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Messaggi del 10/03/2014

 

Un santo senza fondi

Post n°735 pubblicato il 10 Marzo 2014 da massimo.maneggio
 

BISIGNANO Un Santo senza fondi: un ennesimo smacco arriva per Sant’Umile, con il Governo centrale che ha escluso Bisignano dai fondi stanziati dal Ministero dei Beni culturali. Per gli interventi in Calabria è lunga la lista, con quattordici menzioni, ma manca proprio il secondo Santo di Calabria, che il 19 maggio festeggerà i dodici anni della sua canonizzazione. Ovviamente, la notizia sa di ulteriore beffa per i fedeli, che da quattro anni aspettano la completa riapertura del suo luogo di culto, e tutto ciò conferma la scarsa attenzione nazionale che da tempo attraversa Bisignano, nonostante i punti di forza come in questo caso. L’esclusione fa infuriare il segretario dell’Udc, Graziano Fusaro: «Il Governo ignora non solo un gioiello di storia e cultura, ma un vero e proprio scrigno di fede per Bisignano e per tutta la Calabria. Nella dinamica dei finanziamenti non si capisce, in particolar modo, la ratio con cui vengono giustamente stanziati due milioni di euro per il Santuario di San Francesco di Paola e, nello stesso tempo, non viene riservato lo stesso trattamento al convento del secondo Santo di Calabria che cosi tanto ne avrebbe bisogno. Questa notizia è un forte monito a tutta la politica cittadina ed in particolar modo agli amministratori che devono profondere un maggiore sforzo per richiamare la giusta attenzione sui tesori che la nostra città custodisce e che, ultimamente, vengono troppo spesso aggrediti e trascurati da scelte politiche che snaturano la reale vocazione e la vera cultura del nostro splendido territorio». E pensare che, proprio nei giorni scorsi, Bisignano e il suo Santo sono stati protagonisti dell’emittente religiosa nazionale Tv 2000, che ha trasmesso la storia di Frate Umile in quattro puntate. Tutto ciò non è bastato per avere una giusta considerazione, e anche il segretario del Pd, Rosario Perri, rincara la dose: «È davvero assurdo che il santuario della riforma non abbia usufruito dei fondi per i beni culturali. Il nostro santuario è chiuso da troppi anni e abbiamo perso l’ennesima occasione per riportale alla luce la casa di Sant’Umile. Io chiederò ai deputati del Pd di fare un’interrogazione dobbiamo assolutamente capire i motivi peri i quali Bisignano non sia rientrato nel progetto. Era un’occasione unica e ora daremo battaglia».

mas.man.

l'ora della calabria

10-3-14

 
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Tutti a Bisignano per parlare di rifiuti

Post n°734 pubblicato il 10 Marzo 2014 da massimo.maneggio
 

BISIGNANO Tutti in terra cratense per parlare di rifiuti. Questo pomeriggio alle 18, nella sala “Rosario Curia” il gruppo dei cittadini che si oppongono alla piattaforma tecnologica dei rifiuti faranno fronte comune con gli attivisti ambientali sparsi per tutta la Calabria. Previsti, infatti, gli interventi dei comitati di varie zone interessate dal problema rifiuti sparso su tutta la Regione: arriveranno ambientalisti da Donnici, Rossano, Celico, Praia a Mare, Torano Castello, Castrolibero, Scala Coeli, Crotone, Acri, Paola, Badolato, Cleto, Catanzaro, Castrovillari, Cosenza, Rende, Reggio Calabria, Cariati, Serra San Bruno, Cortale e San Donato di Ninea, oltre ai coordinamenti “Bruno Arcuri” per l’acqua pubblica e il gruppo “Franco Nisticò” per la difesa del territorio. Dopo la riunione tenuta a Lamezia, i vari gruppi hanno così deciso di fare una rete comune, per combattere la battaglia ambientale. Quella di Bisignano potrebbe essere una tappa importante nel percorso in comune, con gli ambientalisti che dichiarano: «Ci stiamo organizzando per gridare la nostra rabbia e, soprattutto, per informare i cittadini calabresi sulla necessità di attivarsi e pretendere, in primis dai sindaci e poi dalla Regione, un ciclo virtuoso, interamente pubblico e partecipato, dei rifiuti.  Ci deve essere una gestione in cui si mettano in campo iniziative di prevenzione della produzione dei rifiuti. Se ci riesce il Comune di Saracena, perché gli altri sindaci non riescono?». L’incontro di Bisignano, per altro, sarà preceduto da una mattinata incandescente, quando gli stessi attivisti manifesteranno davanti alla sede del Consiglio regionale: «Per questo chiediamo a tutti i calabresi - il loro appello - alle tantissime associazioni, ad ognuna delle organizzazioni sociali, sindacali e politiche ed a tutti gli amministratori pubblici di attivarsi, alzarsi in piedi e scegliere da che parte stare: con chi vuole distruggere il nostro futuro e le nostre vite, o con chi non si è arreso e pretende di decidere sul proprio destino e su quello dei propri figli».

 

Massimo Maneggio

L'Ora della Calabria

10-3-14

 
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