi anni nell’organizzazione, faranno parte del direttivo: il presidente uscente, Mauro Zumpano; il documentarista e imprenditore, Gianpiero Capecchi; l’imprenditore di impianti tecnologici Walter Parisi; l’imprenditore impegnato nella produzione di scatole, Francesco Turano. Il rinnovo dell’intera presidenza della CNA cosentina avviene in un momento di grandi difficoltà per l’intero comparto artigianale e della piccola e media impresa che, tuttavia, rappresenta il 95% del tessuto imprenditoriale calabrese e che per questo merita grandissime attenzioni ed interventi. Primo impegno fra tutti, di cui si occuperà subito la nuova dirigenza della CNA, sarà la rivisitazione del rapporto con gli istituti di credito attraverso la stipula di nuove convenzioni, favorendo così anche le banche che operano realmente a livello locale. Tra le altre proposte in programma, la facilitazione all’accesso al credito tramite lo strumento dei Confidi che devono essere, sempre più, l’interfaccia reale tra il sistema bancario e l’impresa, al fine di agevolare la velocizzazione di tutte le pratiche bancarie che mediamente vengono prese in considerazione dopo un mese, con tempi inaccettabili per chi fa impresa. La CNA di Cosenza si muoverà anche per intraprendere tutte le iniziative utili a sensibilizzare la politica per una diminuzione del costo del lavoro, che oggi grava in modo insostenibile per gli artigiani e le PMI che sono intenzionati ad effettuare nuove assunzioni. Le azioni della nuova presidenza insisteranno anche per incrementare i rapporti con la Pubblica Amministrazione (Provincia e Regione in primis), affinché si possa arrivare alla costituzione di un tavolo permanente di concertazione per affrontare i delicati temi dello sviluppo territoriale e per monitorare gli Enti sulla progettazione e sull’utilizzo dei fondi Comunitari a favore di artigiani e PMI. Riorganizzati anche i nuovi uffici di Viale Giacomo Mancini a Cosenza. All’interno della sede provinciale operano, infatti, il patronato EPASA, il CAF CNA ed è attivo il Punto Artigiancassa, anche attraverso il contributo di Confidi (come da ex art. 107 tub). Inoltre, nella sede istituzionale della Confederazione, sono attivi un ufficio di consulenza finanziaria agevolata per le imprese e uno di consulenza finanziaria ordinaria, finalizzato ai piccoli prestiti per gli associati e i loro familiari.

 

 comunicato stampa

 
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Il Pd scrive al Pd

Post n°586 pubblicato il 02 Agosto 2013 da massimo.maneggio
 

SCRITTO DA PARTITO DEMOCRATICO BISIGNANO 

Al segretario nazionale  del Pd

Al commissario regionale Pd Calabria

 

PARTITO DEMOCRATICO, MILITANZA E PARTECIPAZIONE

 

Un partito nuovo e democratico è tale, indubbiamente, se costruisce forme di partecipazione e consenso adeguate ai tempi attuali, sensibile alle aspettative e alle richieste dei cittadini, capace di creare l’interesse più generale intorno alle sue proposte.

In tal senso, il ruolo del partito è quello di canalizzare la partecipazione e darle forma e voce; il ruolo dei suoi militanti è quello di essere il partito e di essere, nello stesso tempo, il tramite tra esso e la cittadinanza, tra esso e l’elettorato.

La vitalità e la forza del partito, tanto più sono evidenti e tanto più sono attivi nel suscitare la partecipazione esterna, quanto più i suoi militanti sono espressione vera della sua effettiva costituzione e del suo effettivo sviluppo.

Il Partito Democratico in questa direzione ha fatto passi in avanti importanti e ha contribuito notevolmente a rinnovare e svecchiare il sistema politico nel suo complesso, anche se, in talune situazioni ha mostrato di esservi trascinato da spinte particolaristiche e contingenti, piuttosto che da effettive riflessioni sul metodo e sul modo per pervenirvi.

Aver introdotto le primarie come sistema per la scelta del candidato premier alle elezioni nazionali e regionali, si è dimostrato un metodo popolare e democratico; aver consentito il voto popolare è stata l’ovvia conseguenza per pervenire a una scelta che fosse generalizzata e costituisse un’anticipazione della scelta elettorale successiva.

Anche la modifica dello statuto, al fine di consentire la partecipazione come eleggibile non al solo segretario del partito, può essere considerata come un logico avanzamento sulla strada del rinnovamento e della democrazia… ma, su questa strada, è possibile concedere la stessa considerazione a quello che alcuni propongono per la scelta del futuro segretario del partito?

Il presidente del consiglio e il presidente della giunta regionale, scelti dall’ elettorato e destinati a reggere le sorti della nazione e della regione, è giusto che, come abbiamo detto, siano indicati dai cittadini – elettori attraverso primarie di designazione.

E’ ugualmente giusto che il segretario del partito possano sceglierlo i cittadini non iscritti a quel partito o, addirittura, anche quelli che non sono e non saranno elettori di quel partito?

Crediamo di no. Per il motivo sopra detto, ma, soprattutto, per il fatto che la scelta di un segretario non ha valore generalizzabile all’interesse dell’intera popolazione (se non in termini di opportunità, offerta anche agli avversari politici, di condizionare la vita stessa del partito).

Il partito, come abbiamo detto, sono (dovrebbero essere) i suoi iscritti e militanti: essi ne costituiscono il nerbo ideale e materiale; essi sono (dovrebbero essere) i costruttori e i referenti delle sue regole e della sua organizzazione; a essi sono (dovrebbero essere) demandate le scelte per la realizzazione dei suoi organismi e dei suoi dirigenti, a tutti i livelli.

Il partito forma se stesso, costituisce se stesso, modifica se stesso attraverso le istanze di partecipazione attiva dei suoi iscritti.

Chi farebbe eleggere il segretario del circolo ubicato nel più sperduto o piccolo villaggio all’intero corpo elettorale ivi presente?

Chi farebbe eleggere il segretario nazionale del partito all’intero corpo elettorale della nazione?

Chi avrebbe interesse ad iscriversi ad un partito dove le scelte (attraverso il segretario anche quella della linea politica del partito) possono essere compiute senza essere ad esso organici?

Nessuno farebbe queste cose, a meno che una persona democratica (o un partito) sia tanto democratico da andare contro i suoi stessi interessi (o contro quelli del partito).

Ma una persona (o un partito così) non sarebbe fautrice della democrazia, lo sarebbe semmai del democratismo che, come è noto, è la malattia infantile degli imbecilli.

 

 

Partito Democratico

 

Circolo di Bisignano (cs)

 
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